Freddo e allenamento...

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
2.323
Barberino Val d'Elsa (FI)
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Bici
Scott Addict R2
In altro topic si è parlate delle uscite di stamattina fatte nel gelo più assoluto in tutto il centro-nord (anche da noi non si è scherzato dai -2° della partenza alle 9:30 ai +2° della fine alle 12:30).
Spesso sento dire che in questi casi non si dovrebbe forzare più di tanto. Eppure, a parte i problemi di perdita di sensibilità alle mani, non mi sembra di rilevare grossi problemi né di respirazione né a livello muscolare. Chi mi sa dire di più?

Ps: un altro dubbio è legato agli sport invernali di fatica come lo sci di fondo e il biathlon che si svolgono spesso in condizioni ben peggiori. Eppure loro forzano parecchio!
 

Tapinaz

Maglia Iridata
3 Giugno 2005
13.446
6.918
65
Parco agricolo sud Milano
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Bici
C50 e RCA
Io ho sentito che tra i 15 ed i 20 gradi si posiziona l'intervallo di temperatura per l'idonea uscita allenante, nell'arco della quale il fisico dedica esclusivamente le proprie energie a supporto della prestazione ateletica.
Ogni grado al di sotto dei 15 ed ogni grado al di sopra dei 20 comporta la necessità per l'organismo di compensare il maggiore freddo od il maggiore caldo, determinando in misura proporzionale lo scadimento, via via sempre più evidente.
Armstrong ed il suo amico....Carmichael consigliano con temperature prossime allo zero di non uscire e di trovare valide alternative (andare alle Canarie? o dove Lui può permetterselo :?)
 

S&P

Passista
23 Dicembre 2004
4.654
11
60
Trieste
digilander.libero.it
Fisiologicamente indubbiamente il freddo comporta una serie di modificazioni nella risposta dell'organismo allo sforzo prolungato. Delle 2 attività che hai citato in realtà la seconda non è paragonabile al ciclismo. Nel biathlon infatto si alternano fasi di attività vicina alla soglia con fasi statiche e il grosso problema per chi lo fa è nel riuscire a diminuire al massimo i tempi di stasi. Il fondo invece è simile. Nel ciclismo il problema maggiore, rispetto al fondo, è in quello che in inglese si definisce windchill ossia la temperatura percepita, calcolata valutando l'effetto del vento. Con temperature prossime allo zero in bici infatti si fa pianura, non perchè le salite vengano chiuse per neve ma perchè dopo le salite (sudate) ci sono le discese con colossali ghiacciate. In bici anche uno scarso sul piano fa 30 all'ora. E 30 all'ora significa un salto negativo di 10° percepiti. I fattori di rischio sono quelli classici del freddo ossia principalmente contratture dal punto di vista muscolare e malattie delle vie respiratorie alte (sinusiti innanzitutto) da quello generale. L'organismo risponde al freddo con una serie di meccanismi che contrastano un pò con le necessità del ciclista. Ad esempio diminuisce la circolazione periferica e irrora di sangue i tessuti che devono mantenere la temperatura,. E' come mettersi in bici dopo aver mangiato pesante. Nulla vieta di andare in bici comunque (se non la scarsa voglia) ma indubbiamente il rischio di ritrovarsi con una bronchite o una contrattura è rilevante.
 

