Parigi Brest Parigi 2015

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
24.223
27.862
99
dove capita
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Mi parlate un po' della vostra esperienza sonno / riposo alla PBP? E' pensabile gestire le 24 ore del giorno pedalando 300 km e poi dormire un 5-6 ore?

Se ne è parlato tanto in passato ed alla fine è una cosa completamente soggettiva: c'è chi fa microsonni di 15-30 minuti alla bisogna (forse la tattica migliore se si pensa a fare il tempo), chi dorme un paio d'ore, chi arriva a Brest e si ficca in albergo a dormire 10h, etc...

Molto dipende dal proprio ritmo di pedalata secondo me. Se si viaggia a ritmo 50h le esigenze non sono le stesse di chi sta sul filo delle 90.
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Pianeta Terra
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Bici
Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Mi parlate un po' della vostra esperienza sonno / riposo alla PBP? E' pensabile gestire le 24 ore del giorno pedalando 300 km e poi dormire un 5-6 ore?

Parlando da "normale" e lasciando quindi perdere le strategie di quelli che chiudono la PBP sotto le 70 ore, è consigliabile riposare alcune ore per notte, per evitare di finirla stravolti dal sonno.

Classicamente la PBP viene divisa in 3/4 tappe che corrispondono alle 90 ore del tempo massimo (3 giorni e 18 ore).

Una prima tappa di circa 450 km fino a Loudéac, con la prima notte sui pedali e sosta all'inizio della seconda a Loudéac.
Una seconda tappa fra Loudéac , Brest e ritorno a Loudéac di circa 300 km con una seconda sosta per riposare sempre a Loudéac.
Una terza tappa di circa 300 km fino a Villaines-la-Juhel con una sosta per riposare.
Una quarta tappa di circa 150 km fino a Parigi.
Se si è in buone condizioni la terza tappa può unirsi alla quarta, arrivando direttamente a Parigi; "tanto mancano solo 150 km e non ha senso fermarsi con così pochi km ancora da fare..."

Siccome il controllo dormitorio di Loudéac era sempre sovraffollato sono stati aggiunti altri due punti dormitorio, uno a Quedillac e uno a Saint-Nicolas-du-Pelem; potrebbe essere una buona idea fermarsi a dormire li evitando la calca.

La durata delle soste sonno dipende ovviamente dal tempo a disposizione e dalla velocità media che si riesce a tenere.
In genere 4 ore di sonno per sosta possono anche essere sufficienti; a queste vanno aggiunti i tempi persi ai controlli, quelli per mangiare e trovare una sistemazione per la notte, e non è poco il tempo che si perde in queste occasioni.
6-7 ore di sonno per notte potrebbero essere un lusso, ma naturalmente questo dipende molto dalla velocità che si riesce a tenere.
In ogni caso, completato il 600 km di qualificazione dovresti avere le idee molto più chiare riguardo alle medie reali che puoi sostenere sulle lunghe distanze.

Riguardo alla possibilità di fare tappe da 300 km, tieni presente che, partendo la sera è abbastanza facile percorrere i primi 450 km senza soste ed arrivare a Loudéac in 24 ore mentre i 300 km per andare e tornare da Brest sono più impegnativi.
Tornato a Loudeac restano da percorrere altri 450 km, e poi o-o
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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Saint-Nicolas-du-Pelem; potrebbe essere una buona idea fermarsi a dormire li evitando la calca.

Io avevo tirato dritto a Brest pensando di fermarmi a dormire al ritorno li, ma c'erano 4 brandine in croce tutte occupate. Se non cambiano niente non è proprio il massimo dell'accoglienza...
Unica nota positiva l'insalata russa che vendevano sotto il tendone...:-)


a queste vanno aggiunti i tempi persi ai controlli, quelli per mangiare e trovare una sistemazione per la notte, e non è poco il tempo che si perde in queste occasioni.

Sante parole. Anche cercando di sbrigarsi ai controlli si perde davvero parecchio tempo. In particolare se si mangia (e credo mangino tutti).

In ogni caso, completato il 600 km di qualificazione dovresti avere le idee molto più chiare riguardo alle medie reali che puoi sostenere sulle lunghe distanze.

