Randonne 600Km Castano Primo

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
67
Villa Cortese
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Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Eccoci qua, ;-) dopo una delle piu’ bagnate randonnee della mia modesta carriera ciclistica, fatta in compagnia del mio fratellino femfem, della mia carissima amica Manola e altri vagabondi dotati di bicicletta.
In pratica su 600 Km, 300 Km sono stati bagnati dalla forte pioggia , altri 100 sono risultati bagnati dall’acqua tirata su dall’asfalto e 200 asciutti!

Si parte Sabato mattina alle 10.15 , partenza scaglionata a gruppetti di 10 persone circa.
Il cielo e’ gia’ minaccioso e non promette nulla di buono :bua:.
Ci avviamo con passo tranquillo (e’ da un po che alle randonne non si partiva in stile randonnee). Fatti circa 20 Km ecco le prime gocce … resistiamo qualche Km , ma poi ci convinciamo a mettere il Gore, perche’ non sembra un temporale ma piuttosto si preannuncia una randonnee all’insegna della pioggia.
Arriviamo a Mortara che diluvia e complice la nuova segnaletica e le nuove rotatorie, sbagliamo strada (e come noi molti altri!); io me ne accorgo dopo 7 km, così dietro front e ci scarrozziamo altri 7 km non previsti. :cry: Incrociamo un gruppetto che aveva sbagliato strada pure lui e lo rimettiamo nella direzione giusta(alla fine poi ho saputo di qualcuno che si e’ fatto 25Km in piu’!).
Arriviamo al primo controllo, sulle colline di San Salvatore Monferrato, gia’ belli fradici, sosta veloce e poi via verso il passo del Turchino, sempre sotto la pioggia, che a tratti smette per poi riprendere. Man mano che la Liguria si avvicina, il cielo si fa piu’ chiaro e la speranza di vedere il mare col sole un po’ ci rinfranca e togliamo tutti la mantellina . Mi avvicino a Manola, che ho convinto io a partecipare perche’ diceva di non essere allenata (figuriamoci : aveva appena fatto il giro di Sardegna!) e le dico di non preoccuparsi e di non forzare che se si stacca la aspettiamo in cima.
Facciamo tutta la salita del Turchino senza pioggia, ma appena sbucati dalla galleria, non piove ma il cielo e’ nero che sembra gia’ sera. :cry Rallento per mettere la mantellina e mi passa Manola dicendo “andiamo” … altro che non allenata!
Scendiamo a Genova con qualche goccia di pioggia, ma poi fino al controllo di Varazze non piove e dopo 200 Km siamo tutti ancora belli pimpanti, :tie: mentre le nostre bici mostrano inequivocabilmente i segni della pesante pioggia : sono tutte infangate e con la catena secca secca. Iniziamo la salita di Giovo Ligure sotto un cielo sempre piu’ nero e difatti iniziata la discesa inizia il diluvio. Ormai e’ buio fitto, in discesa nei tratti piu’ brutti >@<sto vicino a Manola perchè mi sono accorto che i suoi faretti fanno poca luce e non riesce a veder nulla sotto la fitta pioggia. Arriviamo ad un passaggio a livello a velocita’ sostenuta e vedo 2 dei nostri al di la’ dei binari che ci urlano di fermarci e stare attenti … ma a che cosa ?! ;nonzo% passera’ mica il treno !? :azz non capisco … capisco due parole “come sapone” … ad un tratto realizzo e cerco di tirare i freni appena in tempo … appena tocco con la ruota il binario la bici schizza via di lato, ma per fortuna sono quasi fermo e riesco a bloccarmi col piede. Ho saputo poi che quella notte sono cadute piu’ di 20 persone su quel maledetto passaggio a livello. :rosik:

