Rando Imperator Monaco-Ferrara 7-8 Maggio 2022

toni77

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30 Aprile 2017
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Holzkirchen, Baviera
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
Dopo l'edizione settembrina del 2021, causa Covid, torna regolarmente a Maggio l'appuntamento con la Rando Imperator, nota ai più come Monaco-Ferrara. Informazioni e iscrizioni sul sito dell'organizzatore Witoor.

Riporto qualche dato direttamente dal sito:
- Partenza: 4:30 - 5:00 a Monaco di Baviera.
- Paesi interessati: Germania, Austria, Svizzera, Italia.
- Distanza: 650 km effettivi su pista ciclabile.
- Dislivello: +3400 m.
- Manto stradale: 5% gravel (tra cui lo scollinamento, bellissimo, del Fernpass ndr.)
- Durata: 43h (15 km/h di media)

La Rando Imperator e' parte del calendario ufficiale di Audax Italia e valevole come prerequisito per la pre-iscrizione alla PBP 2023.

Possibile, come negli anni passati, la partecipazione alle singole "tappe" Monaco-Bolzano (7 Maggio) e Bolzano-Ferrara (8 Maggio).

Per interessati e curiosi queste le foto e il video dell'edizione 2021.
 

Luca.

Pignone
14 Agosto 2015
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Ultra AF
Ci sarò!
Voi riuscite a prenotare il posto bici in treno per salire il 6/5?

A me il sito delle ferrovie tedesche indica che i posti bici sono al completo!
 
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30 Aprile 2017
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Ci sarò!
Voi riuscite a prenotare il posto bici in treno per salire il 6/5?

A me il sito delle ferrovie tedesche indica che i posti bici sono al completo!
Iscritto anche io! Sulla prenotazione treno, purtroppo, non ti so aiutare... abito (vicino) a Monaco :-)xxxx
Per curiosita' : non si riesce a prenotare sul sito di Trenitalia?
 

toni77

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Tutto pronto per la mia prima Randonnee!

Dopo 15 anni da Italiano emigrato all'Estero, trascorsi percorrendo avanti e indietro la Transpolesana e la A22, avrò una settimana di ferie, tutta per me, dedicata a pedalare tra casa mia di oggi (Oberbayern) e casa mia di ieri (Ferrara).

Si parte Sabato mattina dal Tiergarten (zoo) di Hellabrunn insieme a circa altri 230 Audaci. Di questi una cinquantina completeranno il Brevetto di 300 km Monaco-Bolzano. I rimanenti proseguiranno con arrivo Domenica a Ferrara in Piazza Castello.

Non avendo mai pedalato sopra i 400 km ed essendo alta (come da tradizione, a quanto leggo) la probabilità di pioggia, ho deciso di spezzare i 650 km e dormire qualche ora in albergo a Bolzano, per riordinare le idee, ricaricare le batterie... e asciugare i vestiti.

Se arrivo integro a Ferrara, il piano sarebbe, poi, di tornare indietro in Germania pedalando ;pirlùn^... ma questa e' un'altra storia ed e' meglio andare per gradigandalf

Finora organizzazione impeccabile a livello di gestione iscrizioni, informazioni, roadbook, tracce, ecc. Al rientro seguiranno senz'altro impressioni e commenti. I timbri di convalida ai check-points e il tracciamento avverranno in forma digitale, tramite l'app WHIP.

Strada facendo caricherò tracce e foto sui mie profili Strava e Instagram (vedi firma), per chi fosse interessato :-)xxxx
Buona strada a tutti i forumendoli che dovessero partecipare! o-o
 
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catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Pinarello
meteo non proprio ideale sulle Alpi questo weekend ma visto che non dovrete salire e scendere su qualche passo non credo ci siano problemi e rischi. Hai fatto bene a scegliere di dormire a Bolzano, io sta moda di pedalare di notte in montagna non l'ho ancora capita...mi pare assurdo
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
11.592
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49
Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Tutto pronto per la mia prima Randonnee!

