Iniziativa Ministero dell'Ambiente

Mic83

Pignone
30 Agosto 2007
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Personalmente ho ordinato una FP3 usufruendo di questi sconti. Il sivende ha tirato fuori tutta la questione del "non so quando mi rientrano...", quindi niente sconto (forse un 3%, ma non sono sicuro), ma personalmente a me va già benissimo così.

Questa è una scusa assurda per non praticare nessun sconto!!! E le bici che il tuo negoziante ha in esposizione???? Lì non sa quando e SE rientrerà.... (rientrerà quando e se riuscirà a venderla...) e per di più rimane esposto per l'intero prezzo della bici, e non solo per i 700€...
 

ste85

Passista
29 Giugno 2007
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Caltignaga (NO) - Montecchio M. (VI)
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Cervèlo S2 + C'dale CAAD9 + Ridley Scandium + Trek Superfly AL 29"
ASSOLUTAMENTE SI!!!

Leggi le FAQ (nel menu a sinistra) sul sito del ministero dell'ambiente
www. incentivimotocicli.it

E' chiaramente scritto che i prezzi praticati dai negozianti non possono essere SUPERIORI a quelli in dicati dal ministero, ma eventuali ulteriori sconti POSSONO essere praticati!!! Basta che siano indicati in fattura.

Pertanto i negozianti che hai sentito o fanno i furbi o sono male informati...

A me è stato detto (leggendo dalla procedura che il negoziante deve eseguire) che la procedura avviene tramite un software che non consente di modificare il prezzo di listino, quindi magari il sivende ti può fare uno sconto, però poi lui deve fatturare (e pagare le tasse) in base al prezzo di listino, e dubito che troverai qualcuno disposto a farlo. Poi nulla vieta al negoziante, ad esempio, di regalarti (al posto dello sconto) qualcosa, ma l'incentivo e il prezzo della bici sono tassativamente quelli relativi al listino
 

ferdylosroq

Apprendista Passista
28 Aprile 2009
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Canyon CF slx Dura Ace
A me è stato detto (leggendo dalla procedura che il negoziante deve eseguire) che la procedura avviene tramite un software che non consente di modificare il prezzo di listino, quindi magari il sivende ti può fare uno sconto, però poi lui deve fatturare (e pagare le tasse) in base al prezzo di listino, e dubito che troverai qualcuno disposto a farlo. Poi nulla vieta al negoziante, ad esempio, di regalarti (al posto dello sconto) qualcosa, ma l'incentivo e il prezzo della bici sono tassativamente quelli relativi al listino

confermo tutto! anche a me è stato detto così!
 

Mic83

Pignone
30 Agosto 2007
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A me è stato detto (leggendo dalla procedura che il negoziante deve eseguire) che la procedura avviene tramite un software che non consente di modificare il prezzo di listino, quindi magari il sivende ti può fare uno sconto, però poi lui deve fatturare (e pagare le tasse) in base al prezzo di listino, e dubito che troverai qualcuno disposto a farlo. Poi nulla vieta al negoziante, ad esempio, di regalarti (al posto dello sconto) qualcosa, ma l'incentivo e il prezzo della bici sono tassativamente quelli relativi al listino

Scusa, ma le hai lette le FAQ che ho indicato sopra???

Ci sono le istruzioni per fatturare la bici con l'eventuale sconto!!!! Il negoziante fattura l'importo che paghi, non quello di listino!!!

Riporto il punto D delle FAQ:

D: E' necessario emettere la fattura in un modo particolare?

R: [FONT=Verdana, sans-serif]Sulla fattura si dovrà indicare, come per la campagna precedente la dicitura "Incentivo del Ministero dell'Ambiente". L’incentivo è riconosciuto sull’importo di vendita finale comprensivo di IVA. Riportare dettagliatamente in fattura, oltre all’importo di vendita, anche quello degli accessori e delle spese accessorie. L’importo di vendita, Iva inclusa, non può essere superiore al prezzo di listino comunicato al Ministero dai rispettivi Costruttori/ Importatori (eventuali sconti applicati dal rivenditore devono essere indicati , pur mantenendo inalterato l’importo del contributo assegnato ad ogni singolo veicolo e presente in questo programma). Stessa fattura o stesso veicolo non possono essere oggetto di più di un incentivo. [/FONT]


 

ste85

Passista
29 Giugno 2007
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Cervèlo S2 + C'dale CAAD9 + Ridley Scandium + Trek Superfly AL 29"
Le ho lette. E ti ripeto che a me risulta diversamente. Letto direttamente dalla circolare di un produttore (non ricordo quale).
Comunque, visto che non c'è molta chiarezza, fossi in te eviterei questi atteggiamenti da so-tutto-io

PS: il tuo negoziante è disposto a farti sconto ulteriore oltre all'incentivo? O almeno ne hai trovato uno che lo faccia?
 

