Freni a disco: pregi e difetti

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faberfortunae

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sempre una in meno...
si e' il RAT, acronimo di Rapid Axle Technology, mezzo giro x avvitare e viceversa.



non e' difficile capire che danym volesse dire che si "frena meglio" non "di piu'"

e infatti io non ho affatto inteso che lui sostenesse "frenare di più".
Ho ribadito che quel che lui sostiene corrisponde esattamente al "frenare il meno possibile" (per mantenere la velocità, far scorrere la bicicletta ) che qui tutti (lui compreso) continuate a contestarmi. :angrymod:
 

faberfortunae

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30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
grazie...pensavo di non essere piu' in grado di farmi capire...

tranquillo io ti avevo capito. Sei tu che forse non capisci me quando dico che la prima (o forse la seconda) che ti insegnano quando inizi a correre è frenare il meno possibile (non nell'intensità ma nella frequenza) per mantenere la velocità. E fidati, non è una cavolata: saper disegnare una traiettoria corretta può non essere sufficiente se non si sa piegare la bicicletta e lasciarla scorrere senza frenare.
 

danym

Cronoman
5 Gennaio 2016
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scott
secondo te? :wacko: ti sei risposto da solo dandomi ragione, proprio mentre tentavi di contraddirmi, scusa.
Frenare al punto giusto (sottointeso per mantenere la velocità) significa esattamente frenare il meno possibile.
E i vantaggi del freno a disco li conosco molto bene visto che li uso.

no ...o non ti spieghi o non vuoi capire...frenare al punto giusto...vuol dire frenare anche di piu' in termini di intensità per poter entrare in curva, facnedo scorrere la bici, in maniera corretta. Non vuol dire frenare meno (a meno che per meno intendi per meno secondi)...
E nell'intento di frenare nel punto giusto, con la giusta intensità e modulabilità, il disco aiuta...
 

danym

Cronoman
5 Gennaio 2016
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tranquillo io ti avevo capito. Sei tu che forse non capisci me quando dico che la prima (o forse la seconda) che ti insegnano quando inizi a correre è frenare il meno possibile (non nell'intensità ma nella frequenza) per mantenere la velocità. E fidati, non è una cavolata: saper disegnare una traiettoria corretta può non essere sufficiente se non si sa piegare la bicicletta e lasciarla scorrere senza frenare.

ok, prendi la mia risposta e siamo a posto o-o
 

pietrogrip

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tutte rigorosamente nere
e infatti io non ho affatto inteso che lui sostenesse "frenare di più".
Ho ribadito che quel che lui sostiene corrisponde esattamente al "frenare il meno possibile" (per mantenere la velocità, far scorrere la bicicletta ) che qui tutti (lui compreso) continuate a contestarmi. :angrymod:

ti contestiamo xche' continui a ribadire una stessa cosa che vuole dire cose ben diverse, dire frenare meno non e' la stessa cosa di dire frenare meglio, dato che nel post precedente hai affermato di conoscere i dischi saprai che questi hanno la stessa potenza frenante in qualsiasi condizione e con costanza, di conseguenza maggiore sicurezza.
 
23 Ottobre 2015
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secondo te? :wacko: ti sei risposto da solo dandomi ragione, proprio mentre tentavi di contraddirmi, scusa.

Frenare al punto giusto (sottointeso per mantenere la velocità) significa esattamente frenare il meno possibile.

E i vantaggi del freno a disco li conosco molto bene visto che li uso.

Ok, da quello che avevi scritto non sembrava.

E non sono l'unico ad aver frainteso.





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riky76

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è una decina di pagine che leggo un po' di aria fritta, non me ne vogliate...

che poi nessuno ha ancora tirato in ballo quello che è il punto centrale dei dischi, ovvero NON i dischi, ma il problema di gestire quella potenza frenante su gomme da 23-25mm.
Io con le 25mm sul bagnato, dove voi osannate i dischi, mi son trovato male proprio per la propensione al bloccaggio del posteriore, risolta poi SOLO con un pneumatico da 28mm e di qualità superiore... e tengo a dire che a me piace abbastanza trovare il limite in discesa. con i caliper (piste in alu) questo non mi era mai capitato proprio per la loro minore potenza, che guarda caso, è un vantaggio e non uno svantaggio.
 