Dopo 15 anni da Italiano emigrato all'Estero, trascorsi percorrendo avanti e indietro la Transpolesana e la A22, avrò una settimana di ferie, tutta per me, dedicata a pedalare tra casa mia di oggi (Oberbayern) e casa mia di ieri (Ferrara).

Si parte Sabato mattina dal Tiergarten (zoo) di Hellabrunn insieme a circa altri 230 Audaci. Di questi una cinquantina completeranno il Brevetto di 300 km Monaco-Bolzano. I rimanenti proseguiranno con arrivo Domenica a Ferrara in Piazza Castello.

Non avendo mai pedalato sopra i 400 km ed essendo alta (come da tradizione, a quanto leggo) la probabilità di pioggia, ho deciso di spezzare i 650 km e dormire qualche ora in albergo a Bolzano, per riordinare le idee e ricaricare le batterie... e asciugare i vestiti.

Se arrivo integro a Ferrara, l'idea sarebbe, poi, di tornare indietro in Germania pedalando ;pirlùn^... ma questa e' un'altra storia ed e' meglio andare per gradigandalf

Finora organizzazione impeccabile a livello di gestione iscrizioni, informazioni, roadbook, tracce, ecc. Al rientro seguiranno senz'altro impressioni e commenti. I timbri di convalida ai check-points e il tracciamento avverranno in forma digitale, tramite l'app WHIP.

Strada facendo caricherò tracce e foto sui mie profili Strava e Instagram (vedi firma), per chi fosse interessato :-)xxxx
Buona strada a tutti i forumendoli che dovessero partecipare! o-o
Da dove passi???
Riesco in qualche modo a vederti?
Fammi sapere, vengo in strada ad aspettarti!!!
 
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toni77

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meteo non proprio ideale sulle Alpi questo weekend ma visto che non dovrete salire e scendere su qualche passo non credo ci siano problemi e rischi. Hai fatto bene a scegliere di dormire a Bolzano, io sta moda di pedalare di notte in montagna non l'ho ancora capita...mi pare assurdo
Massi dai... il Fernpass e' relativamente basso e le temperature non dovrebbero essere troppo fredde. Niente che una doccia calda a Bolzano non possa non sistemare :-)xxxx

Riguardo al pedalare al buio: posso capirlo come esperienza da provare ogni tanto in montagna (l'ho fatto e lo rifarò), ma almeno una volta che passo a velocità moderata lungo la valle dell'Adige voglio vedere bene cosa ho attorno!
 

Zugnajima#11

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meteo non proprio ideale sulle Alpi questo weekend ma visto che non dovrete salire e scendere su qualche passo non credo ci siano problemi e rischi. Hai fatto bene a scegliere di dormire a Bolzano, io sta moda di pedalare di notte in montagna non l'ho ancora capita...mi pare assurdo
Confermo, pioggia da stamani (anche ieri), almeno non fa freddissimo...
 
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Zonzolo

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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
meteo non proprio ideale sulle Alpi questo weekend ma visto che non dovrete salire e scendere su qualche passo non credo ci siano problemi e rischi. Hai fatto bene a scegliere di dormire a Bolzano, io sta moda di pedalare di notte in montagna non l'ho ancora capita...mi pare assurdo
Pedalare di notte non è una moda, talvolta è una necessità.
Per chi riesce a viaggiare mantenendo su 300 km una media intorno ai 30 km/ora è ovvio fermarsi a dormire dopo una decina di ore dalla partenza. Dopo una buona notte di sonno alla ripartenza (beati loro...) riescono comunque a mantenere medie elevate ed a concludere la randonnée nel tempo massimo.
Chi non ha la possibilità di mantenere certe medie elevate deve arrangiarsi con quello che ha, e di solito a rimetterci è il tempo da dedicare al riposo. Così si pedala anche di notte anche se si preferirebbe poter riposare decentemente sotto un piumoncino caldo.

