News Sonny Colbrelli può tornare in bici con moderazione

Maiella

Biker Maiellensis
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Ma infatti Colbrelli ha sempre espresso la volontá di tornare a correre se la cosa fosse possibile senza rischi….siete voi che continuate a dire il contrario….
Senza rischi a quei livelli dopo un infarto? Non so se sia fattibile, ma credo che le cause del malore incidono molto su una possibile idoneità.
 

jan80

Ammiraglia
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Per me lo dice ma in cuor suo sa che non tornerà a correre......probabilmente ha il contratto in essere con il Team e quindi si cerca seppur senza corse almeno di farsi un po' di pubblicità per accontentare sia il corridore che Team.
Per me il numero non lo metterà piu' dietro la schiena,ma se dovessi sbagliarmi sono il primo ad esserne contento
 
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Sparafucile

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Sonny Colbrelli, in particolare l'anno scorso, mi/ci ha fatto godere sportivamente davvero tanto e speravo (per noi e per lui) che anche in questa stagione potesse vincere qualche bella corsa. Non sarà così e mi spiace davvero che questo problema cardiaco (ne so qualcosa!) ne complichi forse in maniera definitiva la carriera, ma ha dimostrato di essere forte non solo con le gambe e saprà trovare la sua strada. Che sia ancora in sella ad una bici o in qualche altro modo gli auguro di tutto cuore (mi pare il caso :-)xxxx ) i migliori successi.
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
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Sonny nn è uno sprovveduto come sprovveduti nn sono quelli che lo seguono, se tornerá a correre è xchè potrá farlo e avrá le garanzie da medici preparati dopo esami accuratissimi e sará sempre seguitissimo, se queste garanzie nn ci saranno nn correrá più…Eriksen comunque sta giocando normalmente e nn credo sia un pazzo….inutile continuare a dire ha la famiglia, è un miracolato, ha giá avuto tanto dalla vita….lui è un professionista e se potrá continuerá ad esserlo, altrimenti si metterá il cuore in pace…
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Sonny nn è uno sprovveduto come sprovveduti nn sono quelli che lo seguono, se tornerá a correre è xchè potrá farlo e avrá le garanzie da medici preparati dopo esami accuratissimi e sará sempre seguitissimo, se queste garanzie nn ci saranno nn correrá più…Eriksen comunque sta giocando normalmente e nn credo sia un pazzo….inutile continuare a dire ha la famiglia, è un miracolato, ha giá avuto tanto dalla vita….lui è un professionista e se potrá continuerá ad esserlo, altrimenti si metterá il cuore in pace…
Tutto corretto. Lui farà il possibile per tornare a correre. E' il suo lavoro, la sua vita, la sua passione. Se questa volontà si sposerà con il parere favorevole dei medici, lui come Ericksen, tornerà all'attività, se loro gli diranno no o dei regolamenti glielo impediranno, dovrà rinunciare.
Io credo che la sua carriera ad alto livello sia finita in ogni caso, come un grande pilota che dopo un gravissimo incidente, guarisce, torna in pista (spesso il prima possibile), ma non è più lo stesso. Anche se avesse il via libera dei medici, per tornare ai suoi migliori livelli, dovrebbe avere il via libera dal suo inconscio, quello che quando sei in fuorisoglia pazzesco, potrebbe dirti, rallenta che se ti senti male un'altra volta?. L'età non giovanissima non lo aiuta, anche perchè più lo stop è lungo e più si fa fatica a riprendere. A lui auguro di avere il via libera dai medici e dalla sua testa e tornare forte come prima.
 

