Giro d'Italia 2020

pedalone della bassa

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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
se, malauguratamente, dovessero annullare quelle due tappe.........Evenepool diventa veramente un papabile favorito
lo dico perché, per ora, a me, sembra che l'unico dubbio e/o eventuale punto debole del ragazzo, possa essere la tenuta sulle tre settimane, e come si comporterà su salite lunghe ed in quota
 
23 Ottobre 2015
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se, malauguratamente, dovessero annullare quelle due tappe.........Evenepool diventa veramente un papabile favorito
lo dico perché, per ora, a me, sembra che l'unico dubbio e/o eventuale punto debole del ragazzo, possa essere la tenuta sulle tre settimane, e come si comporterà su salite lunghe ed in quota
Penso che le tappe non le annulleranno, avranno un percorso di riserva per evitare Stelvio e agnello.
Ho visto l’ultima salita su YouTube in spagnolo, saliva con gli altri rispondendo agli allunghi con una cadenza più alta, poi ai -2 circa ha allungato lui e ha fatto il vuoto.
Mi da l’impressione che se arrivano ai -2/3 con lui, nessuno lo tiene.
Ma questa brillantezza su tre settimane è dura tenerla.
Rischia di esplodere tipo Yates qualche anno fa.
Ma se accumula abbastanza vantaggio, può gestire e bastonate a crono.
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Ma non avrebbe avuto più senso, per un anno, ribaltare il solito formato e fare la prima settimana nelle alpi e poi scendere giù verso la sicilia?
le tappe in montagna a fine ottobre a 2000 metri al 90% saltano, e vabbè, quello sarebbe ancora il meno.
L'arrivo a Milano a fine ottobre nel mezzo di una pandemia, rischiano di beccarsi proprio il momento in cui hai il nuovo picco perchè tra le scuole che riaprono a metà settembre, gli uffici che richiameranno tutti quelli in smart working dopo le ferie, la gente che torna a Milano da tutta italia e dall'estero per le ferie, e la gente che spenderà via via meno tempo all'aperto e più al chiuso, le tempistiche saranno quelle e quindi rischiano che salti pure l'arrivo a Milano perchè con Milano specialmente il governo ci dovrà andare coi piedi di piombo perchè se perdono il controllo di Milano o devono fare zone rosse a Milano ne risente l'economia di tutto il paese.

La cosa furba da fare se si vuole correre secondo me è partire dalle alpi, annullare il tempo massimo per la prima settimana così pure i velocisti possono rimanere in gara fino alla fine e prendersela comoda sulle salite e portala a casa così: se poi l'ordine d'arrivo è di fatto deciso dopo la prima settimana pazienza.

Ci sono talmente tante cose buttate lì senza criterio e senza tenere conto della situazione che a me, ad essere sinceri, sta cosa puzza tanto di dire "tanto sappiamo che alla fine il giro salta perchè tre settimane di gara con la pandemia sono impossibili da gestire, non facciamo nemmeno la fatica di ridisegnarlo perchè sarebbe tanta fatica e lavoro per niente, facciamo finta che si corre il percorso che era previsto a maggio e tanti saluti, se proprio ci va di culo la portiamo a casa così".

La realtà è che gli occhi saranno tutti puntati sul tour per vedere se riescono a gestire una corsa di tre settimane in sta situazione: io visto i pasticci che riescono a combinare ogni anno in tempi normali, se dovessi puntare soldi, direi che a Parigi non ci arrivano. Al primo ciclista che beccano col covid sarà il caos, ci sono troppe cose impossibili da gestire: puoi chiudere le strade ma non puoi impedire alla gente di assistere e non hai i mezzi per garantire la sicurezza di tutti.
I ciclisti viaggiano in gruppo compatto spalla a spalla coi polmoni aperti, non puoi farli correre con le mascherine, non puoi chiedergli di tenere distanze e in una situazione del genere se uno comincia la tappa positivo dopo sei ore di tappa hai almeno dieci infetti. I team si muovono in pullman, i ciclisti dividono le stanze, le conferenze stampa si fan nei tendoni, tutte situazioni di massimo pericolo in ottica contagio. Per non parlare del fatto che saranno tutti coi nervi a fior di pelle, già al tour si cade facile, non oso pensare quest'anno.

la cosa migliore quest'anno sarebbe stata decidere fin dall'inizio di tenere tutte le gare di un giorno, correre quelle e annullare le GT, e accettare di portare a casa la metà dei soldi ma così facendo rischiano di buttare a mare l'intera stagione: troppe corse, troppo ammassate.
 