Detto questo, devo anche ammettere che comunque, pedalare in certi posti di notte, ha una sua magia.
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Pedalare di notte non è una moda, talvolta è una necessità.
Per chi riesce a viaggiare mantenendo su 300 km una media intorno ai 30 km/ora è ovvio fermarsi a dormire dopo una decina di ore dalla partenza. Dopo una buona notte di sonno alla ripartenza (beati loro...) riescono comunque a mantenere medie elevate ed a concludere la randonnée nel tempo massimo.
Chi non ha la possibilità di mantenere certe medie elevate deve arrangiarsi con quello che ha, e di solito a rimetterci è il tempo da dedicare al riposo. Così si pedala anche di notte anche se si preferirebbe poter riposare decentemente sotto un piumoncino caldo.

Detto questo, devo anche ammettere che comunque, pedalare in certi posti di notte, ha una sua magia.
capisco partire con buio magari alle 4 o tornare che sono già le 10 di sera ma programmare la partenza di una rando di 3-400 km alle 3 del pomeriggio (vista una così lo scorso weekend) significa prevedere che si farà la notte in bici e mi pare assurdo...rando che partendo alle 6 del mattino si faceva in giornata.
Se vado apposta in luoghi sconosciuti o particolarmente belli, pedalare di notte avrà fascino si ma non vedi nulla di dove sei....lo trovo uno spreco.

Meglio farsi la giornata piena in bici, dormire in albergo e ripartire il giorno dopo. Cosa che si può sempre fare senza problemi e come ha deciso di fare @toni77
Io infatti faccio sempre giri che riesco a fare in giornata (350-400-450 dipende dal dislivello) e se voglio fare più giorni di fila in tour, parto con minibagaglio e mi fermo a dormire alla sera
non sarò molto nella filosofia rando ma preferisco così
 
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Zonzolo

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capisco partire con buio magari alle 4 o tornare che sono già le 10 di sera ma programmare la partenza di una rando di 3-400 km alle 3 del pomeriggio (vista una così lo scorso weekend) significa prevedere che si farà la notte in bici e mi pare assurdo...rando che partendo alle 6 del mattino si faceva in giornata.
Se vado apposta in luoghi sconosciuti o particolarmente belli, pedalare di notte avrà fascino si ma non vedi nulla di dove sei....lo trovo uno spreco.

Meglio farsi la giornata piena in bici, dormire in albergo e ripartire il giorno dopo. Cosa che si può sempre fare senza problemi e come ha deciso di fare @toni77
Io infatti faccio sempre giri che riesco a fare in giornata (350-400-450 dipende dal dislivello) e se voglio fare più giorni di fila in tour, parto con minibagaglio e mi fermo a dormire alla sera
non sarò molto nella filosofia rando ma preferisco così
450 km in giornata vuol dire, escludendo le soste, fare intorno ai 40/45 kmh di media. Beato te!
Non credo che siano in molti a poterselo permettere.
 

catman

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450 km in giornata vuol dire, escludendo le soste, fare intorno ai 40/45 kmh di media. Beato te!
Non credo che siano in molti a poterselo permettere.
noooo sarebbe impossibile per chiunque specie con dislivello da 5-6 mila
li ho fatti in 15-16 ore pedalate (media 28-29) e poco pià di 1 ora di soste...quindi partendo alle 5 del mattino il ritorno è verso le 9 di sera
 

toni77

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Eccomi qua! Sto lentamente riemergendo dalle nebbie dell'acido lattico. Al terzo giorno sono resuscitato... ehm... volevo dire... risalito in bici per una sgambata sull'argine del Po ed e' stata una buona occasione per fare mente locale e tirare le mie personalissime somme di questa esperienza, per me pazzesca, alla Rando Imperator 2022.

