Rolling Stone parla dei ciclisti...

blues boy

Fausto Coppi re del blues
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non tutte alla moda
Mah, premesso che chi l'ha minacciato andrebbe perseguito: devo comunque dire che leggendolo mi ha sfiorato il sospetto che il tono dell'articolo fosse ironico o paradossale, ma non si percepiscono né una né l'altro - come scritto anche nei commenti alla replica del direttore - e non stiamo sicuramente parlando di un testo che si avvivina alla complessità dei livelli di lettura di Konrad o dello stream of consciousness di James Joyce o Virgina Woolf.
Qualche faccina , a scanso di equivoci , avrebbe potuto metterla ... avremmo capito anche noi poveretti :doh: :mrgreen: .
 

Shadowplay

Passista
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Qualche faccina , a scanso di equivoci , avrebbe potuto metterla ... avremmo capito anche noi poveretti :doh: :mrgreen: .
Effettivamente, adesso che mi ci fai pensare, ecco perché non ho mai comprato Rolling Stone e ripiegavo sempre su altre riviste: all'epoca non c'erano le faccine e non riuscivo a capire la complessità e la profondità del testo dei loro articoli. Sì, sarà stato proprio per quello. :mrgreen:
 

golias

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Passista
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Furbacchione.. getta il sasso e nasconde la mano, tutto per avere maggiore visibilità nella speranza (per me vana) di aumentare le vendite o eventuali introiti con questo genere di uscite.. speculando sulla morte altrui.
Da nascondersi !!
Che non si fa per un Like al giorno d'oggi, infatti mi fa incaxxare che gli abbiamo già dato troppi click.
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Mah, premesso che chi l'ha minacciato andrebbe perseguito: devo comunque dire che leggendolo mi ha sfiorato il sospetto che il tono dell'articolo fosse ironico o paradossale, ma non si percepiscono né una né l'altro - come scritto anche nei commenti alla replica del direttore - e non stiamo sicuramente parlando di un testo che si avvivina alla complessità dei livelli di lettura di Konrad o dello stream of consciousness di James Joyce o Virgina Woolf.
Scrivere in maniera ironica è molto difficile, bisogna avere una leggerezza che non tutti possiedono, perché la scrittura non è accompagnata dal tono della voce, come nel caso della parola, e il risultato può portare ad un fraintendimento.
Tanto è vero che nelle comunicazioni informali si usano le emoticon, per dare un senso alla frase. In un articolo di giornale, ovviamente, non si può.
Se il risultato voleva essere l'ironia, come direttore, l'avrei bocciato, perché non si capiva per niente. Ed era pieno di luoghi comuni che facevano intendere che era la solita intemerata contro i ciclisti.

Nota a margine: spero mettano un freno a tutti i deficienti che dietro la tastiera minacciano e offendono chi non la pensa come loro. È ora di finirla. Questi vanno perseguiti in maniera seria, basta col: «Ero depresso, ero stanco, avevo le balle che giravano…» e che cavolo ne so.
 

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Passista
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Scrivere in maniera ironica è molto difficile, bisogna avere una leggerezza che non tutti possiedono, perché la scrittura non è accompagnata dal tono della voce, come nel caso della parola, e il risultato può portare ad un fraintendimento.
Tanto è vero che nelle comunicazioni informali si usano le emoticon, per dare un senso alla frase. In un articolo di giornale, ovviamente, non si può.
Se il risultato voleva essere l'ironia, come direttore, l'avrei bocciato, perché non si capiva per niente. Ed era pieno di luoghi comuni che facevano intendere che era la solita intemerata contro i ciclisti.

Nota a margine: spero mettano un freno a tutti i deficienti che dietro la tastiera minacciano e offendono chi non la pensa come loro. È ora di finirla. Questi vanno perseguiti in maniera seria, basta col: «Ero depresso, ero stanco, avevo le balle che giravano…» e che cavolo ne so.
Tutto vero, il problema principale è lo scadimento generale dei settori più disparati della società attuale e, purtoppo, l'editoria non fa eccezione: il web ha aperto opportunità impensabili e dato la possibilità a molti giovani scrittori di farsi conoscere e di pubblicare i loro scritti, ma allo stesso tempo ha dato visibilità e attenzione a quelli che Umberto Eco definiva i discorsi da bar, con la differenza che prima al massimo raggiungevano la piazza del quartiere o si annegavano dentro un bicchiere di Lambrusco, mentre adesso finiscono in un attimo in tutto il mondo. La cosa grave è che sui discorsi da bar sono state costruite teorie fantasiose che hanno assunto validità grazie allo loro enorme diffusione: certo - come editori - bisognerebbe avere la coscienza critica di verificare le fonti o semplicemente rileggere un articolo prima di pubblicarlo, ma il lato commerciale evidentemente prevale, e - come lettori - non prendere tutto per oro colato.
 
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o semplicemente rileggere un articolo prima di pubblicarlo, ma il lato commerciale evidentemente prevale, e - come lettori - non prendere tutto per oro colato.
Questo è il punto.. ormai tutto viene fatto in funzione degli interessi commerciali e non, etica e morale per molti sono scaduti o restano relegati ai poveri cristi che ancora ci credono :roll:
 
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