GiAnFrA

Scalatore
18 Maggio 2004
7.254
51
Torino
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Bici
Giant TCR Advanced
Non dimentichiamo l'afflusso di aria fredda in quantità notevoli e magari anche con la respirazione a bocca aperta.. Ci si ritrova a mandare aria fredda e non umidificata nei bronchi che causa lesioni e quindi il sistema respiratorio risulta molto più facilmente attacabile da agenti esterni
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
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Barberino Val d'Elsa (FI)
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Bici
Scott Addict R2
SoffriEPedala ha scritto:
Fisiologicamente indubbiamente il freddo comporta una serie di modificazioni nella risposta dell'organismo allo sforzo prolungato. Delle 2 attività che hai citato in realtà la seconda non è paragonabile al ciclismo. Nel biathlon infatto si alternano fasi di attività vicina alla soglia con fasi statiche e il grosso problema per chi lo fa è nel riuscire a diminuire al massimo i tempi di stasi. Il fondo invece è simile. Nel ciclismo il problema maggiore, rispetto al fondo, è in quello che in inglese si definisce windchill ossia la temperatura percepita, calcolata valutando l'effetto del vento. Con temperature prossime allo zero in bici infatti si fa pianura, non perchè le salite vengano chiuse per neve ma perchè dopo le salite (sudate) ci sono le discese con colossali ghiacciate. In bici anche uno scarso sul piano fa 30 all'ora. E 30 all'ora significa un salto negativo di 10° percepiti. I fattori di rischio sono quelli classici del freddo ossia principalmente contratture dal punto di vista muscolare e malattie delle vie respiratorie alte (sinusiti innanzitutto) da quello generale. L'organismo risponde al freddo con una serie di meccanismi che contrastano un pò con le necessità del ciclista. Ad esempio diminuisce la circolazione periferica e irrora di sangue i tessuti che devono mantenere la temperatura,. E' come mettersi in bici dopo aver mangiato pesante. Nulla vieta di andare in bici comunque (se non la scarsa voglia) ma indubbiamente il rischio di ritrovarsi con una bronchite o una contrattura è rilevante.
Interessante il concetto di windchill che considera il raffreddamento da velocità. Credo però che si debba anche considerare che, soprattutto se impegnato sotto sforzo, il nostro organismo produce calore che attenua la sensazione di freddo. Vi sembrerà strano ma, anche oggi, sotto il giubbino wintex e i copriscarpini avevo sudato abbastanza...
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
10.403
68
52
www.borntorun.it
Bici
Tarmac S-Works
Con il termine “termoregolazione” si intende il sistema adottato dal nostro fisico per mantenere una temperatura costante, indipendentemente da quella dell'ambiente nel quale ci troviamo, e nello specifico a temperature rigide. Affronteremo più avanti il discorso sulle temperature che aumentano!
Il freddo non influisce direttamente sulla forza e sulla resistenza muscolare (ecco perchè si trova chi tira a manetta anche a -5) ma sui meccanismi che il nostro organismo attiva per mantenere la temperatura costante attorno ai 37°.
In condizioni ambientali fredde (al di sotto della temperatura corporea interna), le terminazioni nervose cutanee, che sono sensibili al freddo, inviano impulsi ai centri termoregolatori dell’ipotalamo, e questo innesca diverse reazioni, tra cui la vasocostrizione cutanea: essa infatti devia il sangue dalla circolazione superficiale per avviarla verso gli organi profondi.
Per questo motivo si determina una diminuzione della perdita di calore, dovuta in parte al fenomeno dell'irradiazione e dall'altra a quello della conduzione.

Il mantenimento dell'equilibrio termico ha sede nell'ipotalamo: nella parte anteriore esiste il centro per la regolazione del calore, in modo da evitare ipertermia nelle giornate umide, con temperature molto elevate e con calma di vento.
I muscoli scheletrici, in caso di una prolungata esposizione alle basse temperature, senza una adeguata protezione della pelle, producono i cosiddetti " brividi ", di solito per contrazione muscolare volontaria nel tentativo, non sempre adeguato, di produrre una maggiore quantità di calore. Il brivido, involontario, può essere coadiuvato da movimenti volontari (muoversi, agitare le braccia, battere i piedi, i denti, muovere le dita di mani e piedi), espedienti volti ad aumentare la quantità di lavoro e quindi di calore. La comparsa del brivido durante l'esercizio determina un dispendio calorico aggiuntivo.
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
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Bici
Tarmac S-Works
Airone del Chianti ha scritto:
Vi sembrerà strano ma, anche oggi, sotto il giubbino wintex e i copriscarpini avevo sudato abbastanza...

