Orrore Sgarbozza

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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Bisogna però che chi viene invitato faccia la sua parte. Sabato hanno chiamato Feltri per il collegamento da casa: non sapeva nemmeno quanto mancasse all'arrivo, era tutto un riempirsi di parole in bocca senza dire niente.

... nel cosiddetto "paese normale" (che poi è diventato nel concreto un paese dei sogni, e non so nemmeno bene i sogni di chi !) un giornalista serio gli avrebbe detto (magari ironicamente) se prevedesse la vittoria del Barcellona sullo Zoncolan, piuttosto che del Real Madrid, o se la Lampre la preferiva con il 4-4-2, piuttosto che con la bracciata delfino !

Feltri spara spesso delle cavolate enormi, spesso testimonianza quantomeno di una superficialità disarmante, ma il fatto che le dica lui, piuttosto che, poniamo il caso, un deficiente qualsiasi come il sottoscritto, basta a far si che abbiano spazio non solo sul giornale che dirige, ma anche (e purtroppo soprattutto) altrove... :(

PS: quanto detto sopra non è (purtroppo !) caratteristica esclusiva di VF, né tantomeno è prerogativa dei "giornalisti" di destra... tristezza :-(
 

LU

Passista
24 Luglio 2007
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Bici
FM015
............................dico semplicemente che anche quando parlano ad esempio del radicchio di Treviso invece di buttare tutto in caciara come in un'osteria con cuochi , e far diventare quindi il necessario racconto del territorio una semplice marchetta enogastronomica................

Purtroppo venerdì ho avuto la sventura di vedere quell'anteprima gastronomica intorno a mezzogiorno con il Bartoletti....è letteralmente imbarazzante......c'era un signore che, con grande compiacimento dell'uomo con i baffi, suonava, come una tromba, una cotica di maiale attorcigliata a formare un lungo cono....possibile non abbiano trovato niente di meglio per parlare della Romagna??? Nemmeno nella televisione locale più sgangherata sarebbero arrivati a tanto...
 

ilGallus

Pignone
30 Gennaio 2008
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Canyon Ultimate CF 2010
... nel cosiddetto "paese normale" (che poi è diventato nel concreto un paese dei sogni, e non so nemmeno bene i sogni di chi !) un giornalista serio gli avrebbe detto (magari ironicamente) se prevedesse la vittoria del Barcellona sullo Zoncolan, piuttosto che del Real Madrid, o se la Lampre la preferiva con il 4-4-2, piuttosto che con la bracciata delfino !

Feltri spara spesso delle cavolate enormi, spesso testimonianza quantomeno di una superficialità disarmante, ma il fatto che le dica lui, piuttosto che, poniamo il caso, un deficiente qualsiasi come il sottoscritto, basta a far si che abbiano spazio non solo sul giornale che dirige, ma anche (e purtroppo soprattutto) altrove... :(

PS: quanto detto sopra non è (purtroppo !) caratteristica esclusiva di VF, né tantomeno è prerogativa dei "giornalisti" di destra... tristezza :-(

Considerando la veridicità delle notizie-bomba pubblicate in più di un'occasione dal quotidiano diretto da quell'esperto di ciclismo che è Feltri, mi sarei aspettato che il giorno dopo il collegamento sparasse in prima pagina la straordinaria vittoria di Armstrong... :mrgreen:
 

aureliox

Novellino
16 Aprile 2009
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Premetto che Sgarbozza mi fa simpaticamente ridere nei suoi modi e gesti ma capisco bene pero' che a molti vederlo esprimersi in tal modo da quasi analfabeta puo' irritare anche infastidire e non realizzo il perche' la Rai che ormai da anni lo tiene alle sue dipendenze in qualsivoglia manifestazione di ciclismo non abbia in qualche modo posto una pezza magari mandandolo a ripetizioni di italiano nei momenti che le corse cicliatiche sono in pausa. Pero' a onor del vero c'e da dire che essenso un ex ciclista e un grande amante del ns. sport quando parla della corsa o dei cliclisti non e' che dica tante biskerate e di sicuro ha molte meno allucinazioni rispetto a chi come Auro Bulbarelli in passato sparava nomi di ciclisti nemmeno partecipanti alla corsa
e per di piu da cio che dice tante volte pare che passi gran parte del suo tempo trai corridori e quindi
e' sempre bene informato sulle loro vite, progressi e fasi di stasi e anche in passato ha quasi sempre
azzeccato le sorti di corridori ancora prima che fossero certezze.