Maiella

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Sonny nn è uno sprovveduto come sprovveduti nn sono quelli che lo seguono, se tornerá a correre è xchè potrá farlo e avrá le garanzie da medici preparati dopo esami accuratissimi e sará sempre seguitissimo, se queste garanzie nn ci saranno nn correrá più…Eriksen comunque sta giocando normalmente e nn credo sia un pazzo….inutile continuare a dire ha la famiglia, è un miracolato, ha giá avuto tanto dalla vita….lui è un professionista e se potrá continuerá ad esserlo, altrimenti si metterá il cuore in pace…
Paragonare ciclismo e calcio rispetto ad un infortunio cardiaco non é corretto. Nel calcio, seppur di livello, ci sono sollecitazioni diverse, meno impattanti. Se Colbrelli tornerá a correre sarà perché potrà farlo. Prima di lui Ciccone, Ulissi, e altri, hanno accusato problemi meno invasivi di un infarto e sono potuti tornare in sella.
Poi ci sono tante cose da valutare, anche una percentuale non trascurabile che compromette un'idoneità all'attività sportiva.
 
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Scossa

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Nelle ultime ore é arrivata una dichiarazione di Colbrelli (la trovate rimpallata online dalle varie testate). Il corridore spera e punta a poter correre ancora. Il suo desiderio è chiaro, ma ci saranno delle valutazioni da fare con i medici.
Quello che posso dire, con estrema sensibilità e rispetto, é che il buon Sonny deve sforzarsi di comprendere che ha avuto una seconda occasione. A mio modo di vedere il suo necessario contributo al ciclismo, può essere speso in altri modi. Magari in ammiraglia.
Buona idea, magari una squadra tutta Italiana dagli sponsor alle bici
 
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fabiopon

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Non credo proprio sia il caso che con un PM vada a fare il prof (lavoro nell'equipe che li impianta).
Una vita normale e sportiva assolutamente sì.
 
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Zugnajima#11

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Ma infatti Colbrelli ha sempre espresso la volontá di tornare a correre se la cosa fosse possibile senza rischi….siete voi che continuate a dire il contrario….
Per correttezza, io (in particolare) non dico il contrario, dico che se io fossi lui non tornerei.
Ma lui e´ lui e, giustamente, farä come meglio crede, e io che sono io gli augurerö comunque sempre il meglio...
 
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Giantista

via col vento
31 Ottobre 2018
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Qualche giorno fa ho letto un articolo su Ansa che volevo postare nella discussione relativa al malore di Colbrelli ma l'ho trovata chiusa! Peccato perchè è un aggiornamento importante che non riguarda la sua persona ma proprio il malore che ha avuto!

Linko l'articolo senza ulteriori commenti perchè si tratta di un sito attendibilissimo ed è giusto che tutti noi veniamo informati di queste ricerche...

Soprattutto per chi come Colbrelli e come me (meno grave per fortuna) cerca delle risposte!

"È stata rilevata una corrispondenza fra la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 e l'aumento del 25% delle chiamate per problemi cardiovascolari, da parte di giovani e adulti fra 16 e 39 anni, arrivate alle strutture di pronto soccorso in Israele fra gennaio e maggio 2021, rispetto ai periodi pre-pandemia e pre-vaccini."

 

Giantista

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Segnalo questa bella intervista a Sonny Colbrelli su Radio Deejay, dove parla anche dei "piccoli segreti" e strategie di gara per l'alimentazione ed altro... ci sono anche i video dell'intervista non so se riesco ad integrarli, ci provo! Altrimenti leggete l'articolo.

Sonny-Colbrelli-Deejay-Chiama-Italia.jpg

Sonny Colbrelli dopo il malore in bici: “Ho visto tutto nero. Ora mi ispiro a Eriksen”. L’intervista

Dopo il malore Sonny Colbrelli, vincitore della Parigi-Roubaix 2021, racconta come sta oggi a Radio DEEJAY e ripercorre nell'intervista a Linus e Nicola Savino alcune tappe della sua carriera


