La stessa cosa, in sintesi, sostiene il mio amico cardiologo con cui da vent'anni faccio la visita per l'idoneità agonistica.Caro Nenne, io spesso esco con un mio carissimo amico che fa il cardiologo...se ti dico quello che dice inorridisci....sintetizzo...lui dice che l'ECG non serve a niente se non hai disturbi visto che registra un impulso elettrico....se in salita al massimo sforzo non avverti niente puoi fare tutti gli ECG che vuoi e risulteranno sempre ok...viceversa se avverti qualcosa stai certo che esce un ECG positivo. Se schiatti sotto sforzo lui dice che saresti schiattato cmq perchè lo sforzo in un soggetto sano non comporta niente di pericoloso. Ho sintetizzato al massimo ma spero di averti reso l'idea.
La stragrande maggioranza degli infarti colpisce quando si sta in poltrona davanti alla TV, non mentre si fa a tutta una salita in bici!
Un'esperienza istruttiva.
Ben tre miei amici ciclisti (due agonisti) hanno subito interventi coronarici (due con l'applicazione di stent e uno con bypass).
Eppure tutti avevano l'idoneità alla pratica agonistica conseguita nella visita cardiologica di rutine.
Tutti si sono accorti che qualcosa non andava perchè sotto sforzo intenso (per i due dello stent solo sotto sforzo molto intenso, e neppure sempre) avvertivano un dolore al torace. Analisi approfondite hanno diagnosticato stenosi coronariche (in un caso molto serie).
Sono passati tanti anni, godono oggi di ottima salute e vanno tutti in bici (da subito dopo l'intervento) facendo (almeno due) più o meno gli sforzi che facevano prima.
L'amico cardiologo sostiene che probabilmente li ha salvati la bici, se fossero stati sedentari o avessero sotenuto solo sforzi molto blandi, si sarebbero accorti del loro problema.... quando-forse- sarebbe stato troppo tardi.
Poi è chiaro che se, per esempio, uno ha, senza saperlo, un aneurisma aortico, l'incremento pressorio dovuto allo sforzo può essergli fatale..... ma questo è un altro discorso.