Richiesta aiuto per i più biomeccanici

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Non è la posizione in sella a doversi adattare a quella delle tacchette. Andrebbero prima posizionate le tacchette nel modo corretto
Forse non mi sono spiegato a dovere ma se muovo avanti o indietro la sella perchè l'ho alzata o abbassata.. per avere un punto di spinta uguale (premesso che la prova di spinta l'abbia fatta) devo/dovrei ritoccare anche la posizione delle tacchette.
Se andate a cercare vecchissime discussioni sul posizionamento, dove partecipavano anche facsimili biomeccanici (facsimili perchè ai tempi non li appellavano così) se ne è discusso parecchio ;-)
 

alango

Novellino
10 Novembre 2012
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Scusate se intervengo ma chiedo:
perchè molti hanno scritto che la posizione delle tacchette è sempre quella quando in realtà si deve adattare alla posizione in sella ?
Fermo restando che il metatarso andrebbe posizionato all'incirca (all'incirca) sul perno pedale.. ma non è obbligatorio perchè ognuno di noi ha il proprio punto di spinta sul piede, tanto che ognuno ha la propria conformazione del piede.
Cmq Alango.. quando usavi la sella a 72,5 cm non hai provato ad avanzarla di 2-3 o 4 mm ?
Ciao no non avevo provato ad avanzare la sella anche perchè sinceramente non ero sicuro se all'aumentare della altezza sella bisogna adeguare l'avanzamento della stessa... e la mia apertura di questa discussione era riuscire a creare per tutti una guida utile a associare ad ogni cambiamento di posizione \ altezze varie un adeguamento di altri parametri. Quindi da quanto ho finora capito che alzando la sella di 3 mm dovrei all'incirca avanzare in proporzione di 1 mm.
 

kompromesso

rovinapastiglie
5 Dicembre 2013
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Triciclo
cari ragazzi, vi butto là questa situazione strana che mi è capitata da qualche settimana. Curioso di sentire il vostro parere a riguardo.
Premesse:
- faccio bici dal 2013, ma ho ripreso con continuitò dal 2018
- dal 2016 ho una noia al ginocchio sx uscita correndo. Non si è mai capito se bandelletta o femoro-rotulea o tutte e due. mai risolto del tutto
- ho l'anca sx che tende ad essere più bloccata
- ho una ernia modesta l5-s1 mediana con tendenza a irradiare verso sinistra
- non ho dismetrie degne di note
- sono mediamente flessibile, con tendenza ad avere ischio-crurali che si accorciano
- faccio stretching subito post bici altrimento ho gambe di marmo e a volte a tempo perso anche nei giorni off

Ad agosto ho fatto bike fit nuovo, con cambiamenti anche significativi: tolto spessore sotto scarpa sx, alzata altezza sella da 761 a 772, dislivello sella manuburio da 56 a 74, aumentato arretramento sella a 345. Ad ottobre ho cambiato bici e riportato l'assetto sulla nuova. In strada pochi problemi e, anzi, contentissimo dei cambi e di come sono stato seguito dal biomeccanico.

Sui rulli ho iniziato nello stesso periodo ad aumentare i carichi di lavoro settimanale. Inizialmente non avevo fastidi, se non sentire troppo la nuova sella. Poi ho iniziato ad avere dei crampi al polpaccio dx e, in misura minore, risentimento sulla coscia dx. Peggiorano con l'aumentare del wattaggio e col passare del tempo, Migliorano leggermente arretrando la seduta. Al tempo stesso formicolio mano sx e piede sx. Ho fatto più stretching, cercato di pareggiare l'altezza dei mozzi da terra mettendo un supporto al posteriore, verificato che il pavimento fosse in bolla e non avesso avallamenti, preso magnesio.... Finora non ho risolto nulla e anzi il problema tende a peggiorare.
 

vissiv

Apprendista Scalatore
12 Gennaio 2010
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Firenze
www.behance.net
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scapin eos 7, canyon ultimate cf slx
cari ragazzi, vi butto là questa situazione strana che mi è capitata da qualche settimana. Curioso di sentire il vostro parere a riguardo.
Premesse:
- faccio bici dal 2013, ma ho ripreso con continuitò dal 2018
- dal 2016 ho una noia al ginocchio sx uscita correndo. Non si è mai capito se bandelletta o femoro-rotulea o tutte e due. mai risolto del tutto
- ho l'anca sx che tende ad essere più bloccata
- ho una ernia modesta l5-s1 mediana con tendenza a irradiare verso sinistra
- non ho dismetrie degne di note
- sono mediamente flessibile, con tendenza ad avere ischio-crurali che si accorciano
- faccio stretching subito post bici altrimento ho gambe di marmo e a volte a tempo perso anche nei giorni off

Ad agosto ho fatto bike fit nuovo, con cambiamenti anche significativi: tolto spessore sotto scarpa sx, alzata altezza sella da 761 a 772, dislivello sella manuburio da 56 a 74, aumentato arretramento sella a 345. Ad ottobre ho cambiato bici e riportato l'assetto sulla nuova. In strada pochi problemi e, anzi, contentissimo dei cambi e di come sono stato seguito dal biomeccanico.

