Ragazzi,
diciamo che a queste biciclette, così semplici e pratiche, che oltretutto ci fanno pagare uno sproposito, se gli togliete le scritte e le verniciate tutte dello stesso colore non le riconosce nessuno, compresi voi.
Sono tutte uguali, viene tristezza solo a guardarle.
Una biciletta che è sostanzialmente la stessa di una di dieci anni fa dovrebbe costare poco, molto poco, almeno molto meno di una dove la casa abbia almeno fatto finta di spendere dei soldi per fare qualcosa di nuovo (se e quanto poi il nuovo sia realmente utile o meno è un altro discorso).
Venderci per innovazione, ad esempio, che hanno usato un carbonio "migliore" fa un poco ridere, il carbonio mica lo produce quello che fa le bicilette, il suo fornitore gli vende un carbonio "migliore" e lui ci fa la stessa bicicletta dicendo che questa è "migliore", investimenti in sviluppi zero, magari il carbonio "migliore" è solo la versione più attuale del precedente e quindi costa anche come quello di prima.
Il discorso non è riferito a questo marchio, è per me valido in generale.
Allora se devo comprare un prodotto così anonimo pagandolo una fortuna, anonimo per anonimo compro un cinese e spendo la metà della metà.
Quando un costruttore di questo calibro presenta una biciletta non deve certo pensare ai 200 esemplari che fornirà a quelli che corrono per mestiere, deve pensare a convincere almeno 2.000.000 di noi a comprarla, altrimenti chiude.
Quindi attirare anche chi la bicicletta la guarda oltre che usarla dovrebbe dare maggiori riscontri piuttosto che puntare solo sui duri e puri dal KOM quotidiano o su quelli che tali si ritengono.
Tutti qui sappiamo che quelli che corrono per mestiere non vincono o perdono grazie o a causa della loro biciletta.
Magari per loro la tanto sbandierata "semplicità" può avere una valenza anche se marginale al punto da essere un gain marginale rispetto ai già marginali marginal gains.
Non è che una biciletta che sia un minimo più personale e che trasmetta qualcosa ti fa perdere tempo quando devi cambiare una ruota.
Certo ci saranno tra di noi anche quelli che ritengono che per loro pedalare sulla biciletta del Campione abbia un fascino e non c'è niente di male, ci saranno tra di noi anche quelli (spero pochi) che ritengono che se la usa lui allora significa che "va forte" e quindi la comprano per quello, ci saranno tra di noi anche quelli (spero pochissimi) che pensano che per loro il risparmio di 5 secondi per sostituire una ruota sia fondamentale.
Visto che è stata più volte richiamata, la mia biciletta non viene dal futuro, è una biciletta attuale, sono tutte queste altre che sono vecchie.
Se piace il classico è chiaro che bisogna comprare quello, ma è anche chiaro che non è vero niente che il classico è intramontabile, sono bicilette non mobili Luigi XV o quadri di Leonardo, o orologi Patek Philippe; la Fiat 124 non è classica è "vintage" cioè vecchia, come lo è una biciletta degli anni 80, è "vintage" cioè vecchia.
Tra qualche anno la mia biciletta sarà vecchia, ma sarà meno vecchia di una che è vecchia già oggi.
Che poi il vintage possa avere un suo fascino e degli estimatori va benissimo, ma li ha in quanto tale e non perché una biciletta vintage sia uguale in tutto ad una attuale, anzi per gli estimatori del genere ha tale fascino di nicchia proprio in quanto diversa.
Comunque, a me ovviamente non frega una mazza di chi compra cosa, io ho il diritto (se posso) di comprare quella che ho, come un altro ha il pieno diritto (se può) di comprarsi questa.
Penso solo che l'importante sia spendere tutti questi soldi per provare delle emozioni, non per inseguire caratteristiche effimere che poi cessano i propri effetti in men che non si dica.