dns76

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è una decina di pagine che leggo un po' di aria fritta, non me ne vogliate...

che poi nessuno ha ancora tirato in ballo quello che è il punto centrale dei dischi, ovvero NON i dischi, ma il problema di gestire quella potenza frenante su gomme da 23-25mm.
Io con le 25mm sul bagnato, dove voi osannate i dischi, mi son trovato male proprio per la propensione al bloccaggio del posteriore, risolta poi SOLO con un pneumatico da 28mm e di qualità superiore... e tengo a dire che a me piace abbastanza trovare il limite in discesa. con i caliper (piste in alu) questo non mi era mai capitato proprio per la loro minore potenza, che guarda caso, è un vantaggio e non uno svantaggio.
Se freni forte in discesa, può capitare di bloccare senza che sia necessariamente bagnato con qualsiasi freno. Con i caliper sul bagnato non hai bloccato semplicemente perché probabilmente non frenavano...
 

samucozza

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è una decina di pagine che leggo un po' di aria fritta, non me ne vogliate...

che poi nessuno ha ancora tirato in ballo quello che è il punto centrale dei dischi, ovvero NON i dischi, ma il problema di gestire quella potenza frenante su gomme da 23-25mm.
Io con le 25mm sul bagnato, dove voi osannate i dischi, mi son trovato male proprio per la propensione al bloccaggio del posteriore, risolta poi SOLO con un pneumatico da 28mm e di qualità superiore... e tengo a dire che a me piace abbastanza trovare il limite in discesa. con i caliper (piste in alu) questo non mi era mai capitato proprio per la loro minore potenza, che guarda caso, è un vantaggio e non uno svantaggio.


Il problema di cui parli è stato notato dai vari produttori. Se guardi ora gran parte delle bici con i dischi propongono il 28 di serie, mentre i produttori di ruote stanno andando sempre più verso un canale più largo.


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faberfortunae

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ti contestiamo xche' continui a ribadire una stessa cosa che vuole dire cose ben diverse, dire frenare meno non e' la stessa cosa di dire frenare meglio, dato che nel post precedente hai affermato di conoscere i dischi saprai che questi hanno la stessa potenza frenante in qualsiasi condizione e con costanza, di conseguenza maggiore sicurezza.

e cosa c'entra scusa? frenare il meno possibile significa esattamente toccare i freni solo lo stretto indispensabile: che significa con la giusta intensità (per non arrivare lunghi, ed è giusta l'intensità che ti fa rallentare il meno possibile e non ti fa arrivare lungo) con la minor frequenza possibile (per non rallentare in continuazione): tu tiri i freni lo stretto indispensabile (per non "zaccare") e per continuare il moto della bicicletta.
Non mi sembra tanto difficile da capire.
Che poi voi non siate d'accordo perché obnubilati dalla magnificenza del freno a disco che vorreste azionare continuamente posso pure capirlo :mrgreen:, ma non venite a dirmi d'essermi spiegato male perché frenare il meno possibile è molto chiaro come concetto, se rapportato alle esigenze di un corridore professionista (di cui si stava parlando).
 

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è una decina di pagine che leggo un po' di aria fritta, non me ne vogliate...

che poi nessuno ha ancora tirato in ballo quello che è il punto centrale dei dischi, ovvero NON i dischi, ma il problema di gestire quella potenza frenante su gomme da 23-25mm.
Io con le 25mm sul bagnato, dove voi osannate i dischi, mi son trovato male proprio per la propensione al bloccaggio del posteriore, risolta poi SOLO con un pneumatico da 28mm e di qualità superiore... e tengo a dire che a me piace abbastanza trovare il limite in discesa. con i caliper (piste in alu) questo non mi era mai capitato proprio per la loro minore potenza, che guarda caso, è un vantaggio e non uno svantaggio.
questo perchè hai letto le ultime 10...
se avessi letto tutte le 450 noteresti che l'abbia già tirato fuori...e annoverato come uno dei motivi per cui il disco surclasserà non di molto in certi frangenti le prestazioni date dal caliper....certo che se non si legge :mrgreen::mrgreen:o-o
 