Riguardo al mattine' dove tra bicchierini e risate varie con Pasqualin e Bortoletti fa concorrenza alle tagliatelle di Nonna Pina e piu' che di ciclismo parla come Bigazzi e la Moroni di tal programma e' un altro discorso ma comunque noto che almeno li raccoglie simpaticamente ogni provocazione senza
nemmeno offendersi piu di tanto ma magari si potrebbe anche dire che se usasse tale tempo per preparare poi quello che ha da dire il pomeriggio non sarebbe proprio male visto poi che quest' anno
secondo e' delusione ben piu grande il Processo e nemmeno per sua colpa.

Fracamente preferisco invece la simpatica grossolaneria di Sgarbozza che l'effetto soporifero di Gianni Mura che magari sara' anche grande scrittore e ottimo giornalista ma quando parla di ciclismo il piu' delle volte inconcludente e difficile da comprendere a chi sprovvisto di cotanta cultura come la sua. Riguardo a Feltri poi non capisco proprio a quale ragione lo chiamino come ospite in una trasmissione di ciclismo e sarebbe praticamente poi ne piu' o ne meno uguale che invitare Sgarbozza come docente all' accademia della crusca.
;nonzo%
 
Ultima modifica:

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Allora... Sgarbozza è quello che è, ma lo trovavo molto più simpatico gli altri anni quando emergeva la sua spontaneità nel corso della diretta nei duetti con Cassani o Fabretti al Tgiro, piuttosto che concedergli 2min registrati dove deve leggere (ahimè!!)...
Alessandra Di Stefano sembra di un altro pianeta per preparazione, puntualità e ritmo che da alla diretta (cose che Gianni Mura non conosce affatto! ...e del suo "francese" ne vogliamo parlare?!?), oltre alle domande che pone e alle 3-4 lingue che parla correttamente... cosa che nessuno fa. Ieri avevano Basso in diretta, vincitore della tappa, e la Di Stefano chiede ai 7-8ospiti seduti intorno a lei se avessero domande da fare.... scena muta! non una domanda... ma dove sono i giornalisti?!? o perlomeno chi sono quelli seduti li? e cosa dovrebbero fare?
Savoldelli, che giornalista non è, riporta delle cose durante la corsa che sono essenziali ma che ti fanno veramente capire cosa succede in gara, anche quando le telecamere non inquadrano prontamente una situazione.... "...guardate che secondo me il vantaggio che ha preso quel corridore è molto di più di quello che avete detto!", oppure "...dal fondo del gruppo mi rendo conto che la maggior parte dei ciclisti in discesa non sa andare in bici!" ...e quando si sbilancia in pronostici lo fa con cognizione di causa e non sbaglia di una virgola... molto meno qualunquista di Bettini, sicuramente più simpatico ma molto meno arguto nelle osservazioni.
Infine Bartoletti... lui le domande le sa fare, ha il taglio giornalistico e televisivo per dialettica e sintesi... dove lo hanno messo? a commentare i piatti del giorno e a dire quattro fesserie a mezzogiorno!! ...e ce la prendiamo con Sgarbozza? ma chi è il direttore di tutto questo? Bulbarelli? ah ecco.....
 

Ghila

Passista
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Allora... Sgarbozza è quello che è, ma lo trovavo molto più simpatico gli altri anni quando emergeva la sua spontaneità nel corso della diretta nei duetti con Cassani o Fabretti al Tgiro, piuttosto che concedergli 2min registrati dove deve leggere (ahimè!!)...
Alessandra Di Stefano sembra di un altro pianeta per preparazione, puntualità e ritmo che da alla diretta (cose che Gianni Mura non conosce affatto! ...e del suo "francese" ne vogliamo parlare?!?), oltre alle domande che pone e alle 3-4 lingue che parla correttamente... cosa che nessuno fa. Ieri avevano Basso in diretta, vincitore della tappa, e la Di Stefano chiede ai 7-8ospiti seduti intorno a lei se avessero domande da fare.... scena muta! non una domanda... ma dove sono i giornalisti?!? o perlomeno chi sono quelli seduti li? e cosa dovrebbero fare?
Savoldelli, che giornalista non è, riporta delle cose durante la corsa che sono essenziali ma che ti fanno veramente capire cosa succede in gara, anche quando le telecamere non inquadrano prontamente una situazione.... "...guardate che secondo me il vantaggio che ha preso quel corridore è molto di più di quello che avete detto!", oppure "...dal fondo del gruppo mi rendo conto che la maggior parte dei ciclisti in discesa non sa andare in bici!" ...e quando si sbilancia in pronostici lo fa con cognizione di causa e non sbaglia di una virgola... molto meno qualunquista di Bettini, sicuramente più simpatico ma molto meno arguto nelle osservazioni.
Infine Bartoletti... lui le domande le sa fare, ha il taglio giornalistico e televisivo per dialettica e sintesi... dove lo hanno messo? a commentare i piatti del giorno e a dire quattro fesserie a mezzogiorno!! ...e ce la prendiamo con Sgarbozza? ma chi è il direttore di tutto questo? Bulbarelli? ah ecco.....

