Su certe cose hai ragione ma su alcune non sono d accordo. Ovviamente gli imbecilli, i violenti, gli stupidi ci sono sempre stati, così come da giovane vedi alcune cose che inevitabilmente da adulto vedi in modo diverso. Tuttavia penso che il militare, per la maggior parte dei giovani che l hanno fatto, è stato positivo, le persone traumatizzate dal nonnismo (cosa ignobile se esagerata), sono una parte infinitamente bassa. L anno di leva ti faceva fare il salto dall adolescenza alla maturità, andavi via da casa per 1 anno, dovevi svegliarti, renderti indipendente e cavartela, socializzavi con persone di tutta Italia e ti confrontarvi con loro, ti aiutavi nei momenti di bisogno e dovevi rispettare tutti, in primis quelli che erano più anziani, anche solo di un mese. Queste cose, per alcuni, erano molto d aiuto, o per migliorarsi o per abbassare le ali. Molti hanno anche imparato che tacere, a volte, non solo è indispensabile, ma utile e doveroso. Il cubo, le pulizie obbligatorie, i servizi mensa e le guardie molte volte non servivano a niente ovviamente, in quel momento erano solo cose stupide, ma poi ti accorgi che certi impegni quotidiani ti hanno abituato ad entrare in certe routine come quella del mondo del lavoro, dove devi osservare certe regole. Questo secondo me era l utilità del servizio militare. Il nonnismo da stronzi ovviamente una cosa da deprecare. Ora???? Sei un ragazzo fino a quando vai a scuola e poi???? Lasciamo perdere che i giovani sono spensierati e gli adulti sono rompiscatole, queste differenze ci saranno sempre ma noto che molti ragazzi, quando si affacciano al mondo del lavoro mancano in senso di responsabilità e maturità proprio perché non hanno un adeguata forma mentale, mancano di rispetto ed educazione. Ovviamente dico "molti", non tutti. Ecco, penso che quello che dava il militare era proprio una nuova forma mentale.
Paolo
P. S. Mi sento proprio anziano a dire certe cose!!!!