Indoor e il primo principio

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
4.034
1.950
Visita sito
Bici
Pinifarina
Concordo in pieno, Il vantaggio del condizionatore è che toglie l'umidità dall'aria, quindi può essere che arrivi ad essere anche inferiore a quella dell'aria esterna. Ha usato anche l'igrometro per controllare.
Certamente la quantità di ossigeno consumato durante uno sforzo ciclistico è considerevole e quindi avere aria "fresca" (inteso come non respirata) dall'esterno è fondamentale.
Mi viene in mente un suggerimento da dare a @canserbero : potresti cercare un misuratore dell'ossigeno nell'aria, e facendo il confronto pre e post allenamento potresti facilmente dedurre il VO2Max
già mi sembra di vedere il "ciclista curioso" che passa il nastro isolante su porte e finestre della stanza...
 

FRNK

Pignone
26 Dicembre 2021
212
151
Como
Visita sito
Bici
Pepino R09
Io dovevo provarla :-) Ma penso conti molto qual è la temperatura iniziale, perché se parti da 16 gradi le cose potrebbero non essere così malvagie, pur restando il fatto che bisognerebbe trovare il modo di avere una buona quantità di ossigeno. Un fatto rilevante di questa combinazione è capire quanto convenga far entrare aria dall'esterno, e la cosa è tanto più rilevante quando fuori fa davvero caldo (magari uno vuole stare dentro per non ammattire all'esterno).
Io faccio i rulli idealmente da ottobre a marzo, quando per motivi di luce solare non avrei modo di allenarmi su strada alla mattina presto.
I miei rulli sono in un box seminterrato e quando pedalo tengo la serranda chiusa, avrei la possibilità di aprire una finestra a "bocca di lupo" , ma in pratica non lo faccio mai.
Non uso ventilatori e nel periodo più freddo dell'inverno (diciamo dicembre / febbraio) la temperatura varia tra 12 e 17 gradi, uso abbigliamento mezza stagione oppure vecchi bodi da triathlon con sopra maglie da corsa invernali.

Tutto questo per dire che se la stanza è fredda, ventilatori e ricambio d'aria non sono fondamentali (almeno per me). Viceversa da aprile a settembre per me è quasi impossibile fare i rulli nel box, ci ho provato un paio di domeniche piovose ma proprio non riesco.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
15.105
21.731
Brescia
Visita sito
Bici
Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Io faccio i rulli idealmente da ottobre a marzo, quando per motivi di luce solare non avrei modo di allenarmi su strada alla mattina presto.
I miei rulli sono in un box seminterrato e quando pedalo tengo la serranda chiusa, avrei la possibilità di aprire una finestra a "bocca di lupo" , ma in pratica non lo faccio mai.
Non uso ventilatori e nel periodo più freddo dell'inverno (diciamo dicembre / febbraio) la temperatura varia tra 12 e 17 gradi, uso abbigliamento mezza stagione oppure vecchi bodi da triathlon con sopra maglie da corsa invernali.

Tutto questo per dire che se la stanza è fredda, ventilatori e ricambio d'aria non sono fondamentali (almeno per me). Viceversa da aprile a settembre per me è quasi impossibile fare i rulli nel box, ci ho provato un paio di domeniche piovose ma proprio non riesco.
Io pedalo sui rulli negli stessi periodi e ugualmente in garage, di solito tengo la serranda un po' aperta( tranne per allenamento di scarico) ventilatore vacmaster più uno piccolo sul manubrio e vestiti estivi leggeri
 

nexuspolaris

Apprendista Scalatore
19 Marzo 2011
2.264
387
51
Tra Polignano a Mare e Alassio
Visita sito
Bici
ce l'ho ;-)
Io preferisco pedalare con la maglia e in ogni caso con un asciugamano a togliere il sudore eccessivo che rischia di farti avere colpi di freddo quando rallenti o smetti
L'asciugamano ce l'avevo e l'ho usato... Ma il vacmaster ha una portata d'aria (anche io orientato verso il petto) davvero potente anche solo alla velocità 1, dopotutto nasce come asciugatore per vernici da pareti quindi molto potente... Lo metterò più distante in modo da gestire meglio la potenza del flusso d'aria
L’ho posizionato affinché il flusso d’aria arrivi al petto. Tieni conto però che sono abituato da sempre a pedalare con ventilatori e che, per esempio, oggi non ho usato il Vacmaster poiché la temperatura della stanza era circa 2/3 gradi inferiore rispetto ai giorni scorsi, ma ho fatto affidamento sugli altri ventilatori (meno potenti). Infine, in merito alla maglietta dipende molto da quanto è umida la stanza: più è umida e più sarebbe preferibile non usarla perché il sudore fa fatica ad evaporare con tutti i problemi del caso. In questi giorni in cui l’umidità era sopra il 70% ho pedalato senza
Proverò con una maglietta da ciclismo e vedrò di trovare la mia quadra...

