Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

timmelsjoch

Cronoman
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Dipende, quest'anno alla Re Stelvio chi ha vinto e chi è salito a podio ha viaggiato sui 1400 o poco più.
considera che 1400 fatti allo Stelvio sono tanta roba, parti da 1250 e arrivi a 2750, il fattore quota incide parecchio..
confermo che 1400 di Vam vai a podio forse allo stelvio ma mai in altre gare in salita dove il traguardo è under 2000 di quota (salvo salite irregolari dove la vam è parecchio sfalsata).
Spogler quest'anno alla cronoscalata del Monte Colmo ha fatto 1000 di dislivello in 38' circa, a 1600 di VAM...daccordo che non è un'ora di salita, però...
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
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prendiamo due gemelli, separiamoli alla nascita (lo so, sono crudele:-|)
uno lo mettiamo in una famiglia che vede nello sport solo perdita di tempo...cresce senza far nulla e si sfoga nel cibo, arrivando intorno ai 40 anni in forte sovrappeso...
l'altro in una famiglia che lo invoglia a fare attività più diverse, poi piano piano sceglie il ciclismo, purtroppo non è un campione, ma continua a coltivare la passione da amatore, arrivando ad avere, a 40 anni, un discreto 4,5 W/kg.
il fratello "sfigato", si avvicina al ciclismo per perdere peso, si appassiona, nel giro di un paio d'anni arriva ad un buon peso forma, purtroppo con difficoltà, le cellule adipose hanno memoria, ma arriva ad avere lo stesso peso del fratello "fortunato"...
ora la domanda, dando un po' di tempo di adattamento, diciamo a 45 anni, raggiungono entrambi la stessa potenza specifica?

io ho forti dubbi...ma se la genetica in campo amatoriale conta così tanto...;)

Ma il discorso credo sia su un piano diverso (confronto fra persone con genetica differente).
Cmq nel tuo ragionamento tra fratelli manca una variabile, la percentuale di massimizzazione dai 40 anni quando il sedentario di attiva.
Metti che abbiano una genetica che vale "100" (un valore x tanto per esemplificare). Il sedentario per il suo stile di vita perde per strada 20 punti, quindi a 40 anni si trovano uno con 100, l'altro con 80 -> se si allenano alla pari, non c'è confronto -> se invece l'ex sedentario si allena al 100% del suo potenziale e l'altro non ottimizza del tutto...beh se la giocano.
Detto questo, quando vanno a una gara si confronteranno con coetanei che magari valgono 20 e altri che valgono 200... è lì che conta la genetica...
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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le cronoscalate amatoriali difficilmente si vincono con 1400 di vam,devono essere poco frequentate,perche' i migliori amatori italiani appunto stanno ad almeno 1500,che sono valori molto simili a dei professionisti su una salita secca,poi ovviamente il divario si amplia con i km e giornate di gara,ma i migliori scalatori italiani su una salita secca hanno poco da invidiare ad almeno il 30-40% dei prof italiani ed esteri
 
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max_good
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Detto questo, quando vanno a una gara si confronteranno con coetanei che magari valgono 20 e altri che valgono 200... è lì che conta la genetica...
Ammesso che tutti ottimizzano allenamamento nello stesso modo...è lo stesso discorso di quello sopra se quello che ha la storia "fortunata" non ottimizza potrebbe "perdere"...

tutto nasce dal fatto che le condizioni al contorno sono talmente differenti che non è certo che chi ha potenzialmente 200 lo stia tirando fuori tutto...inoltre i discorsi che faccio sono relativi ad un intorno ristretto...quello che mi è arrivato davanti di 5 o 10 min è solo più dotato o ha fatto meglio i compiti? e vale anche il viceversa, non mi ha dato 1h perchè il suo limite è quello o io ho fatto tutto per bene per tirare fuori il meglio di me...
 

