Nuoto, dove sbaglio?

Bad1985

Pedivella
21 Settembre 2021
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345
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Trieste
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Bici
Scott Addict RC 15
Ciao a tutti,
è da un po' che mi preparo per il triathlon, ma ho un dubbio riguardo al nuoto.
Ho praticato nuoto come agonista da quando ero piccolissimo - e ci insegnavano a stare a galla - fino alla categoria Esordienti/Ragazzi.
Poi mi sono dedicato alla pallacanestro raggiungendo la serie B2, per poi mollare a circa 32 anni. Nel periodo cestistico ho sempre praticato ogni tanto il nuoto (perché mi è sempre rimasto nel cuore) e da quando ho mollato con il basket sono andato più assiduamente in piscina, praticando anche la corsa (mi è sempre piaciuto correre, infatti nelle preparazioni atletiche precampionato di basket ero uno dei migliori).
Da un paio di anni ho affiancato al nuoto e alla cosa anche la bdc (mi piace tantissimo anche questa disciplina) e mi sto preparando (prima mi allenavo con una squadra, adesso che sono tornato a vivere nella mia città natale, mi sto momentaneamente allenando da solo) per un triathlon olimpico da fare... bu, quando mi sentirò pronto.
Non sono un atleta eccelso, purtroppo ho tempi per voi ridicoli in tutte e tre le discipline, ma mi piace un sacco allenarmi.
Quello che mi dà fastidio in primis è la mia scarsa resa nel nuoto. Ormai l'ho ripreso a praticare da diversi anni, ma continuo ad andare terribilmente lento. Sicuramente ho migliorato molto la subacquea in uscita dalla virata, ma per quanto riguarda i tempi sono veramente lontano da quelli che vorrei raggiungere. Credo di avere una tenica decente, pratico tutti e 4 gli stili e completo un 25m SL in 13-15 bracciate, ma ho un ritmo medio a SL (secondo il mio Polar) attorno all'1:30 con uno Swolf (per quanto questo valore sia molto indicativo e soggettivo) attorno a 40. Pensavo di aver individuato un mio limite in una frequenza di bracciata lenta soprattutto in fase A2-B1, così nell'ultimo allenamento di nuoto di ieri (sui 3400m) ho provato ad aumentare la frequenza soprattutto nelle fasi più lente (A2-B1), quando invece lavoro in C1 la frequenza era già alta e più di così non riesco certo ad aumentarla.
Conclusione: Swolf più alto di 3/4 punti e tempi medi di percorrenza SL praticamente uguali (ovviamente sono aumentate le bracciate per vasca ed è aumentato lo Swolf, inoltre mi affatico di più nelle distanze superiori ai 200m). Dopo tutto questo pippone vi chiedo: come faccio ad abbassare i tempi? Il mio obiettivo sarebbe quello di riuscire a stare su un ritmo medio SL di 1:15 con ripartenza all'1:30. Tecnicamente non penso di essere così male, mi alleno per il nuoto (salvo combinati) 2/3 volte alla settimana (macinando circa 6/7 km), ma non vedo miglioramenti. Ci dedicherei anche più tempo (perché adoro il nuoto), ma non voglio sacrificare la corsa e la bici (che ho scoperto da pochi anni e che voglio continuare a migliorare). Devo per forza allenarmi con una squadra Master? Ma ho paura di non riuscre a stargli dietro nemmeno con un motoscafo a quelli.
Grazie mille per eventuali suggerimenti.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Ciao a tutti,
è da un po' che mi preparo per il triathlon, ma ho un dubbio riguardo al nuoto.
