Operacion Puerto

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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Civitanova Marche
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srinivasa ha scritto:
Scusate, ma perche' la richiesta di Roger Legeay e' stupida ?
Perchè è l'accusa che deve provare la colpevolezza, non avendo prove non può essere Basso a sottoporsi ad un test per provare la sua innocenza a fronte di indizi, tenedo presente che si tratta di 200 sacche di sangue e che si presume che circa 50 siano di ciclisti, (e gli altri?, cioè, perchè solo Basso?).

Consideriamo anche che, come ha detto la magistratura spagnola, essendo prove (le sacche) di un processo in corso non verranno mai concesse a enti estranei, anche in considerazione del fatto che, per un atleta, in Spagna il doping non è reato.

P.S. ma ti svegli sempre cosi presto il Sabato mattina?
 

archmarco

Apprendista Scalatore
29 Agosto 2006
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da Tutto Sport 14_10_2006

BEPPE CONTI
MENDRISIO. Ivan
Basso riesce a dividere in due fazioni anche i protagonisti del Giro di Lombardia e tutti colo*ro che saranno oggi al seguito della classicissi*ma, compresi i grandi vincitori del passato che ieri sera hanno fatto fe*sta per celebrare le cen*to edizioni della corsa.
Il team manager della Quick Step di Bettini, il fiammingo Lefevere, in giugno a Strabusrgo era stato tra i fautori del no a Basso e agli altri corridori implicati, al Tour de France. La lunga storia del codice etico voluto dai gruppi sportivi.

E adesso, mister Lefevere: qual è il suo giu*dizio sul caso Basso?

«Si parlava un tempo di ciclismo a due velocità, per dire di chi fa ricorso al doping e di coloro che invece sono puliti. Ma evidentemente esistono an*che due giustizie, a sud ed a nord d’Europa. Per noi se i sospetti c’erano a giugno devono esserci anche adesso perchè nulla è cambiato».

E’ parso piuttosto perplesso su Ivan Basso ieri a Mendrisio anche Vittorio Adorni, ora dirigente UCI: per quale motivo?

«Sono sorpreso per la piega che ha preso questa vi*cenda. E sono sorpreso anche dal fatto che Riis non gli lasci correre il Giro di Lombardia. Ma per*chè, vista la riabilitazione?»
Come giudica la presa di posizione degli in*quirenti spagnoli?
«Mi ha fatto pensare molto la decisone della Guar*dia Civil e del giudice spagnolo che intende pro*cessare solo Fuentes e gli altri quattro implicati. Ma perchè dirlo soltanto adesso e non alla par*tenza del Tour de France?»
Come motiva i tanti sospetti su Basso?
«Io voglio credere alla sua buona fede, ma allora perchè non è corso subito dagli spagnoli nei gior*ni dell’esclusione dal Tour de France a dare il suo DNA, a prestarsi per tutti gli esami fin da subito? Avrebbe tolto ogni dubbio sulla vicenda, avrebbe potuto probabilmente tornare prima alle corse».

Quali crede possano essere gli ulteriori svi*luppi di questa faccenda?
«A fine mese pare che finalmente aprano i fami*gerati computer del dottor Fuentes. E se in quei computer ci fosse il nome di Ivan Basso, che cosa accadrebbe? Si tornerebbe a imbastire il processo? E’ pazzesca la lentezza della giustizia civile. Pe*nalizza il ciclismo in maniera folle».

