ogni uno ha la propria tiritera ... stai sereno che scrivo un po' come tutti , tanto per parlare e non sei obbligato a leggereContinuo a non capire questa tua tiritera dei finti makati di asma. A quale scopo...?
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No ma volevo capire lo scopo.ogni uno ha la propria tiritera ... stai sereno che scrivo un po' come tutti , tanto per parlare e non sei obbligato a leggere
No ma volevo capire lo scopo.
Non del tuo scrivere, ci mancherebbe, ma dell'attestare di essere asmatici
Però questo è argomento diverso (modifica del regolamento attuale) rispetto al discutere / gestire / risolvere il caso specifico (di cui comunque non abbiamo tutte le informazioni necessarie per poter capire quanto siano ragionevoli e condivisibili le informazioni parziali che riporta la stampa).comunque io mi trovo in linea con l'articolo di oggi su tuttobiciwe b, di cui estraggo la fine con cui concordo al 100% (manco l'avessi scritta io ):
"BASTA VENTOLIN. Detto ciò, vedremo come andrà a finire questa tristissima e intricata vicenda. Ma il punto sta proprio nel fatto che è intricata, poco chiara, e il ciclismo mai come adesso ha bisogno solo di chiarezza. Non voglio entrare in ambito farmaceutico, non m’interessa e non sono nemmeno in grado di poterlo fare. Ma un’idea molto basica me la sono fatta. Il Ventolin non fa male, e non cambia la prestazione di un atleta? Che se ne discuta, ma si arrivi una volta per tutte a formulare un regolamento meno bizantino. Se si accetta il limite dei 1000 ng/millilitro, che si tolga la possibilità di ricorrere al laboratorio per dimostrare la propria estraneità: hai 2.000 ng/ml? Scatta la qualifica. Punto. Invece no, tutti con il fiato sospeso, come se l’asma ce l’avessimo tutti. Ecco, sento il bisogno di aria pura, chi ha il fiato corto si fermi, come un Aru con la bronchite (ha perso il podio del Tour) o un Nibali punto da una vespa (ha perso da Horner la Vuelta). Froome e tanti altri come lui soffrono di asma? Problemi loro, e meglio per tutti: è una variabile che renderebbe più spettacolare e incerto il nostro sport. Sul più bello il fiato si fa corto; come una gomma che si sgonfia e un mal di pancia che ti fa andare per i campi. Al grido di: Basta Ventolin per tutti! È il ciclismo che deve tornare a respirare."
Pier Augusto Stagi, editoriale da tuttoBICI di gennaio
Puoi farti tutti le opinioni che vuoi, ma continuo a non capire, perchè non lo hai ancora detto, a cosa serva, secondo l'opinione che ti sei fatto, dichiararsi asmaticiok allora , per te sembra tutto chiaro .
a me no ,ho molti dubbi come tutti ... soprattutto sul vero uso di questa sostanza da parte dei corridori .
leggendoti mi sono fatto l'idea opposta a quello che vai scrivendo
ovvero non e' vero che su soggetti sani il ventolin non serva ...non serve se sono in vacanza al mare (non sono malati) ma sotto sforzo e stress pur non avendo particolari problemi e sintomi , il ventolin gli ripristina i valori respiratori ottimali .
ti e' chiaro adesso , posso avere la tua autorizzazione a pensarlo?? se si grazie!
Io leggendo la gazzetta e il forum una chiara opinione me la sono fatta:...Però questo è argomento diverso (modifica del regolamento attuale) rispetto al discutere / gestire / risolvere il caso specifico (di cui comunque non abbiamo tutte le informazioni necessarie per poter capire quanto siano ragionevoli e condivisibili le informazioni parziali che riporta la stampa).
Diverso da cosa? sono decine di post che dico che del caso di Froome mi interessa il giusto e che invece detesto un regolamento cavilloso, degno di Machiavelli che fa le cose ne peggiore dei modi possibili: fissa dei limiti e poi non determina le conseguenze. E' una porcata, serve a lasciare mano libera agli alchimisti e a rendere il tutto una barzelletta.Però questo è argomento diverso (modifica del regolamento attuale) rispetto al discutere / gestire / risolvere il caso specifico (di cui comunque non abbiamo tutte le informazioni necessarie per poter capire quanto siano ragionevoli e condivisibili le informazioni parziali che riporta la stampa).
è evidente che purtroppo tutto si gioca sul filo del rasoio dell'etica e della definizione di malattia... se la materia legata al ventolin fosse così semplice da normare probabilmente sarebbe gia stato fatto, vista la quantità di corridori che vi fanno ricorso. Probabilmente una soluzione sarebbe impedirne l'uso a chi soffre "solamente" di asma da sforzo e non di asma vera e propria, consentendo però a questi ultimi di godere di un beneficio che si ha anche sotto sforzo, quando cioè gli altri vanno in crisi asmatica....comunque io mi trovo in linea con l'articolo di oggi su tuttobiciwe b, di cui estraggo la fine con cui concordo al 100% (manco l'avessi scritta io ):
"BASTA VENTOLIN. Detto ciò, vedremo come andrà a finire questa tristissima e intricata vicenda. Ma il punto sta proprio nel fatto che è intricata, poco chiara, e il ciclismo mai come adesso ha bisogno solo di chiarezza. Non voglio entrare in ambito farmaceutico, non m’interessa e non sono nemmeno in grado di poterlo fare. Ma un’idea molto basica me la sono fatta. Il Ventolin non fa male, e non cambia la prestazione di un atleta? Che se ne discuta, ma si arrivi una volta per tutte a formulare un regolamento meno bizantino. Se si accetta il limite dei 1000 ng/millilitro, che si tolga la possibilità di ricorrere al laboratorio per dimostrare la propria estraneità: hai 2.000 ng/ml? Scatta la qualifica. Punto. Invece no, tutti con il fiato sospeso, come se l’asma ce l’avessimo tutti. Ecco, sento il bisogno di aria pura, chi ha il fiato corto si fermi, come un Aru con la bronchite (ha perso il podio del Tour) o un Nibali punto da una vespa (ha perso da Horner la Vuelta). Froome e tanti altri come lui soffrono di asma? Problemi loro, e meglio per tutti: è una variabile che renderebbe più spettacolare e incerto il nostro sport. Sul più bello il fiato si fa corto; come una gomma che si sgonfia e un mal di pancia che ti fa andare per i campi. Al grido di: Basta Ventolin per tutti! È il ciclismo che deve tornare a respirare."