Ho praticato nuoto come agonista da quando ero piccolissimo - e ci insegnavano a stare a galla - fino alla categoria Esordienti/Ragazzi.
Poi mi sono dedicato alla pallacanestro raggiungendo la serie B2, per poi mollare a circa 32 anni. Nel periodo cestistico ho sempre praticato ogni tanto il nuoto (perché mi è sempre rimasto nel cuore) e da quando ho mollato con il basket sono andato più assiduamente in piscina, praticando anche la corsa (mi è sempre piaciuto correre, infatti nelle preparazioni atletiche precampionato di basket ero uno dei migliori).
Da un paio di anni ho affiancato al nuoto e alla cosa anche la bdc (mi piace tantissimo anche questa disciplina) e mi sto preparando (prima mi allenavo con una squadra, adesso che sono tornato a vivere nella mia città natale, mi sto momentaneamente allenando da solo) per un triathlon olimpico da fare... bu, quando mi sentirò pronto.
Non sono un atleta eccelso, purtroppo ho tempi per voi ridicoli in tutte e tre le discipline, ma mi piace un sacco allenarmi.
Quello che mi dà fastidio in primis è la mia scarsa resa nel nuoto. Ormai l'ho ripreso a praticare da diversi anni, ma continuo ad andare terribilmente lento. Sicuramente ho migliorato molto la subacquea in uscita dalla virata, ma per quanto riguarda i tempi sono veramente lontano da quelli che vorrei raggiungere. Credo di avere una tenica decente, pratico tutti e 4 gli stili e completo un 25m SL in 13-15 bracciate, ma ho un ritmo medio a SL (secondo il mio Polar) attorno all'1:30 con uno Swolf (per quanto questo valore sia molto indicativo e soggettivo) attorno a 40. Pensavo di aver individuato un mio limite in una frequenza di bracciata lenta soprattutto in fase A2-B1, così nell'ultimo allenamento di nuoto di ieri (sui 3400m) ho provato ad aumentare la frequenza soprattutto nelle fasi più lente (A2-B1), quando invece lavoro in C1 la frequenza era già alta e più di così non riesco certo ad aumentarla.
Conclusione: Swolf più alto di 3/4 punti e tempi medi di percorrenza SL praticamente uguali (ovviamente sono aumentate le bracciate per vasca ed è aumentato lo Swolf, inoltre mi affatico di più nelle distanze superiori ai 200m). Dopo tutto questo pippone vi chiedo: come faccio ad abbassare i tempi? Il mio obiettivo sarebbe quello di riuscire a stare su un ritmo medio SL di 1:15 con ripartenza all'1:30. Tecnicamente non penso di essere così male, mi alleno per il nuoto (salvo combinati) 2/3 volte alla settimana (macinando circa 6/7 km), ma non vedo miglioramenti. Ci dedicherei anche più tempo (perché adoro il nuoto), ma non voglio sacrificare la corsa e la bici (che ho scoperto da pochi anni e che voglio continuare a migliorare). Devo per forza allenarmi con una squadra Master? Ma ho paura di non riuscre a stargli dietro nemmeno con un motoscafo a quelli.
Grazie mille per eventuali suggerimenti.
dal tuo nick suppongo tu abbia 37 anni. alla tua età avevo un passo sui 1500 in vasca da 25 su 1'18, ma nuotavo il doppio di te (14-15km alla settimana); con quel passo ero costantemente tra i migliori (in italia) della mia categoria nella prima frazione; dimezzando il volume, probabilmente mi sarei assestato su un passo simile al tuo. 1'30 è comunque un passo più che decoroso che ti permette di uscire dal nuoto in buona posizione nella maggior parte delle gare.
 

