La mia idea sulla giornata di ieri, io ero partito per fare il lungo, faccio sempre il lungo e mentalmente non partire o rimanere addirittura a casa la vedo come un fallimento. Ritirarsi poi proprio no
ma ovviamente sono cose dettate dal carattere dal livello di follia ecc ecc e nessuno può’ sindacare sulle scelte degli altri nel bene e nel male.
il meteo era chiaro poi puoi sperare che sia un po’ più clemente ma ti devi aspettare sempre il peggio! Quando abbiamo abbordato l’inizio della salita dopo il bivio ML eravamo in tre e per un attimo ha smesso di piovere e convinto come sempre che la fortuna aiuta gli audaci, ho esclamato che a Firenze ci sarebbe stato Il sole. Avevo uno davanti e uno dietro che sicuramente mi avranno preso per scemo (però avevo indovinato[emoji6]). La futa si è fatta salire col termometro che invece scendeva fino a -0,9 segnato dal
garmin. Ma per salire a livello di abbigliamento nessun problema. Avevo calzari
castelli antiacqua zuppi gambali nanoflex e pantaloncini nanoflex pro. Sopra un po’ più roba in ordine intimo rete più prosecco windstopper manica lunga, manicotti nanoflex e klimatic
Ale della squadra. Sopra il gilet ( sarei voluto partire così) al quale sbagliando ho messo l’antipioggia della squadra sempre di ale. Il gilet era di troppo. Come guanti avevo i zerorh non anti pioggia.
Addobbato così ho avuto caldissimo su Fiesole e problemi alle mani e ai piedi a scendere dalla futa dove la temperatura è rimasta sullo zero del mio garmin fino a valle. A fine discesa ho sorpassato uno con completo scuro con quanti estivi che batteva le mani mi sono girato e gli ho chiesto come facesse considerando il freddo che avevo io. Il giogo più caldo anche in discesa peccato si sia riintensificata la pioggia.
Polcanto un dramma è la mia spina nel fianco. Mi sono fermato due volte una a prendere una barretta, due a raccattare la stessa barretta che mi era caduta. Infatti il problema maggiore è che con tutta quella roba non riuscivo a prendere quello che mi serviva dalle tasche agevolmente. Su polcanto sono stato affiancato dai ragazzi col furgone verde (la racchetta?) che mi hanno chiesto se era tutto a posto e li ho capito che ero uno degli ultimi
Finita polcanto la discesa era iniziata bene fino alla caduta nella curva dove erano i due fotografi che mi hanno dato il primo Soccorso per rialzarmi da terra. Da lì a via salviati ormai con il sole è stata una passeggiata anche se la caduta si è fatta sentire proprio su via salviati che ho fatto a zigzag nell’ultimo pezzo e nonstarter questo mi sono portato a casa il pr.
Premesso che venendo dal windsurf sport che cerca le condizioni meteo Estreme diciamo che il meteo non era una preoccupazione e anzi mi è servito per avere un idea sulla resistenza al freddo visto che in una giornata così a casa forse rimani al coperto. Magari è un po’ di esperienza in più da sfruttare al mio primo oetzaler a settembre...
col sennò di poi lo rifarei. Oggi a parte i postumi della caduta ( purtroppo mi fa male l’inguine a seconda di come muovi la gamba) postumi per il grande freddo non ci sono[emoji1695]
Complimenti a tutti! Ma proprio tutto perché anche riconoscere che si sta oltrepassando il proprio limite e decidere di abbandonare non è facile.
Flavio Mencarelli #SSGROSSETOCYCLINGTEAM