Considerando però che riuscire a mantenere la stessa media sui 600 di ritorno è cosa per pochi. Non pochi DNF sono proprio gente che é arrivata a Brest in 24h e poi è esplosa al ritorno (considerando però anche che é gente che non aveva probabilmente grande interesse a finirla e basta).
 

ivanorange

Pignone
3 Dicembre 2014
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Alan
Avevo scordato che si parte il pomeriggio. Idealmente sarebbe ottimale partire la mattina per conciliare i ritmi sonno -pedalata con il bioritmo naturale. Ma significherebbe anche andare più veloce perché si hanno a disposizione solo 84h.
Cercando nella brochure non trovo gli orari di apertura e chiusura dei controlli...


Parlando da "normale" e lasciando quindi perdere le strategie di quelli che chiudono la PBP sotto le 70 ore, è consigliabile riposare alcune ore per notte, per evitare di finirla stravolti dal sonno.

Classicamente la PBP viene divisa in 3/4 tappe che corrispondono alle 90 ore del tempo massimo (3 giorni e 18 ore).

Una prima tappa di circa 450 km fino a Loudéac, con la prima notte sui pedali e sosta all'inizio della seconda a Loudéac.
Una seconda tappa fra Loudéac , Brest e ritorno a Loudéac di circa 300 km con una seconda sosta per riposare sempre a Loudéac.
Una terza tappa di circa 300 km fino a Villaines-la-Juhel con una sosta per riposare.
Una quarta tappa di circa 150 km fino a Parigi.
Se si è in buone condizioni la terza tappa può unirsi alla quarta, arrivando direttamente a Parigi; "tanto mancano solo 150 km e non ha senso fermarsi con così pochi km ancora da fare..."

Siccome il controllo dormitorio di Loudéac era sempre sovraffollato sono stati aggiunti altri due punti dormitorio, uno a Quedillac e uno a Saint-Nicolas-du-Pelem; potrebbe essere una buona idea fermarsi a dormire li evitando la calca.

La durata delle soste sonno dipende ovviamente dal tempo a disposizione e dalla velocità media che si riesce a tenere.
In genere 4 ore di sonno per sosta possono anche essere sufficienti; a queste vanno aggiunti i tempi persi ai controlli, quelli per mangiare e trovare una sistemazione per la notte, e non è poco il tempo che si perde in queste occasioni.
6-7 ore di sonno per notte potrebbero essere un lusso, ma naturalmente questo dipende molto dalla velocità che si riesce a tenere.
In ogni caso, completato il 600 km di qualificazione dovresti avere le idee molto più chiare riguardo alle medie reali che puoi sostenere sulle lunghe distanze.

Riguardo alla possibilità di fare tappe da 300 km, tieni presente che, partendo la sera è abbastanza facile percorrere i primi 450 km senza soste ed arrivare a Loudéac in 24 ore mentre i 300 km per andare e tornare da Brest sono più impegnativi.
Tornato a Loudeac restano da percorrere altri 450 km, e poi o-o
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Avevo scordato che si parte il pomeriggio. Idealmente sarebbe ottimale partire la mattina per conciliare i ritmi sonno -pedalata con il bioritmo naturale. Ma significherebbe anche andare più veloce perché si hanno a disposizione solo 84h.
Cercando nella brochure non trovo gli orari di apertura e chiusura dei controlli...

Avendo la capacità e la certezza di stare agevolmente sotto le 84 ore, la partenza al mattino consente di evitare una notte sui pedali e questo non è male.
Si perde il fascino della partenza serale, e questo è un peccato perché la fila di lucine rosse che si perde all'orizzonte è uno spettacolo indimenticabile per chi pedala anche guardandosi attorno, ma in compenso si evita la calca ai controlli.

Per gli orari ufficiali di apertura e chiusura dei controlli devi verificare quanto scritto sulla "carta gialla" che riceverai una volta iscritto.
Se ti interessa un dato di massima considera che 1225 km in 90 ore vogliono dire una media di circa 13,6 km/ora. in funzione dell'orario di partenza e della distanza puoi calcolare l'orario limite.
Certo che se disgraziatamente sei già al limite dopo 300 km puoi "trovare lungo" per tornare a Parigi.
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Bici
Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
dal Carnet de route del 2011