Bad1985

Pedivella
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dal tuo nick suppongo tu abbia 37 anni. alla tua età avevo un passo sui 1500 in vasca da 25 su 1'18, ma nuotavo il doppio di te (14-15km alla settimana); con quel passo ero costantemente tra i migliori (in italia) della mia categoria nella prima frazione; dimezzando il volume, probabilmente mi sarei assestato su un passo simile al tuo. 1'30 è comunque un passo più che decoroso che ti permette di uscire dal nuoto in buona posizione nella maggior parte delle gare.
Grazie mille per la risposta.
quello che mi dà fastidio è che posso capire le difficoltà che incontra un triatleta venendo dalla bici o dalla corsa nell'affrontare la disciplina del nuoto non avendolo mai praticato. Io, venendo alla fine dal nuoto (ok non allenandomi costantemente per gli anni in cui ho giocato a basket), dovrei andare molto più forte, perché poi i tempi di quelli che provengono dal ciclismo - nella seconda frazione - non li vedo nemmeno con una bici a pedalata assistita.
E' più che altro una questione di principio :-)xxxx . Io mi allenerei anche di più nel nuoto, ma poi nella corsa e nella bici sarei fermo
 

gipsy

Scalatore
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Grazie mille per la risposta.
quello che mi dà fastidio è che posso capire le difficoltà che incontra un triatleta venendo dalla bici o dalla corsa nell'affrontare la disciplina del nuoto non avendolo mai praticato. Io, venendo alla fine dal nuoto (ok non allenandomi costantemente per gli anni in cui ho giocato a basket), dovrei andare molto più forte, perché poi i tempi di quelli che provengono dal ciclismo - nella seconda frazione - non li vedo nemmeno con una bici a pedalata assistita.
E' più che altro una questione di principio :-)xxxx . Io mi allenerei anche di più nel nuoto, ma poi nella corsa e nella bici sarei fermo
con un passo di 1'30" ti lasci dietro almeno il 75% del campo dei partecipanti praticamente in tutte le gare. le tue preoccupazioni mi sembrano veramente infondate
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Ciao @Bad1985 , credo di aver individuato due fattori principali, il primo di tecnica, il secondo di allenamento, che poi sono sempre i soliti problemi di tutti.

Scusa l'approccio diretto, ma 15 bracciate sono un po' troppe per una tecnica decente, e non è vero che aumentando la frequenza si va più forte, se anche aumentandola non ottieni risultati significa che la tua bracciata non è efficace, sprechi energia senza trasformarla in spinta utile, questo può dipendere dalla forza applicata, ma più probabilmente dipende dalla tecnica, il fatto che giri a 1:30 (che è un passo dignitoso) non è significativo se non lo reggi già dai 200 in poi, significa che inizi a perdere passo prima della prima boa.

Per l'allenamento sei sette Km alla settimana sono pochini per i tuoi obiettivi, è la distanza che faccio io per questioni di tempo, ma me li sogno i 1500 a 1:30 e lo accetto serenamente, per migliorare devi per forza aumentare i volumi, segui uno schema oppure vai a naso? Probabilmente l'allenamento va aggiustato o strutturato meglio, l'ideale sarebbe farsene fare uno ad hoc da un allenatore che poi ti faccia fare dei test di valutazione durante la preparazione.

Infine, l'aver nuotato da piccolo non ti fa un nuotatore forte, ti è servito per acquisire gli schemi motori, ma il tempo passa, la motilità e la propriocezione cambiano, e anche la tecnica, se non si allenano e ci si aggiorna si rimane fermi.

Concludendo, per migliorare o mantenere il tuo passo attuale sulle distanze di gara c'è da lavorare sia sulla tecnica che sulla qualità, per questo l'idea di associarsi ai masters non è sbagliata, anche perché fanno un sacco di volume, certo all'inizio si soffre ma poi ci si abitua ai loro ritmi dannati, se sei fortunato e trovi una squadra più attrezzata che divide gli atleti per tempi sei a posto, infine se oltre ai masters prendi qualche lezione da un istruttore che ti curi anche la tecnica sei a cavallo, i risultati si vedranno.

PS - condivido in pieno le osservazioni di @gipsy
 

Bad1985

Pedivella
21 Settembre 2021
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Scott Addict RC 15
Ciao @Darius. Grazie mille per i suggerimenti, è un vero piacere ricevere spunti da gente che ne sa molto più di me.

