Hesjedal?

Ser pecora

Diretur
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Inevitabilmente, quando come Vaughters ti ergi a paladino dell'etica e della lotta al doping in molti ti aspettano al varco.

Non mi pare si sia proposto come paladino dell'etica, anzi, con Millar, è abbastanza "pragmatico" nel tentativo di dare dei principi etici, senza però fare il talebano inutilmente. Come in questo caso.
Ad ogni modo proprio dall'articolo che hai postato, si capisce come il discorso "sono tutti dopati" sia una generalizzazione a spanne. Mi sembra piuttosto che sia una cosa che va a "ondate": ora ci provo io, poi ci prova quell'altro, etc...

Assieme anche a qualche "controllore".

Questo è un altro discorso secondo me e va distinto tra incapacità pratica e "volontà" di non controllare. E non per il solito discorso che il doping è più avanti dell'antidoping, ma perché non ci sono regole e metodi condivisi pienamente (oggi, figurarsi 10 anni fa).
Intendo anche proprio un "fair-play" tra gli stessi "attori" del ciclismo.
Basti vedere i tanti twit (penosi imho) "giallognoli" di alcuni operatori nostrani beccati con le mani nella marmellata n volte che però lanciano frecciatine a tizio e caio, senza mai esporsi veramente però.

Insomma, tra chi va in camper ancora oggi, chi fa la pera giallofluo che cade dall'albero, la Garmin e le squadre MPCC ci sono "livelli" ben diversi.
Mettere tutto nello stesso calderone non fa né capire cosa succede né trova delle soluzioni. Imho.
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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millar non ha vuotato completamente il sacco. neanche vugte (vaughters). sanno molto di più ma anche loro tengono italianamente famiglia ( millar c'ha dei problemi con la matematica: dice che stava mezzo al verde ma non si è mai capito quanto al verde. mai lo chiarì. ha mentito prima sul doping e poi ha mentito sui danè, sui money come direbbe il quello che ha studiato inglese da severgnini). facile fare i fighi con riccò e i suoi aghi. se gli aghi li usa heisie del gruppo garmin spa ltd societé anonime si riparte con la rettorica, cioé con la fuffa. un codice etico vero farebbe in modo che vaughters e millar si cercassero un altro lavoro, magari come giornalisti (suggerisco una rivista del settore: gazzetta o saiclin pro). se il codice etico lo appilichi solo ai mostri (tipo riccò, il cui unico vero difetto è di non aver fatto il ginnasio) vuol dire una sola cosa: che ti piace vincere facile.
 

Pivens

Apprendista Scalatore
11 Dicembre 2004
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Non mi pare si sia proposto come paladino dell'etica, anzi, con Millar, è abbastanza "pragmatico" nel tentativo di dare dei principi etici, senza però fare il talebano inutilmente. Come in questo caso.
Ad ogni modo proprio dall'articolo che hai postato, si capisce come il discorso "sono tutti dopati" sia una generalizzazione a spanne. Mi sembra piuttosto che sia una cosa che va a "ondate": ora ci provo io, poi ci prova quell'altro, etc...
Probabilmente la definizione "paladino dell'etica" è troppo forte. Intendevo che lui, più di altri, ha fatto leva sul concetto di etica come principio fondamentale alla base della sua squadra.
Comunque io non volevo mettere in dubbio i principi di Vaughters, anzi, paradossalmente trovo che la scelta di puntare su Hesjedal dimostri in un certo senso che dei principi ce li ha: continuare a puntare su Hesjedal è una scelta (imho, ma spiego perché...) molto più difficile e potenzialmente dannosa per l'immagine del team rispetto a quella di aver puntato su Millar.
Questo perché "l'immagine pubblica" dei due secondo me è completamente diversa: Millar è uno che viene percepito come una persona che ha sbagliato, ma ha compreso di aver fatto un errore e scontata la sua pena è tornato onestamente a fare il suo lavoro. Una di quelle storie che in America ti fanno guadagnare un sacco di punti.
Hesjedal in questo caso fa la figura di quello che fino all'ultimo ha tentato di sfangarla stando zitto, opportunista fino all'ultimo nell'ammettere le sue colpe una volta con le spalle al muro, ormai al riparo sotto l'aspetto legale. Poi può anche essere che ci sia sotto altro...