Pier Augusto Stagi, editoriale da tuttoBICI di gennaio
Diverso dall'analisi del caso specifico stante la situazione attuale. Pensiero legittimo e che per certi aspetti potrebbe essere condivisibile, infatti non era un giudizio nei confronti del tuo pensiero :)Diverso da cosa?
Cerco di ridurre il più possibile gli atti di fede, limitandomi a fare l'osservatore interessato ad alcuni aspetti generali della questionee sì, credo alla favola che se vietassero il Ventolin, non ci sarebbe un ciclista che si ritira dall'attività perchè impossibilitato a correre
No appeal, no sponsor, no soldi, no gare, no ciclisti, no ciclismoNe perderà il ciclismo... in che termini ??
Se il ciclismo deve perdere l'appeal mediatico ben venga
Il Tour l'ha già fatto molte volte in passato... non sarebbe una novità né uno scandalomah, pur credendo poco alle dietrologie (tipo francesi contro inglesi ai piani alti dell'UCI), trovo comunque per certi versi comprensibile il disagio di Lappartient:
in fondo la SKY, quasi unica nel panorama mondiale, non applica la sospensione di atleti trovati fuori norma (che semplifica la vita a tutti), un po' il fatto che i tempi si annunciano molto lunghi, un po' il fatto che Froome sia un po' l'atleta simbolo del ciclismo attuale, alla fine il ciclismo non ne esce con una buona immagine, soprattutto dopo le dichiarazioni di tolleranza 0...
Ieri sera alla trasmissione dedicata al ciclismo su Rai Sport, c'era pure chi ipotizzava che gli organizzatori dei grandi giri potrebbero non accettare l'iscrizione di Froome, per evitare i problemi di immagine alle loro manifestazioni...
E questo sarebbe il colmo, secondo me, spostare l'onere di prendere una decisione fuori dagli organismi del ciclismo
mica tanto crudele... sono i casi della vita baby...perseguendo il concetto che messi tutti sullo stesso piano, cioè in assenza di aiuti medici, un soggetto malato non può competere con uno sano. Forse per quanto "crudele" questo principio sarebbe l'unico a poter togliere la possibilità di interpretazioni soggettive creando ampie zone d'ombra.
No appeal, no sponsor, no soldi, no gare, no ciclisti, no ciclismo
nel caso ipotizzato nel servizio, si parlava di un accordo tra TUTTI gli organizzatori delle varie corse, non del solo Tour...Il Tour l'ha già fatto molte volte in passato... non sarebbe una novità né uno scandalo
Opinione è il termine discriminante del mio discorsoIo leggendo la gazzetta e il forum una chiara opinione me la sono fatta:...
ma se io fisso un limite, qualsiasi sia il criterio, e tu lo superi, non mi pongo il problema: sei fuori. In questo modo che tu sia un dopato e quindi un furbastro, o che tu sia malato e quindi sfortunato non lo deciderà un avvocato (ed i soldi per pagarlo, cioè un poveraccio è un dopato, uno ricco è un malato). Non è che ci vuole molto (a parte il coraggio )Si può scegliere la versione che si preferisce, magari quella coerente con la propria convinzione prevalente, sarà comunque una opinione che trascurerà aspetti di cui magari neppure siamo in grado di stimare l'importanza all'interno del caso particolare. Intendevo solo questo, null'altro
nonchè consulente di Usain Bolt, mi pare....Angel Heredia Hernandez, ex atleta "consulente" doping con laurea in chimica, legato al caso Balco).
e sì, credo alla favola che se vietassero il Ventolin, non ci sarebbe un ciclista che si ritira dall'attività perchè impossibilitato a correre
Forse: se ci pensi neppure chi si occupa tecnicamente di queste scelte ha esclusivamente certezze (viste le modifiche regolamentari degli ultimi anni in merito). Evidentemente al momento gli aspetti tecnici, scientifici, etici, legislativi e sociali coinvolti hanno portato a pensare che l'impostazione attuale potesse essere il compromesso migliore. Se, anche alla luce dei casi particolari come questo, si evidenziano aspetti migliorabili applicabili, saranno applicati.ma se io fisso un limite, qualsiasi sia il criterio, e tu lo superi, non mi pongo il problema: sei fuori. In questo modo che tu sia un dopato e quindi un furbastro, o che tu sia malato e quindi sfortunato non lo deciderà un avvocato (ed i soldi per pagarlo, cioè un poveraccio è un dopato, uno ricco è un malato). Non è che ci vuole molto (a parte il coraggio )