Sicurezza nei circuiti, problemi e proposte per risolverli.

gpc

Gregario
14 Luglio 2004
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Genova/Milano
digilander.libero.it
che in molti casi vanno letteralmente tenuti a freno altrimenti appena intravedono la possibilità di passare s'infilano ovunque, per scansare quei perditempo dei ciclisti.

quindi confermi il detto, che ho creato dopo che a Milano un tipo mi ha fatto la fiancata cercando di superarmi mentre svoltavo a un incrocio, che il milanese al volante è come il gas, cerca sempre di occupare tutto lo spazio disponibile :-)
 

roby1967

Apprendista Scalatore
18 Febbraio 2009
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cuneo
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Bici
Wilier 07
ABBASSARE L'eta' per correre...non ha senso fare correre fino a 70 anni...secondo me bisognerebbe abbassare l'eta' a 60 anni...ci sarebbero meno cadute.io sono veterano ..e quando corriamo con i giovani pochissime cadute..invece quando corriamo con i gentlemen e super gentlemen ..si contano le volte che non si cade.secondo me dopo i 60 anni ci sono le cicloturistiche....se ci arrivo andro' poi a farle.
 

gamba di sedano

Apprendista Velocista
19 Agosto 2008
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gorgonzola (mi)
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Extreme C Colnago
ABBASSARE L'eta' per correre...non ha senso fare correre fino a 70 anni...secondo me bisognerebbe abbassare l'eta' a 60 anni...ci sarebbero meno cadute.io sono veterano ..e quando corriamo con i giovani pochissime cadute..invece quando corriamo con i gentlemen e super gentlemen ..si contano le volte che non si cade.secondo me dopo i 60 anni ci sono le cicloturistiche....se ci arrivo andro' poi a farle.

Questa è una cosa sensata.....o-o
 

BOSE

Maglia Rosa
11 Settembre 2006
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31
www.robertogiannoni.com
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CANNONDALE
ABBASSARE L'eta' per correre...non ha senso fare correre fino a 70 anni...secondo me bisognerebbe abbassare l'eta' a 60 anni...ci sarebbero meno cadute.io sono veterano ..e quando corriamo con i giovani pochissime cadute..invece quando corriamo con i gentlemen e super gentlemen ..si contano le volte che non si cade.secondo me dopo i 60 anni ci sono le cicloturistiche....se ci arrivo andro' poi a farle.

Su questo non sono daccordo, a mio avviso se gente di 70 corre è perchè è in grado di farlo eviterei di farli correre con i veterani.
 

BOSE

Maglia Rosa
11 Settembre 2006
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Fai qualche esempio.....

Mille esempi ci sono, basta vedere le scorrettezze fatte da chi non ha mai corso in bici.
Cambiamenti improvvisi di traiettoria, stare a mezza ruota, non segnalare le macchine, le buche, i dossi e quant'altro.
Fare le volate per la esima posizione....etc.
Tutti discorsi che vanno approffonditi.
Diciamo che non sempre la colpa è della strada, le curve ci sono e ci saranno sempre, le auto in sosta e nel senso contrario aumenteranno sempre.
A questo punto spetta ai corridori tenere una condotto "prudente" e corretta, segnalare per tempo le auto, evitare di gridare, modulare l'uso dei freni etc.
non stare a mezza ruota, ne vedo tanti che non hanno ancora capito la pericolosità della mezza ruota.
 

gamba di sedano

Apprendista Velocista
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Mille esempi ci sono, basta vedere le scorrettezze fatte da chi non ha mai corso in bici.
Cambiamenti improvvisi di traiettoria, stare a mezza ruota, non segnalare le macchine, le buche, i dossi e quant'altro.
Fare le volate per la esima posizione....etc.
Tutti discorsi che vanno approffonditi.
Diciamo che non sempre la colpa è della strada, le curve ci sono e ci saranno sempre, le auto in sosta e nel senso contrario aumenteranno sempre.
A questo punto spetta ai corridori tenere una condotto "prudente" e corretta, segnalare per tempo le auto, evitare di gridare, modulare l'uso dei freni etc.
non stare a mezza ruota, ne vedo tanti che non hanno ancora capito la pericolosità della mezza ruota.

Secondo me sei masochista......chiedi attenzione e lucidità in gara....ma come può un settantenne essere lucido in una gara dove corre contro gente che ha trent'anni meno di lui? ;nonzo%
Allora han ragione ad alzare l'età pensionabile....:)))::))):
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Tecnotrat
Mille esempi ci sono, basta vedere le scorrettezze fatte da chi non ha mai corso in bici.
Cambiamenti improvvisi di traiettoria, stare a mezza ruota, non segnalare le macchine, le buche, i dossi e quant'altro.
Fare le volate per la esima posizione....etc.
Tutti discorsi che vanno approffonditi.
Diciamo che non sempre la colpa è della strada, le curve ci sono e ci saranno sempre, le auto in sosta e nel senso contrario aumenteranno sempre.
A questo punto spetta ai corridori tenere una condotto "prudente" e corretta, segnalare per tempo le auto, evitare di gridare, modulare l'uso dei freni etc.
non stare a mezza ruota, ne vedo tanti che non hanno ancora capito la pericolosità della mezza ruota.

