Ciao a tutti,
prima di porre la domanda, devo fare una doverosa premessa: da anni sono tesserata FIDAL, ed ora FCI, eseguo annualmente la visita medica ed è tutto ok a livello cardiaco.
Sono alta 1,75, peso 59 kg, livello atletico tendente allo scarso (colpa della genetica) ma mi impegno. Dopo sforzi prolungati, soprattutto in bicicletta, quando mi fermo inizia la "tragedia".
L'ultimo episodio dopo una pedalata in agilità di 50 km a bassa velocità, ma alta cadenza di pedalata. Finito il giro faccio sempre 5/7 km in leggerezza per "defaticare" le gambe e far tornare il ritmo cardiaco normale.
Quando lascio giù la bici e salgo in casa, quindi 5/10 minuti dopo la fine totale dell'attività, inizio a sentirmi male: forte nausea, sensazione di ottundimento, fatico a stare in piedi e a stare sveglia.
Il medico di base dà la colpa alla glicemia, e all'integrazione non corretta, per cui mi attrezzo per mangiare subito zuccheri a veloce assorbimento. Mi sono anche procurata una macchinetta per la misurazione della glicemia che, però, dà sempre risultati nella norma.
Torno dal medico che è sempre convinto che il problema stia lì. Mi propone un test con curva di carico glicemico, ma io non sono convinta (infatti l'impegnativa è ancora attaccata al frigorifero).
Incrocio un medico di medicina dello sport al di fuori del suo ambito lavorativo, gli spiego il tutto e mi dice che si tratta di lipotimia, l'anticamera della sincope vasovagale post sforzo. In pratica, smettendo di pedalare, i muscoli non pompano più sangue verso il cuore e il cervello. Il sangue ristagna negli arti inferiori e si crea una situazione di ipossia e ridotto flusso verso questi organi vitali.
La semplicissima soluzione è la contrazione ritmica dei muscoli delle gambe, oppure sdraiarmi con le gambe ad un livello più alto rispetto al cuore.
La glicemia, quindi, non c'era alcunchè.
Tutto questo papiro per chiedervi se qualcuno è nella mia stessa situazione e come gestite/risolvete la cosa. Magari se avete qualche esame medico da consigliare, in quanto noto che la mia dottoressa non è proprio una cima.
Grazie a tutti!
prima di porre la domanda, devo fare una doverosa premessa: da anni sono tesserata FIDAL, ed ora FCI, eseguo annualmente la visita medica ed è tutto ok a livello cardiaco.
Sono alta 1,75, peso 59 kg, livello atletico tendente allo scarso (colpa della genetica) ma mi impegno. Dopo sforzi prolungati, soprattutto in bicicletta, quando mi fermo inizia la "tragedia".
L'ultimo episodio dopo una pedalata in agilità di 50 km a bassa velocità, ma alta cadenza di pedalata. Finito il giro faccio sempre 5/7 km in leggerezza per "defaticare" le gambe e far tornare il ritmo cardiaco normale.
Quando lascio giù la bici e salgo in casa, quindi 5/10 minuti dopo la fine totale dell'attività, inizio a sentirmi male: forte nausea, sensazione di ottundimento, fatico a stare in piedi e a stare sveglia.
Il medico di base dà la colpa alla glicemia, e all'integrazione non corretta, per cui mi attrezzo per mangiare subito zuccheri a veloce assorbimento. Mi sono anche procurata una macchinetta per la misurazione della glicemia che, però, dà sempre risultati nella norma.
Torno dal medico che è sempre convinto che il problema stia lì. Mi propone un test con curva di carico glicemico, ma io non sono convinta (infatti l'impegnativa è ancora attaccata al frigorifero).
Incrocio un medico di medicina dello sport al di fuori del suo ambito lavorativo, gli spiego il tutto e mi dice che si tratta di lipotimia, l'anticamera della sincope vasovagale post sforzo. In pratica, smettendo di pedalare, i muscoli non pompano più sangue verso il cuore e il cervello. Il sangue ristagna negli arti inferiori e si crea una situazione di ipossia e ridotto flusso verso questi organi vitali.
La semplicissima soluzione è la contrazione ritmica dei muscoli delle gambe, oppure sdraiarmi con le gambe ad un livello più alto rispetto al cuore.
La glicemia, quindi, non c'era alcunchè.
Tutto questo papiro per chiedervi se qualcuno è nella mia stessa situazione e come gestite/risolvete la cosa. Magari se avete qualche esame medico da consigliare, in quanto noto che la mia dottoressa non è proprio una cima.
Grazie a tutti!
