Ritmo più efficiente a cui allenarsi per miglioramento globale

pianpianello

Pignone
19 Dicembre 2020
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cancello a pedali
Sappiamo tutti che esistono vari ritmi che si possono tenere, nominati come zone di frequenza cardiaca, oppure come zone di potenza, oppure come sensazione di sforzo percepito. Ogni ritmo si può mantenere per un tempo massimo, e il grafico che mette in relazione il ritmo con il tempo non è lineare. I professionisti che tengono 400w per un ora non possono tenere 800w per mezzora. E chi in volata fa 2000w per 10 secondi non vuol dire che possa tenere 200w solo per 100 secondi. Sappiamo anche che chi si allena con metodo fa lavori specifici a ritmi diversi, cioè allena specificamente ad esempio le volate, oppure specificamente il ritmo sull'ora.

La mia domanda è questa: esiste un ritmo particolare da mantenere e da allenare che più di ogni altro ritmo produce miglioramenti globali sull'organismo, in tutta la curva della potenza?

Ovviamente non mi aspetto che uno che si allena solo su ritmi di ore (tipo ad esempio CP120, massimo sforzo sostenibile per 120 minuti) poi vada a migliorare sensibilmente in volate da pochi secondi. Ma non mi aspetto nemmeno che uno che si allena facendo salite brevi a cannone (tipo CP10, salite da 10 minuti a tutta) poi non vada a migliorare anche su ritmi più forti (tipo un paio di minuti) oppure più lenti (tipo mezzora o un oretta). Non cerco il ritmo magico, ma il ritmo migliore degli altri, se messo a confronto con gli altri ritmi e considerando i benefici che può portare. Tra parentesi, ricordo che anni fa avevo letto uno studio, magari era una cazzata perché non so se poi sono studi confermati, ma se non ricordo male questo studio diceva che allenando un gruppo di persone con scatti fuori soglia ottenevano lo stesso beneficio aerobico di chi si allenava in soglia.

La domanda potrebbe essere posta pure in altri modi equivalenti, tra cui ad esempio: se voi doveste scegliere un solo ritmo costante da allenare in tutti i vostri allenamenti (esclusi magari i recuperi tra una serie e l'altra), che ritmo scegliereste per tirare fuori il massimo potenziale ciclistico dal vostro organismo nel tempo? Oppure posta in ancora un altro modo: se prendiamo un gruppo di persone allo stesso livello e con la stessa genetica di base, e a uno facciamo fare solo giri da 4 ore (al massimo ritmo tollerabile), a un altro facciamo fare solo giri da 2 ore (al massimo ritmo tollerabile), a un altro facciamo fare giretti a tutta da un'ora, a un altro facciamo fare solo giri con salite da 15 minuti da fare a bomba, a un altro facciamo solo fare giri tranquilli con in mezzo allunghi a tutta da 3 minuti... eccetera. Chi di questi, a distanza di anni, diventerà di base generalmente più forte degli altri? Se dopo diversi anni questi ciclisti decidessero un anno di preparare una gara (quindi dalla condizione di base passeranno a potenziare elementi specifici per la gara), chi vincerebbe?
 
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LucLov

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21 Giugno 2019
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BDC Wilier Cento1 NDR disk MTB Cannondale Trail - BDC2 old Columbus ALU
Sappiamo tutti che esistono vari ritmi che si possono tenere, nominati come zone di frequenza cardiaca, oppure come zone di potenza, oppure come sensazione di sforzo percepito. Ogni ritmo si può mantenere per un tempo massimo, e il grafico che mette in relazione il ritmo con il tempo non è lineare. I professionisti che tengono 400w per un ora non possono tenere 800w per mezzora. E chi in volata fa 2000w per 10 secondi non vuol dire che possa tenere 200w solo per 100 secondi. Sappiamo anche che chi si allena con metodo fa lavori specifici a ritmi diversi, cioè allena specificamente ad esempio le volate, oppure specificamente il ritmo sull'ora.

La mia domanda è questa: esiste un ritmo particolare da mantenere e da allenare che più di ogni altro ritmo produce miglioramenti globali sull'organismo, in tutta la curva della potenza?

Ovviamente non mi aspetto che uno che si allena solo su ritmi di ore (tipo ad esempio CP120, massimo sforzo sostenibile per 120 minuti) poi vada a migliorare sensibilmente in volate da pochi secondi. Ma non mi aspetto nemmeno che uno che si allena facendo salite brevi a cannone (tipo CP10, salite da 10 minuti a tutta) poi non vada a migliorare anche su ritmi più forti (tipo un paio di minuti) oppure più lenti (tipo mezzora o un oretta). Non cerco il ritmo magico, ma il ritmo migliore degli altri, se messo a confronto con gli altri ritmi e considerando i benefici che può portare. Tra parentesi, ricordo che anni fa avevo letto uno studio, magari era una cazzata perché non so se poi sono studi confermati, ma se non ricordo male questo studio diceva che allenando un gruppo di persone con scatti fuori soglia ottenevano lo stesso beneficio aerobico di chi si allenava in soglia.