Premettendo che si trattava della mia prima Rando, iniziare con un brevetto da 600 km e' stato, forse, un azzardo, ma, come dice il Sig. Rossi (Valentino) "Pensa se non ci avessi provato!". Nello specifico ecco un po' di pensieri (dis)organizzati sul "cosa", "come" e "perché" proprio la Monaco-Ferrara.

Partiamo dal perché.

Il 30 Marzo del 2007, con la mia Punto stipata all'inverosimile, ho lasciato famiglia e amici a Ferrara puntando il cofano verso Monaco, sapendo che avrei iniziato una nuova vita oltralpe. Da allora, ho percorso decine di volte l'Autobrennero in macchina e in moto, cercando di lasciarmi alle spalle il più velocemente possibile la valle dell'Adige e i guardrail ossidati della A22, ogni volta troppo lunga e, di fatto, il solco tra la mia vecchia Casa e il mio nuovo Zuhause (o Dahoam che dir si voglia... in dialetto Bavarese).

Fast-forward di 15 anni e, dopo aver cominciato ad apprezzare gli sport di endurance, scopro che ci sono degli eventi chiamati Randonnee, in cui conta solo andare ed arrivare, condividendo ogni volta che si può, o si deve, la strada con perfetti sconosciuti. Vengo a sapere che una di queste Randonnee e' organizzata da un tizio di Ferrara, lo stesso che da diversi anni porta in giro di notte migliaia di persone su itinerari come la Ferrara-Mare, Milano-Lago, ecc. e che, nello specifico, tale manifestazione parte da Monaco, a 30 km da casa mia, arrivando proprio nella Piazza Castello della "Mia" Ferrara. Come se non bastasse, leggo che tale "designer" ho messo insieme un percorso "in linea", da A a B, che collega un'antica via di passaggio romana, la Via Claudia Augusta e le ciclovie del Mincio e della Destra Po. Non da ultimo, leggo che il 95% del percorso, 650 km, e' su pista ciclabile, con una robusta dose di sterrati e che, tra le altre cose, si scollina il Fernpass, fatto più e più volte in moto, e il Passo Resia, salendo dalla Svizzera, versante che mi mancava.

Metti assieme il tutto e già da qualche anno la Rando Imperator era entrata nel mio mirino: finalmente, dopo contrattempi, pandemie e un tempo mai sufficiente per tutto quello che si vorrebbe pedalare, il 2022 e' stato l'anno buono per poterci provare. Ed e' stato bellissimo.

Cosa e' la Randonnee Imperator? Beh, i tratti di massima li ho descritti già nel post di apertura e nelle righe sopra. Vale la pena sottolineare la dimensione "Europea" della Monaco-Ferrara, che non avrà la partecipazione e caratura di eventi internazionali ben più blasonati come la PBP o la LEL, ma di fatto passa per quattro stati, con una "logica" (il tracciato della Via Claudia-Augusta) per me ben più affascinante delle suddette altre Rando.

L'altro aspetto che mi ha sorpreso e' la quantità di km su sterrato, alcuni davvero tosti, soprattutto nelle condizioni di tempo inclemente in cui l'abbiamo percorsa sabato. Di fatto, senza una gravel con copertoncini tassellati, la traccia originale di questa edizione, con il meteo datoci in sorte, era impraticabile. Poi, c'e' chi ha scelto fin da subito di evitare i primi 25 km di sterrati (bellissimi) lungo l'Isar, chi ha scelto di evitare (saggiamente) il passaggio su trail del Fernpass, chi ha voluto rimanere su strada in mezzo al traffico, o scendendo nella valle dell'Inn (altro tratto su forestale stupendo), o scendendo dal Resia, o percorrendo la Val Venosta, per i motivi più disparati: equipaggiamento, insicurezza, ambizioni di tempo. Non sto a giudicare, sono scelte libere e tutte lecite nel rispetto dei vincoli di passaggio ai checkpoint e di mantenere una condotta in regola con il CdS e solidale con gli altri partecipanti.

