E te pareva se oggi non c'era il sole!
GF FELICE GIMONDI 2019
- Creatore Discussione sheik yerbouti
- Data di inizio
quando piove non li uso mai, si inzuppanno e mi danno fastidio...al limite avrei potuto tenere i bermuda in goretex...
Condivido in pieno tutto quello che hai scritto e ho agito come te, come già anticipato in un post precedente, ho considerato la perdita della quota d'iscrizione come una sorta di poliza vita, un'ambulanza che porta via uno sventurato è un'ambulanza di troppo per me, se si può evitare è meglio per tutti.
Lo voglio comprare anch'io il copri casco, ieri giustamente ne ho visti tanti che l'avevano!
È vero, sembra fatto apposta. Ma già da ieri nel primo pomeriggio la situazione era nettamente migliorata.
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Carlao69
Apprendista Velocista
- 3 Giugno 2009
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Ok, ti chiedo scusa se ho male interpretato il senso del tuo intervento [emoji6]
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Sì sì, c'è chi l'ha fatta. Un paio che l'hanno fatta, hanno riconosciuto di avere fatto una fesseria
Non c'ero, quindi non posso commentare.
Però alcuni miei amici che hanno visto alcune persone che si ritiravano, mi hanno garantito che erano vestite nel modo adeguato.
Un mio amico, che corre da tanto ed ha "la testa", era vestito nel modo adeguato, eppure è andata in seria difficoltà sul Selvino, durante la successiva discesa ed a fine discesa. Mi dice che è sceso dal Selvino a 25 orari perchè non aveva più alcuna sensibilità.
Si sono anche resi disponibili alcuni abitanti del posto che, con i pullmini ed i furgoni, hanno riportato la gente a Bergamo.
Mah, non é una questione di fare sport all'aperto o chiuso. Il problema di molti sono i 40 euro di iscrizione. In ogni caso dico a questi che in caso di annullamento manifestazione non ve li avrebbero mai ridati lo stesso come da regolamento effettivamente sottoscritto all'atto dell'iscrizione. Fare una ripicca l'anno dopo partecipando da imbucato non mi pare quindi una scelta molto intelligente. Il problema, dunque, è che se volete fare ciclismo, potete farlo senza farvi spennare. Come? Dalle uscite domenicali con gli amici ai tanti eventi Gravel e rando senza classifica. Alla fine pagate 40 o 50 euro per una classifica che se partecipasse un qualunque pro di scarso livello arriverebbe prima di tutti per distacco. Quelli veri corrono in tv. Detto questo, ieri non ero iscritto ma se lo fossi stato avrei partecipato, magari con la gravel e le scarpe invernali e guanti da sci, boh. Mi sarei procurato gambali e copriscarpe tipo velotoze che sembra vadano bene. Per il resto? Faccio commuting da 8 anni tra casa e lavoro con qualsiasi tempo, dal solleone a +37 al freddo secco a-5, dalla pioggia temporalesca alla neve con gomme chiodate di giorno e di notte. Quindi ho affrontato di tutto. Certo 15 km sono diversi da 90 con discese lunghe ma affrontai anche una cosa simile nel maggio 2008 scendendo da passo San marco con temporale e +5/+6 totalmente inzuppato oppure scendendo da Plan di montecampione sotto il temporale, anche se era agosto 2016 e temperature mai sotto i +11. L'unico problema con la pioggia per me? Gli occhiali da vista. In tal caso avrei dovuto cercare i prodotti antigoccia per le lenti, perché altrimenti sarebbe stato come essere ciechi o quasi.
premesso che ognuno ha la propria resistenza e sensibilità, ma permettimi di pensare che non fosse attrezzato nel modo giusto per quel contesto, altrimenti non arrivava a quella conseguenza. io, di norma,soffro mani e piedi in modo incredibile, in inverno devo usare quelle bustine riscaldanti. ma ieri no.
ieri anche tra chi è arrivato, c'era qualcuno non correttamente attrezzato, erano al ristoro finale che tremavano come foglie...IMHO non dovrebbe succedere con l'abbigliamento giusto...
Ora dico la mia 
Come avevo detto, complice anche un raffreddore non del tutto smaltito ed intensificatosi dopo la Perini di mercoledì, viste le previsioni meteo, già da venerdì avevo deciso di non partire. Poi sabato stavo meglio ed un mio amico mi aveva quasi convinto ad andare almeno in griglia. Mi ero prefissato di mettere la sveglia alle 4 per guardare fuori dalla finestra e decidere (abito a 30 km da Bergamo). Sono andato a letto alle 22.30 e già pioveva bene, così ho tolto la sveglia. Ma il cervello è avanti… Così alle 3.30 mi sono svegliato da solo. Sono andato alla finestra ed ho visto che pioveva a dirotto e sono tornato a letto.
Non critico assolutamente chi ha deciso di partire in quelle condizioni, ma lungi da me considerarlo un eroe, come ha voluto fare intendere un articolo sulla Gimondi di ieri con precisi fini di marketing apparso oggi. Chi si è sentito di partire, fra cui anche alcuni miei amici, ha fatto bene a farlo. Così come ha fatto bene a stare a casa chi non se la sentiva.