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gibo2007

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30 Agosto 2015
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Ma non avrebbe avuto più senso, per un anno, ribaltare il solito formato e fare la prima settimana nelle alpi e poi scendere giù verso la sicilia?
le tappe in montagna a fine ottobre a 2000 metri al 90% saltano.
l'arrivo a Milano a fine ottobre nel mezzo di una pandemia, rischiano di beccarsi proprio il momento in cui hai il nuovo picco perchè tra le scuole che riaprono a metà settembre, gli uffici che richiameranno tutti quelli in smart working dopo le ferie e la gente che spenderà via via meno tempo all'aperto le tempistiche saranno quelle e quindi rischiano che salti pure l'arrivo a Milano perchè con Milano specialmente il governo ci dovrà andare coi piedi di piombo perchè se perdono il controllo di Milano o devono fare zone rosse a Milano ne risente l'economia di tutto il paese.

La cosa furba da fare è annullare il tempo massimo per la prima settimana così pure i velocisti possono rimanere in gara fino alla fine e prendersela comoda sulle salite e portala a casa così, se poi l'ordine d'arrivo è di fatto deciso dopo la prima settimana pazienza.

A me a essere sinceri sta cosa puzza tanto di dire "tanto sappiamo che alla fine il giro salta perchè tre settimane di gara con la pandemia sono impossibili da gestire, non facciamo nemmeno la fatica di ridisegnarlo perchè sarebbe tanta fatica per niente". La realtà è che gli occhi saranno tutti puntati sul tour per vedere se riescono a gestire una corsa di tre settimane in sta situazione, io visto i pasticci che riescono a combinare ogni anno se dovessi puntare soldi direi che a Parigi non ci arrivano, al primo ciclista che beccano col covid sarà il caos, ci sono troppe cose impossibili da gestire: puoi chiudere le strade ma non puoi impedire alla gente di assistere e non hai i mezzi per garantire la sicurezza. I ciclisti viaggiano in gruppo compatto spalla a spalla coi polmoni aperti, non puoi farli correre con le mascherine, non puoi chiedergli di tenere distanze e in una situazione del genere se uno comincia la tappa positivo dopo sei ore di tappa hai almeno dieci infetti.

la cosa migliore quest'anno sarebbe stata decidere fin dall'inizio di tenere tutte le gare di un giorno e annullare le GT, così facendo rischiano di buttare a mare l'intera stagione.
Solo il tempo ci dirà se hai ragione. Io ho una visione molto simile anche se non così estrema.
Rileggeremo questo post il 25 di Ottobre.
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Solo il tempo ci dirà se hai ragione. Io ho una visione molto simile anche se non così estrema.
Rileggeremo questo post il 25 di Ottobre.

io stesso incrocio le dita sperando di avere torto, ma fin dall'inizio di questa pandemia il mio approccio è stato realista e nelle mie previsioni fino ad ora ci ho sempre preso. purtroppo troppa gente ora ha questa percezione che è arrivata l'estate ed è finito tutto e che si torna piano piano alla vita normale ma la realtà è che di fatto circa l 1% della gente s'è beccata sto virus che non molla il colpo nemmeno col caldo, e che finchè non ci saranno vaccini affidabili o protocolli medico/farmacologici in grado di cambiare le carte in tavola dovremo continuare a fare i conti con esso, perchè come detto nell'affrontare la situazione siamo solo all 1% e abbiamo già visto i danni che ha fatto in termini di vite ed in termini economici.
 

Mini4wdking

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Ma non avrebbe avuto più senso, per un anno, ribaltare il solito formato e fare la prima settimana nelle alpi e poi scendere giù verso la sicilia?
le tappe in montagna a fine ottobre a 2000 metri al 90% saltano, e vabbè, quello sarebbe ancora il meno.
L'arrivo a Milano a fine ottobre nel mezzo di una pandemia, rischiano di beccarsi proprio il momento in cui hai il nuovo picco perchè tra le scuole che riaprono a metà settembre, gli uffici che richiameranno tutti quelli in smart working dopo le ferie, la gente che torna a Milano da tutta italia e dall'estero per le ferie, e la gente che spenderà via via meno tempo all'aperto e più al chiuso, le tempistiche saranno quelle e quindi rischiano che salti pure l'arrivo a Milano perchè con Milano specialmente il governo ci dovrà andare coi piedi di piombo perchè se perdono il controllo di Milano o devono fare zone rosse a Milano ne risente l'economia di tutto il paese.

La cosa furba da fare se si vuole correre secondo me è partire dalle alpi, annullare il tempo massimo per la prima settimana così pure i velocisti possono rimanere in gara fino alla fine e prendersela comoda sulle salite e portala a casa così: se poi l'ordine d'arrivo è di fatto deciso dopo la prima settimana pazienza.