Premesso che gli 1:30 li reggo tranquillamente se utilizzo la mia frequenza di bracciata solita, volendo aumentare la frequenza, nella speranza di poter migliorare il tempo, vado un po' in difficoltà con il fiato e perdo in tecnica.

Penso che tu abbia ragione su tutta la linea. Tieni presente che nella mia ignoranza pensavo che 15 bracciate a vasca fossero abbastanza buone (certo vedo nuotatori farne 11, ma è gente che è il doppio della mia massa muscolare). La maggior parte delle persone che si allenano nella mia piscina ne fanno più meno così, ma vanno come cannoni. Immagino ovviamente che il numero di bracciate sia molto indicativo. Seguo degli schemi di allenamento che prevedono un lavoro differenziato e strutturato. In parole povere non nuoto allo stesso ritmo per tutto l'allenamento, ma alterno lavori di tecnica, con lavori in A2, B1, C1, pinne, palette, etc.

Qualitativamente parlando cercherò di aggregarmi a qualche master (ma so già che saranno dolori, perché li vedo ogni tanto allenarsi in corsia vicino alla mia), oppure proverò con qualche corso per affinare la tecnica. Quantitativamente parlando io aumenterei anche il volume degli allenamenti, ma non saprei proprio poi come gestire corsa e bici. Già così mi alleno 6 giorni su 7, diventerebbe molto difficile aggiungere allenamenti di nuoto.

Grazie ancora per gli utilissimi suggerimenti.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Ciao @Darius. Grazie mille per i suggerimenti, è un vero piacere ricevere spunti da gente che ne sa molto più di me.

Premesso che gli 1:30 li reggo tranquillamente se utilizzo la mia frequenza di bracciata solita, volendo aumentare la frequenza, nella speranza di poter migliorare il tempo, vado un po' in difficoltà con il fiato e perdo in tecnica.

Penso che tu abbia ragione su tutta la linea. Tieni presente che nella mia ignoranza pensavo che 15 bracciate a vasca fossero abbastanza buone (certo vedo nuotatori farne 11, ma è gente che è il doppio della mia massa muscolare). La maggior parte delle persone che si allenano nella mia piscina ne fanno più meno così, ma vanno come cannoni. Immagino ovviamente che il numero di bracciate sia molto indicativo. Seguo degli schemi di allenamento che prevedono un lavoro differenziato e strutturato. In parole povere non nuoto allo stesso ritmo per tutto l'allenamento, ma alterno lavori di tecnica, con lavori in A2, B1, C1, pinne, palette, etc.

Qualitativamente parlando cercherò di aggregarmi a qualche master (ma so già che saranno dolori, perché li vedo ogni tanto allenarsi in corsia vicino alla mia), oppure proverò con qualche corso per affinare la tecnica. Quantitativamente parlando io aumenterei anche il volume degli allenamenti, ma non saprei proprio poi come gestire corsa e bici. Già così mi alleno 6 giorni su 7, diventerebbe molto difficile aggiungere allenamenti di nuoto.

Grazie ancora per gli utilissimi suggerimenti.

Se già nuoti a 15 bracciate c'è poco da aumentare, infatti vai in difficoltà, bisogna lavorare per aumentare l'efficacia della spinta, allungare la bracciata e spingere più acqua, la frequenza scenderà automaticamente, non c'è bisogno di essere muscolosi ma di applicare la tecnica corretta.
 
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gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Se già nuoti a 15 bracciate c'è poco da aumentare, infatti vai in difficoltà, bisogna lavorare per aumentare l'efficacia della spinta, allungare la bracciata e spingere più acqua, la frequenza scenderà automaticamente, non c'è bisogno di essere muscolosi ma di applicare la tecnica corretta.
comunque occhio anche a fidarsi delle metriche dei vari garmin e polar: il mio mi misura sempre 12.2-12.3 bracciate (con uno swolf di 36-37), ma, contandole a mente mi vengono sempre 10, max 11. quindi le sue 15 misurate dal device, potrebbero essere 13 "reali"
 

