Guillaume Martin perplesso su Nadal

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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krypton xroad - 0 slr
Se Guillaume Martin ritiene dannosi anche farmaci autorizzati UCI è una sua posizione,rispettabile ma sua.
Nadal in ballo per un trofeo ha utilizzato farmaci leciti e lo ha dichiarato sapendo di essere nella legalità,manifestando una sofferenza che avrebbe volentieri evitato.
Il problema di GM sono le liste UCI troppo restrittive?Lui non avrebbe potuto usare lo stesso farmaco per la sua tendinite?
Non ho capito bene lo scopo delle sue dichiarazioni.
io ho inteso che se GM dichiarasse di imbottirsi di antidolorifici (leciti) verrebbe giù il mondo...(del ciclismo)
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Se ben ricordo, nel caso di Nibali lui avrebbe potuto ottenere un TUE, ma non lo fece per evitare polemiche.
Accadde nella Vuelta vinta poi da Horner.
Quindi Nibali avrebbe perso la vuelta da Horner per colpa di una Vespa? :mrgreen:
(Per chi non è molto pratico di inglese: vespa in inglese si dice Hornet).
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Concordo sulla considerazione riguardo all'opinione pubblica del ciclismo (sport di drogati) rispetto al tennis, ma vale anche per automobilismo, motociclismo, calcio, ecc. (sport di eroi) in cui a seguito di un trauma/problema si prendono medicinali per alleviare dolori e consentire una buona prestazione.
E' veramente difficile esprimere un giudizio che sia scientificamente inequivocabile perché non basta dire "per me anche quello è doping" perché sconfinerei nel mero giudizio personale, che è un'opinione di un individuo non un elemento comprovato dalla scienza.
Ricordo che l'elenco dei medicinali (e pratiche) proibite nel ciclismo si allunga ogni anno di più proprio per il tentativo di contrastare i reali (o presunti) effetti vantaggiosi di queste sostanze.

Faccio un esempio assurdo: ho dolore al piede, che mi serve per giocare a tennis, allora con una serie di infiltrazioni/iniezioni/ecc, faccio sparire quel dolore in modo da poter giocare normalmente. Sarà anche consentito (per ora), ma mi pare palese che sia un trucco per migliore la prestazione, che altrimenti con una caviglia dolorante non potrei avere.
Dai, non è un mal di denti dove certamente mi farebbe giocare male, ma la causa del mal di denti non è, almeno direttamente, il tennis.
Che differenza ci sarebbe con un ciclista che alla terza settimana di un grande giro, con emoglobina/globuli rossi al limite dell'anemia si facesse un'iniezione di epo o un'autotrasfusione?
La differenza è solo perché è proibita dalla WADA!
E' qui che secondo me sta la vera differenza: in uno sport sono proibite, mentre nell'altro no.
Io ci vedo questo nella lamentela di Martin. Il ciclismo è abbastanza compresso dalla normativa antidoping mentre altri sport lo sono moooolto meno. Non significa che si dovrebbero allentare le maglie da una parte, ma forse andrebbero strette n po' di più sugli altri sport.
:ola:

chiedo a chi ne sà di più. in quanti sport vige il passaporto biologico?
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
a me pare puro benaltrismo
sia chiaro, in tutti gli sport c'è il doping, più o meno usato e più o meno "coperto"
ovvio che dove ci sono più soldi ci sia più doping e più interesse nel coprirlo (indovinate dove sono pieni ma non se ne parla)
però fare del benaltrismo serve solo a rendersi più antipatici
 

Joop

Pedivella
1 Ottobre 2019
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verona
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due
Fatto 100 il rendimento ottimale di un atleta, distinguerei almeno tre casi principali.
- una qualsiasi problematica fisica che ne abbassi il livello a 80, 60 ..., ma che possa essere neutralizzata con una cura, un medicamento, un farmaco in modo da ristabilire il 100x100
- una qualsiasi problematica fisica che ne abbassi il livello a 80, 60 ..., ma che possa essere sovracompensata con una cura, un medicamento, un farmaco in modo da superare il 100x100
- nessuna problematica particolare ma una cura, un medicamento, un farmaco ec che permetta di superare il 100x100 di rendimento ottimale

il problema è che nella realtà è pressochè impossibile determinare con assoluta precisione il livello di "guadagno" di una qualsiasi pratica farmacologica (legale o non legale), essendo fra l'altro funzione della risposta fisiologica del singolo.