km 0 - St-Quentin-en-Yvelines 21/8 ore 18:00
km 221 - Villaines-la-Juhel da 22/8 ore 00:59 a 22/8 ore 08:44
km 310 - Fougères da 22/8 ore 03:57 a 22/8 ore 14:40
km 364 - Tinténiac da 22/8 ore 05:45 a 22/8 ore 18:38
km 449 - Loudeac da 22/8 ore 08:49 a 23/8 ore 01:08
km 525 - Carhaix-Plouguer da 22/8 ore 11:32 a 23/8 ore 06:59
km 618 - Brest da 22/8 ore 15:08 a 23/8 ore 13:19
km 703 - Carhaix-Plouguer da 22/8 ore 18:24 a 23/8 ore 19:51
km 782 - Loudeac da 22/8 ore 21:42 a 24/8 ore 01:56
km 867 - Tinténiac da 23/8 ore 01:34 a 24/8 ore 08:47
km 921 - Fougères da 23/8 ore 04:01 a 24/8 ore 13:04
km 1009 - Villaines-la-Juhel da 23/8 ore 08:01 a 24/8 ore 20:12
km 1090 - Mortagne-au-Perche da 23/8 ore 12:00 a 25/8 ore 01:56
km 1165 - Dreux da 23/8 ore 15:45 a 25/8 ore 07:12
km 1230 - St-Quentin-en-Yvelines da 23/8 ore 19:00 a 25/8 ore 12:00

Naturalmente non è certo che nel 2015 gli orari siano questi, ma visto che il tracciato non dovrebbe discostarsi molto da quello del 2011, anche gli orari max e min dovrebbero essere abbastanza uguali.
Le 18:00 erano la partenza del primo gruppo; i successivi avevano una partenza differita e quindi i loro passaggi ai controlli erano differiti dello stesso tempo.
Chi partiva il 22/8 alle 20:00 doveva arrivare a Parigi entro le 14:00 del 25/8.
 

marco.soardi

Pedivella
10 Febbraio 2012
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192
Collebeato (BS)
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bdc-tandem
Mi parlate un po' della vostra esperienza sonno / riposo alla PBP? E' pensabile gestire le 24 ore del giorno pedalando 300 km e poi dormire un 5-6 ore?

Noi partiamo in tandem alle 17.30 di domenica.
Abbiamo pensato ( tutta teoria.....) di arrivare in 27-29h a Carhaix Plouguer percorrendo 525 km.
Già prenotato un albergo in prossimità del controllo e del ristoro, mio cognato ci precede con tutto quello che può servire, pensiamo ad una sosta di 7h complessive, controllo, ristoro,doccia,sonno, colazione.
Ripartiti, doppiata Brest, si ritorna sui propri passi e si fa tappa a Tinteniac, anche li si è prenotato un hotel sempre nelle vicinanze del controllo, contiamo di percorrere 342 km in 20h con una sosta di 7h anche qui.
Ci "rimangono" poi gli ultimi 363 km da chiudere con la quarta notte in sella come la prima in 26h
Siamo sul filo delle 90h......che il Signore ci protegga anche se ha a che fare con due randagi bastardi e peccatori.
Quattro anni fa ho dormito dove capitava per mezz'ora ogni volta, l'ho chiusa in 87h e mezza e ne sono uscito devastato.
Ho poi partecipato a dei gruppi di auto aiuto, di quelli che .....tutti in cerchio e mano nella mano "ciao mi chiamo Marco ho fatto la P-B-P e sto cercando di smettere"......non è servito a nulla, anche la mia consorte s'è fatta prendere.
In tandem è tutto più complicato, ma almeno ci sembra di aver organizzato al meglio le soste e ci concediamo pure il cognato in ammiraglia, non è molto da randagi ma ci da una buona sicurezza a livello di testa.
Un poco come tra gli alpinisti......chi in vetta arriva in solitaria e chi ha bisogno dei portatori Sherpa.
Vabbè va ....un salutissimo a tutti.
Armida e Marco
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Quattro anni fa ho dormito dove capitava per mezz'ora ogni volta, l'ho chiusa in 87h e mezza e ne sono uscito devastato.
Ho poi partecipato a dei gruppi di auto aiuto, di quelli che .....tutti in cerchio e mano nella mano "ciao mi chiamo Marco ho fatto la P-B-P e sto cercando di smettere"......non è servito a nulla, anche la mia consorte s'è fatta prendere.