Per il sottoscritto, non ci sono stati dubbi fin dall'inizio su come frazionare i 650 km: ho spezzato il viaggio in due tappe, Monaco-Bolzano e Bolzano-Ferrara, come i due brevetti da 300 km "affiliati", e usufruito del servizio organizzativo che permetteva, tra le altre cose, di prenotare una camera d'albergo in prossimità della partenza a Monaco e vicino a Piazza Walter a Bolzano (CP3 a 340 km), per chi volesse prendersi una pausa dopo le Montagne, prima di affrontare la discesa verso la Pianura Padana.

Nota doverosa: la discontinuità nella logica del tracciato nell'ultimo terzo e' evidente. Di fatto la Via Claudia Augusta finisce sul lago di Garda. Dopo il trasferimento Lazise - Peschiera del Garda, imboccando la ciclovia del Mincio, si ha chiaramente la percezione di entrare in un altro contesto come paesaggi e tipo di sforzo richiesto, non tanto fisico, visto che a Mantova ne mancano "solo" 100, quanto, piuttosto, mentale. Per alcuni e' l'unica "forzatura" del tracciato ed e' bene saperlo. D'altra parte la geografia, quella e'.

L'arrivo in Piazza Castello a Ferrara in una giornata come quella di Domenica, infine, e' da cartolina, che si tratti del pomeriggio, per gli Audaci che hanno pedalato lungo la Val d'Adige di notte, o che sia sera inoltrata, per chi, come il sottoscritto, ha lasciato Bolzano al mattino.

Infine, qualche parola sul "come e' andata" la mia Rando Imperator. Avendo già scritto fin troppo, mi limito a cinque passaggi che terrò sempre a cuore, avendoli anche documentati con foto, anche se per tutti i "Magic Moments" vissuti, inclusi le crisi nere da cui uscire solo con la forza delle proprie gambe, ci vorrebbero svariati altri post. In ordine cronologico:

1. La partenza al buio allo zoo di Monaco: aspettare il via, a notte fonda, alla luce fioca dei lampioni, assieme ad altre duecento persone sul ponte del Tiergarten e' stato semplicemente surreale.
tempImage0JIp2m.jpg

2. Quando transiti a Garmisch dopo i primi 100 km di pioggia e fango e dietro una curva, come annunciato via WhatsApp il giorno prima, ti trovi @bastianella31 , mai incontrato prima di persona, tuo vicino di "Provincia", emigrato pure lui in Germania, con tanto di cartellone con il tuo nickname scritto a caratteri cubitali e perle classiche, come "Vai che spiana" (dovevo ancora fare la prima salita...), "W la Fuga" (un evergreen) e, soprattutto, "Allez Omi-Opi", sono cose che scaldano il cuore, davvero. Notare che il buon @bastianella31 si e' sciroppato un centinaio di km abbondanti in macchina per intercettarmi ed era li' da un'ora a incitare tutti i Randonneur, costantemente ricambiato da sorrisi e grida che hanno lacerato la quiete di una Garmisch ancora sotto le coperte. Semplicemente senza parole.
tempImageXSkOdV.jpg

3. Scollinare il Fernpass, ovvero la salita più difficile, viste le condizioni di meteo e traffico, e' stato un sollievo e per la prima volta nella giornata ho avuto la consapevolezza che arrivare a Bolzano non era infattibile.
tempImagedHS41F.jpg

4. L'arrivo alle undici di sera a Bolzano in Piazza Walther con luci scariche, problemi di ricarica via powerbank, dopo aver preso la pioggia fin dal Resia, perdendo costantemente il gancio di tutti i treni che mi superavano lungo la ciclabile della Val Venosta e dopo una crisi nera lungo il tratto, facilissimo, ma interminabile, fatto in completa solitudine al buio, tra Merano e Bolzano, e' stata una delle soddisfazioni più grandi provate. Il sorriso dello Staff di Witoor che continuava a dispensare gentilezza, bevande, caffè, the e una deliziosa focaccia al rosmarino a tutti i Randonneur in transito, e' stata la degna chiusura di una giornata memorabile.
tempImageNDGajv.jpg