Grazie a tutti
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
2.004
1.365
Visita sito
Bici
Nessuna
Una precisazione in relazione ad alcuni interventi: il punto di partenza della discussione fa sì che implicitamente parte di ciò che ho detto sia da ritenersi sensato per la pratica indoor con clima caldo (estate e periodi di raccordo a ridosso dell’estate). Con clima freddo le cose cambiano perché viene molto meno, anche se non totalmente, la necessità di raffreddarsi. Con questo clima i principi guida sono un po’ diversi e guidati principalmente dal preservare salute e aumentare il comfort.

Infine, e almeno per quanto mi riguarda, io riporto solo la mia esperienza, sono convinto che - una volta compreso quanto incide il caldo nell’allenamento indoor - ognuno deve trovare la propria quadra in relazione ai propri obiettivi, caratteristiche (ognuno avrà una diversa a capacità di disperdere calore) e ambiente di allenamento
 
  • Mi piace
Reactions: nexuspolaris

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
2.004
1.365
Visita sito
Bici
Nessuna
Ma il Vacmaster 54 cardio è potente? più potente di un ventilatore da 80w di metallo diametro 40cm?
Il fatto è che io flusso d’aria è direzionale, a differenza di altri ventilatori che muovono magari più aria ma non è “concentrata”. Lo dico per diretta esperienza perché tra il novero dei miei ventilatori ho anche uno tipo industriale da circa 40cm di diametro
 

nexuspolaris

Apprendista Scalatore
19 Marzo 2011
2.264
387
51
Tra Polignano a Mare e Alassio
Visita sito
Bici
ce l'ho ;-)
Una precisazione in relazione ad alcuni interventi: il punto di partenza della discussione fa sì che implicitamente parte di ciò che ho detto sia da ritenersi sensato per la pratica indoor con clima caldo (estate e periodi di raccordo a ridosso dell’estate). Con clima freddo le cose cambiano perché viene molto meno, anche se non totalmente, la necessità di raffreddarsi. Con questo clima i principi guida sono un po’ diversi e guidati principalmente dal preservare salute e aumentare il comfort.

Infine, e almeno per quanto mi riguarda, io riporto solo la mia esperienza, sono convinto che - una volta compreso quanto incide il caldo nell’allenamento indoor - ognuno deve trovare la propria quadra in relazione ai propri obiettivi, caratteristiche (ognuno avrà una diversa a capacità di disperdere calore) e ambiente di allenamento
Giusto un piccolo off topic ma che contestualizza la mia situazione anche in funzione di quanto hai scritto.

Abito e pedalò in Liguria di ponente, potrei uscire in bici tutto l'anno come facevo in passato, uscendo anche la sera, con luci e faretti, a stancarmi di ripetute..


Purtroppo, e mi dispiace ammetterlo, ho sempre più paura di pedalare sull'Aurelia e l'alternativa è partire in salita ed andare su per i monti, cosa che già faccio in mtb.

Ho "rispolverato" i rulli che non pensavo di riprendere in questo periodo con ancora bel tempo e 24 gradi ideali per belle pedalate.

Ora devo trovare la quadra per pedalare in comfort anche se, come è successo ieri sera, sembravo un rubinetto aperto tanto grondavo di sudore ed il vacmaster a 1 era come pedalare in piena burrasca

Chiuso l'off topic
 
  • Mi piace
Reactions: canserbero

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
2.682
3.028
Pianeta Terra
Visita sito
Bici
cletta
Scusate se entro a gamba tesa ma la fisica di questa discussione traballa un po'. E' vero che l'aria nella stanza ha una bassa capacita' termica, che le trasformazioni non sono adibatiche etc, ma questo sono effetti secondari. Quanto pensate che si scaldi una borraccia d'acqua nella stanza per il fatto che voi stiate pedalando e disperdendo calore? Quasi niente perche' l'aria e' un ottimo isolante, eppure qualcuno diceva che andavano contate queste cose... quel che vi state perdendo e' l'elefante nella stanza. Dove va il grosso del calore che produciamo durante lo sforzo? Trasforma l'acqua che era nel nostro corpo o che ancora meglio beviamo dalla borraccia, in vapore. Acqua-vapore e' una delle transizioni di fase maggiormente energetiche in natura, ed il maggiore canale di dispersione del calore e quindi termoregolazione in questi casi. Dimenticate tutto il resto, durante lo sforzo l'energia dissipata per irradiazione/convezione con l'aria aumenta leggermente, qualche watt rispetto a quanto fanno i medesimi canali di dissipazione a riposo.