pienamente d'accordo con tutto quello hai scritto!
 

ilGallus

Pignone
30 Gennaio 2008
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Canyon Ultimate CF 2010
Fracamente preferisco invece la simpatica grossolaneria di Sgarbozza che l'effetto soporifero di Gianni Mura che magari sara' anche grande scrittore e ottimo giornalista ma quando parla di ciclismo il piu' delle volte inconcludente e difficile da comprendere a chi sprovvisto di cotanta cultura come la sua.

Gianni Mura viene da un altro pianeta, giornalisticamente parlando, rispetto ai tanti orrori che ha intorno, e non parlo solo di Sgarbozza, che almeno ci fa fare due grasse risate tanto è evidente la sua ignoranza e la sua rozzezza. Non è certo un personaggio televisivo, e si vede, e questo è un punto a suo favore. Ma le sue recensioni delle tappe del Tour che fino a pochi anni fa scriveva su Repubblica erano pezzi d'autore, semplicemente straordinari. Chi ha letto "Giallo su Giallo", il suo romanzo giallo (appunto...) ambientato durante il Tour 2005, nel quale sono riportate tutte le sue recensioni con in nomi dei ciclsiti abilmente modificati (in maniera sublime, del resto: Bill Sheldon, Mirko Valli, Josef Keller, fino a uno straordinario pseudonimo di Kapetanov inventato per Vinoukurov!), può avere un esempio di come si possa parlare di ciclismo, uno sport tradizionalmente associato agli analfabeti che esclamavano "ciao, mama!" al microfono, scrivendo come pochi sanno fare.
Detto ciò, a me non sembra poi che Mura nei suoi interventi durante il Processo alla Tappa stia dando lezioni di filosofia teoretica con citazioni in greco e aramaico. Tutto questo sfoggio di cultura, che se volesse potrebbe fare davvero, semplicemente non c'è.
Se poi vogliamo arrivare a criticare la presenza di un giornalista VERO, una volta tanto, solo perchè riesce a mettere insieme quattro parole senza sbagliare la composizione sintattica e grammaticale della frase, allora teniamoci Sgarbozza, che ce lo meritiamo! :angrymod:
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Non mi è simpatico, ma concordo... davvero notevole forse uno dei pochissimi veri "figli" di Brera.
Ho letto anche io delle belle cose di Gianni Mura e concordo sulle sue qualità giornalistiche... il problema è che il giornalismo si può fare in tempi e modi diversi, ma in tv no, non puoi tenere ritmi da cane san bernardo!! se il processo alla tappa dura mezz'ora, io telespettatore in quella mezz'ora vorrei che i giornalisti riempissero di domande i protagonisti! Sinceramente di domande che hanno una introduzione di 10minuti, peraltro neanche cosi argute e che portano via metà trasmissione, se ne può fare anche a meno! Alessandra Di Stefano spesso è in imbarazzo... cosa mi serve un Mura che chiede ad Arbore: "...ma tu ci andavi in bicicletta?" "...ma tu ci andavi da ragazzo a Foggia?" ...ma chi se ne frega! sarà anche erede di Brera, ma Brera e Zavoli tenevano vive le trasmissioni post tappa con domande scomode, provocazioni, suscitando dibattiti... "il Punto" della giornata veniva tracciato da loro stessi come conclusione, non come intercalare di una discussione...
 

mescal

Bioesorcista
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Bici
quelle che non usa Peggio
Secondo me Mura e sopravvalutato
mura è molto più incline al testo ragionato che alla discussione.
Per fare un paragone, più vicino a Brera (di cui è discepolo) che a Zavoli.

i suoi articoli su "la repubblica" sono l'unica cosa per cui vale la pena ancora comprare della carta stampata, delle parole che esprimono magnificamente dei concetti.
 