Credo che l’organizzazione abbia sbagliato a non annullare la gara. Le condizioni meteo erano eccezionali ed era a mio avviso necessario un provvedimento eccezionale. Non ha avuto senso, a mio avviso, imporre il percorso corto, in quanto anche tale percorso prevedeva Colle Gallo e, soprattutto, il Selvino, dove davano neve tutti i siti meteo. Infatti, ad un certo punto, l’organizzazione ha chiuso il transito sul Selvino, deviando tutti a Bergamo, riconoscendo, in pratica, i propri errori. Mi è stato riferito che l’organizzazione non aveva i mezzi sufficienti per raccattare i ritirati. Molti si sono rifugiati nei bar; molti sono stati portati a Bergamo dalla gente del posto.
A mio avviso hanno sbagliato.
Aggiungo che hanno fatto un bel caos anche con le classifiche, in quanto molti chip non hanno funzionato.
Un flop in tutti i frangenti.
Mi ha stupito vedere la ferrea e decisa presa di posizione da parte di molti atleti proprio bergamaschi e da parte di una famosa squadra amatoriale della zona, solitamente molto “vicina” ad ogni realtà bergamasca, contro la Gimondi.
Da (quasi) bergamasco mi sento di dire che sono deluso dall’operato dell’organizzazione. Probabilmente tale mia delusione è accentuata da alcune idee che in questi anni mi sono fatto su tale manifestazione, che reputo al top in alcuni aspetti, ma altamente deludente in altri.
Come avevo detto, complice anche un raffreddore non del tutto smaltito ed intensificatosi dopo la Perini di mercoledì, viste le previsioni meteo, già da venerdì avevo deciso di non partire. Poi sabato stavo meglio ed un mio amico mi aveva quasi convinto ad andare almeno in griglia. Mi ero prefissato di mettere la sveglia alle 4 per guardare fuori dalla finestra e decidere (abito a 30 km da Bergamo). Sono andato a letto alle 22.30 e già pioveva bene, così ho tolto la sveglia. Ma il cervello è avanti… Così alle 3.30 mi sono svegliato da solo. Sono andato alla finestra ed ho visto che pioveva a dirotto e sono tornato a letto.
Non critico assolutamente chi ha deciso di partire in quelle condizioni, ma lungi da me considerarlo un eroe, come ha voluto fare intendere un articolo sulla Gimondi di ieri con precisi fini di marketing apparso oggi. Chi si è sentito di partire, fra cui anche alcuni miei amici, ha fatto bene a farlo. Così come ha fatto bene a stare a casa chi non se la sentiva.
Credo che l’organizzazione abbia sbagliato a non annullare la gara. Le condizioni meteo erano eccezionali ed era a mio avviso necessario un provvedimento eccezionale. Non ha avuto senso, a mio avviso, imporre il percorso corto, in quanto anche tale percorso prevedeva Colle Gallo e, soprattutto, il Selvino, dove davano neve tutti i siti meteo. Infatti, ad un certo punto, l’organizzazione ha chiuso il transito sul Selvino, deviando tutti a Bergamo, riconoscendo, in pratica, i propri errori. Mi è stato riferito che l’organizzazione non aveva i mezzi sufficienti per raccattare i ritirati. Molti si sono rifugiati nei bar; molti sono stati portati a Bergamo dalla gente del posto.
A mio avviso hanno sbagliato.
Aggiungo che hanno fatto un bel caos anche con le classifiche, in quanto molti chip non hanno funzionato.
Un flop in tutti i frangenti.
Mi ha stupito vedere la ferrea e decisa presa di posizione da parte di molti atleti proprio bergamaschi e da parte di una famosa squadra amatoriale della zona, solitamente molto “vicina” ad ogni realtà bergamasca, contro la Gimondi.
Da (quasi) bergamasco mi sento di dire che sono deluso dall’operato dell’organizzazione. Probabilmente tale mia delusione è accentuata da alcune idee che in questi anni mi sono fatto su tale manifestazione, che reputo al top in alcuni aspetti, ma altamente deludente in altri.
Ma se ieri il 50% o quasi si è ritirato e in tantissimi sono stati soccorsi dagli abitanti del posto, come fai a dire che la scelta è stata azzeccata?
Guarda lo conosco bene e so che si veste sempre ad hoc, perchè ha tutto il necessario. Inoltre ho visto le foto che mi ha mandato. Confermo che mi sembrava vestito nel modo corretto.
Io soffro tanto il freddo, ma in inverno esco comunque, usando il materiale consono e, come te, le bustine scalda mani. Però l'accoppiata freddo+pioggia è qualcosa che non riesco a controllare ed a gestire se non per un paio d'ore al massimo. Eppure ho il giubbino apposta, i guanti in neoprene ed i copri punta per le scarpe. Credo che davvero la resistenza al freddo e la sua percezione siano estremamente soggettive.
comunque alla fine quello che ha vinto non mi sembrava molto tecnico, a parte i copriscarpe e una maglia a manica lunga non aveva altro, neanche i guanti 
E' esattamente così infatti.
Se uno fa un mestiere all'aperto (es. muratore, ambulante, agricoltore ecc..) o in capannoni aperti anche d'inverno (es. operaio mulettista) sviluppa tendenzialmente molta più abitudine a far lavorare il proprio corpo a temperature rigide rispetto a chi, ad esempio, fa il medico o l'avvocato .
E' per questo che, a mio modesto avviso, è abbastanza riduttivo ( e quindi relativo) concentrare la discussione solo sul vestiario tecnico.
comunque alla fine quello che ha vinto non mi sembrava molto tecnico, a parte i copriscarpe e una maglia a manica lunga non aveva altro, neanche i guanti
quello che ha vinto ha preso due ore di freddo gli altri ne hanno preso 3, 4 o 5 ore di freddo