Ci sono talmente tante cose buttate lì senza criterio e senza tenere conto della situazione che a me, ad essere sinceri, sta cosa puzza tanto di dire "tanto sappiamo che alla fine il giro salta perchè tre settimane di gara con la pandemia sono impossibili da gestire, non facciamo nemmeno la fatica di ridisegnarlo perchè sarebbe tanta fatica e lavoro per niente, facciamo finta che si corre il percorso che era previsto a maggio e tanti saluti, se proprio ci va di culo la portiamo a casa così".

La realtà è che gli occhi saranno tutti puntati sul tour per vedere se riescono a gestire una corsa di tre settimane in sta situazione: io visto i pasticci che riescono a combinare ogni anno in tempi normali, se dovessi puntare soldi, direi che a Parigi non ci arrivano. Al primo ciclista che beccano col covid sarà il caos, ci sono troppe cose impossibili da gestire: puoi chiudere le strade ma non puoi impedire alla gente di assistere e non hai i mezzi per garantire la sicurezza di tutti.
I ciclisti viaggiano in gruppo compatto spalla a spalla coi polmoni aperti, non puoi farli correre con le mascherine, non puoi chiedergli di tenere distanze e in una situazione del genere se uno comincia la tappa positivo dopo sei ore di tappa hai almeno dieci infetti. I team si muovono in pullman, i ciclisti dividono le stanze, le conferenze stampa si fan nei tendoni, tutte situazioni di massimo pericolo in ottica contagio. Per non parlare del fatto che saranno tutti coi nervi a fior di pelle, già al tour si cade facile, non oso pensare quest'anno.

la cosa migliore quest'anno sarebbe stata decidere fin dall'inizio di tenere tutte le gare di un giorno, correre quelle e annullare le GT, e accettare di portare a casa la metà dei soldi ma così facendo rischiano di buttare a mare l'intera stagione: troppe corse, troppo ammassate.
Fammi capire, in marzo eri uno di quelli che inveiva dal balcone contro chi usciva per buttare la spazzatura?
 

mach1

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4 Marzo 2010
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Fammi capire, in marzo eri uno di quelli che inveiva dal balcone contro chi usciva per buttare la spazzatura?

no, in marzo, avendo la fortuna di poter fare quello che dovevo fare da casa grazie a internet, avevo già le valige pronte e mi ero già spostato dalla casa a Milano alla casetta estiva ( niente roba da ricchi, una monofamiliare dell'anteguerra in un paesino sperduto sempre il lombardia che vale come un box in centro a milano ) due giorni dopo che han trovato il primo positivo a Codogno perchè era un mese che seguivo su internet gli aggiornamenti dalla cina, ero già consapevole che il virus era in giro e l'unico modo per fermarlo, se mai ci fosse stata la volontà di fermarlo, sarebbe stato da li a poco chiudere tutto e avendo modo di evitarlo non volevo stare tappato in condominio per settimane o fare ore di coda ai supermercati, così mentre la gente inveiva dal balcone contro chi buttava la spazzatura o batteva le mani, io mi sono portato i genitori anziani e a rischio con me e me ne sono stato bello tranquillo in giardino col piumino e a farmi passeggiate nei boschi. Mai fatta una coda al supermercato, mai litigato con nessuno anche perchè qui a marzo non c'è letteralmente nessuno, mai stato chiuso in casa con la bava alla bocca.
 
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Cube, Specialized
Ma non avrebbe avuto più senso, per un anno, ribaltare il solito formato e fare la prima settimana nelle alpi e poi scendere giù verso la sicilia?
le tappe in montagna a fine ottobre a 2000 metri al 90% saltano, e vabbè, quello sarebbe ancora il meno.
L'arrivo a Milano a fine ottobre nel mezzo di una pandemia, rischiano di beccarsi proprio il momento in cui hai il nuovo picco perchè tra le scuole che riaprono a metà settembre, gli uffici che richiameranno tutti quelli in smart working dopo le ferie, la gente che torna a Milano da tutta italia e dall'estero per le ferie, e la gente che spenderà via via meno tempo all'aperto e più al chiuso, le tempistiche saranno quelle e quindi rischiano che salti pure l'arrivo a Milano perchè con Milano specialmente il governo ci dovrà andare coi piedi di piombo perchè se perdono il controllo di Milano o devono fare zone rosse a Milano ne risente l'economia di tutto il paese.