Questo è un altro discorso secondo me e va distinto tra incapacità pratica e "volontà" di non controllare. E non per il solito discorso che il doping è più avanti dell'antidoping, ma perché non ci sono regole e metodi condivisi pienamente (oggi, figurarsi 10 anni fa).
Intendo anche proprio un "fair-play" tra gli stessi "attori" del ciclismo.
Basti vedere i tanti twit (penosi imho) "giallognoli" di alcuni operatori nostrani beccati con le mani nella marmellata n volte che però lanciano frecciatine a tizio e caio, senza mai esporsi veramente però.

Insomma, tra chi va in camper ancora oggi, chi fa la pera giallofluo che cade dall'albero, la Garmin e le squadre MPCC ci sono "livelli" ben diversi.
Mettere tutto nello stesso calderone non fa né capire cosa succede né trova delle soluzioni. Imho.
al di là di quello che hai scritto, che è inattaccabile, io intendevo solo dire che se abbiamo bisogno che un vincitore di Giro ci dica che 10 anni fa si è dopato per controllarlo "sul serio", mi sembra un segnale preoccupante!
 
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sergino

Pedivella
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Certamente
Quanta spocchia. Quanta arroganza. Quanti calcoli invisibili agli occhi comuni.

"Fanculo la salvaguardia della nostra immagine. Avete mai pensato a cosa sia eticamente corretto fare in una situazione del genere? Vi e' mai passato per la testa? Credo sia davvero un peccato che non sia questa la logica di pensiero".

Spiegatemi pero' a quale tipo di etica fa' riferimento Vaughters from Colorado.

Probabilmente alla stessa etica di molti suoi connazionali intenti nella "ri-generazione" a tutti i costi di uno Sport "malato"?

E quale sarebbe L'Etica Garmin-Sharp? La immagino molto vicina a quella Aristotelica.

La parola etica, di per se', lanciata on-line, su social-network, e' soltanto un buon esempio di opportunismo, una dimostrazione di abili doti strategiche e di manipolazione dei media. Tutte qualita' sicuramente necessarie e utili nell'era Cookson.

Ma trattasi in verita' di parola vuota, completamente insulsa.

Ha significato solo nel senso di una strategia difensiva ben precisa da parte di un organizzazione che deve evitare una tegola.

Ma si...ripariamoci sotto l'ampio ombrellone dell'etica.

Peccato che etica e' dottrina, e pure precisa; varia, non e' unica, e' frutto di riflessioni a cui filosofi e pensatori antichi e moderni dedicano anni, se non vite intere.

Di sicuro non e' un para-tegole e men che meno un Edge 500, che si piglia dallo scaffale, si paga e montandolo in bici ci guida a destinazione.

Bish-bosh-done. Tiriamo in ballo l'etica e tutti zitti.

Noi seguiamo un etica!

Spocchioso e arrogante.

Dell'etica sportiva, Vaughters doveva magari ricordarsi 10 anni fa'. Non riempirsene la bocca e risputarla addosso a chi adesso gli pone lecite questioni morali.
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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il caso rasmussen sta facendo a pezzi,via geert leinders, la credibilità del team sky. wiggo e froome sono dei rasmussen versione 2007 con molte più entrature ai piani alti (col passpartout probabilemente). froome non è credibile.
 

peggio

Mod da quasi kom
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Non mi pare si sia proposto come paladino dell'etica, anzi, con Millar, è abbastanza "pragmatico" nel tentativo di dare dei principi etici, senza però fare il talebano inutilmente. Come in questo caso.
Ad ogni modo proprio dall'articolo che hai postato, si capisce come il discorso "sono tutti dopati" sia una generalizzazione a spanne. Mi sembra piuttosto che sia una cosa che va a "ondate": ora ci provo io, poi ci prova quell'altro, etc...
Questo è un estratto di un artiolo di fine 2009 e mi sembra che si pongano con alti valori etici.
Nelle ultime due stagioni agonistiche il mondo del ciclismo professionistico ha visto la crescita di una squadra, il Team Garmin Slipstream, che si è presentata nell’ambiente con un progetto innovativo. Infatti, la formazione “dai rombi azzurri e arancioni” con licenza Pro Tour ha messo al centro della propria attività agonistica il rispetto dei fondamentali principi sportivi: massima attenzione ai valori etici, soprattutto nei confronti delle giovani leve, molto spesso disattesi nell’ambiente dello sport d’elite.
Grazie alla condivisione dei medesimi principi e agli ottimi risultati conseguiti nelle principali manifestazioni internazionali, Garmin sosterrà per altri tre anni la squadra (il primo contratto scadeva nel 2010), confermandosi come title sponsor della formazione fino al 2013.
Inoltre, questo accordo rappresenta una delle più importanti sponsorizzazioni mai realizzate da una azienda multinazionale nella storia del ciclismo professionistico su strada.
........
Di proprietà di Slipstream Sports Llc e gestito direttamente dal management della società, il team Garmin-Slipstream nasce per la promozione dell’etica sportiva nel ciclismo e per lo sviluppo di una nuova generazione di campioni sulle due ruote. Nel 2007, Slipstream creò uno dei sistemi antidoping più evoluti dell’ambiente professionistico sportivo, e lo applicò all’interno della propria formazione, tanto che oggi lavora con le più importanti agenzie quali ADR (Anti-Doping Research, Inc.) e ADSI (Anti-Doping Sciences Institute) per proseguire lungo la strada di un ciclismo sempre più pulito.

