Ma chi decide i dosaggi degli integratori?

monjardin

Pignone
10 Marzo 2023
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È un po' che ho questa curiosità, chi è che decide i dosaggi da indicare nelle varie etichette degli integratori?
Vedo che alcune sostanze hanno un dosaggio sempre identico per esempio per gli aminoacidi ramificati leggo sempre 5 g, per la creatina 3 g, però poi per tante altre sostanze c'è un'anarchia totale.

Sono sicuro che tu mi sai spiegare ;-)
 
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bella domanda! vale quasi un video ;-)

Allora: per buona parte delle sostanze il dosaggio massimo è deciso dal ministero, per altre sostanze non c'è nessun dosaggio massimo previsto.

Confermo i 5 g canonici che trovi in qualsiasi etichetta ITALIANA di un prodotto con aminoacidi ramificati, ovviamente nessuno ti vieta di dare dosaggi inferiori, anzi soprattutto in prodotti con più sostanze dentro, è molto frequente trovare dei dosaggi inferiori, ovviamente sempre per limitare il costo del prodotto, sebbene poi si consigli come minimo sindacale, 1 g ogni 10 kg di peso.

stesso discorso per la creatina, 3gr, con concessioni a 6 g per brevi periodi per sportivi, ma non ho mai visto un prodotto che specifichi questo, le aziende preferiscono lavarsene le mani, un altro problema con la creatina è la differenza di assimilazione tra vari tipi di creatina, su un'antica monoidrata è un dosaggio troppo basso, su una moderna alcalina/CEE i 3 g possono andare benissimo.

Poi, dato che soprattutto la gente non legge le etichette, le aziende soprattutto quelle un po' furbette, tendono a usare dosaggi più bassi per rendere il prodotto ovviamente più economico, soprattutto quando nello stesso prodotto c'è più di una sostanza, per esempio la quasi totalità dei miracolosi "pre/intra/postworkout" che spesso proprio perché magari contengono 10-20-50 ingredienti, o li fai pagare 300 € a barattolo oppure devi mettere dentro i famosi dosaggi "per criceti".

All'estero ovviamente, soprattutto in paesi come gli Stati Uniti, c'è una normativa completamente diversa e spesso ho visto dei turnaround assolutamente divertenti, quando un prodotto americano con le dosi americane, dovevi poi notificarlo in Italia e creare un'etichetta italiana con dosi congrue con le nostre legislazioni e allora lo stesso prodotto magari negli Stati Uniti è un misurino da 50 g, in Italia per far quadrare i conti magari diventa un quinto di misurino..... ;-)

Tieni anche presente che in Italia per legge, non è permesso dare dosaggi uomo-donna, consigliare dei cicli a dosaggi variabili, dosaggi a peso corporeo e così via, bisogna mettere un dosaggio uguale per tutti, poi se sei una ginnasta di 35 kg di peso o un offensive tackle di football americano di 135 kg il dosaggio è sempre lo stesso, è una cosa idiota ma è così e la devi rispettare.

i vari prodotti, in Italia vanno "notificati", cioè devi spedire una raccomandata al ministero pagando una tassa di 160 € per prodotto, inviando un modulo da compilare con tre etichette del prodotto datate e timbrate, ovviamente devi rispettare tutte le normative riguardo l'etichettatura, le affermazioni che fai in etichetta e quant'altro, questo succede anche per prodotti di aziende straniere che vengono importati in Italia, anche se vengono regolarmente venduti in altri paesi UE al ministero italiano non importa nulla, l'importatore deve procedere lo stesso alla notifica e se magari ci sono cinque importatori diversi lo stesso prodotto, vengono fatte cinque diverse notifiche, l'importatore diventa responsabile legale del prodotto per l'Italia e dovrebbe mettere un'etichetta in italiano a copertura dell'etichetta originale.

ti allego un paio di PDF del ministero
 

Allegati

  • dosaggi vitamine.pdf
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  • dosaggio integratori massimo.pdf
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Allora: per buona parte delle sostanze il dosaggio massimo è deciso dal ministero, per altre sostanze non c'è nessun dosaggio massimo previsto.

Confermo i 5 g canonici che trovi in qualsiasi etichetta ITALIANA di un prodotto con aminoacidi ramificati, ovviamente nessuno ti vieta di dare dosaggi inferiori, anzi soprattutto in prodotti con più sostanze dentro, è molto frequente trovare dei dosaggi inferiori, ovviamente sempre per limitare il costo del prodotto, sebbene poi si consigli come minimo sindacale, 1 g ogni 10 kg di peso.

stesso discorso per la creatina, 3gr, con concessioni a 6 g per brevi periodi per sportivi, ma non ho mai visto un prodotto che specifichi questo, le aziende preferiscono lavarsene le mani, un altro problema con la creatina è la differenza di assimilazione tra vari tipi di creatina, su un'antica monoidrata è un dosaggio troppo basso, su una moderna alcalina/CEE i 3 g possono andare benissimo.

Poi, dato che soprattutto la gente non legge le etichette, le aziende soprattutto quelle un po' furbette, tendono a usare dosaggi più bassi per rendere il prodotto ovviamente più economico, soprattutto quando nello stesso prodotto c'è più di una sostanza, per esempio la quasi totalità dei miracolosi "pre/intra/postworkout" che spesso proprio perché magari contengono 10-20-50 ingredienti, o li fai pagare 300 € a barattolo oppure devi mettere dentro i famosi dosaggi "per criceti".

All'estero ovviamente, soprattutto in paesi come gli Stati Uniti, c'è una normativa completamente diversa e spesso ho visto dei turnaround assolutamente divertenti, quando in un prodotto americano con le dosi americane, dovevi poi notificarli in Italia e creare un'etichetta italiana con dosi congrue con le nostre legislazioni e allora lo stesso prodotto magari negli Stati Uniti è un misurino da 50 g, in Italia per far quadrare i conti magari diventa un quinto di misurino..... ;-)

Tieni anche presente che in Italia per legge, non è permesso dare dosaggi uomo-donna, consigliare dei cicli a dosaggi variabili, dosaggi a peso corporeo e così via, bisogna mettere un dosaggio uguale per tutti, poi se sei una ginnasta di 35 kg di peso o un offensive tackle di football americano di 135 kg il dosaggio è sempre lo stesso, è una cosa idiota ma è così e la devi rispettare.

i vari prodotti, in Italia vanno "notificati", cioè devi spedire una raccomandata al ministero pagando una tassa di 160 € per prodotto, inviando un modulo da compilare con tre etichette del prodotto datate e timbrate, ovviamente devi rispettare tutte le normative riguardo l'etichettatura, le affermazioni che fai in etichetta e quant'altro, questo succede anche per prodotti di aziende straniere che vengono importati in Italia, anche se vengono regolarmente venduti in altri paesi UE al ministero italiano non importa nulla, l'importatore deve procedere lo stesso alla notifica e se magari ci sono cinque importatori diversi lo stesso prodotto, vengono fatte cinque diverse notifiche, l'importatore diventa responsabile legale del prodotto per l'Italia e dovrebbe mettere un'etichetta in italiano a copertura dell'etichetta originale.

ti allego un paio di PDF del ministero
super esaustivo come sempre!! o-o
 
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