News La Roubaix ancora a rischio

bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
Soluzione olandese. Circuito. Se riescono a fare un anello di 20-25 km con uno o due tratti di pavé possono farlo così. E a quel punto il distanziamento è gestibile. Considerando che sono tutte stradine molto intrecciate tra loro (basta vedere la planimetria) non dovrebbe poi essere così difficile.
 
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everybodylovestommi

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13 Novembre 2014
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Ribble R872, Scott Sub 40
Soluzione olandese. Circuito. Se riescono a fare un anello di 20-25 km con uno o due tratti di pavé possono farlo così. E a quel punto il distanziamento è gestibile. Considerando che sono tutte stradine molto intrecciate tra loro (basta vedere la planimetria) non dovrebbe poi essere così difficile.
Ma questa si chiama Parigi - Roubaix, no "percorso a casaccio basta che c'è pavé", diciamo che il punto di partenza (più o meno) e quello di arrivo sono quelli lì.
Piuttosto se la zona è in lockdown non vedo il problema degli assembramenti nelle strade. Ok qualche trasgressore, ma il grosso delle strade dovrebbero essere più pulite di quello che si è visto alla Paris - Nice.
Poi boh, il prefetto avrà fatto le sue considerazioni, la responsabilità è la sua quindi amen, però è un peccato.
 
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Corvo Torvo

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Specialized Roubaix
Soluzione belga adottata lo scorso settembre con successo:
1) si mantiene un profilo basso e si finge che vada tutto bene fino al giorno della gara.
2) Si chiede alla gente di stare a casa.
3) si presidiano e circoscrivono arenberg, carrefour de l'arbre e gli altri settori più affollati (piuttosto semplice perché hanno un ingresso e un'uscita)
4) Terminata la gara i media dichiarano che la situazione è precipitata e serve un lockdown

Purtroppo già il punto 1 è poco fattibile perchè sono già in lockdown in quella regione. Rimango moderatamente ottimista perché le 4 settimane terminano proprio l'11 aprile e la situazione si presume sarà più sotto controllo. Sinceramente tutta questo pubblico sui percorsi di gara fino a questo momento non l'ho vista. Un po' per senso civico un po' perchè la gente ha altri problemi, insomma si è dimostrato di poter fare correre le gare in sufficiente sicurezza. Logisticamente i corridori saranno già in zona da diverso tempo per via delle gare di Flanders Classics.
 
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bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
Ma questa si chiama Parigi - Roubaix, no "percorso a casaccio basta che c'è pavé", diciamo che il punto di partenza (più o meno) e quello di arrivo sono quelli lì.
Piuttosto se la zona è in lockdown non vedo il problema degli assembramenti nelle strade. Ok qualche trasgressore, ma il grosso delle strade dovrebbero essere più pulite di quello che si è visto alla Paris - Nice.
Poi boh, il prefetto avrà fatto le sue considerazioni, la responsabilità è la sua quindi amen, però è un peccato.
Ho capito che si chiama Parigi-Roubaix (anche se parte a 80 km da Parigi!) ma si fa di necessità virtù. L'Amstel Gold Race di quest'anno il fiume Amstel non lo vede nemmeno da lontano. La Parigi Nizza non è partita da Parigi né arrivata a Nizza. C'è una pandemia globale e bisogna essere un po' flessibili.
 

everybodylovestommi

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Ho capito che si chiama Parigi-Roubaix (anche se parte a 80 km da Parigi!) ma si fa di necessità virtù. L'Amstel Gold Race di quest'anno il fiume Amstel non lo vede nemmeno da lontano. La Parigi Nizza non è partita da Parigi né arrivata a Nizza. C'è una pandemia globale e bisogna essere un po' flessibili.
Ma sono d'accordo con la flessibilità, però temo che proprio per evitare di dover snaturare completamente la gara, decidano di mandarla in vacca. Anche perché il problema suppongo sia in tutta l'area di Roubaix, quindi bisognerebbe farla da tutt'altra parte
 

bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
Ma sono d'accordo con la flessibilità, però temo che proprio per evitare di dover snaturare completamente la gara, decidano di mandarla in vacca. Anche perché il problema suppongo sia in tutta l'area di Roubaix, quindi bisognerebbe farla da tutt'altra parte
Ma oggettivamente impedire l'accesso a 260 km di strade è complesso (considera anche che le forze dell'ordine sono molto impegnate altrove). Chiudere un circuito di 30 km con (presumibilmente) non più di una dozzina di accessi è molto più semplice. All'Amstel hanno fatto così: circuito chiuso, divieto assoluto di accedere e via. E la gara riescono a farla. L'altra opzione sarebbe stato cancellare tutto per il secondo anno di fila. Certo per ASO non è un problema (economicamente possono assorbire qualunque cancellazione a parte il tour) ma per gli organizzatori olandesi sarebbe stata una mazzata non idifferente.

Poi in fondo senza bisogno di andare indietro a guerre mondiali o altre epidemie, spesso i percorsi "tradizionali" vengono modificati per venire incontro ad esigenze varie come anche dei banali lavori stradali o delle frane (vedi la Sanremo che quest'anno non ha fatto l'iconico Turchino).
 