Darius

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comunque occhio anche a fidarsi delle metriche dei vari garmin e polar: il mio mi misura sempre 12.2-12.3 bracciate (con uno swolf di 36-37), ma, contandole a mente mi vengono sempre 10, max 11. quindi le sue 15 misurate dal device, potrebbero essere 13 "reali"

Vero, specie i Polar non sono precisissimi, sperimentato, le bracciate meglio contarle a mano.
 

daniele ultra

Apprendista Scalatore
6 Gennaio 2009
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Come triathleta , nel nuoto parti molto avanti con i tempi , il tuo passo e piu che onesto, e come dice guido mal mondo amatoriale rientri nella parte alta della classifica . Pensa anche a questo se uscissi ancora più avanti in gara nuotando sotto 1.20 , in gare multilap il rischio e di essere lasciato immediatamente in mezzo alla strada dal gruppo e alto
 
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Bad1985

Pedivella
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Grazie a tutti per i consigli.
Quello che non capisco è una cosa: nel nuoto la tecnica è fondamentale (molto più che nella corsa e che nella bici), io non avrò una tecnica sopraffina, ma vedo costantemente in piscina gente che oggettivamente nuota male (più di 18 bracciate a vasca, braccia in entrata in acqua che incrociano invece di allungarsi diritte, gambata sempre al massimo stile motorino) che va più forte di me. Ok ci puoi dare dentro come un treno, ma come fai a mantenere quelle gambata e bracciata per più di 1500m? Poi c’è gente che indubbiamente ha una tecnica sopraffina, liscia come l’olio, 11 bracciate a vasca, etc. Generalmente questi sono grossi parecchio, lo so che non c’entra la massa, però ho notato questo. Se la tecnica è tutto (o quasi tutto) nel nuoto, non riesco a spiegarmi come gente che nuota malino riesca ad andare così forte
 

Darius

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Grazie a tutti per i consigli.
Quello che non capisco è una cosa: nel nuoto la tecnica è fondamentale (molto più che nella corsa e che nella bici), io non avrò una tecnica sopraffina, ma vedo costantemente in piscina gente che oggettivamente nuota male (più di 18 bracciate a vasca, braccia in entrata in acqua che incrociano invece di allungarsi diritte, gambata sempre al massimo stile motorino) che va più forte di me. Ok ci puoi dare dentro come un treno, ma come fai a mantenere quelle gambata e bracciata per più di 1500m? Poi c’è gente che indubbiamente ha una tecnica sopraffina, liscia come l’olio, 11 bracciate a vasca, etc. Generalmente questi sono grossi parecchio, lo so che non c’entra la massa, però ho notato questo. Se la tecnica è tutto (o quasi tutto) nel nuoto, non riesco a spiegarmi come gente che nuota malino riesca ad andare così forte

Bella domanda, nella squadra master dove nuotavo c'era un caro amico che aveva un fisico tipo omino Michelin, nuotava solo di braccia, le gambe se le trascinava, eppure sui 1500 andava forte, anche se si allenava seriamente per me è stato sempre un mistero la sua prestazione, tuttavia di questi casi ne ho visti molti in gara.

Una spiegazione ci sarebbe, innanzitutto è gente che nuota di forza bruta ed ha resistenza, poi considera che nel nuoto al contrario della corsa o della bici il grasso corporeo, che non è solo quello della panza o del salvagente, ma anche quello distribuito nelle fibre muscolari, può costituire un vantaggio, la galleggiabilità infatti è favorita sia dal grasso che dalla superficie immersa, poi c'è da considerare la densità ossea che varia da individuo a individuo, e questo fattore è stato sfruttato ampiamente dai russi e cinesi che sottoponevano le nuotatrici a terapie ormonali per causare l'osteoporosi.

Insomma, di fattori che vanno oltre l'allenamento o la tecnica ce ne sono, e sono di difficile valutazione, per noi che invece non abbiamo questi vantaggi non rimane che farci il mazzo tanto e cercare di nuotare bene.
 