Video1
Video2

provo incorporamento
Codice:
https://video.deejay.it/embed/musica/sonny-colbrelli-a-radio-deejay-l-intervista-di-linus-e-nicola-savino-parte-1/16049/16068
Codice:
https://video.deejay.it/embed/copertina/sonny-colbrelli-a-radio-deejay-l-intervista-di-linus-e-nicola-savino-parte-2/16050/16069
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Ma infatti Colbrelli ha sempre espresso la volontá di tornare a correre se la cosa fosse possibile senza rischi….siete voi che continuate a dire il contrario….
Il senza rischi non esiste nemmeno per una persona sana. Tanto è vero che Colbrelli ha avuto un'aritmia da sano e ultracontrollato. Che poi possa succedere un evento negativo ad una persona sana è un altro discorso: dipende dalla casualità (succede anche quello), dalla predisposizione e da altri fattori che al momento ignoro. Figuriamoci per una persona che ha impiantato un defibrillatore sottocutaneo, il rischio aumenta, in particolare in uno sport di resistenza come il ciclismo.
Con questo non voglio dire che non potrà più correre, non sono cardiologo, se i medici gli daranno il benestare meglio per lui, ma che non esiste un'attività sportiva senza rischi.
 

samuelgol

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Il senza rischi non esiste nemmeno per una persona sana. Tanto è vero che Colbrelli ha avuto un'aritmia da sano e ultracontrollato. Che poi possa succedere un evento negativo ad una persona sana è un altro discorso: dipende dalla casualità (succede anche quello), dalla predisposizione e da altri fattori che al momento ignoro. Figuriamoci per una persona che ha impiantato un defibrillatore sottocutaneo, il rischio aumenta, in particolare in uno sport di resistenza come il ciclismo.
Con questo non voglio dire che non potrà più correre, non sono cardiologo, se i medici gli daranno il benestare meglio per lui, ma che non esiste un'attività sportiva senza rischi.
Io non sarei così certo che il rischio aumenti. Paradossalmente potrebbe anche essere inferiore. Ti faccio un esempio: è abbastanza notorio che se uno si frattura un osso, nel punto della frattura, l'osso dopo sarà più resistente e un altro eventuale colpo non farà fratturare di nuovo lì, ma altrove. E' possibile che quel tipo di problema che ha avuto lui, possa succedere a chi non ha nulla, piuttosto che a chi quel problema lo ha risolto con un qualcosa di "meccanico" che non è soggetto ai difetti del corpo umano. Io credo che qualora gli diano di nuovo l'idoneità, come minimo riterranno che il rischio non aumenta.
 
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Io non sarei così certo che il rischio aumenti. Paradossalmente potrebbe anche essere inferiore. Ti faccio un esempio: è abbastanza notorio che se uno si frattura un osso, nel punto della frattura, l'osso dopo sarà più resistente e un altro eventuale colpo non farà fratturare di nuovo lì, ma altrove. E' possibile che quel tipo di problema che ha avuto lui, possa succedere a chi non ha nulla, piuttosto che a chi quel problema lo ha risolto con un qualcosa di "meccanico" che non è soggetto ai difetti del corpo umano. Io credo che qualora gli diano di nuovo l'idoneità, come minimo riterranno che il rischio non aumenta.
Non ha molto senso paragonare un osso ad un organo, in particolare importante come il cuore. È come confrontare le mele con le pere. Senza offesa.
Nel momento in cui Colbrelli ha avuto l'aritmia è diventato già a rischio. Il defibrillatore gli è stato impiantato perché i cardiologi pensano che questo possa ripetersi ed è per questo che gli hanno impiantato l'apparecchio. Poi, magari non gli succederà più niente per il resto della vita (a parte che non lo si può sapere, perché il defibrillatore entra in funzione senza nessun allarme) ma comunque rimane un soggetto sensibile, se non vogliamo definirlo a rischio.
Probabilmente, vado a casaccio, prende anche un anticoagulante per evitare la formazione di trombi. Quindi, una situazione ottimale dal punto di vista medico non lo è.
Che poi possa correre in altri paesi e in Italia no, è una cosa che mi lascia perplesso, nel senso sono tutti cardiologi ma a seconda del paese in cui operano valutano il rischio in maniera differente. Boh!
 

