la strada non è fatta solo per chi lavora, ci mancherebbe, ma per chiunque voglia spostarsi da un posto all'altro più agevolmente e in sicurezza rispetto all'età della pietra dove strade non ce n'erano e ci si muoveva in natura con tutti i rischi del caso... poi vennero le strade romane (ovviamente cominciarono già prima a farle, ma porto come simbolo delle antenate delle strade moderne queste) dove molti ci camminavano a piedi ma bisognava stare attenti a carri e cavalli, poi vennero le carrozze e bisognava stare ancora più attenti e il più povero doveva dare la precedenza al più ricco, poi si inventarono le prime rudimentali biciclette che già ai primordi venivano malviste anche dai pedoni che le reputavano solo un pericolo in più...
poi quello straordinario mezzo tecnologico chiamato automobile, ma anche straordinario LUSSO che si è concesso l'uomo moderno che invece di far rilassare e rendere più comodo e divertente un viaggio, sembra fatto per rendere l'uomo ancora più nervoso e onnipotente dimenticandosi che grandissimo lusso è il potersi permettere un mezzo che ci fa spostare stando comodamente seduti all'interno di un salottino vellutato al ripario da intemperie, ingombrando parecchi metri quadrati rispetto all'ingombro del solo puro corpo, e contribuendo a inquinare l'aria non certo solo con la CO2 (che fine hanno fatto gli altri inquinanti? ci stanno annebbiando le menti con questa buffonata della CO2)
La bicicletta usata sia per puro divertimento che per necessità reclama il suo giusto spazio, anche l'automobile può essere usata per divertimento e vedendo come viene guidata a volte mi fa pensare a un giocattolone per il bambinone che è dentro ognuno di noi, più della bicicletta che io considero un mezzo più serio sotto certi aspetti visto il cosa comporta il suo uso e quello che ci permette di fare con le sole nostre forze fisiche e mentali
La strada deve essere di tutti ovviamente rispettando le regole e cercando di non essere gratuitamente di intralcio alla libertà di movimento del prossimo... a volte è un fastidio la bici per l'auto, ma quante volte anche la bici è costretta a rallentare o fermarsi per un macchinone parcheggiato male o dove non deve, per del traffico assurdo di chi usa la macchina solo per pochi km o addirittura centinaia di metri, senza contare quello che bisogna respirare da certi scarichi ecc ecc...
Le regole della reciproca convivenza dovrebbero comportare anche il saper sopportare una leggera perdita di tempo, purtroppo l'Italia è un paese densamente popolato con strade spesso obsolete e strette per il volume di traffico che è aumentato esponenzialmente negli ultimi decenni, ho visto nelle classiche del Nord come in certi paesi sono ben tenute e piene di piste ciclabili dove nessuno si sogna di parcheggiare anche per pochi minuti come avviene dalle nostre parti, altra cultura, altra civiltà, altro rispetto del prossimo...