La cosa furba da fare se si vuole correre secondo me è partire dalle alpi, annullare il tempo massimo per la prima settimana così pure i velocisti possono rimanere in gara fino alla fine e prendersela comoda sulle salite e portala a casa così: se poi l'ordine d'arrivo è di fatto deciso dopo la prima settimana pazienza.

Ci sono talmente tante cose buttate lì senza criterio e senza tenere conto della situazione che a me, ad essere sinceri, sta cosa puzza tanto di dire "tanto sappiamo che alla fine il giro salta perchè tre settimane di gara con la pandemia sono impossibili da gestire, non facciamo nemmeno la fatica di ridisegnarlo perchè sarebbe tanta fatica e lavoro per niente, facciamo finta che si corre il percorso che era previsto a maggio e tanti saluti, se proprio ci va di culo la portiamo a casa così".

La realtà è che gli occhi saranno tutti puntati sul tour per vedere se riescono a gestire una corsa di tre settimane in sta situazione: io visto i pasticci che riescono a combinare ogni anno in tempi normali, se dovessi puntare soldi, direi che a Parigi non ci arrivano. Al primo ciclista che beccano col covid sarà il caos, ci sono troppe cose impossibili da gestire: puoi chiudere le strade ma non puoi impedire alla gente di assistere e non hai i mezzi per garantire la sicurezza di tutti.
I ciclisti viaggiano in gruppo compatto spalla a spalla coi polmoni aperti, non puoi farli correre con le mascherine, non puoi chiedergli di tenere distanze e in una situazione del genere se uno comincia la tappa positivo dopo sei ore di tappa hai almeno dieci infetti. I team si muovono in pullman, i ciclisti dividono le stanze, le conferenze stampa si fan nei tendoni, tutte situazioni di massimo pericolo in ottica contagio. Per non parlare del fatto che saranno tutti coi nervi a fior di pelle, già al tour si cade facile, non oso pensare quest'anno.

la cosa migliore quest'anno sarebbe stata decidere fin dall'inizio di tenere tutte le gare di un giorno, correre quelle e annullare le GT, e accettare di portare a casa la metà dei soldi ma così facendo rischiano di buttare a mare l'intera stagione: troppe corse, troppo ammassate.
Se si tornasse alla normalità sarebbe come fino a febbraio, quindi gestibile.
Se ci fosse un nuovo look down le strade sarebbero vuote e quindi la corsa si potrebbe tenere con problemi nulli, visto che atleti e staff sono controllati e vivono separati dagli altri.
I problemi sono legati al meteo, correre al nord Italia e sulle alpi a fine ottobre.

Per il resto occorre prepararsi a convivere col virus, non a fare gli eremiti.
 

mach1

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Se si tornasse alla normalità sarebbe come fino a febbraio, quindi gestibile.
Se ci fosse un nuovo look down le strade sarebbero vuote e quindi la corsa si potrebbe tenere con problemi nulli, visto che atleti e staff sono controllati e vivono separati dagli altri.
I problemi sono legati al meteo, correre al nord Italia e sulle alpi a fine ottobre.

Per il resto occorre prepararsi a convivere col virus, non a fare gli eremiti.

Un nuovo lock down a livello di quello che c'è stato ad aprile a meno che la situazione non scappi di mano per totale negligenza e incompetenza, non sarà più necessario, al limite rischi lock down locali se si dovessero presentare focolai, con la speranza di soffocarli per tempo.

il problema non è dovere fare gli eremiti, il problema è capire che col virus si può convivere se ci si comporta responsabilmente. E il problema a quel punto è che il mondo è pieno di irresponsabili e se si lascia piede libero agli irresponsabili per fare quello che vogliono poi sono tutti gli altri a pagarne il prezzo, vedi il modo scellerato in cui stanno gestendo la situazione gli americani, 150 mila morti ufficiali fino ad ora ( in realtà molti di più ) e terapie intensive al collasso in numerose zone della florida e del texas nonostante abbiano avuto modo di vedere cosa succedeva nel resto del mondo perchè il 50% della gente è convinta che sia tutta una cospirazione antitrump e si rifiuta persino di mettere le mascherine.

e l'altro problema è che comunque si deve fare i conti con l'economia, ovviamente non puoi far morire di fame più persone di quelle che ucciderebbe il virus, percui anche a settembre sarà un continuo, apri di qua, i numeri salgono, allora chiudi, la gente non ha da mangiare, allora riapri, risalgono i numeri, chiudi le scuole, la gente non può tenere i figli a casa perchè deve lavorare, allora riapri, adesso fa freddo chi usava la bici ora torna a usare la metropolitana, i numeri risalgono.... la gente pensa sia finita, o sia sotto controllo, la realtà è che non è finita ed è sotto controllo solo fino a quando si tiene alta la guardia.
 