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dns76

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e cosa c'entra scusa? frenare il meno possibile significa esattamente toccare i freni solo lo stretto indispensabile: che significa con la giusta intensità (per non arrivare lunghi, ed è giusta l'intensità che ti fa rallentare il meno possibile e non ti fa arrivare lungo) con la minor frequenza possibile (per non rallentare in continuazione): tu tiri i freni lo stretto indispensabile (per non "zaccare") e per continuare il moto della bicicletta.
Non mi sembra tanto difficile da capire.
Che poi voi non siate d'accordo perché obnubilati dalla magnificenza del freno a disco che vorreste azionare continuamente posso pure capirlo :mrgreen:, ma non venite a dirmi d'essermi spiegato male perché frenare il meno possibile è molto chiaro come concetto, se rapportato alle esigenze di un corridore professionista (di cui si stava parlando).

Cit.: Si pero' non e' che puoi andare avanti in eterno ad attaccare quelli che non la pensano come te di non avere idea di cio' di cui si sta parlando per poi mistificare quello che scrivi quando ti vien fatto notare che i tuoi ragionamenti sono illogici: diventi antipatico. ;-)
 

riky76

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Se freni forte in discesa, può capitare di bloccare senza che sia necessariamente bagnato con qualsiasi freno. Con i caliper sul bagnato non hai bloccato semplicemente perché probabilmente non frenavano...

se non avessero frenato sarei andato in ortopedia... ovviamente adeguo la velocità alle condizioni del fondo, sempre, ma con le piste in alluminio non ho mai avuto mezzo problema... anzi ho usato per alcuni mesi la bici da ciclocross con i cantilever che tecnicamente hanno ancora meno potenza dei caliper (ok, lì dovevo sempre far mente locale alla frenata più lunga, ma gestibilissimi)

Il problema di cui parli è stato notato dai vari produttori. Se guardi ora gran parte delle bici con i dischi propongono il 28 di serie, mentre i produttori di ruote stanno andando sempre più verso un canale più largo.


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esatto! sono un fan del 25mm come gomma definitiva da strada.. ma salir di dimensioni a mio avviso snatura un po' il tutto... certo se però si guarda la condizione del 90% delle nostre strade... han ragione loro a metter i 28

questo perchè hai letto le ultime 10...
se avessi letto tutte le 450 noteresti che l'abbia già tirato fuori...e annoverato come uno dei motivi per cui il disco surclasserà non di molto in certi frangenti le prestazioni date dal caliper....certo che se non si legge :mrgreen::mrgreen:o-o

che distrattone che sono :mrgreen:... ma era per metter un po' di pepe alla discussione, senza uscir troppo dal seminato o-o
 

faberfortunae

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Cit.: Si pero' non e' che puoi andare avanti in eterno ad attaccare quelli che non la pensano come te di non avere idea di cio' di cui si sta parlando per poi mistificare quello che scrivi quando ti vien fatto notare che i tuoi ragionamenti sono illogici: diventi antipatico. ;-)

:mrgreen: io non ho attaccato, mi sto difendendo!!!
 

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Io con le 25mm sul bagnato, dove voi osannate i dischi, mi son trovato male proprio per la propensione al bloccaggio del posteriore,

In questi ultimi 2 anni è stato tirato fuori n-mila volte. Il "vantaggio" dei caliper sul bagnato è che non frenano proprio, per questo non si bloccano.
Al contrario dell'opinione comune il copertoncino a sezione minore ha un'impronta più allungata e lo spostamento in avanti o indietro del baricentro delle pressioni di contatto è maggiore (in discesa in particolar modo) e così è pure maggiore il suo momento.
E questo è il motivo per il quale la resistenza di rotolamento dei copertoncini molto sottili è elevata.

Il problema di cui parli è stato notato dai vari produttori. Se guardi ora gran parte delle bici con i dischi propongono il 28 di serie, mentre i produttori di ruote stanno andando sempre più verso un canale più largo.

In realtà le bici proposte fino ad oggi montano 28mm perché sono quasi tutte endurance bike, che guarda caso hanno carri lunghi. Con carri di lunghezza "race" ci sarebbe il problema dell'estrarre la ruota, cosa a cui va incontro il nuovo DA infatti col cambio disassato.
 
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