:-)
 

EuroToni

Find Beautiful Girls in your town for night
12 Settembre 2013
415
10
Usa
www.cycling3e60.it
Bici
Vetta Forever
Noi partiamo in tandem alle 17.30 di domenica.
Abbiamo pensato ( tutta teoria.....) di arrivare in 27-29h a Carhaix Plouguer percorrendo 525 km.
Già prenotato un albergo in prossimità del controllo e del ristoro, mio cognato ci precede con tutto quello che può servire, pensiamo ad una sosta di 7h complessive, controllo, ristoro,doccia,sonno, colazione.
Ripartiti, doppiata Brest, si ritorna sui propri passi e si fa tappa a Tinteniac, anche li si è prenotato un hotel sempre nelle vicinanze del controllo, contiamo di percorrere 342 km in 20h con una sosta di 7h anche qui.
Ci "rimangono" poi gli ultimi 363 km da chiudere con la quarta notte in sella come la prima in 26h
Siamo sul filo delle 90h......che il Signore ci protegga anche se ha a che fare con due randagi bastardi e peccatori.
Quattro anni fa ho dormito dove capitava per mezz'ora ogni volta, l'ho chiusa in 87h e mezza e ne sono uscito devastato.
Ho poi partecipato a dei gruppi di auto aiuto, di quelli che .....tutti in cerchio e mano nella mano "ciao mi chiamo Marco ho fatto la P-B-P e sto cercando di smettere"......non è servito a nulla, anche la mia consorte s'è fatta prendere.
In tandem è tutto più complicato, ma almeno ci sembra di aver organizzato al meglio le soste e ci concediamo pure il cognato in ammiraglia, non è molto da randagi ma ci da una buona sicurezza a livello di testa.
Un poco come tra gli alpinisti......chi in vetta arriva in solitaria e chi ha bisogno dei portatori Sherpa.
Vabbè va ....un salutissimo a tutti.
Armida e Marco

Bravo Marco,
probabilmente ci si vedrà, cappero io niente Sherpa, mi sa che ci sarò pure io al gruppo di aiuto. o-o
 

ivanorange

Pignone
3 Dicembre 2014
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Alan
Noi partiamo in tandem alle 17.30 di domenica.
Abbiamo pensato ( tutta teoria.....) di arrivare in 27-29h a Carhaix Plouguer percorrendo 525 km.
Già prenotato un albergo in prossimità del controllo e del ristoro, mio cognato ci precede con tutto quello che può servire, pensiamo ad una sosta di 7h complessive, controllo, ristoro,doccia,sonno, colazione.
Ripartiti, doppiata Brest, si ritorna sui propri passi e si fa tappa a Tinteniac, anche li si è prenotato un hotel sempre nelle vicinanze del controllo, contiamo di percorrere 342 km in 20h con una sosta di 7h anche qui.
Ci "rimangono" poi gli ultimi 363 km da chiudere con la quarta notte in sella come la prima in 26h
Siamo sul filo delle 90h......che il Signore ci protegga anche se ha a che fare con due randagi bastardi e peccatori.
Quattro anni fa ho dormito dove capitava per mezz'ora ogni volta, l'ho chiusa in 87h e mezza e ne sono uscito devastato.
Ho poi partecipato a dei gruppi di auto aiuto, di quelli che .....tutti in cerchio e mano nella mano "ciao mi chiamo Marco ho fatto la P-B-P e sto cercando di smettere"......non è servito a nulla, anche la mia consorte s'è fatta prendere.
In tandem è tutto più complicato, ma almeno ci sembra di aver organizzato al meglio le soste e ci concediamo pure il cognato in ammiraglia, non è molto da randagi ma ci da una buona sicurezza a livello di testa.
Un poco come tra gli alpinisti......chi in vetta arriva in solitaria e chi ha bisogno dei portatori Sherpa.
Vabbè va ....un salutissimo a tutti.
Armida e Marco

Bella tattica questa delle soste in albergo. Mi fa sentire la PBP meno impresa e più una cicloturistica spinta: godersi il paesaggio, riposare bene e ripartire con un'abbondante colazione. Il pensiero poi di arrivare all'albergo e farsi una bella dormita credo sia un ottimo stimolo per raggiungere le varie tappe-albergo!
 

Zonzolo

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Bella tattica questa delle soste in albergo. Mi fa sentire la PBP meno impresa e più una cicloturistica spinta: godersi il paesaggio, riposare bene e ripartire con un'abbondante colazione. Il pensiero poi di arrivare all'albergo e farsi una bella dormita credo sia un ottimo stimolo per raggiungere le varie tappe-albergo!

