ciao,
la Merida ride 4000 è testata dalla rivista francese le cycle (peso 8,3 kg in taglia M senza pedali).Ti faccio una traduzione ed una sentesi del giudizio:
Cose non apprezzate:
- la sella abbastanza spartana e conviene più ad un ciclista tonico che a un cicloturista.
Cose apprezzate:
- I freni sono efficaci, pur non essendo modulabili e potenti come i 105 procurano una buon frenata
- le
ruote sono quasi delle ruote tradizionali. Con pneumatici da 25 sono rigide e confortevoli
- Movimento centrale molto rigido. La bici è stabile, forse anche troppo per un utilizzatore tradizionale.
La Ride 4000, in particolare il suo telaio, è utilizzato dai corridori del team Lampre-Merida nelle classiche del Nord. Questo a testimonianza delle qualità del telaio! Certamente non è un telaio per la competizione pura, ma questo tipo di bici è in grado di sopportare gli sforzi, che la maggior parte dei ciclisti amatori non sono in grado di riprodurre. La clientela a cui si indirizza questa Merida è dunque costituita dai granfondisti alla ricerca di efficacia e confort. Meno tonica di una Scultura o di un Reacto, la Ride fa la differenza sulla durata non stancando troppo il suo utilizzatore. Il pacco pignoni 11-32 permette di compensare l'assenza di una tripla e soprattutto di salire con relativa facilità con un telaio così esigente. Qui, il segreto è utilizzare degli sviluppi che danno la possibilità di far girare le gambe in qualunque condizione. Per quanto riguarda le periferiche, la bici merita un paio di ruote più legere per migliorare le sensazioni nei rilanci e nelle salite. Teniamo presente che si tratta di una bici per granfondista e durante le gare manca di vivacità. Su una gara in linea va ancora bene, ma non su gare in circuito. Ma dopo tutto non è la sua vocazione. Finalmente, non ripiangeremo che una cosa, il fatto che non ha un montaggio un pò più di alta gamma, in quanto questo telaio è in grado di supportarlo. Ergonomica, confortevole e rigida: non le manca niente.
Buone feste