Sui rulli ho iniziato nello stesso periodo ad aumentare i carichi di lavoro settimanale. Inizialmente non avevo fastidi, se non sentire troppo la nuova sella. Poi ho iniziato ad avere dei crampi al polpaccio dx e, in misura minore, risentimento sulla coscia dx. Peggiorano con l'aumentare del wattaggio e col passare del tempo, Migliorano leggermente arretrando la seduta. Al tempo stesso formicolio mano sx e piede sx. Ho fatto più stretching, cercato di pareggiare l'altezza dei mozzi da terra mettendo un supporto al posteriore, verificato che il pavimento fosse in bolla e non avesso avallamenti, preso magnesio.... Finora non ho risolto nulla e anzi il problema tende a peggiorare.
Solo ragionamenti che non possono sostituire o avere la solidità di quelli di un esperto del settore. Pedalare sui rulli è cosa un pò differente, anche riportando alla perfezione le misure, se si utilizza bici differente e non quella che si usa anche su strada, cambia molto il modo di stare in sella perchè si resta molto più seduti, non si oscilla particolarmente e si scarica di più sul manubrio. L'indolenzimento alle mani è dovuto alla prolungata compressione del nervo mediano (indolenzimento di pollice, indice, medio e parte dell'anulare) e/o del nervo ulnare (mignolo e parte dell'anulare). Cerca di cambiare più spesso la posizione delle mani, bassa, alta, orizzontale e alleggerisci il carico su manubrio. Per gli altri dolori in parte ritorniamo allo stesso discorso e cioè il fatto di stare molto più tempo fissi seduti in sella e di fatto non smettere quasi mai di pedalare, tranne magari in qualche discesa. Non ci si pensa, ma su strada lo facciamo molto più spesso. Hai poi detto di avere aumentato i carichi, facilissimo quindi che si tratti di un sovraccarico del muscolo scheletrico prima ancora che un errore posturale. In genere gli errori posturali saltano fuori subito dopo un cambio di settaggio, se pedali senza problemi e poi ad un certo punto salta fuori qualcosa magari il problema è altrove. Il corpo tende molto ad adattarsi, anche sul discorso dello spessore sotto scarpa, beh! in molti lo mettono solo se veramente hai una gamba molto più corta dell'altra, altrimenti rischi di far danni perchè il corpo sa adattarsi a quella situazione per conto suo. In questo periodo vengo da una fase in cui ho calcato un pò la mano sui rulli e mi erano saltati fuori doloretti sia a sx che a dx. Ho smesso di girare su Zwift in modo anarchico ed ho iniziato un piano di allenamento graduale. Tendini, fasce, muscoli stanno adattandosi ai carichi ora graduali e tutti i dolori stanno scomparendo. Il mio consiglio è di ascoltare bene il tuo corpo e se hai dolori non forzare, cala l'intensità e lasciagli il tempo di adeguarsi. Eviterei di fare continui spostamenti di assetto della bici, se su strada andavi bene lascia le cose com'erano e controlla solo il modo di stare sui rulli e l'intensità dello sforzo. Ti capisco per il discorso ernia, rimasto praticamente invalido per quasi 6 mesi per un'ernia discale tra lombare e prima sacrale a sx. a distanza di 6 anni ho ancora la gamba sx un pò intorpidita, ma pedalare mi ha aiutato tantissimo, in questi casi occorre tenere toniche tutte le strutture muscolari e articolari. Nulla di peggio che una vita sedentaria, magari alla scrivania in questi casi.
 