E per quel che riguarda gli altri sport?
«Mi chiedo questo: di chi sono tutte quelle sacche di sangue sequestrate? Ne hanno contate 200, pa*re che solo una cinquantina appartengano a dei corridori. E le altre?»
L’Uci non sa niente in merito?
« In Spagna si favoleggia su di un campione d’un altro sport che dopo la scoperta di quel traffico di doping del sangue non ha più vinto. Ma nessuno fa delle accuse ufficiale a tanti protagonisti che possono così continuare a gareggiare. E’ una brut*ta storia. E mi spiace per Basso, ma il rischio è che non sia finita».
Intanto Ivan sta alla finestra. Stasera dovrebbe ricevere il primo premio ufficiale dopo l’archivia*zione del caso, la Castagna d’Oro a Frabosa Sot*tana, nel monregalese. Domattina potrebbe anche partecipare alla crono a coppie con Cancellara a Borgomanero. La Nobili Rubinetterie è fra i suoi sponsor ma anche fra quelli della corsa.
 

archmarco

Apprendista Scalatore
29 Agosto 2006
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16/10/2006 McQuaid: Operacion Puerto o Landis? Peggio la Spagna...

Il presidente dell’UCI, Pat McQuaid, si è detto convinto che l’Operación Puerto è stata più dannosa per il ciclismo che non la positività del vincitore del Tour de France Floyd Landis.
«Dal mio punto di vista l’Operación Puerto è stata decisamente negativa perché ha dimostrato come corridori che sono sempre risultati negativi ai controlli antidoping hanno in realtà fatto ricorso a pratiche illecite molto sofisticate» ha detto McQuaid in una intervista concessa al quotidiano Le Monde.
E sul Tour de France ha aggiunto: «Bisogna capire come si sono svolte le cose. Abbiamo ricevuto dalla polizia spagnola un primo dossier di 44 il giovedì prima che partisse il Tour. Con quel materiale abbiamo stilato un elenco di dieci corridori che dovevano partecipare al Tour e che per il loro coinvolgimento nell’inchiesta spagnola sono stati esclusi dalle loro squadre. In un secondo tempo abbiamo ricevuto altre 500 pagine: studiandolo abbiamo concluso che ci sono tre categorie di corridori: quelli coinvolti in modo pesante, quelli implicati in modo parziale e quelli che praticamente non sono coinvolti».
 

archmarco

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18/10/2006 I corridori: codice etico incoerente e inapplicabile

L'associazione dei corridori professionisti (CPA), che si è riunita a Como, ha nuovamente espresso la sua opposizione al codice etico delle squadre ProTour.
Nel comunicato stampa del CPA, si legge che “il codice ha recentemente dimostrato la sua arbitrarietà, la sua incoerenza e la sua inapplicabilità: ci sono stati corridori trattati come delinquenti sulla base di semplici deduzioni, mentre altri, ugualmente coinvolti in inchieste giudiziarie, continuano a correre tranquillamente”.
Il CPA ha annunciato l’intenzione di chiedere ai responsabili delle squadre ProTour di eliminare il comma che consente alle squadre di sospendere arbitrariamente i corridori sulla sola base di sospetti o deduzioni.
L’associazione dei corridori si è poi schierata al fianco del suo presidente Francesco Moser, le cui dichiarazioni («se non si può combattere efficacemente il doping, rendiamolo libero») “sono state strumentalizzate e deformate dai media con il fine di creare una polemica che non aveva ragione di esser
 

archmarco

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A rendere prudente la Discovery Channel (per Basso) e tutte le altre formazioni interessate ai corridori di spicco coinvolti nell’Operacion Puerto, è l’incertezza sulle posizioni che assumeranno nei loro confronti l’Uci e il Cupt.
Da parte sua Christian Frommert, responsabile della comunicazione della T Mobile, ha commentato sulle pagine di Netzeitung: «Dobbiamo arrenderci all’evidenza: non tutti prendono il Codice Etico seriamente come abbiamo fatto noi. Sarà interessante vedere come reagiranno l’Uci e le squadre del ProTour di fronte alla posizione di questi corridori».
 