Nel caso di Nadal mi verrebbe da dire che ricade nel primo caso, dato che non credo che un tal tipo di infiltrazione su un soggetto sano lo farebbe saltellare più velocemente... forse più a lungo chissà.

Btw, mi ricordo di vari casi di ciclisti che hanno fatto gare con ossa rotte, ad esempio Geraint Thomas con una frattura al bacino al giro di qualche anno fa, ma ce ne sono molti altri... ma al di là dei commenti conditi di retorica dei telecronisti non mi pare fossero stati incensati come degli eroi come invece pare succeda per i tennisti per molto meno.
 
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DrPeperino

Pignone
4 Settembre 2015
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Per ora solo mtb
E' la storia che ha decretato che nel ciclismo il doping è una piaga drammatica che infesta tutti i livelli, e per anni ha stravolto i risultati di questo sport, al punto che non è mai più stato possibile ripete certe performance.

Nel tennis uno dei tennisti più grandi di sempre, forse anche sotto il piano atletico, è stato forse chissà semmai boh coinvolto in dicerie riguardo una presunta vicinanza con il tale, voci che non sono poi arrivate in niente. E comunque si contende il primato da 20 anni con altri due mostri sacri: quello che in questo sport riesce a fare questo (in realtà non) presunto dopato, riescono a farlo anche gli altri due, sui quali non aleggia il minimo dubbio.


Ci sono sport dove l'assunzione di sostanze al fine di alterare i risultati in competizione non è una piaga sanguinante, e nel commentare le interviste rilasciate dagli sportivi va tenuto in conto il contesto: è da settimane che i giornalisti incalzano Nadal riguardo le sue condizioni mediche, e le ripercussioni che potrebbero avere riguardo un potenziale stop della sua carriera.
Forse in quel frangente si è rivolto alla intervistatrice con un eccesso di confidenzialità (e comunque è la risposta ad una domanda posta a bordo campo, a fine partita, fine torneo, con una vittoria che ha sancito risultati unici nella storia di questo sport....... ), ma quando l'ha fatto ha sicuramente continuato a pensare al filo del discorso avuto con i giornalisti.

I professionisti del ciclismo che ora si stanno lamentando di come viene trattato l'argomento anti-doping nel ciclismo hanno i loro motivi, non discuto e anzi ascolto, ma avrebbero fatto meglio a chiudere il dibattito lì. Chi ha aggiunto commenti più o meno velati riguardo il valore dei risultati di Nadal temo abbia fatto solo una figura molto piccola.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Se Guillaume Martin ritiene dannosi anche farmaci autorizzati UCI è una sua posizione,rispettabile ma sua.
Nadal in ballo per un trofeo ha utilizzato farmaci leciti e lo ha dichiarato sapendo di essere nella legalità,manifestando una sofferenza che avrebbe volentieri evitato.
Il problema di GM sono le liste UCI troppo restrittive?Lui non avrebbe potuto usare lo stesso farmaco per la sua tendinite?
Non ho capito bene lo scopo delle sue dichiarazioni.
Non ne sono sicuro al 100%, la differenza che contesta Martin è che nel tennis questa pratica è lecita, nel ciclismo no.
Perchè in uno sport posso farmi iniezioni a scopo terapeutico ed in un altro no? Nel ciclismo qualsiasi pratica che preveda iniezioni è vietata.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
E' la storia che ha decretato che nel ciclismo il doping è una piaga drammatica che infesta tutti i livelli, e per anni ha stravolto i risultati di questo sport, al punto che non è mai più stato possibile ripete certe performance.