LU

Passista
24 Luglio 2007
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FM015
PS: il tuo negoziante è disposto a farti sconto ulteriore oltre all'incentivo? O almeno ne hai trovato uno che lo faccia?

Anche secondo me è questo il punto, anche se fosse possibile fare lo sconto, a prescindere dall'incentivo, non troverai un negoziante che lo faccia, o incentivo o sconto, anche se così lui si ritrova ad incassare il prezzo pieno di listino.
 

Mic83

Pignone
30 Agosto 2007
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Le ho lette. E ti ripeto che a me risulta diversamente. Letto direttamente dalla circolare di un produttore (non ricordo quale).
Comunque, visto che non c'è molta chiarezza, fossi in te eviterei questi atteggiamenti da so-tutto-io

PS: il tuo negoziante è disposto a farti sconto ulteriore oltre all'incentivo? O almeno ne hai trovato uno che lo faccia?

Chiedo scusa, non volevo assolutamente usare atteggiamenti da "so-tutto-io", però prima si parlava di "a me è stato detto", mentre io ho riportato il testo delle faq del sito del ministero dell'ambiente...
Se lì c'è scritto che un eventuale sconto può esserci, credo proprio che ci possa essere... se poi non lo si VUOLE fare il discorso è un altro...
o-o
 

Luca_Cyclelab

Apprendista Passista
19 Marzo 2008
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Cenate Sopra (BG)
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dire che le aziende escluse dagli incentivi hanno lavorato bene e quelle incluse no mi pare ridicolo, vorrei sapere in base a quale criterio Ridley è migliore di Colnago...
e ribadisco, mi fa piacere che i soldi che escono dalle tasche di noi italiani aiutino a vendere aziende italiane, anche se sono contro gli incentivi e gli aiuti di stato in generale.


"Prendere in giro, ridicolo", non ti sembra di esagerare ? Non riesci a tenere un tono piu' basso, pur nel confronto ?
Perché fai esempi di specifiche aziende , quando io parlo in generale ? E' certo che, anche fra le aziende Italiane, vi sono aziende lungimiranti che hanno lavorato bene e che non necessitano di aiuti pubblici. Il mercato nel quale ci muoviamo, però, è uguale per tutti, quindi, se i risultati sono diversi, vuol dire che chi ha bisogno di aiuti è perché non ha lavorato altrettanto bene, rispetto a coloro che non ne hanno bisogno. E se qualche governo vuole aiutare "il mercato", come tu stesso scrivi, per legge (giusta o sbagliata che sia), deve offrire le stesse condizioni a tutti, cosa che, in questo caso non è stata fatta. Che poi tu la pensi diversamente (quando la cosa è fatta in Italia a favore degli Italiani, suppongo), è un' opinione che io non condivido, ma rispetto.
Inoltre, se tu conoscessi veramente il mercato della bicicletta, le aziende, se tu girassi i negozi e parlassi con loro, probabilmente, sapresti quali sono le aziende che hanno lavorato bene e quelle che se ne sono fregate di dove stava andando il mercato e non saresti così offensivo, a meno che tu non ti senta personalmente attaccato dalle considerazioni fatte da una persona che da 20 anni lavora alla direzione commerciale di importanti aziende di questo settore e che ha sempre messo alla base dei successi conseguiti (non in un giorno), la soddisfazione dei clienti finali e dei propri partner.
 