5. Infine, farsi un selfie 24 ore e 310 km più tardi nella Piazza Castello della tua Ferrara, con tuo padre che ti e' venuto incontro ai -5 km dall'arrivo, dopo aver "navigato" controvento, prima, e nel buio, poi, lungo il Mincio e il Po ed aver trovato all'arrivo parenti e amici che ti hanno incitato e seguito fin dal giorno prima, rimarrà per sempre una delle "Cartoline" migliori della mia vita.
tempImagelPIlbG.jpg

Insomma, nel caso qualcuno chiedesse perché mai la Rando Imperator, la risposta, per questa manifestazione, cosi come per tutte quelle, apparentemente assurde e impossibili, che ci ispirano e riescono a tirare fuori il meglio di noi, pedalatori seriali nel tempo libero, e' semplice: perché no?
 

Zugnajima#11

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14 Giugno 2010
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Eccomi qua! Sto lentamente riemergendo dalle nebbie dell'acido lattico. Al terzo giorno sono resuscitato... ehm... volevo dire... risalito in bici per una sgambata sull'argine del Po ed e' stata una buona occasione per fare mente locale e tirare le mie personalissime somme di questa esperienza, per me pazzesca, alla Rando Imperator 2022.

Premettendo che si trattava della mia prima Rando, iniziare con un brevetto da 600 km e' stato, forse, un azzardo, ma, come dice il Sig. Rossi (Valentino) "Pensa se non ci avessi provato!". Nello specifico ecco un po' di pensieri (dis)organizzati sul "cosa", "come" e "perché" proprio la Monaco-Ferrara.

Partiamo dal perché.

Il 30 Marzo del 2007, con la mia Punto stipata all'inverosimile, ho lasciato famiglia e amici a Ferrara puntando il cofano verso Monaco, sapendo che avrei iniziato una nuova vita oltralpe. Da allora, ho percorso decine di volte l'Autobrennero in macchina e in moto, cercando di lasciarmi alle spalle il più velocemente possibile la valle dell'Adige e i guardrail ossidati della A22, ogni volta troppo lunga e, di fatto, il solco tra la mia vecchia Casa e il mio nuovo Zuhause (o Dahoam che dir si voglia... in dialetto Bavarese).

Fast-forward di 15 anni e, dopo aver cominciato ad apprezzare gli sport di endurance, scopro che ci sono degli eventi chiamati Randonnee, in cui conta solo andare ed arrivare, condividendo ogni volta che si può, o si deve, la strada con perfetti sconosciuti. Vengo a sapere che una di queste Randonnee e' organizzata da un tizio di Ferrara, lo stesso che da diversi anni porta in giro di notte migliaia di persone su itinerari come la Ferrara-Mare, Milano-Lago, ecc. e che, nello specifico, tale manifestazione parte da Monaco, a 30 km da casa mia, arrivando proprio nella Piazza Castello della "Mia" Ferrara. Come se non bastasse, leggo che tale "designer" ho messo insieme un percorso "in linea", da A a B, che collega un'antica via di passaggio romana, la Via Claudia Augusta e le ciclovie del Mincio e della Destra Po. Non da ultimo, leggo che il 95% del percorso, 650 km, e' su pista ciclabile, con una robusta dose di sterrati e che, tra le altre cose, si scollina il Fernpass, fatto più e più volte in moto, e il Passo Resia, salendo dalla Svizzera, versante che mi mancava.

Metti assieme il tutto e già da qualche anno la Rando Imperator era entrata nel mio mirino: finalmente, dopo contrattempi, pandemie e un tempo mai sufficiente per tutto quello che si vorrebbe pedalare, il 2022 e' stato l'anno buono per poterci provare. Ed e' stato bellissimo.