Tante cose le vedo fare anche da chi corre in bici fin da bambino.... e da dietro vedo tutto.....
Parliamo dello stare a mezza ruota..... chi avanza "limando" è praticamente sempre a mezza ruota.... nell' attimo in cui ci si infila in un piccolo spazio si è a mezza ruota..... ma forse tu intendi chi ci sta perennemente.....
Delle volate per le posizioni fuori dai 10 abbiamo già discusso, io non le faccio perchè non sono in grado e perchè ho paura..... capisco che gli organizzatori vogliano accontentare un po' tutti ma forse sarebbe meglio premiare ( meglio ) i primi 15 di fascia..... premiando le diverse categorie si invogliano le volatone di massa e, chi se la sente, le fa.....
Parliamo degli urlatori..... ci sono..... è più forte di loro..... thadayouzzu è uno di questi, urla sempre..... gliel' ho già detto ma non smette.....

Personalmente non sono mai caduto durante un circuito ma non è che sia più furbo o più bravo, semplicemente, non facendo le volate e restando quasi sempre in coda, rischio molto meno di chi "lotta".
 

somaro

Apprendista Velocista
a proposito di sicurezza avete visto l'autobus appena dopo la curva al giro di lombardia?
certo che dalle vostre parti sono proprio prepotenti gli automobilisti. non si fermano neanche a morire!
Lo ribadisco, in molte zone della Lombardia è proprio così, il ciclista a qualunque livello è considerato un "perditempo" e quindi l'automobilista sente il diritto di prevaricarlo. Io quando posso evito di usare l'auto per andare al lavoro e ci vado in bici, magari partendo o arrivando al posto di lavoro prima o dopo l'allenamento; oltre al risparmio economico, a non inquinare e a sfruttare al massimo il tempo per l'allenamento, non ho la "zavorra" dell'auto da parcheggiare (anche se poi sono io a controllare i divieti...ma cerco di dare il buon esempio) e l'incubo di dover cambiare auto praticamente ogni 5 anni come costringono a fare le normative ambientali della Regione Lombardia. La prepotenza degli automobilisti della mia zona, specie in alcuni orari, è inaudita, ma alla fine i tempi di percorrenza miei (che vado spedito ma non sono un cronomen di pianura) anche su tragitti oltre i 20km sono uguali se non migliori dei loro (o dei miei quando uso l'auto, ed istintivamente anch'io mi trasformo in belva, anche se poi quando vedo un ciclista o motociclista mi metto nei suoi panni e lo rispetto).
Dico tutto ciò per dare un'idea a chi non è mai stato nelle zone più densamente popolate della Lombardia (praticamente buona parte delle aree di pianura e le valli) della realtà con cui si deve scontrare chi organizza gare in questo territorio. Secondo me per disegnare il percorso di una gara è necessario anche valutare le problematiche "dinamiche", quindi non solo lo stato delle strade, ma anche le possibili ripecussioni sul traffico.
Faccio un esempio: Lecco-Piani Resinelli del 04/08/2005: domenica mattina d'estate, esodo dei lecchesi (e non solo) verso la Valsassina, partenza della gara alle 9.30. Nonostante la Polizia Locale avesse bloccato il traffico in salita a valle della gara (con relativo concerto di clacson e maledizioni varie ad indirizzo dei ciclisti, per fortuna era gente che andava a passeggio!) dopo 1 km trovammo una coda che arrivava fino alla periferia di Lecco (circa 3km): la gara non fu neutralizzata, proseguì con l'auto della Polizia Locale davanti a sirene spiegate che passava in mezzo alle due file di auto (perchè nonostante la discesa fosse a sua volta bloccata alla periferia di Lecco, i residenti si immettevano ugualmente) , dietro quella degli organizzatori, poi i ciclisti costretti a fare gimkane in mezzo alle auto. Quando poi davanti l'apricorsa era costretta a fermarsi perchè non passava, dietro tutti fermi, con i furbi che passavano "attraverso la cruna di un ago"). Fortunatamente stando davanti riuscii a mantenere le prime posizioni e a partire (con Spreafico, che poi vinse) una volta usciti dal caos. Fortunatamente oggi esiste la variante Lecco-Ballabio che alleggerisce il traffico.
In situazioni simili in altre Regioni (Trento-Bondone, Monte Grappa, etc.) gli automobilisti non possono annichilirsi, ma per lo meno s'intrufolano nella gara solo quando il gruppo è ormai sfilacciato e anche verbalmente sono un poco più rispettosi dei ciclisti. Per fortuna nelle gare in salita la velocità è ridotta, altrimenti chissà che macelli!
 

