Beh, io farei una precisazione sul termine Granfondo, che secondo me, nella realtà dei fatti, ha assunto due significati diversi.
Inizialmente aveva un unico significato, ossia "giro molto lungo in bici". Ora a fianco di questo significato, ha assunto quello di "gara lunga in bici".
Le prime Granfondo (fra cui la Nove Colli neonata, e quelle del circuito romagnolo) erano manifestazioni che ora diremmo "cicloturistiche", nell'accezione di "senza classifica" o "non competitive".
Se guardiamo poi come si sono evoluti i gusti della media dei cicloamatori (molti più praticanti, livello medio più elevato, molti più partecipanti alle granfondo, meno gare corte CON SALITA disponibli (senza chip, quelle Acsi/Udace per intenderci), ecco che negli ultimi anni (una decina, diciamo) l'offerta ha assecondato i gusti, e le Granfondo con classifica sono letteralmente esplose di numero e sono ormai riconosciute quasi esclusivamente come quelle "gare lunghe in bici", avendo perso un po' l'abitudine di considerare Granfondo le manifestazioni non competitive su percorsi ugualmente impegnativi e lunghi.
Rimangono comunque immutate alcune manifestazioni granfondistiche non competitive, come appunto il già citato circuito romagnolo.
E, è sempre bene ricordarlo, nella Nove Colli stessa, convivono assieme le due anime della granfondo, i due significati: "gara" e "giro organizzato con ristori". Cosa questa ancora più rara, forse presente in altre poche manifestazioni con classifica.
Dopo questo lungo preambolo, arrivo alla tua considerazione: "qual è il modo migliore per interpretare le GF?" secondo me entrambi i modi sono belli ciascuno a modo suo. Giusto quindi che ci siano manifestazioni di entrambi i tipi (io se abitassi più vicino farei tutte le GF del circuito romanolo...) e anzi, prevederei che nelle GF "normali", facciano una griglia IN FONDO, per i cicloturisti, con numero pettorale diverso (sopra il numero 3000 ad esempio...) e iscrizione ridotta, senza possibilità di usare il chip ed entrare in classifica.