Cosa e' la Randonnee Imperator? Beh, i tratti di massima li ho descritti già nel post di apertura e nelle righe sopra. Vale la pena sottolineare la dimensione "Europea" della Monaco-Ferrara, che non avrà la partecipazione e caratura di eventi internazionali ben più blasonati come la PBP o la LEL, ma di fatto passa per quattro stati, con una "logica" (il tracciato della Via Claudia-Augusta) per me ben più affascinante delle suddette altre Rando.

L'altro aspetto che mi ha sorpreso e' la quantità di km su sterrato, alcuni davvero tosti, soprattutto nelle condizioni di tempo inclemente in cui l'abbiamo percorsa sabato. Di fatto, senza una gravel con copertoncini tassellati, la traccia originale di questa edizione, con il meteo datoci in sorte, era impraticabile. Poi, c'e' chi ha scelto fin da subito di evitare i primi 25 km di sterrati (bellissimi) lungo l'Isar, chi ha scelto di evitare (saggiamente) il passaggio su trail del Fernpass, chi ha voluto rimanere su strada in mezzo al traffico, o scendendo nella valle dell'Inn (altro tratto su forestale stupendo), o scendendo dal Resia, o percorrendo la Val Venosta, per i motivi più disparati: equipaggiamento, insicurezza, ambizioni di tempo. Non sto a giudicare, sono scelte libere e tutte lecite nel rispetto dei vincoli di passaggio ai checkpoint e di mantenere una condotta in regola con il CdS e solidale con gli altri partecipanti.

Per il sottoscritto, non ci sono stati dubbi fin dall'inizio su come frazionare i 650 km: ho spezzato il viaggio in due tappe, Monaco-Bolzano e Bolzano-Ferrara, come i due brevetti da 300 km "affiliati", e usufruito del servizio organizzativo che permetteva, tra le altre cose, di prenotare una camera d'albergo in prossimità della partenza a Monaco e vicino a Piazza Walter a Bolzano (CP3 a 340 km), per chi volesse prendersi una pausa dopo le Montagne, prima di affrontare la discesa verso la Pianura Padana.

Nota doverosa: la discontinuità nella logica del tracciato nell'ultimo terzo e' evidente. Di fatto la Via Claudia Augusta finisce sul lago di Garda. Dopo il trasferimento Lazise - Peschiera del Garda, imboccando la ciclovia del Mincio, si ha chiaramente la percezione di entrare in un altro contesto come paesaggi e tipo di sforzo richiesto, non tanto fisico, visto che a Mantova ne mancano "solo" 100, quanto, piuttosto, mentale. Per alcuni e' l'unica "forzatura" del tracciato ed e' bene saperlo. D'altra parte la geografia, quella e'.

L'arrivo in Piazza Castello a Ferrara in una giornata come quella di Domenica, infine, e' da cartolina, che si tratti del pomeriggio, per gli Audaci che hanno pedalato lungo la Val d'Adige di notte, o che sia sera inoltrata, per chi, come il sottoscritto, ha lasciato Bolzano al mattino.

Infine, qualche parola sul "come e' andata" la mia Rando Imperator. Avendo già scritto fin troppo, mi limito a cinque passaggi che terrò sempre a cuore, avendoli anche documentati con foto, anche se per tutti i "Magic Moments" vissuti, inclusi le crisi nere da cui uscire solo con la forza delle proprie gambe, ci vorrebbero svariati altri post. In ordine cronologico:

1. La partenza al buio allo zoo di Monaco: aspettare il via, a notte fonda, alla luce fioca dei lampioni, assieme ad altre duecento persone sul ponte del Tiergarten e' stato semplicemente surreale.
Vedi l'allegato 343725