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Darius

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Come triathleta , nel nuoto parti molto avanti con i tempi , il tuo passo e piu che onesto, e come dice guido mal mondo amatoriale rientri nella parte alta della classifica . Pensa anche a questo se uscissi ancora più avanti in gara nuotando sotto 1.20 , in gare multilap il rischio e di essere lasciato immediatamente in mezzo alla strada dal gruppo e alto

Condivido, essere nuotatori forti e ciclisti mediocri è uno svantaggio, uscire tra i primi e cercare di pedalare nei gruppi a 40 Km/h e più di media dovendo pure collaborare può rivelarsi devastante, facile rimanere al vento dopo poco e dover attendere quelli dietro per rientrare, in questo caso meglio uscire a metà e giocarsi la frazione in scia.
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
11.065
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Parma
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Cannondale slice 2011
Io se devo contar le bracciate me le conto da solo i garmin mi dan dei numeri poco affidabili. per dire oggi ho fatto un po di riscaldamento, un po di attivazione e poi dei 100 alternati a dei 200. la media del garmin riscaldamento compreso è un 12.2 bracciate a vasca e swolf 37.... peccato abbia nuotato di cacca ogni singola ripetuta (riscaldamento incluso per coerenza)
 

Giantista

via col vento
31 Ottobre 2018
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Calabria
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Giant Propel Disc + Giant TCR Disc + 4 MTB
Ciao a tutti,
è da un po' che mi preparo per il triathlon, ma ho un dubbio riguardo al nuoto.
Ho praticato nuoto come agonista da quando ero piccolissimo - e ci insegnavano a stare a galla - fino alla categoria Esordienti/Ragazzi.
Poi mi sono dedicato alla pallacanestro raggiungendo la serie B2, per poi mollare a circa 32 anni. Nel periodo cestistico ho sempre praticato ogni tanto il nuoto (perché mi è sempre rimasto nel cuore) e da quando ho mollato con il basket sono andato più assiduamente in piscina, praticando anche la corsa (mi è sempre piaciuto correre, infatti nelle preparazioni atletiche precampionato di basket ero uno dei migliori).
Da un paio di anni ho affiancato al nuoto e alla cosa anche la bdc (mi piace tantissimo anche questa disciplina) e mi sto preparando (prima mi allenavo con una squadra, adesso che sono tornato a vivere nella mia città natale, mi sto momentaneamente allenando da solo) per un triathlon olimpico da fare... bu, quando mi sentirò pronto.
Non sono un atleta eccelso, purtroppo ho tempi per voi ridicoli in tutte e tre le discipline, ma mi piace un sacco allenarmi.
Quello che mi dà fastidio in primis è la mia scarsa resa nel nuoto. Ormai l'ho ripreso a praticare da diversi anni, ma continuo ad andare terribilmente lento. Sicuramente ho migliorato molto la subacquea in uscita dalla virata, ma per quanto riguarda i tempi sono veramente lontano da quelli che vorrei raggiungere. Credo di avere una tenica decente, pratico tutti e 4 gli stili e completo un 25m SL in 13-15 bracciate, ma ho un ritmo medio a SL (secondo il mio Polar) attorno all'1:30 con uno Swolf (per quanto questo valore sia molto indicativo e soggettivo) attorno a 40. Pensavo di aver individuato un mio limite in una frequenza di bracciata lenta soprattutto in fase A2-B1, così nell'ultimo allenamento di nuoto di ieri (sui 3400m) ho provato ad aumentare la frequenza soprattutto nelle fasi più lente (A2-B1), quando invece lavoro in C1 la frequenza era già alta e più di così non riesco certo ad aumentarla.
Conclusione: Swolf più alto di 3/4 punti e tempi medi di percorrenza SL praticamente uguali (ovviamente sono aumentate le bracciate per vasca ed è aumentato lo Swolf, inoltre mi affatico di più nelle distanze superiori ai 200m). Dopo tutto questo pippone vi chiedo: come faccio ad abbassare i tempi? Il mio obiettivo sarebbe quello di riuscire a stare su un ritmo medio SL di 1:15 con ripartenza all'1:30. Tecnicamente non penso di essere così male, mi alleno per il nuoto (salvo combinati) 2/3 volte alla settimana (macinando circa 6/7 km), ma non vedo miglioramenti. Ci dedicherei anche più tempo (perché adoro il nuoto), ma non voglio sacrificare la corsa e la bici (che ho scoperto da pochi anni e che voglio continuare a migliorare). Devo per forza allenarmi con una squadra Master? Ma ho paura di non riuscre a stargli dietro nemmeno con un motoscafo a quelli.
Grazie mille per eventuali suggerimenti.

