Neve, no.
Temporali, parecchi,
Grandine, no.
Vento, da 1/3 del Giau alla Cima e su quasi tutto il Falzarego/Valparola sì.
Temperature: 4° in partenza con strade bagnate e nebbia.
Tenuto tutto il giorno addosso gambali, manicotti e gilet windstopper. In discesa guanti lunghi e antipioggia a scendere dal primo Campolongo e dal Gardena.
Non poter caricare i giri su Strava fino ad ora è stata una sofferenza
Così come vedere tutti quei cambi elettronici, telai in carbonio ecc :rosik:
I crucchi sono crucchi, alcuni gentili... I più parecchio merdosi. A partire dai gestori del nostro albergo, proprio di fronte all'arrivo, che non si preoccupano troppo del trattare bene i propri clienti non dovendo badare troppo ad una domanda che volente o nolente c'è sempre.
Sui panorami però... Incantevoli. Madre natura è di tutti, e quelle montagne sono bellissime. Lo sono anche le nostre... Forse qui ci abbiamo fatto l'occhio mentre lì hanno una conformazione (ed ahinoi una cura) diversa.
Strudel e canederli a palate......
Per quello che riguarda la gara sono contento! 6 h 28, 857° su 4500 arrivati del lungo. Che partendo in ultima griglia e per la prima partecipazione direi che non è male...
Il percorso l'ho trovato come mi immaginavo: semplice. Alla fine senza fare paragoni c'è una sola salita vera, il Giau. Che per pendenze e lunghezza direi che è più o meno come l'Agnello dalla sbarra... Ma alla fine non è che è terribile il Giau, è che sono facili facili le altre.
Alla fine io che non sono assolutamente un fenomeno ho tenuto qualcosa più di 900 di vam su Campolongo, Pordoi e Sella, gestendomi un pò e superando la massa di gente (che pensavo fosse più d'intralcio comunque). Qualcosa meno sul Gardena che però per metà è in piano. Secondo Campolongo a 950, idem il Giau più o meno. E poi dinuovo 850/900 il Falzarego dove sono andato a tutta... Tanto da aver creato un trenino in fila indiana dietro di me dove spianava, per poi staccarli tutti di prepotenza... Ahah che goduria (e che pippe loro forse) :rosik:
Muro del gatto... Azzo ce l'avessimo noi. Dopo 133 km di corsa e 4000 metri di dislivello arrivi a quel muro di 400 metri al 19 %. Eppure ti vola... Due ali di pubblico urlante a bordo strada, musica a palla, campanacci, scritte a terra. Avevo un accenno di crampi ad entrambe le gambe e non sono riuscito ad alzarmi sui pedali, eppure mi sono gasato da morire... Tanto che da lì all'arrivo ho tirato dritto senza guardare niente e nessuno ed ho ripreso ancora una ventina di posizioni.
Morale, bello... Mediaticamente l'evento clou, bombatissimo. Ciclisticamente accessibile a "tutti", visti anche i tre percorsi. E questo non necessariamente è un male, anzi li aiuta a fare i numeri che fanno. Paesaggisticamente incantevole.
Ma sinceramente ora come ora non avrei voglia di tornarci l'anno prossimo... Preferirei provare altre corse, tipo
Sportful, Aprica, 9Colli, Pantani... Vedremo! Adesso in Val Badia penso a tornarci d'inverno per sciare