2. Quando transiti a Garmisch dopo i primi 100 km di pioggia e fango e dietro una curva, come annunciato via WhatsApp il giorno prima, ti trovi @bastianella31 , mai incontrato prima di persona, tuo vicino di "Provincia", emigrato pure lui in Germania, con tanto di cartellone con il tuo nickname scritto a caratteri cubitali e perle classiche, come "Vai che spiana" (dovevo ancora fare la prima salita...), "W la Fuga" (un evergreen) e, soprattutto, "Allez Omi-Opi", sono cose che scaldano il cuore, davvero. Notare che il buon @bastianella31 si e' sciroppato un centinaio di km abbondanti in macchina per intercettarmi ed era li' da un'ora a incitare tutti i Randonneur, costantemente ricambiato da sorrisi e grida che hanno lacerato la quiete di una Garmisch ancora sotto le coperte. Semplicemente senza parole.
Vedi l'allegato 343726

3. Scollinare il Fernpass, ovvero la salita più difficile, viste le condizioni di meteo e traffico, e' stato un sollievo e per la prima volta nella giornata ho avuto la consapevolezza che arrivare a Bolzano non era infattibile.
Vedi l'allegato 343727

4. L'arrivo alle undici di sera a Bolzano in Piazza Walther con luci scariche, problemi di ricarica via powerbank, dopo aver preso la pioggia fin dal Resia, perdendo costantemente il gancio di tutti i treni che mi superavano lungo la ciclabile della Val Venosta e dopo una crisi nera lungo il tratto, facilissimo, ma interminabile, fatto in completa solitudine al buio, tra Merano e Bolzano, e' stata una delle soddisfazioni più grandi provate. Il sorriso dello Staff di Witoor che continuava a dispensare gentilezza, bevande, caffè, the e una deliziosa focaccia al rosmarino a tutti i Randonneur in transito, e' stata la degna chiusura di una giornata memorabile.
Vedi l'allegato 343728

5. Infine, farsi un selfie 24 ore e 310 km più tardi nella Piazza Castello della tua Ferrara, con tuo padre che ti e' venuto incontro ai -5 km dall'arrivo, dopo aver "navigato" controvento, prima, e nel buio, poi, lungo il Mincio e il Po ed aver trovato all'arrivo parenti e amici che ti hanno incitato e seguito fin dal giorno prima, rimarrà per sempre una delle "Cartoline" migliori della mia vita.
Vedi l'allegato 343729

Insomma, nel caso qualcuno chiedesse perché mai la Rando Imperator, la risposta, per questa manifestazione, cosi come per tutte quelle, apparentemente assurde e impossibili, che ci ispirano e riescono a tirare fuori il meglio di noi, pedalatori seriali nel tempo libero, e' semplice: perché no?
Non ho Parole Stefano, solo brividi!
Ti ammiro, per tutto, per la scelta di vita che hai fatto ben 10 anni prima di me, che purtoppo sono un caxasotto, e che ho ritardato per paura di fallire.
Per questa tua scelta, di ripercorrere a ritroso il tuo percorso, in bicicletta!
Per aver portato a termine un'avventura bellissima, da leggenda!
Essere una piccolissima parte di tutto questo, mi onora, mi lusinga...

Arrivando a Garmisch, avevo superato dei gruppetti, tu non c'eri, non scovavo tra i ciclisti la tua splendida 3T Rot und Weiß.
Quindi, dopo aver parcheggiato nella Marienplatz sulla Promenadestraße, ti ho aspettato.
Ho iniziato ad incitare tutti, erano i tuoi compagni d'avventura, mi sembrava il minimo.
Quando sei arrivato è stato mitico, stare in mezzo alla strada col cartellone, mai fatto neanche per i pro.
Sono davvero contento di averti conosciuto, Habe die Ehre mein Freund!!!
Le mie due fotine della giornata:
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Nel cartello c'è anche Bdc Forum, che nella nostra foto non si vede (ho fatto bene Direttore? @Ser pecora ).

P.S. La Foto con tuo padre è fantastica!!!
 
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