La domanda potrebbe essere posta pure in altri modi equivalenti, tra cui ad esempio: se voi doveste scegliere un solo ritmo costante da allenare in tutti i vostri allenamenti (esclusi magari i recuperi tra una serie e l'altra), che ritmo scegliereste per tirare fuori il massimo potenziale ciclistico dal vostro organismo nel tempo? Oppure posta in ancora un altro modo: se prendiamo un gruppo di persone allo stesso livello e con la stessa genetica di base, e a uno facciamo fare solo giri da 4 ore (al massimo ritmo tollerabile), a un altro facciamo fare solo giri da 2 ore (al massimo ritmo tollerabile), a un altro facciamo fare giretti a tutta da un'ora, a un altro facciamo fare solo giri con salite da 15 minuti da fare a bomba, a un altro facciamo solo fare giri tranquilli con in mezzo allunghi a tutta da 3 minuti... eccetera. Chi di questi, a distanza di anni, diventerà di base generalmente più forte degli altri? Se dopo diversi anni questi ciclisti decidessero un anno di preparare una gara (quindi dalla condizione di base passeranno a potenziare elementi specifici per la gara), chi vincerebbe?
Minkia che bel domandone!!!

(non sono ironico)
 
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Provo a dare una risposta secondo la mia esperienza. Il ritmo che più si usa è si mantiene in una gara, una Granfondo, un giro lungo è generalmente il FONDO MEDIO. Questo è il ritmo da mantenere per la maggior parte di un allenamento. Poi ovviamente si dovranno inserire altri lavori a diversi ritmi che andranno a stimolare Soglia e VO2. Senza lavori a ritmi alti difficile migliorare a ritmi bassi.
 

bagga

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27 Luglio 2019
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giant tcr sl
domanda molto interessante alla quale penso sia difficile, se non impossibile, dare una risposta...penso che anche io punterei sull'allenare la Z5 (V02max) o al limite la Z4 (soglia), tutto il resto (Z3, Z6 e Z7) lo allenerei ma meno di Z4 e Z5...
 
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gabriiaia7273

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domanda molto interessante alla quale penso sia difficile, se non impossibile, dare una risposta...penso che anche io punterei sull'allenare la Z5 (V02max) o al limite la Z4 (soglia), tutto il resto (Z3, Z6 e Z7) lo allenerei ma meno di Z4 e Z5...
Ma così dai poco tempo ai muscoli di recuperare e ti esaurisci in fretta.
 

bagga

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Ma così dai poco tempo ai muscoli di recuperare e ti esaurisci in fretta.
il rischio c'è, bisogna un minimo conoscersi e non esagerare...poi dipende da quanto volume uno riesce/può/vuole fare ma se uno si fa 2-3 allenamenti a settimana brevi ed intensi più un lungo un pò tirato al sabato o domenica potrebbe ottenere buoni risultati senza esaurirsi...

io ad esempio faccio un pò di tutto per 2-3 settimane e poi 4-5 giorni di scarico e poi riparto...non sempre riesco od ho voglia di seguire un programma preciso ma di base faccio scarico (max Z2b) lunedì e venerdì, al martedì sfr o scatti da fermo, mercoledì Z4 o Z6, giovedì Z5 o Z7 (quello che non faccio una settimana lo faccio quella dopo), sabato lungo e/o tirato e domenica giretto soft...
 

gabriiaia7273

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il rischio c'è, bisogna un minimo conoscersi e non esagerare...poi dipende da quanto volume uno riesce/può/vuole fare ma se uno si fa 2-3 allenamenti a settimana brevi ed intensi più un lungo un pò tirato al sabato o domenica potrebbe ottenere buoni risultati senza esaurirsi...

io ad esempio faccio un pò di tutto per 2-3 settimane e poi 4-5 giorni di scarico e poi riparto...non sempre riesco od ho voglia di seguire un programma preciso ma di base faccio scarico (max Z2b) lunedì e venerdì, al martedì sfr o scatti da fermo, mercoledì Z4 o Z6, giovedì Z5 o Z7 (quello che non faccio una settimana lo faccio quella dopo), sabato lungo e/o tirato e domenica giretto soft...
Prima o poi ti becco sulla fondovalle
 

golance

via col vento
18 Febbraio 2013
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cannnnnondale
domanda poco sensata. in primis la differenza di tempo si ripercuote sul recupero, sulla ripetibilità e dunque sulla possibilità di trarre miglioramenti dall'allenamento. 3 ore o 4 ore al massimo ritmo possibile significa una crono di 3 o 4 ore, roba che dopo una settimana sei bruciato, ma anche di 2 ore, forse reggi 2 o 3 settimane. il ritmo migliore per migliorare "all round" penso che siano quasi tutti concordi che sia quello che ti porta a andare sopra la soglia aerobica sul breve, ripetute, v02max e a scalare. ma non ti puoi mettere a fare 5 o 6 salitelle a tutta e il giorno dopo uguale e quello dopo uguale e quello dopo uguale ancora. quindi non c è sostanzialmente un ritmo unico che ti fa migliorare e ti permette di scartare gli altri. se vogliamo quello sostanzialmente inutile al miglioramento in senso stretto è il lungo, semplicemente per il fatto che per portare a termine un kmetraggio elevato non puoi pestarci dentro la qualità, o meglio puoi ma spaziata e con una serie di "km spazzatura" in mezzo
 