123lorka

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Specialized, Triban
Pero non capisco una cosa…il problema e il pubblico che eventualmente si accalcherebbe sulle strade o il fatto che i corridori e i vari membri dello staff devono alloggiare da qualche parte e condividere spazzi comuni ? Non critico la scelta in se…se uno e responsabile della pandemia nella propria regione e legittimo che si voglia “parare il c…”, io avrei fatto altrettanto, pero non capisco come si possa correre la Milano-Sanremo tranquillamente e poi decidere (3 settimane prima dell’evento) di non correre la Roubaix….
 

bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
Pero non capisco una cosa…il problema e il pubblico che eventualmente si accalcherebbe sulle strade o il fatto che i corridori e i vari membri dello staff devono alloggiare da qualche parte e condividere spazzi comuni ? Non critico la scelta in se…se uno e responsabile della pandemia nella propria regione e legittimo che si voglia “parare il c…”, io avrei fatto altrettanto, pero non capisco come si possa correre la Milano-Sanremo tranquillamente e poi decidere (3 settimane prima dell’evento) di non correre la Roubaix….
Io credo il probema sia il pubblico. Trovare un paio di hotel grandi dove "chiudere" tutti gli atleti alla periferia di Parigi non dovrebbe essere un problema. Se ci sono riusciti l'anno scorso con il Tour che è itinerante figuriamoci che ci vuole a farlo con una corsa di un giorno.
 

LucLov

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Soluzione olandese. Circuito. Se riescono a fare un anello di 20-25 km con uno o due tratti di pavé possono farlo così. E a quel punto il distanziamento è gestibile. Considerando che sono tutte stradine molto intrecciate tra loro (basta vedere la planimetria) non dovrebbe poi essere così difficile.
A fine gara ci sarebbero dei doppiati sicuro... :))):
 
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Doppiomisto

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Alcune...
Soluzione belga adottata lo scorso settembre con successo:
1) si mantiene un profilo basso e si finge che vada tutto bene fino al giorno della gara.
2) Si chiede alla gente di stare a casa.
3) si presidiano e circoscrivono arenberg, carrefour de l'arbre e gli altri settori più affollati (piuttosto semplice perché hanno un ingresso e un'uscita)
4) Terminata la gara i media dichiarano che la situazione è precipitata e serve un lockdown

...
Il punto 3 non è proprio così. Gli accessi per arrivare sui tratti di pavé sono parecchi.
 

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Ma oggettivamente impedire l'accesso a 260 km di strade è complesso (considera anche che le forze dell'ordine sono molto impegnate altrove). Chiudere un circuito di 30 km con (presumibilmente) non più di una dozzina di accessi è molto più semplice. All'Amstel hanno fatto così: circuito chiuso, divieto assoluto di accedere e via. E la gara riescono a farla. L'altra opzione sarebbe stato cancellare tutto per il secondo anno di fila. Certo per ASO non è un problema (economicamente possono assorbire qualunque cancellazione a parte il tour) ma per gli organizzatori olandesi sarebbe stata una mazzata non idifferente.

Poi in fondo senza bisogno di andare indietro a guerre mondiali o altre epidemie, spesso i percorsi "tradizionali" vengono modificati per venire incontro ad esigenze varie come anche dei banali lavori stradali o delle frane (vedi la Sanremo che quest'anno non ha fatto l'iconico Turchino).
Il tuo discorso è assolutamente logico, temo però che l'ente che si occupa dell'organizzazione, visti i diktat della prefettura, preferisca lasciar perdere.
Alla Paris - Nice ho visto anche che, nonostante gli inviti a non andare sul percorso, di gente per strada ce ne era, ben più che nelle gare italiane (così sfatiamo pure 'sto mito che noi siamo sempre il peggio del peggio e tocca guardare sempre quello che fanno all'estero).
 

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Il tuo discorso è assolutamente logico, temo però che l'ente che si occupa dell'organizzazione, visti i diktat della prefettura, preferisca lasciar perdere.
Alla Paris - Nice ho visto anche che, nonostante gli inviti a non andare sul percorso, di gente per strada ce ne era, ben più che nelle gare italiane (così sfatiamo pure 'sto mito che noi siamo sempre il peggio del peggio e tocca guardare sempre quello che fanno all'estero).
Ma infatti secondo me controllare le corse in linea è praticamente impossibile. Ti faccio un esempio. La Tirreno-Adriatico è passata dal mio comune. Lo ha attraversato e hanno percorso circa 15 km di strade. Ma il mio comune ha una sola pattuglia dei vigili in servizio per ogni turno. Anche ammesso di fargli fare gli straordinari ne ha due (ma devono anche controllare il resto del comune). Come si può pensare di controllare tutte le persone che ci sono in 15 km? Discorso diverso in un circuito. Immaginando un circuito di 20 km se metti 200 poliziotti di fatto ne hai uno ogni 100m.
 

Corvo Torvo

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