sepica

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prendiamo due gemelli, separiamoli alla nascita (lo so, sono crudele:-|)
uno lo mettiamo in una famiglia che vede nello sport solo perdita di tempo...cresce senza far nulla e si sfoga nel cibo, arrivando intorno ai 40 anni in forte sovrappeso...
l'altro in una famiglia che lo invoglia a fare attività più diverse, poi piano piano sceglie il ciclismo, purtroppo non è un campione, ma continua a coltivare la passione da amatore, arrivando ad avere, a 40 anni, un discreto 4,5 W/kg.
il fratello "sfigato", si avvicina al ciclismo per perdere peso, si appassiona, nel giro di un paio d'anni arriva ad un buon peso forma, purtroppo con difficoltà, le cellule adipose hanno memoria, ma arriva ad avere lo stesso peso del fratello "fortunato"...
ora la domanda, dando un po' di tempo di adattamento, diciamo a 45 anni, raggiungono entrambi la stessa potenza specifica?

io ho forti dubbi...ma se la genetica in campo amatoriale conta così tanto...;)
ragionando sempre per assurdo, io dico di si, ovviamente il gap, di preparazione persa non la si puo colmare, pero conosco tanta tanta gente, che ha scoperto il ciclismo a 30 35 nonché 40 45 anni, e posso assicurati che l a maggior parte di loro lo hanno fatto perche muoversi e buttar giu il grosso peso, e la corsa non era consigliata proprio per problemi di peso, beh insomma persone di 90 95 kg, che scoperta l a bici si sono pure scoperti "campioncini"
P.S. la fortuna elle erne magre che una volta erano grasse, è che hanno si le cellule di grasso con memoria male hanno numericamente poche e poche rimangono, e tenendo queste sotto controllo (dimagrendo) rimangono appunto magri.
 

Doctor Speck

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Ammesso che tutti ottimizzano allenamamento nello stesso modo...è lo stesso discorso di quello sopra se quello che ha la storia "fortunata" non ottimizza potrebbe "perdere"...

tutto nasce dal fatto che le condizioni al contorno sono talmente differenti che non è certo che chi ha potenzialmente 200 lo stia tirando fuori tutto...inoltre i discorsi che faccio sono relativi ad un intorno ristretto...quello che mi è arrivato davanti di 5 o 10 min è solo più dotato o ha fatto meglio i compiti? e vale anche il viceversa, non mi ha dato 1h perchè il suo limite è quello o io ho fatto tutto per bene per tirare fuori il meglio di me...
Certo, ma queste casistiche "estreme" (il campione che cazzeggia o la pippa che si allena da pro) sono tanto meno probabili tanto più si è in ambiti agonistici, è relativamente poco probabile che "il campione che cazzeggia" corra spesso, proprio perchè cazzeggia.
 

FrancoNero

Pedivella
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prendiamo due gemelli, separiamoli alla nascita (lo so, sono crudele:-|)
uno lo mettiamo in una famiglia che vede nello sport solo perdita di tempo...cresce senza far nulla e si sfoga nel cibo, arrivando intorno ai 40 anni in forte sovrappeso...
l'altro in una famiglia che lo invoglia a fare attività più diverse, poi piano piano sceglie il ciclismo, purtroppo non è un campione, ma continua a coltivare la passione da amatore, arrivando ad avere, a 40 anni, un discreto 4,5 W/kg.
il fratello "sfigato", si avvicina al ciclismo per perdere peso, si appassiona, nel giro di un paio d'anni arriva ad un buon peso forma, purtroppo con difficoltà, le cellule adipose hanno memoria, ma arriva ad avere lo stesso peso del fratello "fortunato"...
ora la domanda, dando un po' di tempo di adattamento, diciamo a 45 anni, raggiungono entrambi la stessa potenza specifica?

io ho forti dubbi...ma se la genetica in campo amatoriale conta così tanto...;)
Probabilmente no. In qualsiasi tipo di risposta che non sia di tipo qualitativo (tipo colore degli occhi, capelli) ma quantitativo (governata da molti geni) c e una componente genetica e una componente esterna dovuta all'ambiente, in questo caso la famiglia in cui si cresce, lo stile di vita, se si e' sottoposti a certi tipi di input, etc. Immagino che in un caso del genere sia molto grande la componente esterna, ancora di piu' a 40 anni.
 

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Scalatore
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su una cosa sono quasi certo , se uno inizia da ragazzino allenandosi regolarmente , sara' sempre piu' forte del gemello che inizia a 40nni.
anzi se iniziando da giovani non si superano almeno i 1200 di VAM nella propria vita da ciclista , ecco non si e' geneticamente portati.
 