Gli 800w che l'autore della discussione produce vanno in larga parte dissipati nell'evaporazione del suo sudore e del suo respiro. Sui rulli perdiamo enormi quantita' di acqua, perche' l'evaporazione e' piu' difficile per due motivi: manca il flusso d'aria naturalmente dovuto al nostro movimento sulla strada (che aiuta enormemente l'evaporazione per diversi motivi); in ambiente chiuso la continua evaporazione causa un aumento del vapore presente nell'aria, che inibisce l'evaporazione del sudore.

Il climatizzatore ha in realta' una grande potenza, un climatizzatore da 10000 btu puo' dissipare circa 3kw. Ma in verita' non ci raffreddera' mai con una tale potenza, perche' appunto la mediazione dell'aria -che e' un ottimo isolante- impedisce che il flusso di calore tra il nostro corpo ed il radiatore del climatizzatore vada a regime a tali potenze. Il climatizzatore puo' servire per ridurre l'umidita'.

Meglio ancora, per tenere ossigeno, umidita' stabili ed abitudini energetiche umane, basta aprire la finestra. Il ventilatore invece e' quasi d'obbligo, perche' appunto ci aiuta a regolare il canale di dissipazione principale, ossia l'evaporazione di acqua dalla pelle. Il resto sono spicci che potete dimenticare, che stanno all'apertura della finestra come il cuscinetto di ceramica sta all'avere il motore da pro.
 
  • Mi piace
Reactions: andry96

Pringles

Cronoman
17 Agosto 2022
749
469
53
Firenze
Visita sito
Bici
Bdc
Il fatto è che io flusso d’aria è direzionale, a differenza di altri ventilatori che muovono magari più aria ma non è “concentrata”. Lo dico per diretta esperienza perché tra il novero dei miei ventilatori ho anche uno tipo industriale da circa 40cm di diametro
Io lo metterei a filo con la ruota anteriore, 45°, circa 20cm dal pavimento. Dici funge bene così?
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
3.219
2.441
Visita sito
se bastassero 17w per riscaldare di 1° una stanza da 16mq non si spiega perché il 90% delle abitazioni in Italia monta caldaie a metano da oltre 30kW per scaldare (o meglio mantenere in temperatura) spesso meno di 90mq....
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
2.004
1.365
Visita sito
Bici
Nessuna
Scusate se entro a gamba tesa ma la fisica di questa discussione traballa un po'. E' vero che l'aria nella stanza ha una bassa capacita' termica, che le trasformazioni non sono adibatiche etc, ma questo sono effetti secondari. Quanto pensate che si scaldi una borraccia d'acqua nella stanza per il fatto che voi stiate pedalando e disperdendo calore? Quasi niente perche' l'aria e' un ottimo isolante, eppure qualcuno diceva che andavano contate queste cose... quel che vi state perdendo e' l'elefante nella stanza. Dove va il grosso del calore che produciamo durante lo sforzo? Trasforma l'acqua che era nel nostro corpo o che ancora meglio beviamo dalla borraccia, in vapore. Acqua-vapore e' una delle transizioni di fase maggiormente energetiche in natura, ed il maggiore canale di dispersione del calore e quindi termoregolazione in questi casi. Dimenticate tutto il resto, durante lo sforzo l'energia dissipata per irradiazione/convezione con l'aria aumenta leggermente, qualche watt rispetto a quanto fanno i medesimi canali di dissipazione a riposo.

Gli 800w che l'autore della discussione produce vanno in larga parte dissipati nell'evaporazione del suo sudore e del suo respiro. Sui rulli perdiamo enormi quantita' di acqua, perche' l'evaporazione e' piu' difficile per due motivi: manca il flusso d'aria naturalmente dovuto al nostro movimento sulla strada (che aiuta enormemente l'evaporazione per diversi motivi); in ambiente chiuso la continua evaporazione causa un aumento del vapore presente nell'aria, che inibisce l'evaporazione del sudore.

Il climatizzatore ha in realta' una grande potenza, un climatizzatore da 10000 btu puo' dissipare circa 3kw. Ma in verita' non ci raffreddera' mai con una tale potenza, perche' appunto la mediazione dell'aria -che e' un ottimo isolante- impedisce che il flusso di calore tra il nostro corpo ed il radiatore del climatizzatore vada a regime a tali potenze. Il climatizzatore puo' servire per ridurre l'umidita'.

