Solo per intenditori

piantato cronico

Apprendista Scalatore
7 Ottobre 2007
2.503
13
Trento
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Questa volta propongo qualcosa di particolare.
Un pezzo lungo, apparentemente noioso: il finale del primo movimento della sinfonia n. 3 di uno sconosciuto (un certo Beethoven .... boh mai sentito :mrgreen::mrgreen:)
L'esecuzione è roba antica: W. Furtwangler coi Viener, nel drammatico 1944, rigorosamente in "mono".
Il pezzo rientra, per me, fra i più grandiosi momenti che l'arte abbia mai espresso. Forse, assieme pochi altri, il massimo che la musica abbia mai dato all'umanità.
Questa è la seconda parte del movimento (la più interessante perchè il tema si evolve e si esprime qui).
Premetto fin da subito che a molti dirà poco, a me invece disorienta e commuove.
[url=http://www.youtube.com/watch?v=ege-Oh68evA&feature=related]YouTube - Furtwangler Beethoven "Eroica" Vienna 1944 Mvt. 1 (2/2)[/URL]
 

piantato cronico

Apprendista Scalatore
7 Ottobre 2007
2.503
13
Trento
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In preda all'emozione che questo pezzo mi dà, voglio raccontarvi un aneddoto:
tempo fa avevo una fidanzata dotata di una sensibilità ed intelligenza superiori alla media.
Pur non godendo di un particolare passato musicale, aveva evidentemente una naturale intuizione melodica. Un giorno prima di pranzo trovai tra i suoi vecchi vinile il pezzo di cui sopra e la invitai ad ascoltarlo assieme. Attraverso un unico ascolto, provai a descrivergli il progresso del tema iniziale incompleto, svolto da un Beethoven che ne conosceva benissimo la soluzione, ma che da lui veniva espresso attraverso una ricerca della quadratura melodica ed una chiarezza che si manifestava, intenzionalmente, solo alla fine del movimento.
(in realtà il pezzo è complesso e ricchissimo di spunti, quindi non assolutamente riconducibile a quanto dico, se non solo per una sua, anche se importante, parte)
Beh, finito l'ascolto mi sdraiai sul divano pensando che avesse capito poco o nulla, mentre lei iniziò a cucinare.
Dopo qualche minuto, sua sponte, si mise a canticchiare tra sè e sè il tema iniziale e la sua definizione!
Aveva capito tutto!
Quel fatto, apparentemente irrilevante, per me fu sconvolgente.
Non lo dimenticherò mai.
 

valentina

Scalatore
9 Aprile 2009
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Padova/Brescia
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Bici
rossa
In preda all'emozione che questo pezzo mi dà, voglio raccontarvi un aneddoto:
tempo fa avevo una fidanzata dotata di una sensibilità ed intelligenza superiori alla media.
Pur non godendo di un particolare passato musicale, aveva evidentemente una naturale intuizione melodica. Un giorno prima di pranzo trovai tra i suoi vecchi vinile il pezzo di cui sopra e la invitai ad ascoltarlo assieme. Attraverso un unico ascolto, provai a descrivergli il progresso del tema iniziale incompleto, svolto da un Beethoven che ne conosceva benissimo la soluzione, ma che da lui veniva espresso attraverso una ricerca della quadratura melodica ed una chiarezza che si manifestava, intenzionalmente, solo alla fine del movimento.
(in realtà il pezzo è complesso e ricchissimo di spunti, quindi non assolutamente riconducibile a quanto dico, se non solo per una sua, anche se importante, parte)
Beh, finito l'ascolto mi sdraiai sul divano pensando che avesse capito poco o nulla, mentre lei iniziò a cucinare.
Dopo qualche minuto, sua sponte, si mise a canticchiare tra sè e sè il tema iniziale e la sua definizione!
Aveva capito tutto!
Quel fatto, apparentemente irrilevante, per me fu sconvolgente.
Non lo dimenticherò mai.
Ma sei sicuro che fosse proprio una donna? (:pork:)
 

pbass71

Maglia Rosa
14 Marzo 2008
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Piantato! Grande sei. Mi fa piacere che qualcuno parli di queste cose... e l'aneddoto che hai raccontato è di estremo effetto! Forte.... sono cose che non dimenticherai mai e che rendono certi momenti della nostra vita quasi magici. Anzi, leva il "quasi".

Tornado a Beethoven, che ti devo dire? Hai preso l'Eroica (come la gara di Gaiole in Chianti...vedi?!) che è tra le mie preferite di tutte le 9.
Forse la VI-Pastorale mi dà altrettanto..ma poi dipende dal momento in cui metti su il cd.

Grazie del tuo consiglio.
Furtwangler non lo apprezzo tanto.... troppo "tedesco"! Sarà che prediligo le registrazioni degli anni '80, serie Gold della DG, con Karajan.

Prova a beccare il terzo movimento della V che di solito tutti ricordano solo con le 4 note (TA-TA-TA-TAAAA) iniziali.... Ma il terzo è da infarto; soprattutto quando tutta l'orchestra "si abbassa di volume" per permettere ai contrabbassi di riprendere la marcia dando una spinta agli archi più acuti!

Minchiaaaaa! Altro che storie.

Comunque grazie.... per il tuo spunto!
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
22 Agosto 2007
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Bici
Trek Emonda SLR 8
Ringrazio anch'io per il piacevolissimo ascolto offerto.
Pur non impazzendo per Beethoven (prediligo il genio di Bach), è impossibile rimanere gli stessi di prima dopo un ascolto del genere. Tra le nove di Beethoven l'Eroica è anche la mia preferita, e con la quinta, celeberrima, ho cominciato da bimbo ad amare la musica classica.
 

LU

Passista
24 Luglio 2007
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Bici
FM015
Mi avete incuriosito da morire, essendo a lavoro non posso ascoltare la composizione, ma mi riprometto di farlo alla primissima occasione...sicuramente l'avro già ascoltat in altre occasioni, ma da quanto scrivete merita un ascolto "dedicato"...
 

piantato cronico

Apprendista Scalatore
7 Ottobre 2007
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Trento
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Sicuramente inappuntabile dal punto di vista esecutivo.
Io preferisco l'accento sulla tensiona romantica e quindi l'enfasi che proprio l'Eroica (questo nome appunto .....), più di qualsiasi altra sinfonia richiama". E che Kleiber, chiaramente non ricerca nella sua interpretazione.
W.F. ha diretto quell'esecuzione in un momento in cui la catastrofe della Germania e più in generale della cultura positivistica tedesca era ormai inesorabile. La sensazione di quest'angoscia è abbastanza parcepibile.
Un esecuzione simile, per gusto, ma non per contesto, è quella di Abbado, sempre coi Viener del 1988, in tutt'altra qualità sonora ovviamente.