*bgiant*

Cronoman
27 Agosto 2009
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Allora... Sgarbozza è quello che è, ma lo trovavo molto più simpatico gli altri anni quando emergeva la sua spontaneità nel corso della diretta nei duetti con Cassani o Fabretti al Tgiro, piuttosto che concedergli 2min registrati dove deve leggere (ahimè!!)...
Alessandra Di Stefano sembra di un altro pianeta per preparazione, puntualità e ritmo che da alla diretta (cose che Gianni Mura non conosce affatto! ...e del suo "francese" ne vogliamo parlare?!?), oltre alle domande che pone e alle 3-4 lingue che parla correttamente... cosa che nessuno fa. Ieri avevano Basso in diretta, vincitore della tappa, e la Di Stefano chiede ai 7-8ospiti seduti intorno a lei se avessero domande da fare.... scena muta! non una domanda... ma dove sono i giornalisti?!? o perlomeno chi sono quelli seduti li? e cosa dovrebbero fare?
Savoldelli, che giornalista non è, riporta delle cose durante la corsa che sono essenziali ma che ti fanno veramente capire cosa succede in gara, anche quando le telecamere non inquadrano prontamente una situazione.... "...guardate che secondo me il vantaggio che ha preso quel corridore è molto di più di quello che avete detto!", oppure "...dal fondo del gruppo mi rendo conto che la maggior parte dei ciclisti in discesa non sa andare in bici!" ...e quando si sbilancia in pronostici lo fa con cognizione di causa e non sbaglia di una virgola... molto meno qualunquista di Bettini, sicuramente più simpatico ma molto meno arguto nelle osservazioni.
Infine Bartoletti... lui le domande le sa fare, ha il taglio giornalistico e televisivo per dialettica e sintesi... dove lo hanno messo? a commentare i piatti del giorno e a dire quattro fesserie a mezzogiorno!! ...e ce la prendiamo con Sgarbozza? ma chi è il direttore di tutto questo? Bulbarelli? ah ecco.....

non mi resta che straquotareo-o
quello che però mi chiedo è: Gianni Mura sarà anche un ottimo giornalista, ma potete spiegarmi cosa c'entra col ciclismo e quanto vermante se ne intende?
criticate Sgarbozza, ma almeno lui è da una vita nel mondo del ciclismo ed ha esperienza e conoscenza per dire cose interessanti (forse quello che gli manca è solo un po' l'italiano:mrgreen:)...mentre questo Mura oltre a non saperne una beata mazza è anche ospite fisso.....
 

srinivasa

Scalatore
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Ho letto anche io delle belle cose di Gianni Mura e concordo sulle sue qualità giornalistiche... il problema è che il giornalismo si può fare in tempi e modi diversi, ma in tv no, non puoi tenere ritmi da cane san bernardo!! se il processo alla tappa dura mezz'ora, io telespettatore in quella mezz'ora vorrei che i giornalisti riempissero di domande i protagonisti! Sinceramente di domande che hanno una introduzione di 10minuti, peraltro neanche cosi argute e che portano via metà trasmissione, se ne può fare anche a meno! Alessandra Di Stefano spesso è in imbarazzo... cosa mi serve un Mura che chiede ad Arbore: "...ma tu ci andavi in bicicletta?" "...ma tu ci andavi da ragazzo a Foggia?" ...ma chi se ne frega! sarà anche erede di Brera, ma Brera e Zavoli tenevano vive le trasmissioni post tappa con domande scomode, provocazioni, suscitando dibattiti... "il Punto" della giornata veniva tracciato da loro stessi come conclusione, non come intercalare di una discussione...

Non volevo difendere Mura come giornalista televisivo, piuttosto ne sottolineavo il valore in qualità di giornalista da carta-stampata.
In ogni caso, rivedendo le tappe commentate da Brera e/o Zavoli et similia, concorderai che, seppur ficcanti, quei modi di porgere le domande e commentare le tappe sono comunque del tutto incompatibili con i tempi televisivi moderni.
Non sto dicendo che ora sia meglio di un tempo, anzi... tornerei volentieri indietro a quelle modalità ed infatti la televisione l'accendo con sempre minor frequenza ;-)
 

ilGallus

Pignone
30 Gennaio 2008
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non mi resta che straquotareo-o
quello che però mi chiedo è: Gianni Mura sarà anche un ottimo giornalista, ma potete spiegarmi cosa c'entra col ciclismo e quanto vermante se ne intende?
criticate Sgarbozza, ma almeno lui è da una vita nel mondo del ciclismo ed ha esperienza e conoscenza per dire cose interessanti (forse quello che gli manca è solo un po' l'italiano:mrgreen:)...mentre questo Mura oltre a non saperne una beata mazza è anche ospite fisso.....