L'idea è ottima perché riposare decentemente è fondamentale per concludere la PBP divertendosi.
L'unico problema è che se capita un imprevisto la flessibilità della logistica è bassa.
Inoltre occorre verificare che l'albergo sia disponibile (ed immagino che lo sia) ad accogliere e far uscire persone in orari che potrebbero essere "improbabili".
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
3.875
130
Piovene Rocchette (Vicenza)
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
Purtroppo tutto quello che si prevede va regolarmente a farsi friggere , inoltre ti per rimanere in tabella di marcia, ti impone ritmi che non sono quelli dettati dal proprio corpo , gli unici giusti , certo in tandem i corpi sono due e per forza di cose servono dei compromessi .
Io l'ho fatta da solo è fu una decisione col senno di poi azzeccata .
Ho seguito il ritmo del mio corpo senza mai metterlo in sofferenza , e lui mi ha ripagato facendomi arrivare alla fine in perfetto stato con il sorriso in volto , e in più mi sono divertito dal primo all'ultimo metro .
Riassumendo , non faccio mai progetti o previsioni , né tanto meno stilo tabelle di marcia .
Sono sempre arrivato senza il minimo problema , ovvio alla base serve un gran spirito di adattamento , sei ti ritieni un randonneur , fa parte del tuo DNA .
 

Ser pecora

Diretur
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Purtroppo tutto quello che si prevede va regolarmente a farsi friggere , inoltre ti per rimanere in tabella di marcia, ti impone ritmi che non sono quelli dettati dal proprio corpo , gli unici giusti , certo in tandem i corpi sono due e per forza di cose servono dei compromessi .
Io l'ho fatta da solo è fu una decisione col senno di poi azzeccata .
Ho seguito il ritmo del mio corpo senza mai metterlo in sofferenza , e lui mi ha ripagato facendomi arrivare alla fine in perfetto stato con il sorriso in volto , e in più mi sono divertito dal primo all'ultimo metro .
Riassumendo , non faccio mai progetti o previsioni , né tanto meno stilo tabelle di marcia .
Sono sempre arrivato senza il minimo problema , ovvio alla base serve un gran spirito di adattamento , sei ti ritieni un randonneur , fa parte del tuo DNA .

Quoto al 100%. Le tabelle secondo me sono un rischio oltre che fonte di angoscia.
Quello che fa la differenza rispetto altri ambiti del ciclismo (Gf) é proprio lo spirito di adattamento: il male al cü, la fame di notte in mezzo al nulla, il freddo all'alba, il sonno...e la capacità di mettere tutto in un angolino della testa e tirare avanti.
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Le tabelle secondo me sono un rischio oltre che fonte di angoscia.

I piani si fanno, sapendo che non verranno mai rispettati. (Non è una frase mia, la disse il generale Eisenhower subito prima del D day).

Certo se pensi che il tuo piano sia il Vangelo, capire che non lo stai rispettando può essere una fonte di stress notevole.
Se il tuo piano è invece una traccia che ti consente di capire cosa sta succedendo e sei capace a non fartene condizionare, può servirti per gestirti al meglio.
Il problema non è la pianificazione, ma l'approccio che ciascuno di noi ha alla pianificazione.
Se hai il dubbio che possa essere fonte di angoscia fai benissimo a non pensarci nemmeno. :yoga:

Nel 2011 il mio ciclocomputer si guastò dopo 100 metri dal via e feci tutta la PBP senza avere alcun dato su distanze, velocità, tempo ecc.
Per me fu davvero complicato non avere riferimenti, ma ho un amico, molto forte, che nelle GF non usava il ciclocomputer perché non ne sentiva il bisogno e per lui era inutile usarlo.


Quello che fa la differenza rispetto altri ambiti del ciclismo (Gf) é proprio lo spirito di adattamento: il male al cü, la fame di notte in mezzo al nulla, il freddo all'alba, il sonno...e la capacità di mettere tutto in un angolino della testa e tirare avanti.

Questo è verissimo, è la testa e non solo le gambe quello che consente di fare certe cose. Quando le gambe non ce la fanno più è la testa che dice loro: "poche storie! smettetela di lamentarvi e continuate a pedalare!".