kompromesso

rovinapastiglie
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Solo ragionamenti che non possono sostituire o avere la solidità di quelli di un esperto del settore. Pedalare sui rulli è cosa un pò differente, anche riportando alla perfezione le misure, se si utilizza bici differente e non quella che si usa anche su strada, cambia molto il modo di stare in sella perchè si resta molto più seduti, non si oscilla particolarmente e si scarica di più sul manubrio. L'indolenzimento alle mani è dovuto alla prolungata compressione del nervo mediano (indolenzimento di pollice, indice, medio e parte dell'anulare) e/o del nervo ulnare (mignolo e parte dell'anulare). Cerca di cambiare più spesso la posizione delle mani, bassa, alta, orizzontale e alleggerisci il carico su manubrio. Per gli altri dolori in parte ritorniamo allo stesso discorso e cioè il fatto di stare molto più tempo fissi seduti in sella e di fatto non smettere quasi mai di pedalare, tranne magari in qualche discesa. Non ci si pensa, ma su strada lo facciamo molto più spesso. Hai poi detto di avere aumentato i carichi, facilissimo quindi che si tratti di un sovraccarico del muscolo scheletrico prima ancora che un errore posturale. In genere gli errori posturali saltano fuori subito dopo un cambio di settaggio, se pedali senza problemi e poi ad un certo punto salta fuori qualcosa magari il problema è altrove. Il corpo tende molto ad adattarsi, anche sul discorso dello spessore sotto scarpa, beh! in molti lo mettono solo se veramente hai una gamba molto più corta dell'altra, altrimenti rischi di far danni perchè il corpo sa adattarsi a quella situazione per conto suo. In questo periodo vengo da una fase in cui ho calcato un pò la mano sui rulli e mi erano saltati fuori doloretti sia a sx che a dx. Ho smesso di girare su Zwift in modo anarchico ed ho iniziato un piano di allenamento graduale. Tendini, fasce, muscoli stanno adattandosi ai carichi ora graduali e tutti i dolori stanno scomparendo. Il mio consiglio è di ascoltare bene il tuo corpo e se hai dolori non forzare, cala l'intensità e lasciagli il tempo di adeguarsi. Eviterei di fare continui spostamenti di assetto della bici, se su strada andavi bene lascia le cose com'erano e controlla solo il modo di stare sui rulli e l'intensità dello sforzo. Ti capisco per il discorso ernia, rimasto praticamente invalido per quasi 6 mesi per un'ernia discale tra lombare e prima sacrale a sx. a distanza di 6 anni ho ancora la gamba sx un pò intorpidita, ma pedalare mi ha aiutato tantissimo, in questi casi occorre tenere toniche tutte le strutture muscolari e articolari. Nulla di peggio che una vita sedentaria, magari alla scrivania in questi casi.

wow, super risposta lunghissima. Grazie!

- si, certamente il rullo è altra cosa rispetto a stare in strada dove ci sono più gradi di libertà e si trovano vari compensi. Questa differenza tra strada e rulli non mi accadeva con la vecchia bici che aveva una geometria endurance con comodità aggiuntive quali l'attacco girato in positivo.
- la compressione alle mani è un pò una novità, ma forse il fatto di avere un manubrio aero aumenta lo spazio di appoggio e la posizione è più comoda però al tempo stesso preme su una superfice maggiore della mano e va a dar fastidio al nervo ulnare
- sul discorso sovraccarico, ci può stare anche se a me non sembra di aver fatto un passaggio estremamente drastico. Nel giro di due/tre mesi sono salito da circa 300 TSS settimanale a 400 prima e ultimamente 450 il tutto seguendo un piano. La sfiga è che tra lockdown vari e meteo, ci sono settimane in cui sono 450 di soli rulli
- sul tema spessore sono totalmente d'accordo con te. Non ho dismetrie agli arti inferiori degne di nota ed è stato molto bravo l'ultimo biomeccanico a toglierlo. Con gli aiutini si creano compensi e alla fine ci si trova punto e a capo. E difatti il mio ginocchio sx sempre fastidioso è
- quello che resta più difficile da spiegare è perchè ho questa debolezza di crampi solo da un lato. L'ernia è modesta ed è come la tua L5-S1 centrale un pò spostata verso sinistra. Se la nuova posizione andasse a dare noia all'ernia dovrei trovarmi con problemi alla gamba sx credo

Come hai risolto la tua ernia?
 

vissiv

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12 Gennaio 2010
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wow, super risposta lunghissima. Grazie!

- si, certamente il rullo è altra cosa rispetto a stare in strada dove ci sono più gradi di libertà e si trovano vari compensi. Questa differenza tra strada e rulli non mi accadeva con la vecchia bici che aveva una geometria endurance con comodità aggiuntive quali l'attacco girato in positivo.
- la compressione alle mani è un pò una novità, ma forse il fatto di avere un manubrio aero aumenta lo spazio di appoggio e la posizione è più comoda però al tempo stesso preme su una superfice maggiore della mano e va a dar fastidio al nervo ulnare
- sul discorso sovraccarico, ci può stare anche se a me non sembra di aver fatto un passaggio estremamente drastico. Nel giro di due/tre mesi sono salito da circa 300 TSS settimanale a 400 prima e ultimamente 450 il tutto seguendo un piano. La sfiga è che tra lockdown vari e meteo, ci sono settimane in cui sono 450 di soli rulli
- sul tema spessore sono totalmente d'accordo con te. Non ho dismetrie agli arti inferiori degne di nota ed è stato molto bravo l'ultimo biomeccanico a toglierlo. Con gli aiutini si creano compensi e alla fine ci si trova punto e a capo. E difatti il mio ginocchio sx sempre fastidioso è
- quello che resta più difficile da spiegare è perchè ho questa debolezza di crampi solo da un lato. L'ernia è modesta ed è come la tua L5-S1 centrale un pò spostata verso sinistra. Se la nuova posizione andasse a dare noia all'ernia dovrei trovarmi con problemi alla gamba sx credo

