Tra l'altro ... la 100ima vittoria da pro per Sagan:
http://www.cyclingnews.com/features/the-100-wins-of-peter-sagan-gallery/
Un buon numero di vittorie per un ciclista che qualche "esperto" aveva definito un piazzato non vincente...
Tra l'altro ... la 100ima vittoria da pro per Sagan:
http://www.cyclingnews.com/features/the-100-wins-of-peter-sagan-gallery/
Pensavo: fra Viviani e Trentin.... su chi puntiamo per una medaglia ai mondiali? (oro non penso, ma gli altri due metalli sono fattibili)
Un buon numero di vittorie per un ciclista che qualche "esperto" aveva definito un piazzato non vincente...
Pensavo: fra Viviani e Trentin.... su chi puntiamo per una medaglia ai mondiali? (oro non penso, ma gli altri due metalli sono fattibili)
Concordo pienamente.Viviani sta attraversando un periodo in cui vola, anche Trentin, ma in caso di arrivo in volata il veronese ne ha di più. Ha vinto in francia una gara con 3800 metri di dislivello, questo da garanzie.
Trentin ha vinto di più, è vero, ma con l'ordine d'arrivo in mano il nome dei battuti non è paragonabile.
Detto questo sono dell'idea che l'Italia non debba corre in prospettiva della volata generale, ma in caso la corsa scorresse lentamente avremmo la carta giusta da giocare.
Concordo pienamente.
Trentin è così in forma che può essere giocato anche in una fuga che si muovesse nei giri finali, selezionando un gruppetto dove potrebbe dire la sua. E lo stesso si potrebbe fare con Colbrelli.
Viviani invece lo terrei per la volata finale dove ritengo abbia delle chances anche di fronte ai velocisti più accreditati. A tal fine ritengo che gli avversari saranno Kristoff,Sagan, GVA, EBH e Degenkolb più che velocisti puri come Demare, Bouhanni, Groenenwegen e Kittel, quest'ultimo in condizione veramente precaria.
Concordo pienamente.
Trentin è così in forma che può essere giocato anche in una fuga che si muovesse nei giri finali, selezionando un gruppetto dove potrebbe dire la sua. E lo stesso si potrebbe fare con Colbrelli.
Viviani invece lo terrei per la volata finale dove ritengo abbia delle chances anche di fronte ai velocisti più accreditati. A tal fine ritengo che gli avversari saranno Kristoff,Sagan, GVA, EBH e Degenkolb più che velocisti puri come Demare, Bouhanni, Groenenwegen e Kittel, quest'ultimo in condizione veramente precaria.
Ho letto che il percorso presenta un ultima salita da 1500m, se il gruppo arriva compatto e su quello strappo partono Sagan - GVA c'è spazio per pochi (forse il solo Kiato potrebbe seguirli a patto che sia in forma stile tour), tutto però dipende dalle dinamiche di gara e su quanto si spremeranno nei 200km prima.
Ho letto che il percorso presenta un ultima salita da 1500m, se il gruppo arriva compatto e su quello strappo partono Sagan - GVA c'è spazio per pochi (forse il solo Kiato potrebbe seguirli a patto che sia in forma stile tour), tutto però dipende dalle dinamiche di gara e su quanto si spremeranno nei 200km prima.
Un buon numero di vittorie per un ciclista che qualche "esperto" aveva definito un piazzato non vincente...
oltre che un 'sopravvalutato'...
E aggiungerei ... di soli 27 anni
Sì ma la pendenza non è tale da permettere selezione. Poi tieni presente che GVA controlla Sagan e così rischiano di perdere tutti e due (già successo, anche a Montreal domenica scorsa). Per me il favorito n.1 resta Kristoff che ha una ottima tenuta su questi strappi e che prepara il mondiale da inizio stagione. Semmai ho dei dubbi sull'intesa con EBH... anche lui ci tiene a vincere a casa.
In carriera ha vinto una gara su 6 di quelle a cui ha partecipato.
E fatto top 10 quasi nel 60% delle corse.
Non credo serva aggiungere altro.
In carriera ha vinto una gara su 6 di quelle a cui ha partecipato.
E fatto top 10 quasi nel 60% delle corse.
Non credo serva aggiungere altro.
Dopo la salita mancano 10 km x andare all'arrivo. Secondo me sarà difficile l'arrivo di un uomo da solo, se dovesse essere di sicuro non uno dei super favoriti. Molto probabile una volata ristrettaSì ma la pendenza non è tale da permettere selezione. Poi tieni presente che GVA controlla Sagan e così rischiano di perdere tutti e due (già successo, anche a Montreal domenica scorsa). Per me il favorito n.1 resta Kristoff che ha una ottima tenuta su questi strappi e che prepara il mondiale da inizio stagione. Semmai ho dei dubbi sull'intesa con EBH... anche lui ci tiene a vincere a casa.