Bolkonskij

Pignone
5 Maggio 2021
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trento
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Wilier modello Triestina
Non esiste un ritmo singolo che tu possa utilizzare sempre e migliorare, se lo fai ti troverai sempre di fronte ad un plateau nelle prestazioni. L’unico modo di migliorare globalmente è variare lunghezze e ritmi, oltre ad includere delle sessioni con variazioni di intensità.
 

pianpianello

Pignone
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Spiego il motivo della domanda: ci sono alcuni periodi in cui mi sembra di andare parecchio più forte, e non so perché. Non uso strumenti particolari, tranne Strava che comunque è poco più di un gioco, visto che i tempi non sono da prendere troppo seriamente per via del fattore vento. L'unica cosa che so per certo è che ho la tendenza a spingere troppo in anaerobico, cioè tirare al massimo su tratti corti di massimo qualche minuto, e l'altra cosa che so per certo è che tutti i record li faccio a settembre e ottobre quando ormai ho accumulato parecchie ore da inizio anno.

La mia impressione è che è inutile spingere troppo in anaerobico, si accumula solo stanchezza e ci si riempie le gambe di acido. Sembra quasi che per andare forte serva prima accumulare parecchio lavoro aerobico, fatto tra il medio o ritmo (chiamatelo come volete) e la soglia. Da quello che ho letto in giro, sembra che questo ritmo possa essere quello che molti chiamano "sweet spot", che dovrebbe essere un lavoro aerobico intenso ma non troppo.

Istintivamente anche io avrei ipotizzato che il VO2MAX potesse essere il punto chiave da allenare, ma se osservo la mia esperienza sembra quasi che ritmi troppo alti NON siano veramente allenanti. Inoltre pure guardando come si allenano i professionisti oppure quelli che vanno forte, la mia impressione è che non facciano un cazzo, nel senso che si allenano in genere molto più piano di quello che pensavo. Veramente forte, e con impegno, spingono solo in gara, mentre in allenamento accumulano soprattutto molto lavoro aerobico e mai troppo intenso.

Ricapitolando, secondo me per massimizzare l'allenamento è probabile che bisogna stare intorno alla soglia, variando tra sweet spot e soprasoglia, ma senza esagerare con l'anaerobico.
 

zanzara

Apprendista Passista
27 Maggio 2010
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una falsa magra...
Ricapitolando, secondo me per massimizzare l'allenamento è probabile che bisogna stare intorno alla soglia, variando tra sweet spot e soprasoglia, ma senza esagerare con l'anaerobico.
Qui: https://scientifictriathlon.com/tts139/#tab-con-24 c'è un articolo, postato in passato credo da Roberto Massa, dove viene ribadita l'importanza del lavoro sul VO2 max, che non è necessariamente l'unico tipo di lavoro da effettuare ma può essere una risposta alla tua domanda iniziale.
In particolare si legge:
1632085556947.png
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Spiego il motivo della domanda: ci sono alcuni periodi in cui mi sembra di andare parecchio più forte, e non so perché. Non uso strumenti particolari, tranne Strava che comunque è poco più di un gioco, visto che i tempi non sono da prendere troppo seriamente per via del fattore vento. L'unica cosa che so per certo è che ho la tendenza a spingere troppo in anaerobico, cioè tirare al massimo su tratti corti di massimo qualche minuto, e l'altra cosa che so per certo è che tutti i record li faccio a settembre e ottobre quando ormai ho accumulato parecchie ore da inizio anno.

La mia impressione è che è inutile spingere troppo in anaerobico, si accumula solo stanchezza e ci si riempie le gambe di acido. Sembra quasi che per andare forte serva prima accumulare parecchio lavoro aerobico, fatto tra il medio o ritmo (chiamatelo come volete) e la soglia. Da quello che ho letto in giro, sembra che questo ritmo possa essere quello che molti chiamano "sweet spot", che dovrebbe essere un lavoro aerobico intenso ma non troppo.

Istintivamente anche io avrei ipotizzato che il VO2MAX potesse essere il punto chiave da allenare, ma se osservo la mia esperienza sembra quasi che ritmi troppo alti NON siano veramente allenanti. Inoltre pure guardando come si allenano i professionisti oppure quelli che vanno forte, la mia impressione è che non facciano un cazzo, nel senso che si allenano in genere molto più piano di quello che pensavo. Veramente forte, e con impegno, spingono solo in gara, mentre in allenamento accumulano soprattutto molto lavoro aerobico e mai troppo intenso.

Ricapitolando, secondo me per massimizzare l'allenamento è probabile che bisogna stare intorno alla soglia, variando tra sweet spot e soprasoglia, ma senza esagerare con l'anaerobico.

Sei piuttosto fuoristrada.