Mettiamola così: Sgarbozza si occupa di ciclismo con lo stile della televisione delle finte risse e delle polemiche create a tavolino dell'Isola dei Famosi e dei reality; Mura parla di ciclismo con lo stile televisivo di un Alberto Angela e la sua Ulisse.
Io preferisco di gran lunga la classe, lo stile, la correttezza di Alberto Angela e Gianni Mura rispetto alla volgarità e alle banalità di Simona Ventura, di Sgarbi e di Sgarbozza. Poi ognuno è libero di scegliere ciò che più gli piace, speriamo solo che di presenze cone quella di Mura se ne vedano di più in una RAI ridotta da mezzo di comunicazione POPOLARE a mezzuccio di intrattenimento POPOLANO. :angrymod:
 

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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i suoi articoli su "la repubblica" sono l'unica cosa per cui vale la pena ancora comprare della carta stampata, delle parole che esprimono magnificamente dei concetti.

Quoto... ma al contempo vorrei precisare che di gente in gamba nel giornalismo ce n'è ancora parecchia, solo che la loro voce è soffocata dal bailamme continuo degli scodinzolini-signorini di turno tanto nello sport, quanto nella politica, nel costume etc.

PS: ne approfitto per citare i lavori di Fabrizio Gatti !

non mi resta che straquotareo-o
quello che però mi chiedo è: Gianni Mura sarà anche un ottimo giornalista, ma potete spiegarmi cosa c'entra col ciclismo e quanto vermante se ne intende?
criticate Sgarbozza, ma almeno lui è da una vita nel mondo del ciclismo ed ha esperienza e conoscenza per dire cose interessanti (forse quello che gli manca è solo un po' l'italiano:mrgreen:)...mentre questo Mura oltre a non saperne una beata mazza è anche ospite fisso.....

Potrei risponderti così: se inserisci su Google "Gianni Mura" ciclismo escon fuori "solo" 8.480 risultati... direi non pochi per uno che non è del"giro" ;-)

Forse può interessare questo:

http://www.rai.tv/mpplaymediageneric/0,,RaiTre-Parlaconme^7^17950,00.html

PS: cercando "gigi sgarbozza" ciclismo ottengo 7.330 occorrenze, con "Luigi Sgarbozza" ciclismo ne ho altre 839 :-)
 

pirobutirro

Pignone
24 Ottobre 2006
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Roma
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Storck Scenario C 1.1
Di Gianni Mura è uscito presso Minimum Xax "La fiamma rossa", una raccolta di cronache del tour de france, dal 1967 al 2005. La sua introduzione s'intitola "Memorie di un suiveur", e si richiama esplicitamente alla tradizione di quegli scrittori (Pratolini, Ortese, Venturi, Oriani, Gatto, Buzzati, ecc.), invitati dai giornali a seguire il giro. Non necessariamente interessati in senso stretto alla corsa, quanto piuttosto a cogliere nell'atto dei corridori il senso, il segno, dei tempi, del momento storico, dell'attimo di cronaca.
Mura non ha i tempi televisivi, lampante. A tratti sembra si distragga, probabilmente si annoia. O è stanco della routine, degli spostamenti. Tuttavia, anche solo per la storia che rappresenta, relegata nel passato di una differente e irripetibile concezione dello sport, imho ha tutto il diritto di calcare quel palco. L'anno prossimo si può sempre cambiare
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Ieri avevano Basso in diretta, vincitore della tappa, e la Di Stefano chiede ai 7-8ospiti seduti intorno a lei se avessero domande da fare.... scena muta! non una domanda...

Era Arroyo. Siccome è Maglia Rosa per caso non frega niente a nessuno.

Savoldelli, che giornalista non è, riporta delle cose durante la corsa che sono essenziali ma che ti fanno veramente capire cosa succede in gara, anche quando le telecamere non inquadrano prontamente una situazione....

Diamo atto alla Rai di aver avuto occhio e di aver colto al volo l'occasione Savoldelli. Già l'anno scorso mi era piaciuto quando era intevenuto durante una tappa.
Per Bettini, be', non tutti i campioni sanno spiegare agli altri ciò che fanno.

Secondo me Mura e sopravvalutato

Vatti a rileggere i suoi articoli sul Tour e poi ne riparliamo.