Lo sport non è soltanto questione di esercizio fisico e miglioramento.

C'è una grossa componente genetica che delinea la predisposizione ad essere tra i migliori.

Il vo2Max, che sicuramente conosci, puoi migliorarlo al massimo del 15-20%, il valore di partenza (e di arrivo) è scritto nella genetica. Per questo esistono fenomeni inarrivabil e vedi bambini correre il doppio rispetto ad altri bambini della stessa età.

Inoltre questo valore si costruisce in giovane età, ma spesso nel ciclismo, si vedono tanti 40enni disperati perchè i compagni di squadra sono tutti più forti.... ovvio! Se inizi a praticare sport a 40 e passa anni, il vo2max non arriverà mai a livelli tali da diventare un fenomeno. (e questo è uno dei motivi per cui, in molti, ricorrono al doping)

Devi soltanto accettare i tuoi limiti, fare gioco di squadra, scegliere lo sport dove eccelli di più ma senza avere l'esasperazione del risultato.
 
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Io se devo contar le bracciate me le conto da solo i garmin mi dan dei numeri poco affidabili. per dire oggi ho fatto un po di riscaldamento, un po di attivazione e poi dei 100 alternati a dei 200. la media del garmin riscaldamento compreso è un 12.2 bracciate a vasca e swolf 37.... peccato abbia nuotato di cacca ogni singola ripetuta (riscaldamento incluso per coerenza)
Forse a te sembrava di cacca, ma tanto di cacca non era :-)xxxx
 

Bad1985

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io che uno possa nuotare a 18 bracciate su 25m e girare un 1500 a 1'30, non ci credo nemmeno se lo vedo
Ti giuro che ce ne sono. Nella mia piscina si allena un ragazzo (36 anni) che nella sua categoria Master vince in lungo e in largo (non faccio nomi perché non è il caso), gli contavo le bracciate nei giri in cui non tirava tanto e ne faceva 17
 

Darius

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Lo sport non è soltanto questione di esercizio fisico e miglioramento.

C'è una grossa componente genetica che delinea la predisposizione ad essere tra i migliori.

Il vo2Max, che sicuramente conosci, puoi migliorarlo al massimo del 15-20%, il valore di partenza (e di arrivo) è scritto nella genetica. Per questo esistono fenomeni inarrivabil e vedi bambini correre il doppio rispetto ad altri bambini della stessa età.

Inoltre questo valore si costruisce in giovane età, ma spesso nel ciclismo, si vedono tanti 40enni disperati perchè i compagni di squadra sono tutti più forti.... ovvio! Se inizi a praticare sport a 40 e passa anni, il vo2max non arriverà mai a livelli tali da diventare un fenomeno. (e questo è uno dei motivi per cui, in molti, ricorrono al doping)

Devi soltanto accettare i tuoi limiti, fare gioco di squadra, scegliere lo sport dove eccelli di più ma senza avere l'esasperazione del risultato.

Senza dimenticare che nel tri la tattica e la strategia, che si maturano solo
con l'esperienza, assumono un peso importante nel risultato finale.