f.gump

Pedivella
25 Giugno 2006
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W l' Italia, dove, invece di gratificare i pochi che hanno lavorato bene e conseguito i risultati, si preferisce sovvenzionare i molti che hanno lavorato, non altrettanto bene ed hanno problemi, in modo da poter poi richiedere il favore indietro, con gli interessi (cosa ci sarà fra poco piu' di un mese....?):°°(

come si interpreta?
non mi pare ambiguo!
stai dicendo che chi becca gli incentivi ha lavorato male e chi ne è escluso ha lavorato bene
 

ste85

Passista
29 Giugno 2007
4.209
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Caltignaga (NO) - Montecchio M. (VI)
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Bici
Cervèlo S2 + C'dale CAAD9 + Ridley Scandium + Trek Superfly AL 29"
Chiedo scusa, non volevo assolutamente usare atteggiamenti da "so-tutto-io", però prima si parlava di "a me è stato detto", mentre io ho riportato il testo delle faq del sito del ministero dell'ambiente...
Se lì c'è scritto che un eventuale sconto può esserci, credo proprio che ci possa essere... se poi non lo si VUOLE fare il discorso è un altro...
o-o

o-o
Però ripeto che dalla circolare letta dal sivende non lasciava margini di discrezionalità sul fare o meno lo sconto...

io ancora non ho capito se fanno anche lo sconto apparte l'incentivo statale

In realtà non l'ha capito ancora nessuno in modo certo. Come al solito gli incentivi sono talmente incasinati che quasi ti fan passare la voglia di usarli :bua:
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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tra bologna e la montagna
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Bici
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In realtà non l'ha capito ancora nessuno in modo certo. Come al solito gli incentivi sono talmente incasinati che quasi ti fan passare la voglia di usarli :bua:

io ho capito che si puo' ma non si puo' ma mi han detto che si puo' ma io non lo faccio e dico che non si puo' e se anche si puo' tanto non lo farei che cosi' ci guadagno un po' poi tanto tra un po' i fondi son finiti

chiaro no?:-x
 

changsing

Novellino
23 Marzo 2009
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2
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io non scrivo quasi mai su questo forum, mi limito a leggere visto che ci si trovano una montagna di informazioni interessanti.
però su questo argomento vorrei dire lo stesso alcune cose.

in primis condivido *completamente* quello che ha scritto Luca Ridley.
è palesemente un maldestro tentativo di manovra protezionista, che con l'ambiente non c'entra assolutamente nulla.
maldestra perché a ben vedere non è nemmeno protezionista: ci sono sì produttori italiani, ma anche semplici importatori. più che altro, mi sembra un sostegno ad un cartello di imprenditori.
non ho alcun dubbio che in caso di ricorsi la comunità europea censurerà questo provvedimento, come ahimè capita abbastanza spesso.
tra l'altro, trovo abbastanza risibili i commenti in cui si sostiene la bontà di questo provvedimento perché aiuterebbe il made in italy, visto che come è noto una buona parte delle biciclette di marchi italiani sono di fatto prodotte altrove, e visto soprattutto che nella lista, prendendo in considerazione i ciclomotori, figurano produttori che di italiano non hanno nemmeno il nome.
trovo che sia una mentalità un po' da ventennio, che fa scarsamente i conti con il funzionamento e le regole del mercato globale.

in secondo luogo, trovo davvero fastidioso il disprezzo con cui molti utenti di questo forum, soprattutto in questo thread, si rivolgono a meccanici e venditori di biciclette.
io ne conosco alcuni, qui nella mia zona, e non mi risulta che navighino nell'oro, né che siano degli squali adepti del dio denaro. penso che in linea di massima sia un mestiere che si fa principalmente per passione: se si vuole riempirsi le tasche con facilità ci sono sistemi sicuramente più vantaggiosi e rapidi.
sta di fatto che venditori e meccanici sono necessari all'esercizio del vostro hobby.
oltretutto, sarebbe sempre bene ricordarsi che le bici da corsa sono in quasi tutti i casi dei beni di lusso, e onestamente trovo davvero di cattivo gusto infuriarsi per poche centinaia di euro di sconto a fronte di spese di diverse migliaia.
in altre parole, se uno può permettersi di comprare una bici da 5000 euro, dubito che 200 euro in più o in meno possano pesare più di tanto.
purtroppo in italia siamo abituati a vedere truffe e fregature dietro ad ogni angolo, salvo poi non renderci conto di quelle più colossali che effettivamente ci vengono combinate proprio sotto al naso.

spero di non aver usato toni troppo polemici, ed ovviamente, a scanso di equivoci, specifico che si tratta solo e solamente di mie opinioni personali.
 