le protezioni hanno fatto il loro sporco lavoro o-o ma anche il tuo fisico ha fatto il possibile per tenersi a posto, attivando tutto quello che doveva per mantenere costante la temperatura.
Il bagnato che hai trovato nei copriscarpini e nel giubbino è più altro condensa, umidità. Generata dal tuo fisico che cercava di scaldare (e ci è riuscito) e la temperatura esterna che a 30 km orari è percepita ben più bassa che restando fermi!
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Scott Addict R2
Emanuele ha scritto:
Airone del Chianti ha scritto:
Vi sembrerà strano ma, anche oggi, sotto il giubbino wintex e i copriscarpini avevo sudato abbastanza...
le protezioni hanno fatto il loro sporco lavoro o-o ma anche il tuo fisico ha fatto il possibile per tenersi a posto, attivando tutto quello che doveva per mantenere costante la temperatura.
Sapevo di averlo abituato bene fin da piccolo... :cool:
 

gix

Apprendista Passista
6 Agosto 2004
914
51
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Bici
Basso Diamante
Ieri sono uscito con una temperatura di 3°. L'effetto velocità in effetti mi faceva percepire un freddo maggiore, il mio problema è il freddo ai piedi. Il problema dell'aria fredda inalata l'ho risolto coprendomi bocca e naso con un foulard di pile.
Visto la vostra esperienza, in conclusione, vale la pena di allenarsi a temperature così basse o è meglio dedicarsi ad attività al coperto?

I vantaggi che derivano dal sacrificio di sopportare il freddo compensano il rischio di dannergiare la salute? (tenendo conto che non siamo professionisti).
 

neo_MI

Pedivella
7 Gennaio 2006
465
0
51
Nibionno(Lc)
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[/quote]Lanerossi Inviato: Dom Gen 15, 2006 1:33 pm Oggetto:

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Personalmente, pur andando in bici anche sotto zero, sento di non riuscire a dare il massimo... Sarà forse perchè quando fa freddo sei sempre, più o meno, a un livello basso di forma!


Per me è il secondo anno che vado in bici, anzi a dire il vero lo scorso anno ho cominciato a fine aprile.Quindi domenica è stata la prima vera uscita col freddo, -2 alla partenza.Mi sono coperto benissimo le orecchie ho messo una mascherina da chirurgo sulla bocca e prima di uscire ho fatto 5 minuti di cyclette e vi giuro mi sono trovato benissimo.
Io ho praticato , sempre a livello amatoriale, atletica leggera e vi assicuro che da piu fastidio il caldo eccessivo, infatti ad agosto facevo solo gare di 10 km e mai mezze maratone, al massimo corse in montagna.
Poi volevo anche sottolineare che , secondo il mio punto di vista, non è tanto il fatto che faccia freddo che non si rende al massimo , ma piuttosto che siamo ad inizio stagione, mentre anche quando ci sono 30 gradi a luglio si va piu forte , ma perchè si è piu allenati
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
10.403
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Tarmac S-Works
gix ha scritto:
Ieri sono uscito con una temperatura di 3°. L'effetto velocità in effetti mi faceva percepire un freddo maggiore, il mio problema è il freddo ai piedi.

per i piedi prova come ho fatto io:
- calzino (non necessariamente "termico" ma neppure quello ultra estivo)
- scarpa
- copriscarpa in tessuto, quelli da mezza stagione, oppure calza tipo basket con buco per l'attacco
- copriscarpa adeguato, quello più o meno pesante che hai

Ciao!
 