Meglio ancora, per tenere ossigeno, umidita' stabili ed abitudini energetiche umane, basta aprire la finestra. Il ventilatore invece e' quasi d'obbligo, perche' appunto ci aiuta a regolare il canale di dissipazione principale, ossia l'evaporazione di acqua dalla pelle. Il resto sono spicci che potete dimenticare, che stanno all'apertura della finestra come il cuscinetto di ceramica sta all'avere il motore da pro.
Intanto grazie per l’intervento. Avevo riportato “il piccolo esperimento” e alcune considerazioni per sottolineare l’importanza dell’ambiente in cui ci alleniamo e per capire qual è la miglior strategia per avere una stanza in condizioni accettabili per l’allenamento.
Di seguito alcuni punti fondamentali:
  1. Più la temperatura della pelle e quella interna differiscono tanto più il corpo avrà la possibilità di disperdere il calore esterno.
  2. Il sudore, una volta che evapora, raffredda la pelle
  3. (questa è una deduzione, quindi potrebbe essere cannata) tanto più la temperatura esterna è inferiore a quella della pelle, tanto più si agevola la dispersione del calore corporeo.
Allenarsi con i ventilatori va ovviamente a favore di 2, climatizzare la stanza dovrebbe andare a favore di 3. Diciamo che queste devono essere state, ora che ho razionalizzato, le motivazioni che mi hanno portato a provare la combinazione “stanza climatizzata più ventilatori”. Sulla carta dovrebbe essere la combinazione vincente, nella pratica no per il semplice fatto che ci vorrebbe un impianto di climatizzazione molto potente per riuscire ad abbassare la temperatura della stanza mentre stiamo pedalando. Per quanto mi riguarda ha una rilevanza marginale cosa influisce di più all’innalzamento della temperatura, quel che dice il primo principio della termodinamica (da cui il titolo della discussione) - e in parole spicce - è che il lavoro si trasforma in calore.

Quanto sopra vuole essere solo l’esposizione di alcuni ragionamenti, non c’è volontà di intavolare una disputa (anche perché non avrei un livello di conoscenza adeguato).

Venendo un po’ al sodo, ovvero alle strategie più adatte a trasformare la nostra stanza di allenamento in uno strumento utile che non subiamo: che fare quando la temperatura esterna è di 30+ gradi? Per esempio, spalanchiamo porte/finestre perché è il male minore? Sembra una banalità, ma se la risposta fosse affermativa, allora di fatto tentare di ridurre l’umidità con un condizionatore/deumidificatore sarebbe pressoché inutile.
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
2.004
1.365
Visita sito
Bici
Nessuna
se bastassero 17w per riscaldare di 1° una stanza da 16mq non si spiega perché il 90% delle abitazioni in Italia monta caldaie a metano da oltre 30kW per scaldare (o meglio mantenere in temperatura) spesso meno di 90mq....
Ho messo un riferimento in cui viene spiegata la questione dal punto di vista scientifico. Una condizione fondamentale è che la trasformazione sia adiabatica: hai voglia che in una casa tale condizione si verifichi.
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
3.219
2.441
Visita sito
Ho messo un riferimento in cui viene spiegata la questione dal punto di vista scientifico. Una condizione fondamentale è che la trasformazione sia adiabatica: hai voglia che in una casa tale condizione si verifichi.
Appunto, dunque venuto meno questo presupposto va da se che vanno alla deriva tutti i ragionamenti sulle capacità di raffreddamento (o riscaldamento).
 

bagga

Scalatore
27 Luglio 2019
7.159
5.930
39
modena
Visita sito
Bici
giant tcr sl
Venendo un po’ al sodo, ovvero alle strategie più adatte a trasformare la nostra stanza di allenamento in uno strumento utile che non subiamo: che fare quando la temperatura esterna è di 30+ gradi? Per esempio, spalanchiamo porte/finestre perché è il male minore? Sembra una banalità, ma se la risposta fosse affermativa, allora di fatto tentare di ridurre l’umidità con un condizionatore/deumidificatore sarebbe pressoché inutile.
io uso i rulli in cantina a 15-17° con finestra "aperta" (tra virgolette perchè affaccia su un muro con grata nella parte alta) e ventilatore e riesco a limitare il mio "problema" di bpm più alti...durante il lockdown (aprile/maggio) avevo portato i rulli in garage e li facevo all'interno ma al confine con l'aria aperta e anche se c'erano 23-26° i bpm e la sudorazione erano più "normali"...