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Certo, ma queste casistiche "estreme" (il campione che cazzeggia o la pippa che si allena da pro) sono tanto meno probabili tanto più si è in ambiti agonistici, è relativamente poco probabile che "il campione che cazzeggia" corra spesso, proprio perchè cazzeggia.
non estreme, sono ben conscio che se prendo 1h qualcosa di differente c'è...ma quando sento dire al bar, perchè sono discorsi da bar, che il tale va forte e non si allena perchè è "dotato" mi vien da ridere, perchè poi magari vai a vedere e, appunto, non cazzeggia affatto...
 

Doctor Speck

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non estreme, sono ben conscio che se prendo 1h qualcosa di differente c'è...ma quando sento dire al bar, perchè sono discorsi da bar, che il tale va forte e non si allena perchè è "dotato" mi vien da ridere, perchè poi magari vai a vedere e, appunto, non cazzeggia affatto...
Per questi casi Strava ha aperto il vaso di Pandora :mrgreen:
 

Black Mamba 24

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Cinelli nemo disc acciaio
Doco la mia. Secondo me il discorso genetica va fatto soprattutto in ottica palestra e bb. In base a che sommatipo si e`, si possono modulare schede di allenamento e dieta nello specifico proprio per usufruire al meglio del fatto di essere endomorfo o ectomormo.
Negli sport di endurance a mio avviso e`80% allenamento il resto dieta e un pelo di genetica ok, ma Roglic ha iniziato ad andare in bici superati i 20 da un pezzo. sicuramente lo sci gli ha dato una base per la resistenza, capacita`polmonare ossigenazione sangue ecc, ma senza allenamento non sarebbe certo diventato uno dei migliori atleti del mondo
 
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ValeXX

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l'altro in una famiglia che lo invoglia a fare attività più diverse, poi piano piano sceglie il ciclismo, purtroppo non è un campione, ma continua a coltivare la passione da amatore, arrivando ad avere, a 40 anni, un discreto 4,5 W/kg.
il fratello "sfigato", si avvicina al ciclismo per perdere peso, si appassiona, nel giro di un paio d'anni arriva ad un buon peso forma, purtroppo con difficoltà, le cellule adipose hanno memoria, ma arriva ad avere lo stesso peso del fratello "fortunato"...
ora la domanda, dando un po' di tempo di adattamento, diciamo a 45 anni, raggiungono entrambi la stessa potenza specifica?

io ho forti dubbi...ma se la genetica in campo amatoriale conta così tanto...;)
Normalmente sono d'accordo con te, però attenzione, è ovvio che a parità di genetica la vita pregressa conta... Magari uno è vissuto di eccessi/fumo/sedentarietà l'altro è sempre stato "sul pezzo", è ovvio che il secondo avrà dei vantaggi irraggiungibili o raggiungibili solo sulla lunghissima distanza. Io anche sono vissuto in una famiglia adorabile e sono fortunato, ma una famiglia "vecchio stile" per cui tutto ciò che è sport significa perdere tempo, infatti fino attorno ai 24/25 anni ero molto sedentario ed anche un pò sovrappeso, il resto è stata tutta farine del mio sacco e sudori della mia fronte e ne vado fiero, sicuramente avessi avuto un incoraggiamento diverso magari avrei iniziato a 10 e non a 25 ed ora avrei una prestanza leggermente diversa, o forse mi sarei stufato come molti ex enfante prodige (alcuni li conosco bene) ed ora sarei sedentario e sovrappeso, chi lo sa...

Il punto è che al netto della storia individuale che ovviamente ha un grande peso, secondo me le caratteristiche genetiche contano assai, un mio amico, sedentario fino ai 30 anni, un altro mio amico sportivo fin dai 15 anni, il primo si allena in modo simile, per giunta ha tre figli ed un lavoro sempre in piedi in proprio = 10 ore al giorno, nonostante questo è evidente che va di più lo vedo chiaramente, la genetica in questo senso fa (Anche) la differenza, così come può essere determinante per il non infortunarsi, per il recuperare prima i carichi etc.... Non siamo tutti uguali.

