salve a tutti,é da un po che non partecipavo al forum,perché per vari problemi fisici e famigliari avevo interrotto le uscite.premetto che ho ripreso da qualche mese, ...................la fine del gambale,e a quel punto ho iniziato ad allargarlo,continuando a pedalare,e la situazione quasi spariva.sia dx che sx. li presi con misura M,ma l'anno scorso pesavo quei 5kg in meno,la mia domanda é
ltre al posizionamento,misura scarpe,sella e tutto il resto,puó il gambale dei pantaloncini influire sul formicolio dei piedi???
Personalmente non avevo mai pensato al pantaloncino come causa del dolore, ma posso dire che facendo anche MTB e utilizzando pantaloni con gamba molto larga il dolore ai piedi mi ha sempre accompagnato.
Riporto una mia esperienza fatta nell'ultimo mese e che per ora sembra aver risolto i dolori ai piedi.
In agosto, leggendo su Strava le imprese epiche di un campione che si allena in Toscana, ho visto che questi era stato presso un laboratorio ortopedico (sconosciuto quì nel forum) per farsi fare dei plantari. Nel sito internet di questo ortopedico citano il fatto di aver confezionato plantari per molti atleti, non solo ciclisti, e comunque ci sono alcuni nomi di tutto rispetto compresa una campionessa toscana di triathlon che in questo laboratorio si fatta sistemare la messa in sella (oltre ai plantari curano tutto ciò che ha a che fare con la biomeccanica).
Incuriosito, ho voluto approfondire e con mia sorpresa ho saputo che il costo dei plantari era di 100 €, che comprendevano l'analisi baropodometrica e il plantare.
Sino a quel momento avevo speso molti soldi nel tentativo di risolvere il dolore ai piedi, intervenendo su molti fattori come posizionamenti in sella, scarpe, selle, ma mai risolvendo la questione, e mi sono detto che ulteriori 100 euro potevano esse un rischio tutto sommato accettabile anche in caso di nuovo fallimento.
Ho preso appuntamento con il laboratorio per il 3 settembre e ci sono andato. Mi hanno fatto camminare su un tappeto dotato di sensori e hanno rilevato le aree del mio piede soggette a pressione e quali invece sono generalmente scariche. Ho scoperto di avere un arco plantare leggermente più accentuato della norma. Nulla di visibile ad occhio nudo (infatti ero ignaro della cosa) ma quella piccola accentuazione sembrerebbe portare a squilibrare la pianta del piede, e dopo qualche ora diventano doloranti le zone in cui la pressione non alleggerisce (metatarsi in primis).
Dopo la camminata sul tappeto mi hanno mostrato al computer lo schema delle zone di pressione del mio piede, e infatti erano proprio i metatarsi e il tallone le aree a rischio.
Successivamente mi hanno preso il calco del piede e ho dovuto anche consegnargli le scarpe da bdc. Quaranta minuti dopo mi hanno riconsegnato le scarpe con all'interno i nuovi plantari.
Da quel momento ho percorso circa 450 km con 4000 m di dislivello, e non ho più avuto alcun dolore soprattutto dopo le tre ore di attività, che invece prima erano la soglia temporale oltre la quale il dolore per me era garantito.
A parte la prima uscita, in cui il plantare rendeva leggermente stretta la scarpa, nelle successive uscite il piede è stato nuovamente comodo all'interno della scarpa.
Oltre al vantaggio dell'assenza di dolore (almeno per ora) ho constatato un notevole miglioramento della condotta della bici, soprattutto in curva, per via del fatto che ora nella scarpa sento poggiare tutta la pianta del piede con un grande aumento del controllo del mezzo. La pedalata è più potente (noto la differenza più nel piano che in salita) e potendo meglio "caricare e scaricare" il pedale riesco di conseguenza a coinvolgere maggiormente i muscoli del ventre, risparmiando fatica.
Questa è la mia personale e positiva esperienza con i plantari su misura (a costo contenuto). So che per chi fa running o chi vuole camminare, il costo del plantare è però doppio. Avrò la visita di controllo tra tre giorni, e nel frattempo incrocio le dita.