Il tratto duro del Ganda è parecchio duro (2,8 km al 9.5% medio, regolarissimi). Ma a seguire ci sono 4 km di su e giù (più giù che su), 10 km di discesa e 10 km di pianura prima di prendere lo strappo in Bergamo. Per quanto puoi salire forte, dietro collaborando possono sempre rientrare.
Confermo che il Lombardia di domani è molto più duro di quella tappa del Giro.
Il problema di Roglic è essenzialmente questo.
Come già detto, servono 10" in cima allo strappo per arrivare. Con meno vantaggio è dura perché poi è tutta dritta, dietro col punto di riferimento davanti è più facile. Poi dietro non è un fatto di tirare o no o di guardarsi o no, da quella discesa scendono a 80 km/h.
Il reale problema di Roglic è che il tratto duro ha le pendenze del San Luca ma è lungo 400 metri, non 2 km. Per quanto puoi andare forte, credo difficile guadagnare più di 4-5 secondi.
Credo la stessa cosa. Resto convinto della mia ipotesi di sviluppo gara: prendono Ganda in 50/60 corridori, scollinano in 15/20, sullo strappo di Bergamo vanno via in 5/6 e si giocano la volata loro (stile Liegi 2020).
Semmai attenzione a possibili outsider, per il tipo di percorso penso ad esempio a Tiesj Benoot, che potrebbe anticipare partendo sul pavé e se dietro si guardano è possibile davvero scollinare con 10-15".