Detto ciò la differenza maggiore amatore/professionista sta nel tempo libero, i pro hanno tutti vita uguale o quasi, è evidente che i pogacar di turno sono baciati da madre natura. Gli amatori fanno vite troppo diverse, un Pogacar di 45 anni, muratore con tre figli ed una moglie molto rompiballe che tra incastri e sacrifici mette giu un paio o tre allenamenti a settimana quando va bene andrà più piano di un valexx di 25 anni, universitario fuoricorso poco-facente con un mare di tempo libero e senza pensieri, anche se tra i due la differenza genetica è imbarazzante...

;-)
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
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Doco la mia. Secondo me il discorso genetica va fatto soprattutto in ottica palestra e bb. In base a che sommatipo si e`, si possono modulare schede di allenamento e dieta nello specifico proprio per usufruire al meglio del fatto di essere endomorfo o ectomormo.
Negli sport di endurance a mio avviso e`80% allenamento il resto dieta e un pelo di genetica ok, ma Roglic ha iniziato ad andare in bici superati i 20 da un pezzo.
Hai fatto proprio uno dei pochi esempi in cui è evidente che la genetica è fondamentale per diventare un atleta di elite.
Roglic ha iniziato a far gare in bici poco dopo di me (pure le stesse..per dire), ma mi pare che i punti di arrivo siano leggermente diversi :mrgreen: e sicuramente non perchè si è allenato di più o ha mangiato meglio.
La scienza dice che a parità di stimolo allenante ci sono differenze clamorose di risposta a seconda del corredo genetico.
 

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Hai fatto proprio uno dei pochi esempi in cui è evidente che la genetica è fondamentale per diventare un atleta di elite.
Roglic ha iniziato a far gare in bici poco dopo di me (pure le stesse..per dire), ma mi pare che i punti di arrivo siano leggermente diversi :mrgreen: e sicuramente non perchè si è allenato di più o ha mangiato meglio.
La scienza dice che a parità di stimolo allenante ci sono differenze clamorose di risposta a seconda del corredo genetico.
No se non si fosse allenato nel migliore dei modi. il 10% di genetica conta ma il resto e`duro lavoro e basta.
Guarda nel tennis. Feder piu`dotato di Nadal. Eppure Nadal alla fine ha vinto di piu`
 

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krypton xroad - 0 slr
Gli amatori fanno vite troppo diverse, un Pogacar di 45 anni, muratore con tre figli ed una moglie molto rompiballe che tra incastri e sacrifici mette giu un paio o tre allenamenti a settimana quando va bene andrà più piano di un valexx di 25 anni, universitario fuoricorso poco-facente con un mare di tempo libero e senza pensieri, anche se tra i due la differenza genetica è imbarazzante...
che conferma il mio pensiero ;)
 

ValeXX

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No se non si fosse allenato nel migliore dei modi. il 10% di genetica conta ma il resto e`duro lavoro e basta.
Guarda nel tennis. Feder piu`dotato di Nadal. Eppure Nadal alla fine ha vinto di piu`
Ma questo è ovvio, nell'olimpo dei grandi se non ti fai il chiulo sei finito, cosa pensate? Che uno è forte geneticamente passa le mattinate al bar e la domenica corre e vince? Ma dove? Semmai l'opposto, chi non è dotato si fa il chiulo tutti i giorni COME gli altri ma prenderà sempre schiaffi, ovvio che se i campioni non si allenano gli schiaffi li prendono anche loro. E vabbè, ora non passi il messaggio che se sei dotato puoi cazzeggiare, chi l'ha mai detto!
 
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Scalatore
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Detto ciò la differenza maggiore amatore/professionista sta nel tempo libero, i pro hanno tutti vita uguale o quasi, è evidente che i pogacar di turno sono baciati da madre natura. Gli amatori fanno vite troppo diverse, un Pogacar di 45 anni, muratore con tre figli ed una moglie molto rompiballe che tra incastri e sacrifici mette giu un paio o tre allenamenti a settimana quando va bene andrà più piano di un valexx di 25 anni, universitario fuoricorso poco-facente con un mare di tempo libero e senza pensieri, anche se tra i due la differenza genetica è imbarazzante...

;-)
pogaciar 45 anni con tre allenamenti secondo me ti fa il culo lo stesso! :-x (tanto per scherzare unpo')