Nel tennis uno dei tennisti più grandi di sempre, forse anche sotto il piano atletico, è stato forse chissà semmai boh coinvolto in dicerie riguardo una presunta vicinanza con il tale, voci che non sono poi arrivate in niente. E comunque si contende il primato da 20 anni con altri due mostri sacri: quello che in questo sport riesce a fare questo (in realtà non) presunto dopato, riescono a farlo anche gli altri due, sui quali non aleggia il minimo dubbio.


Ci sono sport dove l'assunzione di sostanze al fine di alterare i risultati in competizione non è una piaga sanguinante, e nel commentare le interviste rilasciate dagli sportivi va tenuto in conto il contesto: è da settimane che i giornalisti incalzano Nadal riguardo le sue condizioni mediche, e le ripercussioni che potrebbero avere riguardo un potenziale stop della sua carriera.
Forse in quel frangente si è rivolto alla intervistatrice con un eccesso di confidenzialità (e comunque è la risposta ad una domanda posta a bordo campo, a fine partita, fine torneo, con una vittoria che ha sancito risultati unici nella storia di questo sport....... ), ma quando l'ha fatto ha sicuramente continuato a pensare al filo del discorso avuto con i giornalisti.

I professionisti del ciclismo che ora si stanno lamentando di come viene trattato l'argomento anti-doping nel ciclismo hanno i loro motivi, non discuto e anzi ascolto, ma avrebbero fatto meglio a chiudere il dibattito lì. Chi ha aggiunto commenti più o meno velati riguardo il valore dei risultati di Nadal temo abbia fatto solo una figura molto piccola.
Io credo che nello sport ad alto livello sia un utopia pensare che non ci sia uso di sostanze, legali, border line ed illegali.
Prova ne sono le varie vicissitudine uscite negli anni, dal calcio farmacologico denunciato da Zeman al caso Fuentes, e spesso insabbiate in fretta e furia.
 

DrPeperino

Pignone
4 Settembre 2015
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Per ora solo mtb
Io credo che nello sport ad alto livello sia un utopia pensare che non ci sia uso di sostanze, legali, border line ed illegali.
Prova ne sono le varie vicissitudine uscite negli anni, dal calcio farmacologico denunciato da Zeman al caso Fuentes, e spesso insabbiate in fretta e furia.

Ognuno può avere i suoi dubbi, e può essere più o meno ragionevole nell'averli.
Un conto sono i dubbi che uno o l'altro si fanno o si vogliono fare, un conto sono i regolamenti, la legalità, e i fatti. Con le leggi e i regolamenti che ci sono oggi mi sembra che nel tennis non esista un problema di doping, che non ci siano problemi relativamente alle condizioni mediche degli sportivi praticanti ai vari livelli, e mi sembra che non alleggino nemmeno sospetti o dicerie riguardanti il doping, nel mondo tennistico.
E per me questi elementi messi insieme sono sufficienti a chiudere l'argomento credendo che riguardo al contenimento del doping e dell'alterazione delle performance agonistiche in questo sport si fa già un buon lavoro.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Ognuno può avere i suoi dubbi, e può essere più o meno ragionevole nell'averli.
Un conto sono i dubbi che uno o l'altro si fanno o si vogliono fare, un conto sono i regolamenti, la legalità, e i fatti. Con le leggi e i regolamenti che ci sono oggi mi sembra che nel tennis non esista un problema di doping, che non ci siano problemi relativamente alle condizioni mediche degli sportivi praticanti ai vari livelli, e mi sembra che non alleggino nemmeno sospetti o dicerie riguardanti il doping, nel mondo tennistico.
E per me questi elementi messi insieme sono sufficienti a chiudere l'argomento credendo che riguardo al contenimento del doping e dell'alterazione delle performance agonistiche in questo sport si fa già un buon lavoro.
Basarsi solo sulle dicerie e sui sospetti mi sempre un pò poco.
Andrebbe analizzato, prima di tutto, l'intero sistema di controllo, il numero dei controlli antidoping effettuati, cosa permettono le regole e cosa no ecc.
Quello che intendo dire è che se nei sistemi di governo mondiale di un dato sporto non c'è la volontà di fare una lotta al doping seria, oppure gli interessi in ballo sovrastano quelli di pulizia ed etica, i governi stessi si adopereranno per far sì che l'immagine di quello sport resti pulita.
 