Arriviamo fradici al rifornimento caldo che ci aspetta a Bistagno al km 276. Tutti abbiamo fame e divoriamo letteralmente l’ottima pasta che ci hanno cucinato o-o(Grazie ragazzi!).
Ripartiamo verso il prossimo controllo di Villafranca al Km 382. Io sono un po’ preoccupato :afraid: … ci sono le salite e le discese delle Langhe da attraversare e con questo tempo su quelle strade di notte e’ un po’ rischioso, La fortuna pero’ sembra dalla nostra parte … iniziamo a salire le Langhe e non piove piu’! Attraversiamo le Langhe senza pioggia.
Purtroppo per me’ arriva la prima crisi di sonno … presto … troppo presto e cosi’ tocca darmi da fare per farmela passare : mangio e faccio le salite con rapporto duro cercando l’equilibrio tra non spendere troppa energia e faticare per restare sveglio. Per fortuna e’ solo una crisi passeggera. Mi aiuta anche un caffe’ doppio preso alle 3 di notte in un baretto sperduto sulle Langhe e ancora aperto! o-o
Arriviamo cosi’ di primo mattino, al controllo di Villafranca ancora con la pioggia . Li’ ci aspetta un cambio di indumenti e un posto attrezzato con materassini per riposare un po’.Io e Manola decidiamo di dormire un bel quarto d’ora :ronf: :ronf: , quanto basta per rinfrancarci un po’. Ci svegliano i nostri compagni dicendo che e’ ora … uff :? … guardo fuori … non piove, che bello: dico a Manola che forse ce la da’ buona … ultime parole famose … saliamo in bici … e toh … piove ! (tempo da :crock )
Ci sono 2 ragazzi Istriani che decidono di unirsi al nostro gruppetto perche’ la pioggia ha letteralmente sciolto il loro road-book (il mio l’avevo plastificato! ) e non sapreppero come proseguire da soli.
Cosi’ con loro, ci avviamo verso Torino dove ci aspetta la salita di Superga sempre con la pioggia a tratti. Prima di Superga smette di piovere, il cielo sembra schiarirsi e arriviamo al controllo di Pino Torinese al Km 439 senza pioggia. Saliamo a Superga e scendiamo per poi affrontare le salite della zona del Moferrato … e piove … e piove … sembra esca il sole ma diluvia!
Ci facciamo cosi gli ultimi 100 Km senza un attimo di tregua dalla pioggia .. per fortuna non fa freddo!. Arrivati a 520 Km, a 80 Km dal traguardo ecco la mia crisi … questa e’ veramente forte … le gambe sono Ok, sento che mi potrebbero portare ancora sullo Stelvio, ma e’ il sonno il problema … :ronf: stavolta non e’ una crisi passeggera, arriva dal profondo … io sono dietro le ruote di Franco (femfem), si va a circa 30 all’ora , non sto’ facendo fatica e il cervello sta spegnendo tutto :-> … cacchio sto per crollare dalla bici … una ... due … tre volte … no … non posso andare avanti cosi’ e non posso neanche fermare tutti per mezz’ora sotto un diluvio in mezzo alle risaie della Pianura Padana quando mancano “solo” 80 Km, solo perche’ io ho sonno!. Allora decido … in fondo che saranno mai 80 Km … le gambe vanno ancora davvero bene … dico a Franco che vado un po’ avanti per svegliarmi , lui mi guarda un po stranito ;nonzo% … parto e faccio una sparata a 40 all’ora dopo 500 mt le gambe urlano dallo sforzo, ma finalmente il cervello si riaccende :-). Rallento un po’, ma quando il gruppetto si avvicina riprendo a pedalare di buona lena e proseguo cosi’ per circa una decina di km … e alla fine ottengo il risultato di svegliarmi o-o quando mancano ancora poco meno di 70 Km : diluvia sempre ma adesso sono sveglio e ho ancora energia nelle gambe ed in piu’ fra qualche Km comincera’ a lavorare l’adrenalina prodotta dalla consapevolezza del traguardo vicino .

E cosi’ alla fine arriviamo tutti sani, salvi e felici al traguardo : 608 Km con 4000 mt in 31 ore e 56 minuti . non siamo stati dei “record men” ma per noi , averla terminata ,e’ stata una bella impresa!
Un grazie a tutti i compagni d'avventura!
:ola:
 
Il resoconto non si è fatto attendere!