Io vorrei fare una riflessione sulle squadre che hanno debuttato in questo 2017, nonostante manchino ancora delle classiche molto importanti, sulla base dell'80% della stagione trascorsa:
BAHREIN MERIDA non si è mai distinta per compattezza, spessissimo non attrezzata per supportare i capitani. In complesso, 2 podi nei GT e classiche del nord sono un bottino che pone basi solide. In sostanza i capitani sono stati all'altezza, i gregari meno. Si salva solo Pollizzotti. Ad onore del vero va sottolineata la sfortuna che ha coinvolto questi ragazzi con 3 infortuni gravi lungodegenti, e tutti atleti molto importanti.
UAE EMIRATES manca di stelle di primo ordine e manca di risultati di rilievo, si sono messi in luce però ragazzi in prospettiva molto interessanti. Oltre a Mentjens che non entusiasma ma porta a casa punti preziosi, mi sono piaciuti parecchio Petilli al Giro e Valerio Conti. Cominciano a mettere fuori il naso anche primi anni come Consonni e -----. Con gli investimenti che ci sono all'orizzonte puo' diventare una squadra tra le migliori. In ogni caso molto più positiva questa stagione in confronto alle ultime 3 della Lampre.
BORA HANSGROHE in molti, io compreso, avevano sollevato perplessità quando Sagan ha optato per questa formazione nata sulle ceneri delle Bora-Argon 18, dopo una primavera nella quale il campione del mondo ha corso da solo contro tutti, come da previsioni, con il passare dei mesi le maglie grigie hanno cominciato a farsi notare in testa al gruppo mettendo in mostra nuovi ragazzi con ottime capacità. Su tutte la sorpresa della prima maglia rosa al Giro che ha dimostrato di non essere una meteora. Migliorabile ma ha sorpreso in positivo.
Tra le delusioni piuttosto metterei la Cannondale (nonostante il podio al Tour) e la Movistar! Con il potenziale che si ritrova è stata una annata nella quale il solo Valverde è stato all'altezza delle aspettative, se non oltre.
Nella UAE ti sei dimenticato di citare Ulissi che vince la sua prima classica WT (finora solo vittorie in tappe di giri WT ma mai classiche di un giorno) raddrizzando una stagione iniziata col botto ma finora sotto le aspettative.
Ad essere sinceri mi aspettavo di più da Ulissi, lo considero un grande ma sta dimostrando limiti caratteriali. Perchè quando punta ad un obbiettivo con convinzione sbaglia pochissimo. Da uno come lui mi aspetto un podio alla Liegi o una tappa al tour. In ogni caso molto più protagonista di quanto non abbia fatto fino ad ora.
Spero che ci legga e gli serva da stimolo
Io vorrei fare una riflessione sulle squadre che hanno debuttato in questo 2017, nonostante manchino ancora delle classiche molto importanti, sulla base dell'80% della stagione trascorsa:
BAHREIN MERIDA non si è mai distinta per compattezza, spessissimo non attrezzata per supportare i capitani. In complesso, 2 podi nei GT e classiche del nord sono un bottino che pone basi solide. In sostanza i capitani sono stati all'altezza, i gregari meno. Si salva solo Pollizzotti. Ad onore del vero va sottolineata la sfortuna che ha coinvolto questi ragazzi con 3 infortuni gravi lungodegenti, e tutti atleti molto importanti.
UAE EMIRATES manca di stelle di primo ordine e manca di risultati di rilievo, si sono messi in luce però ragazzi in prospettiva molto interessanti. Oltre a Mentjens che non entusiasma ma porta a casa punti preziosi, mi sono piaciuti parecchio Petilli al Giro e Valerio Conti. Cominciano a mettere fuori il naso anche primi anni come Consonni e -----. Con gli investimenti che ci sono all'orizzonte puo' diventare una squadra tra le migliori. In ogni caso molto più positiva questa stagione in confronto alle ultime 3 della Lampre.
BORA HANSGROHE in molti, io compreso, avevano sollevato perplessità quando Sagan ha optato per questa formazione nata sulle ceneri delle Bora-Argon 18, dopo una primavera nella quale il campione del mondo ha corso da solo contro tutti, come da previsioni, con il passare dei mesi le maglie grigie hanno cominciato a farsi notare in testa al gruppo mettendo in mostra nuovi ragazzi con ottime capacità. Su tutte la sorpresa della prima maglia rosa al Giro che ha dimostrato di non essere una meteora. Migliorabile ma ha sorpreso in positivo.
Tra le delusioni piuttosto metterei la Cannondale (nonostante il podio al Tour) e la Movistar! Con il potenziale che si ritrova è stata una annata nella quale il solo Valverde è stato all'altezza delle aspettative, se non oltre.