Cimebianceche appena possibile ci farà un bellissimo resoconto molto dettagliato !
Il resoconto non si è fatto attendere!
Che dire, impressionante: deve essere stato tremendo trovarsi a lottare contro il sonno sotto il diluvio, sapendo che ormai non si poteva mollare perché il traguardo era vicino... e chissà che soddisfazione riuscire finalmente a tagliarlo!
L'immagine più bella è quella del baretto sperduto nelle langhe ancora aperto alle 3 di notte dove poter concedersi un buon caffè caldo: vi deve essere sembrato un miraggio...
Complimenti a tutti per l'impresa
ECCEZZZIUNALI VERAMENTE!!!!!!!!! Una resistenza incredibile... La Super a questo punto per voi sarà una passeggiata!!!
Bravissimi a Franco e Graziano e a tutti i finishers!!!
Poi i racconti di Femfem meritano sempre la lettura, bellissimo anche stavolta!!!
Eccoci qua, dopo una delle piu bagnate randonnee della mia modesta carriera ciclistica, fatta in compagnia del mio fratellino femfem, della mia carissima amica Manola e altri vagabondi dotati di bicicletta.
In pratica su 600 Km, 300 Km sono stati bagnati dalla forte pioggia , altri 100 sono risultati bagnati dallacqua tirata su dallasfalto e 200 asciutti!
Si parte Sabato mattina alle 10.15 , partenza scaglionata a gruppetti di 10 persone circa.
Il cielo e gia minaccioso e non promette nulla di buono .
Ci avviamo con passo tranquillo (e da un po che alle randonne non si partiva in stile randonnee). Fatti circa 20 Km ecco le prime gocce resistiamo qualche Km , ma poi ci convinciamo a mettere il Gore, perche non sembra un temporale ma piuttosto si preannuncia una randonnee allinsegna della pioggia.
Arriviamo a Mortara che diluvia e complice la nuova segnaletica e le nuove rotatorie, sbagliamo strada (e come noi molti altri!); io me ne accorgo dopo 7 km, così dietro front e ci scarrozziamo altri 7 km non previsti. Incrociamo un gruppetto che aveva sbagliato strada pure lui e lo rimettiamo nella direzione giusta(alla fine poi ho saputo di qualcuno che si e fatto 25Km in piu!).
Arriviamo al primo controllo, sulle colline di San Salvatore Monferrato, gia belli fradici, sosta veloce e poi via verso il passo del Turchino, sempre sotto la pioggia, che a tratti smette per poi riprendere. Man mano che la Liguria si avvicina, il cielo si fa piu chiaro e la speranza di vedere il mare col sole un po ci rinfranca e togliamo tutti la mantellina . Mi avvicino a Manola, che ho convinto io a partecipare perche diceva di non essere allenata (figuriamoci : aveva appena fatto il giro di Sardegna!) e le dico di non preoccuparsi e di non forzare che se si stacca la aspettiamo in cima.
Facciamo tutta la salita del Turchino senza pioggia, ma appena sbucati dalla galleria, non piove ma il cielo e nero che sembra gia sera. Rallento per mettere la mantellina e mi passa Manola dicendo andiamo altro che non allenata!
Scendiamo a Genova con qualche goccia di pioggia, ma poi fino al controllo di Varazze non piove e dopo 200 Km siamo tutti ancora belli pimpanti, :tie: mentre le nostre bici mostrano inequivocabilmente i segni della pesante pioggia : sono tutte infangate e con la catena secca secca. Iniziamo la salita di Giovo Ligure sotto un cielo sempre piu nero e difatti iniziata la discesa inizia il diluvio. Ormai e buio fitto, in discesa nei tratti piu brutti sto vicino a Manola perchè mi sono accorto che i suoi faretti fanno poca luce e non riesce a veder nulla sotto la fitta pioggia. Arriviamo ad un passaggio a livello a velocita sostenuta e vedo 2 dei nostri al di la dei binari che ci urlano di fermarci e stare attenti ma a che cosa ?! passera mica il treno !? non capisco capisco due parole come sapone ad un tratto realizzo e cerco di tirare i freni appena in tempo appena tocco con la ruota il binario la bici schizza via di lato, ma per fortuna sono quasi fermo e riesco a bloccarmi col piede. Ho saputo poi che quella notte sono cadute piu di 20 persone su quel maledetto passaggio a livello. :rosik:
Arriviamo fradici al rifornimento caldo che ci aspetta a Bistagno al km 276. Tutti abbiamo fame e divoriamo letteralmente lottima pasta che ci hanno cucinato (Grazie ragazzi!).