Che dire, impressionante: deve essere stato tremendo trovarsi a lottare contro il sonno sotto il diluvio, sapendo che ormai non si poteva mollare perché il traguardo era vicino... e chissà che soddisfazione riuscire finalmente a tagliarlo!

L'immagine più bella è quella del baretto sperduto nelle langhe ancora aperto alle 3 di notte dove poter concedersi un buon caffè caldo: vi deve essere sembrato un miraggio...

Complimenti a tutti per l'impresao-oo-oo-o
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
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Il resoconto non si è fatto attendere!

Che dire, impressionante: deve essere stato tremendo trovarsi a lottare contro il sonno sotto il diluvio, sapendo che ormai non si poteva mollare perché il traguardo era vicino... e chissà che soddisfazione riuscire finalmente a tagliarlo!

L'immagine più bella è quella del baretto sperduto nelle langhe ancora aperto alle 3 di notte dove poter concedersi un buon caffè caldo: vi deve essere sembrato un miraggio...

Complimenti a tutti per l'impresao-oo-oo-o

Difatti ... ringrazio ancora il ragazzo e la ragazza proprietari del bar.
o-o
 

CAVALLO PAZZO

Maglia Iridata
1 Marzo 2006
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CALABRIA DEL NORD
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Bici
SPECIALIZED TARMAC VINER MAXIMA COLNAGO MASTER VINTAGE
Complimenti !!!! Veramente da chi conosce già quella strada, ed addirittura ricordo il passaggioalivello con la gomma tra le rotaie che bagnata diventa come il ghiaccio, molte cadute anche l'anno scorso, il posto era dissemiminato di pezzi di faretti, bombolette di co2, pompe e quantaltro si rompe cadento. Impiegai 24,50 h ovviamente con un tempo metereologico nettamente migliore di quest'anno. Ancora complimetiiiiiiiiiiiiii
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
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40
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Bici
..
Vi racconto anch'io "due" righe di quella che è stata una bella pedalata piena di tante belle emozioni.
Questa rando l'ho preparata come sempre col poco tempo a disposizione per gli allenamenti e con quel minimo di organizzazione, tanto per non cimentarmi da sprovveduto: controllo della bici, predisposizione con bauletto e borsino anteriore, le luci efficienti, e il road book &#8220;adattato&#8221; secondo i miei gusti personali con tanto di colorazione diversa a riguardo del Kmtraggio, dei punti di controllo, del dislivello, dei cancelli orari, più una buona plastificazione contro la pioggia (si sa mai&#8230;&#8230;&#8230; Ed INFATTI !!!
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).