DrPeperino

Pignone
4 Settembre 2015
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Per ora solo mtb
Basarsi solo sulle dicerie e sui sospetti mi sempre un pò poco.
Andrebbe analizzato, prima di tutto, l'intero sistema di controllo, il numero dei controlli antidoping effettuati, cosa permettono le regole e cosa no ecc.
Quello che intendo dire è che se nei sistemi di governo mondiale di un dato sporto non c'è la volontà di fare una lotta al doping seria, oppure gli interessi in ballo sovrastano quelli di pulizia ed etica, i governi stessi si adopereranno per far sì che l'immagine di quello sport resti pulita.

se ci sono degli interessi forti a mantenere un certo stato di cose, sicuramente diventa difficile scardinarlo. Sul fatto che sia facile nascondere un problema dilagante, anche quando ci siano forti interessi in ballo, sono più dubbioso.
Ma forse stiamo divagando
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Mozzate (CO)
www.eliacozzi.it
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
:ola:

chiedo a chi ne sà di più. in quanti sport vige il passaporto biologico?
Certamente per il ciclismo per tutti i professionisti.
Nell'atletica è utilizzato dal mezzofondo a salire (1500m e +)
Nello sci per le discipline di fondo.
Mi pare anche nel triathlon.

Il limite del passaporto biologico, per quanto ne sappia, è che fornisce solo dei parametri di "sospetto doping" che però vanno accertati con altri metodi. Diciamo che serve più per segnalare l'atleta come sospetto.
I parametri che vengono utilizzati purtroppo sono sia mascherabili per chi fa uso di doping, oppure possono risultare sospetti anche se sono una normale conseguenza dell'attività sportiva (es: in caso di forte disidratazione i valori di ematocrito salgono).
Di fatto viene utilizzato per monitorare le variazioni dei parametri per cui, per assurdo, uno che è costantemente dopato risulta "normale" per il passaporto biologico.
 
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DrPeperino

Pignone
4 Settembre 2015
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Per ora solo mtb
Per rimanere però più aderenti all'articolo:

mi sembra che i commenti di GM siano un po' confusi. Il problema è il regolamento antidoping nel ciclismo, o negli altri sport?
Vuole dire che dovrebbero essere meno restrittivi nel ciclismo, o che la vittoria di Nadal è discutibile perché è stata ottenuta con degli aiuti discutibili?
Tenderei a dubitare che sia così interessato al tennis, e sarei propenso a pensare che voglia parlare del ciclismo, ma non ha argomentato (e forse non lo fa per buone ragioni, che però non conosco).
 

bughy

Pignone
1 Aprile 2020
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361
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Bergamo
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Scapin Spirit S6
Il problema è che l'infortunio o il decadimento fisico fa parte dello sport, sia uno che l'altro fanno diminuire le prestazioni...e fanno parte del gioco.
La differenza è che il ciclismo è molto più restrittivo nel trattamento di quanto sopra, nello specifico caso se ad un giocatore fisico come Nadal togli la sua esuberanza fisica gli togli un bel 40%...

Un calciatore asmatico è un "povero, ha l'asma" un Froome invece è un do****
 
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leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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4.711
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dovunque si possa pedalare
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mia
Martin dovrebbe essere contento che nelle SUE competizioni ci sono regole che mettono un freno a possibilli situazioni di rischio come quella di Nadal. Con queste regole lui dovrebbe sentirsi più tutelato perchè come non possono farlo i suoi avversari, neanche lui sarebbe costretto a farsi infiltrazioni per continuare a correre.
Invece non sembra contento, sembra che queste regole per la sua e per l'altrui sicurezza gli diano fastidio. C'è da chiedersi come ragioni questo ragazzo.