f.gump

Pedivella
25 Giugno 2006
446
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c'è anche tanta gente che fa grossi sacrifici e rate e per questi uno sconto addizionale del 10% fa un'enorme differenza, non tutti gli acquirenti di bici belle navigano nell'oro, credimi
 

pbass71

Maglia Rosa
14 Marzo 2008
9.296
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Padova
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io non scrivo quasi mai su questo forum, mi limito a leggere visto che ci si trovano una montagna di informazioni interessanti.
però su questo argomento vorrei dire lo stesso alcune cose.

in primis condivido *completamente* quello che ha scritto Luca Ridley.
è palesemente un maldestro tentativo di manovra protezionista, che con l'ambiente non c'entra assolutamente nulla.
maldestra perché a ben vedere non è nemmeno protezionista: ci sono sì produttori italiani, ma anche semplici importatori. più che altro, mi sembra un sostegno ad un cartello di imprenditori.
non ho alcun dubbio che in caso di ricorsi la comunità europea censurerà questo provvedimento, come ahimè capita abbastanza spesso.
tra l'altro, trovo abbastanza risibili i commenti in cui si sostiene la bontà di questo provvedimento perché aiuterebbe il made in italy, visto che come è noto una buona parte delle biciclette di marchi italiani sono di fatto prodotte altrove, e visto soprattutto che nella lista, prendendo in considerazione i ciclomotori, figurano produttori che di italiano non hanno nemmeno il nome.
trovo che sia una mentalità un po' da ventennio, che fa scarsamente i conti con il funzionamento e le regole del mercato globale.

in secondo luogo, trovo davvero fastidioso il disprezzo con cui molti utenti di questo forum, soprattutto in questo thread, si rivolgono a meccanici e venditori di biciclette.
io ne conosco alcuni, qui nella mia zona, e non mi risulta che navighino nell'oro, né che siano degli squali adepti del dio denaro. penso che in linea di massima sia un mestiere che si fa principalmente per passione: se si vuole riempirsi le tasche con facilità ci sono sistemi sicuramente più vantaggiosi e rapidi.
sta di fatto che venditori e meccanici sono necessari all'esercizio del vostro hobby.
oltretutto, sarebbe sempre bene ricordarsi che le bici da corsa sono in quasi tutti i casi dei beni di lusso, e onestamente trovo davvero di cattivo gusto infuriarsi per poche centinaia di euro di sconto a fronte di spese di diverse migliaia.
in altre parole, se uno può permettersi di comprare una bici da 5000 euro, dubito che 200 euro in più o in meno possano pesare più di tanto.
purtroppo in italia siamo abituati a vedere truffe e fregature dietro ad ogni angolo, salvo poi non renderci conto di quelle più colossali che effettivamente ci vengono combinate proprio sotto al naso.

spero di non aver usato toni troppo polemici, ed ovviamente, a scanso di equivoci, specifico che si tratta solo e solamente di mie opinioni personali.



Prendo spunto dalla tua riflessione e rispondo, con rispetto delle tue idee che, però, non condivido.

Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome: questo è un puro e semplice incentivo all’economia. Nessuna salvaguardia dell’ambiente, proprio come dici tu. Però la mia non è una critica all’iniziativa. Dico solo che l’ambiente non c’entra quasi nulla.
Infatti, i contributi toccano anche le bici da corsa di alta gamma, volendo far credere che uno le usi per andare al lavoro anziché andarci in auto. Me lo vedo uno di noi che attacca una Cannondale SuperSix montata Super Record al palo sotto il suo ufficio!
Ma da qui a criticare, ce ne passa.
Di protezionismo non ci vedo nulla. È solo uno stimolo all’economia. Così come è stato sempre, sempre, e ancora sempre, per le auto e non solo, visto che gli incentivi riguardano anche gli elettrodomestici! E non solo in Italia.
L’importante è far sì che la macchina riprenda, che la gente faccia girare i soldi. Perché la cosa è semplice: se non spendiamo si blocca tutto.
Non voglio entrare in dettaglio, ma vedere aiuti al “cartello di imprenditori”, vedere “sanzioni dalla Commissione Europea” (su istanza di chi, poi? Dei venditori che vendono più bici? Oppure dei cittadini che le comprano con lo sconto? O ancora, da parte di altri Stati membri che pure fanno le stesse cose?), vedere addirittura strategie da “Ventennio” mi pare, francamente, una stortura grossissima.

Ci sono molte cose che possono essere migliorate, ma come su tutto. Anche su quello che facciamo noi. Ma non vediamo per forza e sempre tutto negativamente.