Questo è un altro discorso secondo me e va distinto tra incapacità pratica e "volontà" di non controllare. E non per il solito discorso che il doping è più avanti dell'antidoping, ma perché non ci sono regole e metodi condivisi pienamente (oggi, figurarsi 10 anni fa).
Intendo anche proprio un "fair-play" tra gli stessi "attori" del ciclismo.
Basti vedere i tanti twit (penosi imho) "giallognoli" di alcuni operatori nostrani beccati con le mani nella marmellata n volte che però lanciano frecciatine a tizio e caio, senza mai esporsi veramente però.

Insomma, tra chi va in camper ancora oggi, chi fa la pera giallofluo che cade dall'albero, la Garmin e le squadre MPCC ci sono "livelli" ben diversi.
Mettere tutto nello stesso calderone non fa né capire cosa succede né trova delle soluzioni. Imho.
Tra chi gira con il camper e chi fa proclami come certi paladini dell'etica cambia solo il modo di communicare. imho
Per me hesjedal e vaughters hanno esaurito il loro credito etico e dovrebbero farsi da parte, vogliono far bene al ciclismo? vadano a parlare alla WADA di ciò che accade oggi, questa è una soluzione.
Alhoa
 

Ser pecora

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Qui si pongo con valori etici e di pulizia da primi della classe.

Si, appunto, ma sono "valori" piuttosto astratti. Pure le aspiranti miss Italia dicono di volere la pace nel mondo...Poi bisogna vedere in pratica come li attui e su questo sono stati più vaghi. Al momento solo i team membri del MPCC hanno delle regole ben chiare su un codice di condotta.
Ma neppure loro hanno regole per cui un corridore che confessi l'uso di doping 10 anni prima possa venire licenziato (con degli sponsor in ballo che potrebbero anche andarsene e farti chiudere).

Poi che Hesjedal fosse dopato anche in seguito è una speculazione visto che non ci sono evidenze. E con le speculazioni non ci si fa molto. Figurarsi andare alla Wada a dirgli chissàche...

Credo cmq che si vedrà se l'aria è cambiata anche dall'atteggiamento degli sponsor nell'immediato futuro, visto che per la Garmin ed Hesjedal è un bel colpo...
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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Si, appunto, ma sono "valori" piuttosto astratti. Pure le aspiranti miss Italia dicono di volere la pace nel mondo...Poi bisogna vedere in pratica come li attui e su questo sono stati più vaghi. Al momento solo i team membri del MPCC hanno delle regole ben chiare su un codice di condotta.
Ma neppure loro hanno regole per cui un corridore che confessi l'uso di doping 10 anni prima possa venire licenziato (con degli sponsor in ballo che potrebbero anche andarsene e farti chiudere).

Poi che Hesjedal fosse dopato anche in seguito è una speculazione visto che non ci sono evidenze. E con le speculazioni non ci si fa molto. Figurarsi andare alla Wada a dirgli chissàche...

Credo cmq che si vedrà se l'aria è cambiata anche dall'atteggiamento degli sponsor nell'immediato futuro, visto che per la Garmin ed Hesjedal è un bel colpo...

Beh, perlomeno speriamo che cambi il suo fornitore di occhiali.... :mrgreen:
 

peggio

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Si, appunto, ma sono "valori" piuttosto astratti. Pure le aspiranti miss Italia dicono di volere la pace nel mondo...Poi bisogna vedere in pratica come li attui e su questo sono stati più vaghi. Al momento solo i team membri del MPCC hanno delle regole ben chiare su un codice di condotta.
Ma neppure loro hanno regole per cui un corridore che confessi l'uso di doping 10 anni prima possa venire licenziato (con degli sponsor in ballo che potrebbero anche andarsene e farti chiudere).