samuelgol

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Non ha molto senso paragonare un osso ad un organo, in particolare importante come il cuore. È come confrontare le mele con le pere. Senza offesa.
Nel momento in cui Colbrelli ha avuto l'aritmia è diventato già a rischio. Il defibrillatore gli è stato impiantato perché i cardiologi pensano che questo possa ripetersi ed è per questo che gli hanno impiantato l'apparecchio. Poi, magari non gli succederà più niente per il resto della vita (a parte che non lo si può sapere, perché il defibrillatore entra in funzione senza nessun allarme) ma comunque rimane un soggetto sensibile, se non vogliamo definirlo a rischio.
Probabilmente, vado a casaccio, prende anche un anticoagulante per evitare la formazione di trombi. Quindi, una situazione ottimale dal punto di vista medico non lo è.
Il mio discorso parte da questo che ti ho evidenziato. Se per evitare che una cosa si ripeta, metti un defribillatore, vuol dire che con quello la cosa non si ripete, visto che l'apparecchio ha quella funzione specifica, dunque a rigor di logica il rischio dovrebbe essere minore, non maggiore.

Che poi possa correre in altri paesi e in Italia no, è una cosa che mi lascia perplesso, nel senso sono tutti cardiologi ma a seconda del paese in cui operano valutano il rischio in maniera differente. Boh!
E' l'approccio mentale di chi fa le normative che è diverso, non quello dei cardiologi. In Italia si fanno tante norme inutili per lavarsene le mani e non assumersi le responsabilità di normative adeguate alla realtà delle cose. C'è la strada rotta? Vai a 30 kmh così se ti succede qualcosa ed eri a 40 io ti avevo avvertito. A 30 kmh con la macchina!!!!! (non in centri abitati con bambini per capirci)

p.s. se una pera è abbozzata si annerisce e marcisce. Se è abbozzata una mela accade uguale. A volte le mele e le pere possono essere confrontate.;-)
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Il mio discorso parte da questo che ti ho evidenziato. Se per evitare che una cosa si ripeta, metti un defribillatore, vuol dire che con quello la cosa non si ripete, visto che l'apparecchio ha quella funzione specifica, dunque a rigor di logica il rischio dovrebbe essere minore, non maggiore.


E' l'approccio mentale di chi fa le normative che è diverso, non quello dei cardiologi. In Italia si fanno tante norme inutili per lavarsene le mani e non assumersi le responsabilità di normative adeguate alla realtà delle cose. C'è la strada rotta? Vai a 30 kmh così se ti succede qualcosa ed eri a 40 io ti avevo avvertito. A 30 kmh con la macchina!!!!! (non in centri abitati con bambini per capirci)

p.s. se una pera è abbozzata si annerisce e marcisce. Se è abbozzata una mela accade uguale. A volte le mele e le pere possono essere confrontate.;-)
Non è così. il defibrillatore serve a "riavviare" il cuore nel caso si verifichi nuovamente un aritmia, o meglio, a riportarlo al ritmo normale.
Quindi potrebbe avere un nuovo episodio in corsa o allenamento ed entrerebbe in funzione il defibrillatore, sarebbero da valutare i tempi di intervento e stabilizzazione del ritmo e cosa accade in quel lasso di tempo, cosa che possono fare solo i cardiologi.
 
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Shinkansen

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Il mio discorso parte da questo che ti ho evidenziato. Se per evitare che una cosa si ripeta, metti un defribillatore, vuol dire che con quello la cosa non si ripete, visto che l'apparecchio ha quella funzione specifica, dunque a rigor di logica il rischio dovrebbe essere minore, non maggiore.
Minore rispetto ad un'altra persona con la stessa patologia che il defibrillatore non ce l'ha, ma rispetto ad una persona sana il rischio è maggiore. Minimo quanto vuoi ma maggiore. Il paragone va fatto con una persona sana.