Sabato mattina, Castano Primo, a pochi Km da casa mia, tanta bella gente, persone conosciute, amici, il deux ex machina Fermo Rigamonti, l&#8217;inossidabile Fulvio del team Biciclissima organizzatori dell&#8217;evento che pure pedalerà , persone nuove, ma anche assenze che spiacciono sempre un po&#8217;&#8230; ; l&#8217;appello dei partenti, controllo mezzi e timbro di partenza, e via, si parte!
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Ore 10,16 . Il mio gruppo consta di 7-8 persone (la memoria non è il mio forte) tutti amici conosciuti e con me il fratellone &#8220;Cimebianche&#8221; .
Andatura tranquilla , non piove ma è questione di minuti, già dopo 15 Km le prime gocce inaugurano il week end ! Acqua copiosa mentre attraversiamo la Lomellina, e vai di Goretex ! chi non l&#8217;ha ce lo invidia !! Non c&#8217;è nulla da fare , certi capi costano ma in queste situazioni capisci quanto valgono!
Gli umori rimangono quelli delle situazioni difficili, questi primi Km &#8220;umidi&#8221; la dicono lunga su come sarà l&#8217;evoluzione della gita; il primo controllo serve anche per dare quei giusti ritocchi ai mezzi ed al proprio abbigliamento per proseguire al meglio, un caffè qualcosa da mettere sotto i denti e si riparte subito; verso Ovada però spiove, anzi esce per qualche minuto il sole, le speranze che forse di là, al mare, ci sia il sole ci rinfranca lo spirito, chissà, forse la pioggia ci concede una tregua fino all&#8217;indomani mattina.
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Il Turchino, sempre molto caro , passo storico testimone di imprese leggendarie , la sua caratteristica galleria stretta umida, gocciolante, e la successiva veloce discesa a Genova ci introducono in riviera, in Liguria, dove la terra è così scarsa, stretta tra il mare e la montagna che le persone in pratica son costrette a scavalcarsi l&#8217;un l&#8217;altra: slalomiamo tra pedoni, auto, motocicli e &#8230; Ape car !!!!!
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.. percorriamo un bel tratto dell&#8217;Aurelia col mare ingrossato e triste in questo pomeriggio dall&#8217;aspetto invernale. Arriviamo a Varazze al secondo controllo. Una piccola sosta per prendere un caffè, una coca cola, e mangiarsi un panino e ci si avvia per lasciarsi il mare alle spalle, nell&#8217;entroterra ligure, paesini abbarbicati su pendii ripidi , vallate selvagge e aspre, mi ricorda la mia giovinezza quando facevo il soldato a Savona, la sera ci si addentrava in questi piccoli borghi isolati a consumare una cena nelle numerose trattorie a conduzione famigliare, dove con poche lire servivano una cena semplice e genuina, luoghi così differenti dai locali della riviera chiassosa, a volte sembrava di essere in case private , si cenava direttamente con i proprietari, che ricordi !!!
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Ma torniamo a questa sera ed al nostro fido gruppetto che pedala parlando del più e del meno verso Giovo Ligure, qualcuno sale a rilento, qualcuno avanza, ma in cima sappiamo che ci ricompatteremo, prepareremo le luci perché ormai fa buio e inizieremo la cavalcata notturna per le vallate liguri/piemontesi, alla volta delle Langhe. Ricomincia però anche la pioggia, copiosa, che ci fa rallentare, le discese sono insidiose, ma la prudenza è una delle prime virtù del randonneurs . Ci si chiama nel gruppo. Lo si fa ogni qualvolta chi stà conducendo deve sincerarsi che dietro nessuno abbia perso terreno, altrimenti si rallenta, ci si ferma se serve e si aspetta. Arriviamo al terzo controllo &#8211;Bistagno- dove gli organizzatori hanno predisposto un locale per mangiare un piatto caldo, della pasta semplice , pomodoro basilico e parmigiano, ma fatta con cura, del vino e dell&#8217;ottima crostata casalinga, non ultimo una stupenda cortesia da parte di questi ragazzi che faranno la notte in bianco appositamente per noi. Smette di piovere mentre siamo a tavola, tempo di mettersi una maglia asciutta, per chi si è equipaggiato con cognizione, e si riparte per le langhe .
