ottoTUBI XCr

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
15.572
12.068
Genova
Visita sito
Bici
Colnago C60
Riccardo, dopo una lunga attesa è ARRIVATA. Forcella ENVE 1.0 rake 50mm. . . . . e lunedì parte x il mare:mrgreen:

Tra l'altro mi sa che sei l'unico in Italia che fa l'acciaio INox a congiunzioni...te l'avevo detto subito che hai fatto un lavorone...
o-o
Ormai sei una realta',sei a tutti gli effetti un bravissimo costruttore...qualcuno ti ha gia' fatto degli ordini?
o-o
 

OttoTubi

Fatto in Italia
29 Dicembre 2013
753
1.476
50
Valcomelico-BELLUNO-
Visita sito
Bici
OttoTubi XCR o titanio/carbobio
Tra l'altro mi sa che sei l'unico in Italia che fa l'acciaio INox a congiunzioni...te l'avevo detto subito che hai fatto un lavorone...
o-o
Ormai sei una realta',sei a tutti gli effetti un bravissimo costruttore...qualcuno ti ha gia' fatto degli ordini?
o-o
Grazie, si qualcosa c'è, un passo alla volta
 

OttoTubi

Fatto in Italia
29 Dicembre 2013
753
1.476
50
Valcomelico-BELLUNO-
Visita sito
Bici
OttoTubi XCR o titanio/carbobio
:mrgreen:
 

Allegati

  • DSC00559.jpg
    DSC00559.jpg
    65 KB · Visite: 105
  • DSC00560.jpg
    DSC00560.jpg
    51,7 KB · Visite: 101
  • DSC00561.jpg
    DSC00561.jpg
    63,3 KB · Visite: 111
  • DSC00562.jpg
    DSC00562.jpg
    71,4 KB · Visite: 105
  • DSC00563.jpg
    DSC00563.jpg
    44,4 KB · Visite: 105
  • DSC00568.jpg
    DSC00568.jpg
    36,9 KB · Visite: 100

richsea

Pedivella
25 Maggio 2008
302
15
Salento...dove il mare è turchese
Visita sito
Bici
OttoTubi XCR. Passoni Top Evolution decorata da Pegoretti. Singlespeed Columbus Spirit di Barco.
Il giorno dopo averlo ricevuto, come era già mia intenzione, ho portato il telaio a Monteroni di Lecce, nella bottega di Carlo Carlà. Il maestro, come al solito, era impegnato in una conversazione con una coppia di giovani ciclisti ragionando intorno ai disegni di un nuovo progetto: una forcella in acciaio con testa a doppia piastra in inox, tagliata con il laser.
Il prototipo era al centro, Lui si addentrava nella descrizione di particolari tecnici e Loro ascoltavano affascinati.
E’ sempre così: Carlo ha la capacità di prenderti per mano e tradurre in un linguaggio semplice dettagli complessi. Una cultura vasta che mette costantemente alla prova nel suo laboratorio. Tu lo ascolti e Lui ti sorprende.
Ma questa volta sono stato io a sorprenderlo.
Appena entrato, l’ho salutato in modo caloroso e gli ho messo tra le braccia il telaio di Daniel:
“dimmi cosa ne pensi maestro Carlo…è acciaio inox Columbus…anche le congiunzioni in inox…”
Si è azzittito…ha iniziato a far ruotare il telaio, ha tolto gli occhiali e ha aguzzato la vista…
ha scrutato le congiunzioni, i forcellini, il profilo…poi ha fatto scorrere le dita sulla superficie dei tubi, gli angoli, i punti di saldatura.
Le sue mani lo hanno esaminato lentamente e, mentre guardava me, si concentrava sulle sensazioni che il contatto col telaio gli restituiva. Sensazioni che confrontava con tutte quelle maturate in lunghi decenni di esperienza. Quindi gli occhi sono ritornati su quell’oggetto che ormai aveva monopolizzato la sua attenzione e spento la sua loquacità.
Alla fine: “chiunque abbia realizzato questo telaio lavora in modo eccellente…si intuisce una precisione di lavoro, un’attenzione ai particolari, una cura nella progettazione, una tecnica di saldatura raffinatissima. Nessuna sbavatura. Credo che sia impossibile, oggi, raggiungere tali livelli e impensabile superare risultati come questo.”
Era emozionato, come solo un esperto telaista, umile e consapevole delle difficoltà del suo lavoro, riesce ad emozionarsi di fronte ad un telaio di cui apprezza la realizzazione e il risultato finale.
Ed è rimasto in attesa che gli raccontassi la storia di quel telaio…e così ho fatto.
Poi ho preso il telefono, ho chiamato Daniel e gli ho presentato Carlo Carlà.
La conversazione è stata cordiale, semplice, ma carica di emozione.
Per Daniel certamente ma soprattutto per Carlo, perché il suo cruccio maggiore in questi anni era l’idea che tanta tradizione ed esperienza telaistica costruita sull’acciaio si perdesse nel tempo, soverchiata dall’uso di nuovi materiali. Il suo pensiero è sempre stato rivolto ai più giovani, il suo desiderio.. “..vorrei insegnare e lasciare a qualcuno quello che so fare..”.
I contenuti della telefonata ve li racconterà Daniel se vorrà.
Io posso solo testimoniare la soddisfazione e l’entusiasmo di un “ragazzino” di 84 anni che riesce ancora ad appassionarsi al suo lavoro e a rimanere stupito di fronte al lavoro degli altri.
Alla fine, tenendo il telaio tra le mani, mi ha detto “..di fronte a lavori come questo, non chiamatemi maestro, sono solo vecchio..”
Un momento di nostalgia e forse tristezza…ma è stato solo un attimo, perché subito dopo mi ha portato a vedere un manubrio progettato e interamente realizzato da lui montato su una bici classica modelo R con freni a bacchetta…e poi le congiunzioni…e la soluzione della forcella e poi ancora…
Io lo ascoltavo ammirato, provando un affetto indescrivibile per un uomo che è riuscito a dare forma ai suoi sogni attraverso il suo lavoro.
 