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un nuovo lock down a livello di quello che c'è stato a meno che la situazione non scappi di mano per totale negligenza e incompetenza, non sarà più necessario, al limite rischi lockdown locali se si dovessero presentare focolai, con la speranza di soffocarli per tempo.

il problema non è dovere fare gli eremiti, il problema è capire che col virus si può convivere se ci si comporta responsabilmente. E il problema a quel punto è che il mondo è pieno di irresponsabili e se si lascia piede libero agli irresponsabili poi sono tutti gli altri a pagarne il prezzo, vedi il modo scellerato in cui stanno gestendo la situazione gli americani.
In proporzione gli americani sono ancora lontani dalle cifre italiane e hanno cominciato un bel po’ dopo febbraio.
 

mach1

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In proporzione gli americani sono ancora lontani dalle cifre italiane e hanno cominciato un bel po’ dopo febbraio.

primo i numeri americani sono tarocchi, se vai a vedere le deviazioni di mortalità dagli anni precedenti sono ben al di sopra dei 150.000 dichiarati che comunque non sono pochi, sia considerando la loro relativa bassa densità di popolazione sia considerando che doveva essere "just a flu" e ha fatto più morti in tre mesi di quelli che l'influenza fa in un anno, e terzo i trend attuali sono in crescita in più di metà degli stati ( se vuoi ti linko un sito coi grafici da cui si vede chiaramente ), la bible belt è tutta un focolaio, la california sembrava avesse avuto successo nel contenerla e ora stanno richiudendo tutto perchè sta scappando di mano un altra volta, in Texas e Florida è il caos totale, di fatto sono nella situazione in cui era la lombardia a marzo/aprile ma non stanno facendo nulla per fermarla anzi i governatori minimizzano, in florida hanno appena riaperto disneyworld, mentre da noi le azioni contenitive hanno funzionato da loro sono state quasi inutili ( tranne in zone tipo new york dove sono stati colpiti più duramente e hanno reagito più concretamente ).
La NBA è ripartita in una bolla e per ora le misure reggono, la MLB è ripartita con misure minime e stanno già richiudendo tutto, hanno già due squadre piene di contagiati, per dare un idea della differenza che fa programmare e rimanere vigili e minimizzare e cercare di fare la vita di sempre.

in più hanno le elezioni a novembre e hanno politicizzato l'intera pandemia ( l'altro ieri è morto di covid un repubblicano che aveva presenziato all'ultimo bagno di folla di trump e aveva esortato i partecipanti a non mettere le mascherine perchè è tutta una montatura, fai te ) percui hanno i democratici che spingono per contenerla, e i repubblicani che vogliono ignorarla e vogliono obbligare la gente ad andare a lavorare per non dovere danneggiare l'economia e non dovere elargire aiuti a chi ne ha bisogno ( al momento hanno più disoccupati che durante la grande depressione e lì l'assistenza medica è privata e legata al posto di lavoro, percui il sistema è disegnato apposta per fallire miseramente in situazioni del genere ): gli stati uniti assieme al brasile sono il paese dove non vorrei assolutamente stare a vivere durante questa pandemia.
Comunque prima che intervengano i mod mi sa che è meglio che tagliamo corto perchè rispetto al giro d'italia stiamo finendo largamente fuori tema.
 
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mikimetal91

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10 Agosto 2010
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In proporzione gli americani sono ancora lontani dalle cifre italiane e hanno cominciato un bel po’ dopo febbraio.
in realtà gli americani hanno più casi di noi anche in rapporto alla popolazione, e la rampa non accenna a diminuire.
le proteste BLM e i comizi elettorali non stanno aiutando, ma "chi soffre del suo mal pianga sè stesso"
 
23 Ottobre 2015
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Tornando a parlare di giro, quali possono essere le alternative allo Stelvio, agnello e izoard?
Intendo conservando il più possibile il tracciato originale.

Mi sembra che l’alternativa per entrambe le tappe sia fermarsi prima, il traguardo a meno di fare molto più Km, non è raggiungibile.
 

jan80

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a me sono venuti in mente Van Der Poel, Bernal, Van Aert, Pogacar... se non si bruciano, sarà una generazione che ci farà divertire.
direi di si,proprio una bella generazione,che e' mancata forse i nati tra il 1975-1979,dove in questi 5 anni non ricordo grandissimi corridori,ma ottimi come Di Luca,Evans,Ivan Basso poi non ricordo altri.....strano