La lunghezza delle pedivelle va anzitutto rapportata alla lunghezza del femore e (non meno importante) del piede.
Poichè ogni misurazione del femore è arbitraria, in genere ci si riferisce (dando per scontato un rapporto femore/cavallo nella norma) al cavallo (che anche questo possa entro certi limiti essere arbitrario è pure vero, ma da qualche parte occorre pur cominciare
).
Esistono varie tabelline che rapportano la misura del cavallo con la lunghezza indicativa della pedivella, secondo me quella di Hinault è credibile (e ci mancherebbe...):
[URL="http://www.sportpro.it/technics/saggi/PEDivella.htm"][url]http://www.sportpro.it/technics/saggi/PEDivella.htm[/URL][/URL]
Una volta ottenuta la misura indicativa, si può procedere a correzioni in difetto o in eccesso basandosi sui seguenti fattori:
- rapporto femore-tibia: più il femore è lungo rispetto alla tibia, (indicativamente rapporto femore:tibia > 1,10), più la pedivella dovrebbe essere lunga (nel tuo caso probabilmente il rapporto è circa 1, quindi dovresti correggere in difetto, è questo che il tuo biomeccanico intendeva probabilmente)
- lunghezza piede: un ciclista dotato di piede lungo rispetto al suo cavallo necessiterà di una pedivella un po' più lunga
- stile di pedalata e percorso da affrontare: più lunga per le salite ed in generale per le basse cadenze, più corta in caso di necessità di pedalata molto agile con molti scatti e rilanci, etc.; qui secondo me è OPINABILE, in quanto la scelta della pedivella imho dovrebbe rispondere anzitutto ad esigenze di biomeccanica, non di necessità contingente
Ora, le difficoltà da affrontare sono:
- le pedivelle più diffuse sono le 170, 172.5 e 175 mm, è come tutti sanno un casino trovarne di più lunghe o più corte
- molti pensano che se un ciclista alto (tipo te) adotta pedivelle più lunghe di 175 mm è (ciclisticamente parlando) uno scriteriato, in quanto sicuro che gli saltano le ginocchia o, in alternativa, si impianta alla prima curva (in quanto i mov centrali anche nelle taglie di telaio più elevate tendono a trovarsi più o meno alla stessa altezza da terra, quindi c'è il rischio di toccare con il pedale)
In realtà logica vuole che una pedivella troppo corta sia potenzialmente tanto pericolosa (in termini biomeccanici) quanto una pedivella troppo lunga; la pedivella non deve essere nè troppo lunga nè troppo corta, deve essere GIUSTA...non è forse così per l'altezza sella, la larghezza manubrio, la lunghezza attacco, etc.?!
Nel tuo caso, basandosi solo sull'altezza e ammettendo che tu non sia un mostro
(ovviamente bisognerebbe sapere le tue misure e analizzare durante la pedalata le escursioni angolari di anca, caviglia e ginocchio), sono convinto che una pedivella da 172,5 sia troppo corta; probabilmente più indicata quella da 177,5, che approssimando per difetto (ammettendo effettivamente un rapporto femore/tibia di circa 1) darebbe 175 mm...
Per carità, poi è probabile che con 172,5 non ti succeda nulla (toccati le palle va là
), ma magari non utilizzi al meglio la tue leve...
Quello che è illogico è che ci si faccia molte pippe per allungare di un ciccino le pedivelle, molte meno (o nessuna) per accorciarla...
D'altra parte cosa c'è di più illogico di pedalare per delle ore...
Saluti
Tommaso