Allegati

  • 1.jpg
    1.jpg
    125,2 KB · Visite: 232
  • 2.jpg
    2.jpg
    101,5 KB · Visite: 212
  • 3.jpg
    3.jpg
    94,6 KB · Visite: 204
  • Mi piace
Reactions: guido_1

OttoTubi

Fatto in Italia
29 Dicembre 2013
753
1.476
50
Valcomelico-BELLUNO-
Visita sito
Bici
OttoTubi XCR o titanio/carbobio
Il giorno dopo averlo ricevuto, come era già mia intenzione, ho portato il telaio a Monteroni di Lecce, nella bottega di Carlo Carlà. Il maestro, come al solito, era impegnato in una conversazione con una coppia di giovani ciclisti ragionando intorno ai disegni di un nuovo progetto: una forcella in acciaio con testa a doppia piastra in inox, tagliata con il laser.
Il prototipo era al centro, Lui si addentrava nella descrizione di particolari tecnici e Loro ascoltavano affascinati.
E’ sempre così: Carlo ha la capacità di prenderti per mano e tradurre in un linguaggio semplice dettagli complessi. Una cultura vasta che mette costantemente alla prova nel suo laboratorio. Tu lo ascolti e Lui ti sorprende.
Ma questa volta sono stato io a sorprenderlo.
Appena entrato, l’ho salutato in modo caloroso e gli ho messo tra le braccia il telaio di Daniel:
“dimmi cosa ne pensi maestro Carlo…è acciaio inox Columbus…anche le congiunzioni in inox…”
Si è azzittito…ha iniziato a far ruotare il telaio, ha tolto gli occhiali e ha aguzzato la vista…
ha scrutato le congiunzioni, i forcellini, il profilo…poi ha fatto scorrere le dita sulla superficie dei tubi, gli angoli, i punti di saldatura.
Le sue mani lo hanno esaminato lentamente e, mentre guardava me, si concentrava sulle sensazioni che il contatto col telaio gli restituiva. Sensazioni che confrontava con tutte quelle maturate in lunghi decenni di esperienza. Quindi gli occhi sono ritornati su quell’oggetto che ormai aveva monopolizzato la sua attenzione e spento la sua loquacità.
Alla fine: “chiunque abbia realizzato questo telaio lavora in modo eccellente…si intuisce una precisione di lavoro, un’attenzione ai particolari, una cura nella progettazione, una tecnica di saldatura raffinatissima. Nessuna sbavatura. Credo che sia impossibile, oggi, raggiungere tali livelli e impensabile superare risultati come questo.”
Era emozionato, come solo un esperto telaista, umile e consapevole delle difficoltà del suo lavoro, riesce ad emozionarsi di fronte ad un telaio di cui apprezza la realizzazione e il risultato finale.
Ed è rimasto in attesa che gli raccontassi la storia di quel telaio…e così ho fatto.
Poi ho preso il telefono, ho chiamato Daniel e gli ho presentato Carlo Carlà.
La conversazione è stata cordiale, semplice, ma carica di emozione.
Per Daniel certamente ma soprattutto per Carlo, perché il suo cruccio maggiore in questi anni era l’idea che tanta tradizione ed esperienza telaistica costruita sull’acciaio si perdesse nel tempo, soverchiata dall’uso di nuovi materiali. Il suo pensiero è sempre stato rivolto ai più giovani, il suo desiderio.. “..vorrei insegnare e lasciare a qualcuno quello che so fare..”.
I contenuti della telefonata ve li racconterà Daniel se vorrà.
Io posso solo testimoniare la soddisfazione e l’entusiasmo di un “ragazzino” di 84 anni che riesce ancora ad appassionarsi al suo lavoro e a rimanere stupito di fronte al lavoro degli altri.
Alla fine, tenendo il telaio tra le mani, mi ha detto “..di fronte a lavori come questo, non chiamatemi maestro, sono solo vecchio..”
Un momento di nostalgia e forse tristezza…ma è stato solo un attimo, perché subito dopo mi ha portato a vedere un manubrio progettato e interamente realizzato da lui montato su una bici classica modelo R con freni a bacchetta…e poi le congiunzioni…e la soluzione della forcella e poi ancora…
Io lo ascoltavo ammirato, provando un affetto indescrivibile per un uomo che è riuscito a dare forma ai suoi sogni attraverso il suo lavoro.
grazie Riccardo
 

richsea

Pedivella
25 Maggio 2008
302
15
Salento...dove il mare è turchese
Visita sito
Bici
OttoTubi XCR. Passoni Top Evolution decorata da Pegoretti. Singlespeed Columbus Spirit di Barco.
poche parole...parlano le immagini...montaggio che attende qualche rifinitura.
 

Allegati

  • 42.jpg
    42.jpg
    122,6 KB · Visite: 205
  • 43.jpg
    43.jpg
    121,3 KB · Visite: 166
  • 44.jpg
    44.jpg
    121,5 KB · Visite: 158
  • 45.jpg
    45.jpg
    112,2 KB · Visite: 148
  • 46.jpg
    46.jpg
    119 KB · Visite: 150
  • 47.jpg
    47.jpg
    91,6 KB · Visite: 156