Ma non avrebbe avuto più senso, per un anno, ribaltare il solito formato e fare la prima settimana nelle alpi e poi scendere giù verso la sicilia?
le tappe in montagna a fine ottobre a 2000 metri al 90% saltano, e vabbè, quello sarebbe ancora il meno.
L'arrivo a Milano a fine ottobre nel mezzo di una pandemia, rischiano di beccarsi proprio il momento in cui hai il nuovo picco perchè tra le scuole che riaprono a metà settembre, gli uffici che richiameranno tutti quelli in smart working dopo le ferie, la gente che torna a Milano da tutta italia e dall'estero per le ferie, e la gente che spenderà via via meno tempo all'aperto e più al chiuso, le tempistiche saranno quelle e quindi rischiano che salti pure l'arrivo a Milano perchè con Milano specialmente il governo ci dovrà andare coi piedi di piombo perchè se perdono il controllo di Milano o devono fare zone rosse a Milano ne risente l'economia di tutto il paese.
La cosa furba da fare se si vuole correre secondo me è partire dalle alpi, annullare il tempo massimo per la prima settimana così pure i velocisti possono rimanere in gara fino alla fine e prendersela comoda sulle salite e portala a casa così: se poi l'ordine d'arrivo è di fatto deciso dopo la prima settimana pazienza.
Ci sono talmente tante cose buttate lì senza criterio e senza tenere conto della situazione che a me, ad essere sinceri, sta cosa puzza tanto di dire "tanto sappiamo che alla fine il giro salta perchè tre settimane di gara con la pandemia sono impossibili da gestire, non facciamo nemmeno la fatica di ridisegnarlo perchè sarebbe tanta fatica e lavoro per niente, facciamo finta che si corre il percorso che era previsto a maggio e tanti saluti, se proprio ci va di culo la portiamo a casa così".
La realtà è che gli occhi saranno tutti puntati sul tour per vedere se riescono a gestire una corsa di tre settimane in sta situazione: io visto i pasticci che riescono a combinare ogni anno in tempi normali, se dovessi puntare soldi, direi che a Parigi non ci arrivano. Al primo ciclista che beccano col covid sarà il caos, ci sono troppe cose impossibili da gestire: puoi chiudere le strade ma non puoi impedire alla gente di assistere e non hai i mezzi per garantire la sicurezza di tutti.
I ciclisti viaggiano in gruppo compatto spalla a spalla coi polmoni aperti, non puoi farli correre con le mascherine, non puoi chiedergli di tenere distanze e in una situazione del genere se uno comincia la tappa positivo dopo sei ore di tappa hai almeno dieci infetti. I team si muovono in pullman, i ciclisti dividono le stanze, le conferenze stampa si fan nei tendoni, tutte situazioni di massimo pericolo in ottica contagio. Per non parlare del fatto che saranno tutti coi nervi a fior di pelle, già al tour si cade facile, non oso pensare quest'anno.
la cosa migliore quest'anno sarebbe stata decidere fin dall'inizio di tenere tutte le gare di un giorno, correre quelle e annullare le GT, e accettare di portare a casa la metà dei soldi ma così facendo rischiano di buttare a mare l'intera stagione: troppe corse, troppo ammassate.