La verità è che abbiamo un debito pubblico che è di circa 110% del PIL. Per cui è già tanto se ci sono questi stimoli. E, dal mio punto di vista, vedere che alcuni ciclisti, che scrivono qui, si possono prendere una bici nuova mi fa comunque sorridere e pensare che non è tutta immondizia per forza.

Con tutto il rispetto.


Leonardo
 

scamorza

Apprendista Scalatore
4 Marzo 2006
2.070
159
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io non scrivo quasi mai su questo forum, mi limito a leggere visto che ci si trovano una montagna di informazioni interessanti.
però su questo argomento vorrei dire lo stesso alcune cose.

in primis condivido *completamente* quello che ha scritto Luca Ridley.
è palesemente un maldestro tentativo di manovra protezionista, che con l'ambiente non c'entra assolutamente nulla.
maldestra perché a ben vedere non è nemmeno protezionista: ci sono sì produttori italiani, ma anche semplici importatori. più che altro, mi sembra un sostegno ad un cartello di imprenditori.
non ho alcun dubbio che in caso di ricorsi la comunità europea censurerà questo provvedimento, come ahimè capita abbastanza spesso.
tra l'altro, trovo abbastanza risibili i commenti in cui si sostiene la bontà di questo provvedimento perché aiuterebbe il made in italy, visto che come è noto una buona parte delle biciclette di marchi italiani sono di fatto prodotte altrove, e visto soprattutto che nella lista, prendendo in considerazione i ciclomotori, figurano produttori che di italiano non hanno nemmeno il nome.
trovo che sia una mentalità un po' da ventennio, che fa scarsamente i conti con il funzionamento e le regole del mercato globale.

in secondo luogo, trovo davvero fastidioso il disprezzo con cui molti utenti di questo forum, soprattutto in questo thread, si rivolgono a meccanici e venditori di biciclette.
io ne conosco alcuni, qui nella mia zona, e non mi risulta che navighino nell'oro, né che siano degli squali adepti del dio denaro. penso che in linea di massima sia un mestiere che si fa principalmente per passione: se si vuole riempirsi le tasche con facilità ci sono sistemi sicuramente più vantaggiosi e rapidi.
sta di fatto che venditori e meccanici sono necessari all'esercizio del vostro hobby.
oltretutto, sarebbe sempre bene ricordarsi che le bici da corsa sono in quasi tutti i casi dei beni di lusso, e onestamente trovo davvero di cattivo gusto infuriarsi per poche centinaia di euro di sconto a fronte di spese di diverse migliaia.
in altre parole, se uno può permettersi di comprare una bici da 5000 euro, dubito che 200 euro in più o in meno possano pesare più di tanto.
purtroppo in italia siamo abituati a vedere truffe e fregature dietro ad ogni angolo, salvo poi non renderci conto di quelle più colossali che effettivamente ci vengono combinate proprio sotto al naso.

spero di non aver usato toni troppo polemici, ed ovviamente, a scanso di equivoci, specifico che si tratta solo e solamente di mie opinioni personali.
probabilmente sei un venditore del settore o assimilato (hai parlato di VOSTRO HOBBY). non ci sarebbe niente di male, ma sarebbe buona cosa specificarlo.
detto ciò, sono poco d'accordo con il tuo discorso: che un venditore non navighi nell'oro è probabile, che lo faccia (il venditore) spesso per passione anche, ma dato che l'incentivo pesa su tutti gli italiani, perchè a goderne dovrebbe essere solo lui? che faccia a metà almeno con il cliente, ovvero che applichi il 50% dello sconto che farebbe senza incentivo.
le bdc sono certo uno sfizio, ma fatico a trovare un difetto all'acquisto di bdc anche costose, e se un cliente aveva preventivato di spendere tot euro per l'acquisto, perchè dovrebbe rinunciare ad acquistare il modello più costoso sfruttando l'incentivo invece di acquistare il modello preventivato barattando lo sconto del fornitore con l'incentivo statale? lamentarsi di questo non è cattivo gusto, ma palesare un evidente squilibrio che si verrebbe a creare: io incentivo il cliente all'acquisto portando così un incremento nelle vendite, se l'incentivo finisce direttamente a chi vende lo scopo è raggiunto solo in parte. questo si raggiunge solo se chi compera acquista un prodotto di gamma più elevata spendendo lo stesso importo preventivato, oppure un prodotto pari gamma risparmiando denaro che può essere speso altrove. ciao.