L'hai mai mangiata la torta di carote?
Sì, anche carote e mandorle. Fantastica.
Ho trovato una varietà di zucca particolarmente dolce e pastosa, vorrei provarla con un dolce.
L'hai mai mangiata la torta di carote?
Non mi convince, la zucca è già dolce di suo.Sì, anche carote e mandorle. Fantastica.
Ho trovato una varietà di zucca particolarmente dolce e pastosa, vorrei provarla con un dolce.
Prendo spunto dal tuo post, ma vorrei avvisare che è inutile acquistare la farina per dolci. Le farine sono neutre e non esistono le farine per i salati e quelle per i dolci.280 gr di farina per dolci
In Friuli la chiamiamo gubana (più o meno siamo lì)
Solo che la ricopriamo con la grappa bianca, non fosforescente
Prendo spunto dal tuo post, ma vorrei avvisare che è inutile acquistare la farina per dolci. Le farine sono neutre e non esistono le farine per i salati e quelle per i dolci.
Le farine si dividono in deboli e forti. Le forti sono più dure da impastare, specie a mano, ma sono molto elastiche. Assorbono molta più acqua delle deboli. La Manitoba, usata principalmente per la pasta sfoglia e le brioche.
Talvolta è necessario mischiarle per raggiungere la giusta durezza. Per questo si usa la Croce di Sant'Andrea.
Se volete acquistare una Manitoba buona comprate la 00, molto più buona della 0. Non è facile da trovare, perché nei supermercati si vende la 0. Io, per esempio, la prendo al consorzio a Recco, visto che la uso anche per la focaccia al formaggio.
Non state a spendere soldi per le farine da dolci.
finisci finisci...ma co'sè…?
12 Taschen di mele, per altrettante colazioni, sicuramente più sane dei dolci acquistati al bar.
Dopo aver partecipato ad un interessantissimo corso di panificazione, pizza e impasti vari, voglio perfezionare le mie "Taschen di mele", una sorta di calzoncini con impasto lievitato, che in tedesco s chiama "Hefeteig", -lievemente- dolce e ripieno di mele, cannella, uvetta e anacardi sminuzzati. Una specie di "strudelini"....ma guai chiamarli così, che @Shinkansen mi cazzuola.
1° foto: l'impasto dopo la lievitazione viene suddiviso in palline da ca. 90 gr e si lascia lievitare ancora per una 15ina di minuti;
2° foto; le mele tagliate a fettine vengono mischiate con uvetta, anacardi e cannella (ci vorrebbe anche della scorza di limon bio grattuggiata, ma non ce l'avevo);
3° foto: dopo aver steso la pasta si mette il ripieno di mele e si chiude a mo' di calzone e si "saldano" i lati con una forchetta. Stavolta, prima di mettere le mele ho steso un velo di marmellata di albiccocche
4° Foto: si mettono su una teglia che si inforna a 200° per 15-20' finchè non assumono un colore dorato
5° foto: Il risultato è questo: ci andrebbe un po' di zucchero a velo, ma io la preferisco così.
12 Taschen di mele, per altrettante colazioni, sicuramente più sane dei dolci acquistati al bar.