SimonRussi

Apprendista Scalatore
11 Agosto 2005
2.249
3
Laives (BZ)
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Airone del Chianti ha scritto:
Vi sembrerà strano ma, anche oggi, sotto il giubbino wintex e i copriscarpini avevo sudato abbastanza...

ti sembrerà strano, ma a me non sembra per niente strano. :-) guando vado in bici anche con il freddo arrivo a casa e la maglietta posso strizzarla. Ieri ero in montagna, ciaspolavo a -15°C, e avevo addirittura lo zaino umido... quindi avevo sudato talmente tanto da passare maglia, camicia, pile e giacca leggera...
devi pensare che comunque i muscoli "scaldano", e i vestiti ti tengono caldo, quindi il corpo deve comunque sudare per raffreddare localmente i muscoli, ma l'acqua non evapora perchè sei vestito, quindi sudi ancora di più....
 

S&P

Passista
23 Dicembre 2004
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SimonRussi ha scritto:
Airone del Chianti ha scritto:
Vi sembrerà strano ma, anche oggi, sotto il giubbino wintex e i copriscarpini avevo sudato abbastanza...

ti sembrerà strano, ma a me non sembra per niente strano. :-) guando vado in bici anche con il freddo arrivo a casa e la maglietta posso strizzarla. Ieri ero in montagna, ciaspolavo a -15°C, e avevo addirittura lo zaino umido... quindi avevo sudato talmente tanto da passare maglia, camicia, pile e giacca leggera...
devi pensare che comunque i muscoli "scaldano", e i vestiti ti tengono caldo, quindi il corpo deve comunque sudare per raffreddare localmente i muscoli, ma l'acqua non evapora perchè sei vestito, quindi sudi ancora di più....

Infatti il problema grosso, perlomeno finchè non si va di brutto sotto 0, se si è vestiti adeguatamente, non è quello di pedalare e sudare ma quello di fermarsi o andare in discesa con addosso la roba bagnata che da bagnato caldo passa velocemente a bagnato gelato. Facendo fondo anche in discesa (non sempre ma spesso) hai una serie di movimenti che attenuano il problema, nelle curve ad esempio. In bici invece in genere sei abbastanza fermo o al limite pedali a vuoto, cosa che non ti scalda per nulla e anzi magari aiuta i problemi muscolari.
Lo sa bene chi arrampica su ghiaccio o neve. Quando sali sudi come un cammello perchè sei molto vestito e ti porti dietro svariati kg di peso. Quando assicuri gli altri, stai li piantato fermo controllando unicamente la corda e il sudore, malgrado l'abbigliamento tecnico, ti si gela in un attimo.
Chiaramente l'organismo reagisce all'ipotermia (vedi il post di Emanuele) e questa è la fase più critica perchè (oltre a beccarti una bronchite) quando ricominci a pedalare (o a salire) la muscolatura non è nelle condizioni migliori in quanto l'organismo ha cominciato a sottrarle il sangue (e il glicogeno) per evitare di raffreddarlo.
Io sono sempre uscito anche con temperature prossime allo zero o poco sotto ma pianura e mai fermarsi fino a quando non si arriva a casa.
 

SimonRussi

Apprendista Scalatore
11 Agosto 2005
2.249
3
Laives (BZ)
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SoffriEPedala ha scritto:
Infatti il problema grosso, perlomeno finchè non si va di brutto sotto 0, se si è vestiti adeguatamente, non è quello di pedalare e sudare ma quello di fermarsi o andare in discesa con addosso la roba bagnata che da bagnato caldo passa velocemente a bagnato gelato.

infatti, sono d'accordo. Non c'è da stupirsi se sembra quasi di sudare di più col freddo, ma quando ti fermi....[/quote]
 

zeromeno

Apprendista Velocista
13 Ottobre 2004
1.332
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io il freddo lo risolvo cosi':
- abbigliamento idoneo:giacca wind stopper(medio o pesante),calzamaglia,maglia intima (biotex)lupetto,sottocasco,goletta guanti e...scarpe invernali.
-uscite in pianura in modo da evitare sbalzi (salite e discese)
-riduzione della lunghezza dell' uscita(se fa tanto freddo al max 2h)
-TANTA MTB :-) a volte sui colli oppure anche lungo gli argini cosi' sento meno freddo: o-o