VADABRUT

Ammiraglia
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Bici
Tecnotrat
E cosa urla? ;nonzo%:mrgreen: Fà l'urlo di Tarzan?:-x
Urla..... soprattutto quando ci sono delle frenate..... non è proprio come Tarzan ma lo sento spesso, soprattutto perchè naviga come me nelle ultime posizioni..... a me danno fastidio gli urlatori, urlano sempre e i più "impressionabili" istintivamente tirano i freni, altra cosa che mi infastidisce parecchio.....
 

BOSE

Maglia Rosa
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Lo ribadisco, in molte zone della Lombardia è proprio così, il ciclista a qualunque livello è considerato un "perditempo" e quindi l'automobilista sente il diritto di prevaricarlo. Io quando posso evito di usare l'auto per andare al lavoro e ci vado in bici, magari partendo o arrivando al posto di lavoro prima o dopo l'allenamento; oltre al risparmio economico, a non inquinare e a sfruttare al massimo il tempo per l'allenamento, non ho la "zavorra" dell'auto da parcheggiare (anche se poi sono io a controllare i divieti...ma cerco di dare il buon esempio) e l'incubo di dover cambiare auto praticamente ogni 5 anni come costringono a fare le normative ambientali della Regione Lombardia. La prepotenza degli automobilisti della mia zona, specie in alcuni orari, è inaudita, ma alla fine i tempi di percorrenza miei (che vado spedito ma non sono un cronomen di pianura) anche su tragitti oltre i 20km sono uguali se non migliori dei loro (o dei miei quando uso l'auto, ed istintivamente anch'io mi trasformo in belva, anche se poi quando vedo un ciclista o motociclista mi metto nei suoi panni e lo rispetto).
Dico tutto ciò per dare un'idea a chi non è mai stato nelle zone più densamente popolate della Lombardia (praticamente buona parte delle aree di pianura e le valli) della realtà con cui si deve scontrare chi organizza gare in questo territorio. Secondo me per disegnare il percorso di una gara è necessario anche valutare le problematiche "dinamiche", quindi non solo lo stato delle strade, ma anche le possibili ripecussioni sul traffico.
Faccio un esempio: Lecco-Piani Resinelli del 04/08/2005: domenica mattina d'estate, esodo dei lecchesi (e non solo) verso la Valsassina, partenza della gara alle 9.30. Nonostante la Polizia Locale avesse bloccato il traffico in salita a valle della gara (con relativo concerto di clacson e maledizioni varie ad indirizzo dei ciclisti, per fortuna era gente che andava a passeggio!) dopo 1 km trovammo una coda che arrivava fino alla periferia di Lecco (circa 3km): la gara non fu neutralizzata, proseguì con l'auto della Polizia Locale davanti a sirene spiegate che passava in mezzo alle due file di auto (perchè nonostante la discesa fosse a sua volta bloccata alla periferia di Lecco, i residenti si immettevano ugualmente) , dietro quella degli organizzatori, poi i ciclisti costretti a fare gimkane in mezzo alle auto. Quando poi davanti l'apricorsa era costretta a fermarsi perchè non passava, dietro tutti fermi, con i furbi che passavano "attraverso la cruna di un ago"). Fortunatamente stando davanti riuscii a mantenere le prime posizioni e a partire (con Spreafico, che poi vinse) una volta usciti dal caos. Fortunatamente oggi esiste la variante Lecco-Ballabio che alleggerisce il traffico.
In situazioni simili in altre Regioni (Trento-Bondone, Monte Grappa, etc.) gli automobilisti non possono annichilirsi, ma per lo meno s'intrufolano nella gara solo quando il gruppo è ormai sfilacciato e anche verbalmente sono un poco più rispettosi dei ciclisti. Per fortuna nelle gare in salita la velocità è ridotta, altrimenti chissà che macelli!

Anch'io faccio come te, ma l'automobilista al mattino non ti vede ha fretta e mi ritrovo a casa dal 2 settembre con le ossa rotte.
Detto questo condivido le tue riflessioni, ormai in certe zone ed in certi periodi è molto difficile organizzare manifestazioni ciclistiche.
Riguardo alla Lecco Ballabio fortunatamente ora c'è una nuova strada che porta via la maggior parte del traffico, altrimenti non si sarebbe più organizzato nulla.