archmarco

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Jan Ullrich ha annunciato ufficialmente attraverso il suo sito internet - www.janullrich.de - di aver lasciato con effetto immediato la Federazione Ciclistica svizzera, protestando per il trattamento che gli è stato riservato.
«Non e' ragionevole -spiega Ullrich - continuare ad appartenere ad una federazione che non tutela i diritti relativi alla persona e al lavoro di un suo membro». Ullrich ha anche spiegato che studiera' la possibilita' di citare in giudizio per danni la Federazione svizzera, e che la rinuncia alla licenza svizzera non equivale ad un ritiro definitivo dal professionismo. «Ci sono contatti con altre Federazioni per ottenere la licenza per il 2007», ha assicurato l'ex leader della T-Mobile.
Intanto il manager del corridore, Wolfgang Strohband, ha confermato che «numerose squadre hanno contattato Jan per farlo correre nel 2007».
 

archmarco

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sempre più profonda la spaccatura fra la Federazione Ciclistica Spagnola e i corridori iberici. A sancirla è stata una... assenza. Ieri, infatti, alla riunione della Asociación de Ciclistas Profesionales (ACP) - l’associazione dei professionisti spagnoli - organizzata per esaminare la situazione dell’Operacion Puerto, non si è presentato proprio Fulgencio Sánchez, il presidente della Federciclo spagnola, che era stato uno dei promotori dell’incontro. Sanchez ha mandato solo un messaggio nel quale ha motivato la sua assenza: la situazione dell’Operacion Puerto in questo momento mi consiglia di non partecipare all’assemblea dei corridori.
 

archmarco

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C'e' troppo doping, niente ciclismo in tv. L'emittente pubblica tedesca ARD non trasmettera' gare ciclistiche in diretta per colpa del doping. Dopo gli ultimi scandali che hanno travolto il mondo delle due ruote, anticipa l'edizione online del settimanale 'Der Spiegel', i responsabili della programmazione dell'ARD hanno deciso di oscurare persino la prossima edizione del Giro di Germania. Viste le vicende che hanno coinvolto anche Jan Ullrich, il volto piu' noto del ciclismo tedesco, secondo 'Der Spiegel' ''sarebbe molto difficile mandare in onda queste competizioni''.
 

paolino_ve

Passista
23 Febbraio 2005
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Veneziano a Mira
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archmarco ha scritto:
C'e' troppo doping, niente ciclismo in tv. L'emittente pubblica tedesca ARD non trasmettera' gare ciclistiche in diretta per colpa del doping. Dopo gli ultimi scandali che hanno travolto il mondo delle due ruote, anticipa l'edizione online del settimanale 'Der Spiegel', i responsabili della programmazione dell'ARD hanno deciso di oscurare persino la prossima edizione del Giro di Germania. Viste le vicende che hanno coinvolto anche Jan Ullrich, il volto piu' noto del ciclismo tedesco, secondo 'Der Spiegel' ''sarebbe molto difficile mandare in onda queste competizioni''.

Così si puniscono gli sponsor tedeschi non i disonesti.
Peccato perchè la Germania non ha solo Ullrich.
 
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Guest
paolino_ve ha scritto:
Così si puniscono gli sponsor tedeschi non i disonesti.
Peccato prechè la Germania non ha solo Ullrich.
quoto. In questo modo si allontaneranno gli sponsor, sicuramente non si risolve così il prolema.
 

archmarco

Apprendista Scalatore
29 Agosto 2006
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Sabato 21 ottobre 2006 - L’Associazione dei Ciclisti spagnoli chiede l’archiviazione per gli atleti coinvolti nell’Operacion Puerto. Secondo quanto riporta todociclismo.com, l’Acp avrebbe inviato una lettera al Comitato della Real Federacion Espanola de Ciclismo, chiedendo che “sia applicata la presunzione di innocenza”.
Lo scandalo dell’Operazione Puerto ha scosso alle fondamenta il ciclismo spagnolo, portando sul banco degli imputati molti dei personaggi più in vista delle due ruote, da Basso a Ullrich a Botero.
L’assemblea generale della Acp ha quindi fatto sapere “di appoggiare in pieno tutti i ciclisti che sono stati colpiti dall’Operazione Puerto e di solidarizzare con loro per la terribile situazione che stanno vivendo in questi mesi, senza poter lavorare, e senza avere alcun team che li appoggi - ha fatto sapere l`Acp -. I diritti fondamentali della Costituzione Spagnola, come la presunzione di innocenza, ci spingono a presentare l’istanza di archiviazione al Comitato Nazionale. Dopo l’emersione dello scandalo, i ciclisti non hanno potuto difendersi davanti ai tribunali competenti, ed è da allora che non possono lavorare
 

