Vi parla un iscritto della Provincia di Savona.
In primo luogo bisognerebbe comprendere la ragione per la quale una Provincia che non ha, in sostanza, alcun contagiato tra i residenti ma annovera i noti casi degli alberghi di Alassio e di Laigueglia dove sono stati riscontrati casi di contagio di persone arrivate dalle "zone rosse" sia stata considerata dal decreto come "zona gialla".
Ma non è certo questa la sede.
Di fatto le norme di "tutela" (tutela di che cosa? Della salute pubblica no, di certo) non comportano nulla, se non la chiusura delle scuole sino al 9/3, con conseguente sclero di mamme-mogli-colleghe costrette a tenersi i bimbi a casa un'altra settimana.
In secondo luogo e quanto alla granfondo.
La disposizione cui tutti fate riferimento, quella dei "tifosi", pur se scritta molto male, è evidentemente riferibile alle sole tifoserie organizzate.
E' la solita storia per cui in Italia lo sport, agli occhi di chi ci amministra, è la partita di calcio. Il resto non esiste, non li riguarda.
Ciò posto, è inevitabile che a Siena non possano essser inibiti a partecipare i granfondisti delle "zone gialle", come del resto già ha chiarito RCS nella mail che sopra avete postato.
Pensate che a Diano Marina (comune in provincia di Imperia) la GF ad oggi è stata confermata e con ogni probabilità si terrà regolarmente, nonostante il percorso si snodi per più di metà in Provincia di Savona, dunque area considerata dai nostri paracul.. ehm... amministratori "zona gialla".
Questo giusto per porre ordine alle tante disquisizioni che ho letto su un decreto, ripeto, mal scritto e figlio di una scarsissima conoscenza della materia "sport", ma la cui interpretazione, a mio avviso, non poteva essere che quella che ha dato RCS.
Sul fatto che la gara si tenga regolarmente, però io rimango pessimista.
L'evento è di dimensioni tali da non poter non creare assembramenti, penso in particolare all'area di ritiro dei pacchi gara. E le autorità locali non potranno non tenerne conto.
MI aspetto un provvedimento beffa di cancellazione o di limitazione negli ultimi giorni. Me lo sento.
Dunque vedrò sul momento se partecipare o no, non tanto per il rischio sanitario, quanto per non incorrere in una cancellazione od in un rinvio disposto quando magari sarò già in viaggio o già in città.
Condivido lo spirito di chi dice: se siamo a Siena e la cancellano, il giro lo facciamo lo stesso in proprio, ma non è la stessa cosa.
Buttare tempo e denaro per partecipare ad un evento che non si tiene, non è ragionevole: a quel punto ci vado un'altra domenica, quando mi mette bene. E quando magari questo casino, in cui non si capisce quale sia il confine tra il rischio sanitario e l'isteria collettiva, sarà finito.
Statemi bene, ci vediamo (forse) in Piazza del Campo.