Come hai risolto la tua ernia?
Per me è stato un calvario, per mesi non avevo assolutamente una posizione che lenisse il dolore, quindi ero in continuo movimento, nel senso che sia seduto, sia sdraiato non potevo restare fermo, cercavo continuamente il modo di posizionarmi per soffrire di meno, ma nulla. Al pronto soccorso mi ci hanno tenuto una notte mettendomi sotto flebo per 8 ore continue, partendo dai farmaci più blandi dino a quelli da cavallo, ma niente da fare. Restavo più che altro in posizione seduta, alle 2/3 del mattino prendevo un flacone di morfina per riuscire forse a chiudere gli occhi per 2 ore e poi ricominciava tutto. Insomma da buttarsi giù dalla finestra. Per poter fare una risonanza magnetica ho dovuto attendere 4 mesi per il semplice motivo che fermo per 30 minuti proprio non potevo starci, ma neanche 2 di minuti credimi. Perchè un dolore così forte e che non sembrava risolversi in alcun modo? Dai risultati della risonanza è saltato fuori che nonostante fossi prossimo alla cinquantina i miei nuclei polposi erano ancora molto giovanili, nel senso che erano molto idratati e quando hai un ernia in queste condizioni ha grossi problemi a rientrare in sede. Il dolore partiva dalla zona lombo sacrale a sx e scendeva alla gamba sx lungo il vaso laterale, ginocchio e piede. Come ne sono uscito, intanto ti dico che dopo tutti quei mesi cominciavo a pensare di non uscirne e la cosa era pesantissima. Poi molto molto lentamente ho iniziato a stare meno male che non significa bene, mi sono rotto le palle di zoppicare e camminare come una lumaca ed ho iniziato a forzare, della serie voglio tornare a camminare e vivere normalmente. Tanto dolore, ma era necessario risvegliare la muscolatura perchè puoi immaginare che razza di contratture da dolore avevo ed anche perdita di massa muscolare. Confrontandomi anche con altre persone che avevano avuto problemi di ernia lombo sacrale ho capito che dovevo smettere di aver paura di muovermi per allontanare il dolore. Ho fatto poi qualche seduta da un osteopate proprio per cercare di riallinearmi e ho cercato di mantenermi sempre attivo. Ricordo che facevo anche cose che uno in queste condizioni eviterebbe come il colera. Passavo ore magari a spalare la terra, assurdo se pensi al carico e alla asimmetria del lavoro. Alla sera ero distrutto, ma alla mattina stavo meglio. La parestesia alla gamba sinistra è durata anni, ed ancora ora non è del tutto rientrata, ma ora va bene e faccio qualsiasi cosa, sempre con molta attenzione quando ci sono manovre che so potermi fare male. Appena sento un dolorino alla schiena molta attenzione, insomma si impara a capire quando sei a rischio e quali sono i movimenti sotto carico da evitare.
 

birillobasso

via col vento
3 Gennaio 2017
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Cinelli
Ciao Ragazzi chiedo un consiglio su biomeccanica e spero di ricevere risposte utili.
allora per prima cosa volevo sapere se alzando la sella devo arretrare o avanzare le tacchette e se si, in che proporzione o in che percentuale rispetto a quanto alzo la sella?
Secondo: pedalando e guardando in basso verso il movimento centrale noto che la gamba sx è più spostata verso l’esterno rispetto alla dx. e pedalando con rapporto più duro, sento che proprio sulla gamba sx avverto dolore al tibiale anteriore e alla coscia fino al gluteo sempre parte esterna. Come posso risolvere?
Terzo: con il freddo sento che i piedi diventano freddissimi e perdono sensibilità e molte volte quando pedalo sotto i 5 gradi arrivo a casa con i piedi gelati sopratutto nella parte esterna del piede quindi mignolo medio e anulare e durante la pedalata, forse perché perdo sensibilità, sento la pressione in fase di spinta non sul metatarso ma più verso il centro del piede, poi però guardando la tacchetta dove poggia vedo che invece dovrebbe essere posizionata correttamente rispetto al metatarso e comunque è messa quasi uguale alla dx. dove non avverto nessun fastidio. Scusate se mi sono dilungato troppo ma è un insieme di fastidi che vorrei risolvere e spero nei vostri consigli. Grazie in anticipo.
Vai a fare una visita dal biomeccanico e risolvi tutti i tuoi dubbi.