gbolognesi

Novellino
2 Ottobre 2005
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Pomezia (Roma)
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C'e' troppo doping, niente ciclismo in tv. L'emittente pubblica tedesca ARD non trasmettera' gare ciclistiche in diretta per colpa del doping. Dopo gli ultimi scandali che hanno travolto il mondo delle due ruote, anticipa l'edizione online del settimanale 'Der Spiegel', i responsabili della programmazione dell'ARD hanno deciso di oscurare persino la prossima edizione del Giro di Germania. Viste le vicende che hanno coinvolto anche Jan Ullrich, il volto piu' noto del ciclismo tedesco, secondo 'Der Spiegel' ''sarebbe molto difficile mandare in onda queste competizioni''.

Saranno contente UCI, Federazione Tedesca e T-Mobile ...
 

archmarco

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29 Agosto 2006
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Patrick Lefevere, team manager della Quick Step e presidente dei gruppi sportivi del ProTour, ha in progetto di fare nuove proposte in tema di lotta al doping.
«Vorremmo sottoporre tutti i corridori implicati in affari di doping all’esame del DNA. In più, per rendere ancora più forte il Codice Etico, vorremmo che se una squadra incappa in due problemi di doping nel corso di una stagione, sia sospesa da tutte le gare per un mese. Un terzo caso di positività dovrebbe portare all’immediata sospensione della licenza, anche se sappiamo che in questo caso bisognerebbe fare i conti con problemi legali, che comunque siamo pronti ad affrontare».
 

archmarco

Apprendista Scalatore
29 Agosto 2006
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Al termine di un dibattito giuridico molto intenso, la giustizia spagnola ha ufficialmente comunicato che a carico di Jan Ullrich non c’è alcun procedimento aperto da parte del giudice istruttore di Madrid. Anche per il tedesco, quindi, come accaduto per Basso e per altri corridori spagnoli, non c’è più nulla a che vedere con l’Operacion Puerto.
 

gbolognesi

Novellino
2 Ottobre 2005
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Pomezia (Roma)
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Al termine di un dibattito giuridico molto intenso, la giustizia spagnola ha ufficialmente comunicato che a carico di Jan Ullrich non c’è alcun procedimento aperto da parte del giudice istruttore di Madrid. Anche per il tedesco, quindi, come accaduto per Basso e per altri corridori spagnoli, non c’è più nulla a che vedere con l’Operacion Puerto.

Mi ripeto: Saranno contente UCI, Federazione Tedesca e T-Mobile ... che gran polverone e che assurda figura ne ricava tutto il Ciclismo !!! Mah dico, era cosi' difficile aspettare che gli inquirenti raccogliessero prove certe prima di fare tutto il casino che UCI, Pro Tour e ASO hanno montato alla vigilia del Tour ???

Nella testa della gente rimarra' comunque e solo l'idea che i ciclisti sono tutti dopati ... anche perche' le notizie che vanno sui giornali ed in TV sono solo quelle che riguardano le accuse e non quelle che riguardano le assoluzioni.

Quasi quasi mi compro gli scarpini da calcio e cambio sport ...
 

archmarco

Apprendista Scalatore
29 Agosto 2006
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Nel primo pomeriggio di oggi si è riunita a Roma, presso lo Stadio Olimpico, nella sede della Federazione Ciclistica Italiana, la Commissione Giudicante Nazionale, presieduta dall'Avvocato Vincenzo Ioffredi.
La Commissione, vista la proposta di archiviazione della Procura Antidoping del CONI concernente la posizione del tesserato Ivan Basso, dopo aver esaminato gli atti, ha disposto l'archiviazione del procedimento.