La pioggia ci da tregua anzi per qualche tratto si vedono le stelle, un bar lungo la strada stà per chiudere, ci fiondiamo all&#8217;interno, ci sono ancora dei ragazzi che stanno finendo le loro birre, gentilmente i gestori ci accolgono e ci servono i nostri caffè , le nostre coca-cole, prendiamo anche dei biscotti, ci fanno domande, tutti sono incuriositi da questa cosa, rimangono affascinati dal nostro racconto, ci osservano le biciclette, salutiamo, riceviamo i loro complimenti ed i loro incoraggiamenti e ce ne andiamo;... colline, tornanti, castelli e borghi illuminati sulle cime dei colli, sono le Langhe: Monastero Bormida, Benevello, siamo nei pressi di Cortemilia la patria della Tonda Gentile delle Langhe quella nocciola che tutti avranno "conosciuto" perché è parte delle creazioni pasticcere più famose del territorio, o perché compone quel gran Ben di Dio che è il nocciolato della Novi, o per la più classica Nutella . Siamo quindi ad Alba e sono circa le tre di notte; qui avviene una cosa che credo non dimenticherò facilmente: il profumo intenso per tutta la città di CIOCCOLATO, come ci fosse sotto di noi un&#8217;enorme, gigantesca, cioccolata in tazza; pedaliamo per le vie cittadine e con noi questo intenso denso aroma, da svenire !!!
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Lasciamo Alba , attraversiamo il Tanaro e saliamo adesso per il Roero, altro territorio di castelli e vigne.
Si fa mattino, siamo al quarto controllo di Villafranca, qui facciamo una sosta più duratura, più di un&#8217;ora e mezza per stenderci un po e prima di ripartire per gli utlimi 220 Km, consumiamo una colazione come si deve al bar del locale rimasto aperto tutta la notte per noi, persone fantastiche ! si riparte verso Torino, strade semideserte e lunghi rettilinei , il sonno è tanto, ma ci pensa la pioggia a tenerci svegli e attenti &#8230; alle buche !!
Quinto controllo a Pino Torinese e poi su a Superga, piove a tratti, la temperatura però si mantiene ottima, mancano parecchi Km ancora all&#8217;ultimo controllo e una pasticceria nei pressi di Gassino fa al caso nostro !!! Arriviamo all&#8217;ultimo controllo ai piedi delle colline del Monferrato dove una sosta per una bella tigellona al prosciutto e grana e una coca cola da rutto fantozziano valgono quel che costano !
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Ultimi 100Km, ma prima bisogna superare le colline del monferrato, saran pure dei dolci colli ma quando ci sei in mezzo ti ritrovi certi strappi da paura, e la strada fatta si fa sentire eccome nelle gambe; segue il piattume delle risaie della Lomellina che mette a dura prova la pazienza, quei rettilinei chilometrici che ogni tanto svoltano e prima di trovare un manufatto che assomigli ad una casa, ad una cascina, fai in tempo ad invecchiare ! e poi lei, sempre generosa, fida compagna: la pioggia ! BASTAAAAAA!!!
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Invece qui è ancora più fitta, un po come quando negli spettacoli pirotecnici si passa al gran finale che mette in secondo piano quel che già si è visto ! Diluvia, stare a ruota equivale ad avere un&#8217;idrante puntato direttamente al muso, ma c&#8217;è poca alternativa se non vuoi essere asfaltato dal traffico delle direttrici principali.
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La magia delle randonneè &#8230;. puoi aver fatto centinaia di Km, puoi essere &#8220;morto&#8221; e &#8220;rinato&#8221; decine di volte, puoi non averne più e raschiato il fondo di ogni barile, botte, o baule, ma negli ultimi Km avviene sempre il miracolo, non so bene da quale magico scrigno ciascuno tiri fuori la sua personale bacchetta magica, fattostà che ti assale una frenesia , recuperi un&#8217;energia che ti pare di volare mentre vedi i cartelli stradali decrementare i Km alla località di arrivo, sensazioni da brivido, ti senti ripagato da tutto , riconosci nei tuoi compagni di viaggio la bellezza di essere gruppo, dimentichi i nervosismi, vissuti immancabilmente durante l&#8217;avventura, impari l&#8217;essere parte di una comunità per quanto piccola come questa , ma assolutamente importante .
Il nostro gruppetto arriva a Castano alle 18,15 esattamente dopo 32 ore dal via, pedalate poco più di 27 ore, ma quel che conta è che tutto è andato bene, che adesso la voglia di risalire in sella è più viva, questo è il &#8220;trofeo&#8221; migliore che un pedalatore può vincere !
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Ringrazio i compagni di viaggio, anche se molti non leggono qui, mio fratello Graziano (Cimebianche) , Manola e Roberto (Ciclistica DROP di Milano), Claudio di Trento, Salvatore di Milano e i due ragazzi Istriani venuti appositamente in Italia a farsi questo brevetto . E poi i complimenti a tutti i partecipanti, in particolar modo ad Alessandra di faenza, a Baracca, agli amici Alessandro (Viaggiatore) e Alberto (Al69) , a tutti davvero tutti , tutti bravi ! E grazie anche a Rosy (Principessa) per i consigli che spesso mi da per affrontare al meglio queste prove .
Alla prossima.
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alby1968