Ripartiamo verso il prossimo controllo di Villafranca al Km 382. Io sono un po preoccupato :afraid: ci sono le salite e le discese delle Langhe da attraversare e con questo tempo su quelle strade di notte e un po rischioso, La fortuna pero sembra dalla nostra parte iniziamo a salire le Langhe e non piove piu! Attraversiamo le Langhe senza pioggia.
Purtroppo per me arriva la prima crisi di sonno presto troppo presto e cosi tocca darmi da fare per farmela passare : mangio e faccio le salite con rapporto duro cercando lequilibrio tra non spendere troppa energia e faticare per restare sveglio. Per fortuna e solo una crisi passeggera. Mi aiuta anche un caffe doppio preso alle 3 di notte in un baretto sperduto sulle Langhe e ancora aperto!
Arriviamo cosi di primo mattino, al controllo di Villafranca ancora con la pioggia . Li ci aspetta un cambio di indumenti e un posto attrezzato con materassini per riposare un po.Io e Manola decidiamo di dormire un bel quarto dora , quanto basta per rinfrancarci un po. Ci svegliano i nostri compagni dicendo che e ora uff guardo fuori non piove, che bello: dico a Manola che forse ce la da buona ultime parole famose saliamo in bici e toh piove ! (tempo da )
Ci sono 2 ragazzi Istriani che decidono di unirsi al nostro gruppetto perche la pioggia ha letteralmente sciolto il loro road-book (il mio lavevo plastificato! ) e non sapreppero come proseguire da soli.
Cosi con loro, ci avviamo verso Torino dove ci aspetta la salita di Superga sempre con la pioggia a tratti. Prima di Superga smette di piovere, il cielo sembra schiarirsi e arriviamo al controllo di Pino Torinese al Km 439 senza pioggia. Saliamo a Superga e scendiamo per poi affrontare le salite della zona del Moferrato e piove e piove sembra esca il sole ma diluvia!
Ci facciamo cosi gli ultimi 100 Km senza un attimo di tregua dalla pioggia .. per fortuna non fa freddo!. Arrivati a 520 Km, a 80 Km dal traguardo ecco la mia crisi questa e veramente forte le gambe sono Ok, sento che mi potrebbero portare ancora sullo Stelvio, ma e il sonno il problema stavolta non e una crisi passeggera, arriva dal profondo io sono dietro le ruote di Franco (femfem), si va a circa 30 allora , non sto facendo fatica e il cervello sta spegnendo tutto :-> cacchio sto per crollare dalla bici una ... due tre volte no non posso andare avanti cosi e non posso neanche fermare tutti per mezzora sotto un diluvio in mezzo alle risaie della Pianura Padana quando mancano solo 80 Km, solo perche io ho sonno!. Allora decido in fondo che saranno mai 80 Km le gambe vanno ancora davvero bene dico a Franco che vado un po avanti per svegliarmi , lui mi guarda un po stranito parto e faccio una sparata a 40 allora dopo 500 mt le gambe urlano dallo sforzo, ma finalmente il cervello si riaccende :-). Rallento un po, ma quando il gruppetto si avvicina riprendo a pedalare di buona lena e proseguo cosi per circa una decina di km e alla fine ottengo il risultato di svegliarmi quando mancano ancora poco meno di 70 Km : diluvia sempre ma adesso sono sveglio e ho ancora energia nelle gambe ed in piu fra qualche Km comincera a lavorare ladrenalina prodotta dalla consapevolezza del traguardo vicino .
E cosi alla fine arriviamo tutti sani, salvi e felici al traguardo : 608 Km con 4000 mt in 31 ore e 56 minuti . non siamo stati dei record men ma per noi , averla terminata ,e stata una bella impresa!
Un grazie a tutti i compagni d'avventura!