Poi che Hesjedal fosse dopato anche in seguito è una speculazione visto che non ci sono evidenze. E con le speculazioni non ci si fa molto. Figurarsi andare alla Wada a dirgli chissàche...

Credo cmq che si vedrà se l'aria è cambiata anche dall'atteggiamento degli sponsor nell'immediato futuro, visto che per la Garmin ed Hesjedal è un bel colpo...
Ovvio che non cè una regola, altrimenti era già fuori.
Fondare un team e vincolarlo ad un impegno etico non è un valore astratto, in situazioni simili ci si deve far da parte, altrimenti non se ne esce, l'etica è sopra la morale, fosse una questione morale potrei anche discutere sull'opportunità o meno di farsi da parte.
Andare alla WADA per dire ciò che accade oggi, se si vuole far qualcosa di concreto, altrimenti dal 1998 ad oggi non è cambiato proprio nulla.
Ultimo ma non ultimo la Garmin è tra le società fondatrici del MPCC.
Alhoa
 

Ser pecora

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Andare alla WADA per dire ciò che accade oggi, se si vuole far qualcosa di concreto, altrimenti dal 1998 ad oggi non è cambiato proprio nulla

Un conto è andare alla Wada a raccontare quello che sai, un conto è dire che niente è cambiato perché non ci vanno.

Se uno parte dall'assioma che sa già come funzionano le cose c'è poco da discutere.
 

sergino

Pedivella
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Un conto è andare alla Wada a raccontare quello che sai, un conto è dire che niente è cambiato perché non ci vanno.

Se uno parte dall'assioma che sa già come funzionano le cose c'è poco da discutere.

Ri-arrangiando un po le parole: l'assioma teorico di partenza e' che ben poco sia cambiato nel ciclismo.

Il postulato e' che Vaughters e la Garmin invece di agire in maniera netta per confutare l'assioma e I "gomblottisti", tirano in ballo un etica che e' tale solo a parole e scuse che a chiamarle patetiche gli si fa' un complimento.
 
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peggio

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Un conto è andare alla Wada a raccontare quello che sai, un conto è dire che niente è cambiato perché non ci vanno.

Se uno parte dall'assioma che sa già come funzionano le cose c'è poco da discutere.

Io non so se è tutto come prima, prima la % dei non dopati era molto ma molto bassa, ora non la conosco.
Ma guardo i fatti un ex dopato ha messo su una squadra facendo dei proclami che muovevano sull'etica.
Ha ingaggiato un ex dopato che durante il giro aveva valori anomali, ma a cui non è seguito nulla, ora a fronte di una dichiarazione di colpevoleza furba, l'ex dopato di cui sopra non fa nulla.
Io valuto i fatti, non ho fatto nessun assioma, visto che hai richiamato valori etici ti devi allontanare dal ciclismo, per coerenza.
Il discorso della WADA era in relazione ad un eventuale valore positivo da lasciare per il ciclismo del presente/futuro, altrimenti scivololeranno nell'obilio dei dopati che hanno preso tanto ma non hanno lasciato nulla di positivo.
Alhoa
 

Ser pecora

Diretur
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tirano in ballo un etica che e' tale solo a parole e scuse che a chiamarle patetiche gli si fa' un complimento.

Non mi pare abbia tirato fuori l'etica a cose fatte. Ha detto che ora non vuole mollare Hesjedal per fatti avvenuti 10 anni fa.
Io mi sono sempre limitato a commentare questo.

Ha ingaggiato un ex dopato che durante il giro aveva valori anomali

Cosa provata?
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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Alla Sky sono davvero bravi!
Prendono un medico come Geert Leinders, accusato ( non condannato..) da diversi corridori di aver organizzato un doping di squadra alla Rabbobank, Dekker e Boogert i piu' celebri hanno già confessato..
Bene alla SKy lo assumono e gli affidano il Team piu' pulito e vincente che il ciclismo moderno ha potuto mettere in mostra.
Persino CleanMapei ha avuto i suoi inciampi..
I Britannici invece stanno insegnando a tutti come si fa... ed in maniera del tutto trasparente poi..

Mi chiedo cosa avrebbero potuto combinare con Michele Ferrari..;nonzo% sempre in maniera trasparente si intende.
Kquesti sono capaci di redimere persino belzebu'!
 

Ser pecora

Diretur
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