Passista
19 Aprile 2006
4.708
12
Nel Parco del Ticino
www.boffalorabike.it
Eccoci qua, ;-) dopo una delle piu’ bagnate randonnee della mia modesta carriera ciclistica, fatta in compagnia del mio fratellino femfem, della mia carissima amica Manola e altri vagabondi dotati di bicicletta.
In pratica su 600 Km, 300 Km sono stati bagnati dalla forte pioggia , altri 100 sono risultati bagnati dall’acqua tirata su dall’asfalto e 200 asciutti!

Si parte Sabato mattina alle 10.15 , partenza scaglionata a gruppetti di 10 persone circa.
Il cielo e’ gia’ minaccioso e non promette nulla di buono :bua:.
Ci avviamo con passo tranquillo (e’ da un po che alle randonne non si partiva in stile randonnee). Fatti circa 20 Km ecco le prime gocce … resistiamo qualche Km , ma poi ci convinciamo a mettere il Gore, perche’ non sembra un temporale ma piuttosto si preannuncia una randonnee all’insegna della pioggia.
Arriviamo a Mortara che diluvia e complice la nuova segnaletica e le nuove rotatorie, sbagliamo strada (e come noi molti altri!); io me ne accorgo dopo 7 km, così dietro front e ci scarrozziamo altri 7 km non previsti. :cry: Incrociamo un gruppetto che aveva sbagliato strada pure lui e lo rimettiamo nella direzione giusta(alla fine poi ho saputo di qualcuno che si e’ fatto 25Km in piu’!).
Arriviamo al primo controllo, sulle colline di San Salvatore Monferrato, gia’ belli fradici, sosta veloce e poi via verso il passo del Turchino, sempre sotto la pioggia, che a tratti smette per poi riprendere. Man mano che la Liguria si avvicina, il cielo si fa piu’ chiaro e la speranza di vedere il mare col sole un po’ ci rinfranca e togliamo tutti la mantellina . Mi avvicino a Manola, che ho convinto io a partecipare perche’ diceva di non essere allenata (figuriamoci : aveva appena fatto il giro di Sardegna!) e le dico di non preoccuparsi e di non forzare che se si stacca la aspettiamo in cima.
Facciamo tutta la salita del Turchino senza pioggia, ma appena sbucati dalla galleria, non piove ma il cielo e’ nero che sembra gia’ sera. :cry Rallento per mettere la mantellina e mi passa Manola dicendo “andiamo” … altro che non allenata!
Scendiamo a Genova con qualche goccia di pioggia, ma poi fino al controllo di Varazze non piove e dopo 200 Km siamo tutti ancora belli pimpanti, :tie: mentre le nostre bici mostrano inequivocabilmente i segni della pesante pioggia : sono tutte infangate e con la catena secca secca. Iniziamo la salita di Giovo Ligure sotto un cielo sempre piu’ nero e difatti iniziata la discesa inizia il diluvio. Ormai e’ buio fitto, in discesa nei tratti piu’ brutti >@<sto vicino a Manola perchè mi sono accorto che i suoi faretti fanno poca luce e non riesce a veder nulla sotto la fitta pioggia. Arriviamo ad un passaggio a livello a velocita’ sostenuta e vedo 2 dei nostri al di la’ dei binari che ci urlano di fermarci e stare attenti … ma a che cosa ?! ;nonzo% passera’ mica il treno !? :azz non capisco … capisco due parole “come sapone” … ad un tratto realizzo e cerco di tirare i freni appena in tempo … appena tocco con la ruota il binario la bici schizza via di lato, ma per fortuna sono quasi fermo e riesco a bloccarmi col piede. Ho saputo poi che quella notte sono cadute piu’ di 20 persone su quel maledetto passaggio a livello. :rosik:

Arriviamo fradici al rifornimento caldo che ci aspetta a Bistagno al km 276. Tutti abbiamo fame e divoriamo letteralmente l’ottima pasta che ci hanno cucinato o-o(Grazie ragazzi!).
Ripartiamo verso il prossimo controllo di Villafranca al Km 382. Io sono un po’ preoccupato :afraid: … ci sono le salite e le discese delle Langhe da attraversare e con questo tempo su quelle strade di notte e’ un po’ rischioso, La fortuna pero’ sembra dalla nostra parte … iniziamo a salire le Langhe e non piove piu’! Attraversiamo le Langhe senza pioggia.
Purtroppo per me’ arriva la prima crisi di sonno … presto … troppo presto e cosi’ tocca darmi da fare per farmela passare : mangio e faccio le salite con rapporto duro cercando l’equilibrio tra non spendere troppa energia e faticare per restare sveglio. Per fortuna e’ solo una crisi passeggera. Mi aiuta anche un caffe’ doppio preso alle 3 di notte in un baretto sperduto sulle Langhe e ancora aperto! o-o
Arriviamo cosi’ di primo mattino, al controllo di Villafranca ancora con la pioggia . Li’ ci aspetta un cambio di indumenti e un posto attrezzato con materassini per riposare un po’.Io e Manola decidiamo di dormire un bel quarto d’ora :ronf: :ronf: , quanto basta per rinfrancarci un po’. Ci svegliano i nostri compagni dicendo che e’ ora … uff :? … guardo fuori … non piove, che bello: dico a Manola che forse ce la da’ buona … ultime parole famose … saliamo in bici … e toh … piove ! (tempo da :crock )
Ci sono 2 ragazzi Istriani che decidono di unirsi al nostro gruppetto perche’ la pioggia ha letteralmente sciolto il loro road-book (il mio l’avevo plastificato! ) e non sapreppero come proseguire da soli.
Cosi’ con loro, ci avviamo verso Torino dove ci aspetta la salita di Superga sempre con la pioggia a tratti. Prima di Superga smette di piovere, il cielo sembra schiarirsi e arriviamo al controllo di Pino Torinese al Km 439 senza pioggia. Saliamo a Superga e scendiamo per poi affrontare le salite della zona del Moferrato … e piove … e piove … sembra esca il sole ma diluvia!
Ci facciamo cosi gli ultimi 100 Km senza un attimo di tregua dalla pioggia .. per fortuna non fa freddo!. Arrivati a 520 Km, a 80 Km dal traguardo ecco la mia crisi … questa e’ veramente forte … le gambe sono Ok, sento che mi potrebbero portare ancora sullo Stelvio, ma e’ il sonno il problema … :ronf: stavolta non e’ una crisi passeggera, arriva dal profondo … io sono dietro le ruote di Franco (femfem), si va a circa 30 all’ora , non sto’ facendo fatica e il cervello sta spegnendo tutto :-> … cacchio sto per crollare dalla bici … una ... due … tre volte … no … non posso andare avanti cosi’ e non posso neanche fermare tutti per mezz’ora sotto un diluvio in mezzo alle risaie della Pianura Padana quando mancano “solo” 80 Km, solo perche’ io ho sonno!. Allora decido … in fondo che saranno mai 80 Km … le gambe vanno ancora davvero bene … dico a Franco che vado un po’ avanti per svegliarmi , lui mi guarda un po stranito ;nonzo% … parto e faccio una sparata a 40 all’ora dopo 500 mt le gambe urlano dallo sforzo, ma finalmente il cervello si riaccende :-). Rallento un po’, ma quando il gruppetto si avvicina riprendo a pedalare di buona lena e proseguo cosi’ per circa una decina di km … e alla fine ottengo il risultato di svegliarmi o-o quando mancano ancora poco meno di 70 Km : diluvia sempre ma adesso sono sveglio e ho ancora energia nelle gambe ed in piu’ fra qualche Km comincera’ a lavorare l’adrenalina prodotta dalla consapevolezza del traguardo vicino .

E cosi’ alla fine arriviamo tutti sani, salvi e felici al traguardo : 608 Km con 4000 mt in 31 ore e 56 minuti . non siamo stati dei “record men” ma per noi , averla terminata ,e’ stata una bella impresa!
Un grazie a tutti i compagni d'avventura!
:ola:


Bellismmo... e grandissimo !