Noto molto spesso che c'è troppo distanza dalle staffette alla testa della corsa, consentendo alle auto di immettersi nella strada, forse tenendo la staffetta le auto sarebbero costrette a fermarsi.
 

vecchie glorie

Cronoman
18 Gennaio 2009
775
8
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leggendo questi commenti,trovo che ci sono molte problematiche a livello di gare amatoriali,inanzitutto dove si svolge la gara ,il traffico varia a zona a zona,se lo fai in un centro cittadino ,sai che ce piu confusione,se lo fai in una zona di campi ,la situazione e diversa.
poi ci sono troppe categorie,troppe gare in un lasso di tempo,si parte ad esempio,dalle 13 del pm fino alle 17.
4 ore se non di piu dove gli adetti alla sicurezza dopo ore che sono la cominciano ad accumulare stanchezza!!!!!
io sono del veneto,ed alcune manifestazioni fanno veramente pena a livello organizzativo,ma pultroppo e nata sta idea di fare cassa,e quindi si lima il piu possibile.
quest'anno ho fatto 4 gare ,per caso,del circuito "grande gare" del sig.mariotti,e trovo che la sua idea partenza unica,che non ci siano categorie,e piu km,e premi per quasi tutti,sia la linea giusta,infatti come letto,si respira un aria diversa,non ce la frenesia sempre a tutta,e molti altri aspetti.
vedere gente di 65 anni correre per una borsetta,arrivano dopo con quarti d ora di ritardo,ci fanno partire noi giovani in ritardo,beh ,qua ce ne sarebbe da discutere.
sarebbe ora di porre un limite sull eta,e di dedicare gli ultimi anni della tua vita a qualcosa di utile.
 

gamba di sedano

Apprendista Velocista
19 Agosto 2008
1.217
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gorgonzola (mi)
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Bici
Extreme C Colnago
a proposito di sicurezza avete visto l'autobus appena dopo la curva al giro di lombardia?
certo che dalle vostre parti sono proprio prepotenti gli automobilisti. non si fermano neanche a morire!

Purtroppo è così, anche se gli intimano l'alt proseguono piano ma proseguono....
E non parliamo di come sia diventato difficile allenarsi....strade sempre strapiene...
 

gabmor

Apprendista Passista
14 Luglio 2004
844
1
Torino
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quindi confermi il detto, che ho creato dopo che a Milano un tipo mi ha fatto la fiancata cercando di superarmi mentre svoltavo a un incrocio, che il milanese al volante è come il gas, cerca sempre di occupare tutto lo spazio disponibile :-)

:mrgreen:

ieri prima della partenza al ritrovo c'era un po' di confusione classica delle iscrizioni; arriva un tizio con un mega Mercedes a full speed che dapprima comincia a clacsonare come un matto, poi si arresta in mezzo alla strada, scende e inizia a cristonare, con invettive che tralascio nei confronti di tutti... L'organizzatore gli chiede di avere pazienza e che anche avendo ragione mica può investire quelli che trova sulla strada. Il tizio risponde con tale frase: "IO HO UNA BUONA ASSICURAZIONE E POSSO PERMETTERMI DI INVESTIRLI UNO AD UNO..."... al che ci siam messi tutti a ridere... :mrgreen::mrgreen:
 

wazmbo

Novellino
7 Ottobre 2009
34
0
brianza
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Purtroppo è così, anche se gli intimano l'alt proseguono piano ma proseguono....
E non parliamo di come sia diventato difficile allenarsi....strade sempre strapiene...

.....Io invece ieri ho fatto da spettatore alla gara di Cadorago, organizzata in maniera impeccabile e soprattutto ben sorvegliata agli incroci ( ho girato nel circuito per 2 tornate) sia da associazione ex carabinieri che da protezione civile; moto al seguito più che adeguate e soprattutto ho assistito a due manifestazioni (vet. + cad jun e sen ) dove i partecipanti all'arrivo erano molto sereni e non ho sentito lamentele alcune. L'organizzatore Sig. Mercuri, è un personaggio molto preciso e meticoloso nell'organizzare queste manifestazioni e non lascia mai nulla al caso. Quindi io lo promuoverei ad esempio per altri organizzatori.
Per la cronaca ciclistica, la gara dei cad jun e sen volatone finale è stata vinta da Tola (cadorago) su Di Lillo (trabattoni); mentre la gara dei vet. fuga di cinque è stata vinta in solitaria dal fortissimo Bianchi (cadorago) su Galloni (dimmi disi) e Colombo (cadorago), e volatone finale del gruppo con un sempre presente e fortissimo velocista PAOLO PIVA (cicli gamba) davanti a Graziano (systemcars) e Belloni Massalengo. Vorrei appunto congratularmi con Piva che ritengo uno dei velocisti più forti nella categoria veterani.