Tecnica di nuoto

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lolloco

Novellino
27 Dicembre 2010
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perchè no!

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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bici
Altri due quesiti riguardo alla tecnica

1) tenendo "duri" gli addominali il sedere tende ad alzarsi e ad uscire dall'acqua: la sensazione è di nuotare in maniera più fluida, ma in realtà ... ?

2) "Accorciando" la fase aerea della bracciata ho avuto la sensazione che la spinta sia maggiore ma maggiore sembra anche l'attrito e non sono riuscito a capire cosa sia meglio; in sostanza:
l'immersione della mano per la presa è meglio farla il più avanti possibile fuori dall'acqua o meglio immergersi già vicino alla testa ?

Grasias
 

fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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Altri due quesiti riguardo alla tecnica

1) tenendo "duri" gli addominali il sedere tende ad alzarsi e ad uscire dall'acqua: la sensazione è di nuotare in maniera più fluida, ma in realtà ... ?

2) "Accorciando" la fase aerea della bracciata ho avuto la sensazione che la spinta sia maggiore ma maggiore sembra anche l'attrito e non sono riuscito a capire cosa sia meglio; in sostanza:
l'immersione della mano per la presa è meglio farla il più avanti possibile fuori dall'acqua o meglio immergersi già vicino alla testa ?

Grasias

Addominali duri il sedere fuori dalla'acqua!!! Il sedere non deve uscire dalla'acqua e non devi contrarre nessuno muscolo. La tecnica prevede il rilassamento e scioltezza del corpo in acqua. Devi lavorare con lo scivolamento presa della'acqua con una giusta forza e minima garbata altrimenti se usi troppo le gambe oltre a scoordinarsi vai in affanno essendo le coscienze il muscolo più grosso. Il braccio si porta il più avanti possibile. Quando la mano entra (chiusa) termina di avanzare ed inizia la presa con successiva spinta. Per oggi basta:). Il braccio non deve restare troppo in fase aerea....solo nel riscaldamento
Fabio
 

L'intramontabile

Pedivella
6 Settembre 2012
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Freie und Hansestadt Hamburg
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Triban 100
i tre capisaldi dello stile libero come me lo hanno insegnato al primo anno di agonismo:

1) Testa ferma che guarda avanti

2) Sedere alto (Ma come diceva ul bagai de Munscia non fuori dall'acqua ;) )

3) Gambe che fanno la schiuma

La bracciata deve essere continua. Un errore comune nei maschi è quello di basarsi troppo sugli arti superiori e di tralasciare quelli inferiori. Le gambe poco o tanto vanno sempre, se no avrai problemi a tirartele dietro. Ovviamente devi usarle in base alla gara che devi affrontare, perchè quando ti senti le braccia che non vanno più allora entrano le gambe. La bracciata la perfezioni solo con l'allenamento costante, posso scrivere due pagine sulle sensazioni che devi avere nuotando ma non sarebbe comunque abbastanza. Devi scivolare sull'acqua, ci sono molti esercizi di tecnica che aiutano sotto questo aspetto.
 

Salve

Apprendista Passista
23 Giugno 2012
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Bergamo
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Bici
Bianchi Sempre pro
-ma in piscina la testa non deve essere rivolta verso le piastrelle?
-per la bracciata mi hanno insegnato meno tempo possibile in aria e più lunga possibile quasi come se dovessi "afferrare" qualcosa...è vero?
-per le gambe meglio poche "pinnate" lunghe o molto frazionate?
 

fabio1966

via col vento
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in acqua la testa guarda con una distanza di due metri almeno..ovviamente verso le piastrelle. le gambe si muovono ma in modo deciso e non continuativo. la schiuma la fai solo quando accelleri o fai ripetute. sulla distanza se usi molto le gambe rischi di andare in affanno
Fabio
 

Dlx1

Pedivella
1 Settembre 2012
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Meta SX - Ridley Dean
la bracciata va più avanti che puoi (con il braccio leggermente piegato in modo che entri per primo l'indice) e il palmo della mano va rivolto verso il bordo della vasca in entrata. Non devi farlo entrare facendo un "V" davanti alla testa, ma deve stare su una linea immaginaria che viene tirata dal tuo fianco. Poi il braccio deve uscire lungo la gamba e non sul fianco come fanno molti. Quando il braccio è in immersione non deve passare sotto il corpo, ma continuare a seguire la linea immaginaria sul tuo fianco. Questo almeno quello che mi hanno insegnato tra i 7 e 15 anni (ora però ne ho 45 e non nuoto da tanto) Per le gambe dipende dalla distanza che devi fare, ma mi sembra che nel Triathlon si cerchi di risparmiale il più possibile rispetto al nuoto "puro", o sbaglio?
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
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bici
la bracciata va più avanti che puoi (con il braccio leggermente piegato in modo che entri per primo l'indice) e il palmo della mano va rivolto verso il bordo della vasca in entrata. Non devi farlo entrare facendo un "V" davanti alla testa, ma deve stare su una linea immaginaria che viene tirata dal tuo fianco. Poi il braccio deve uscire lungo la gamba e non sul fianco come fanno molti. Quando il braccio è in immersione non deve passare sotto il corpo, ma continuare a seguire la linea immaginaria sul tuo fianco. Questo almeno quello che mi hanno insegnato tra i 7 e 15 anni (ora però ne ho 45 e non nuoto da tanto) Per le gambe dipende dalla distanza che devi fare, ma mi sembra che nel Triathlon si cerchi di risparmiale il più possibile rispetto al nuoto "puro", o sbaglio?

Grazie, finalmente qualche indicazione tecnica :eek:
 

fabio1966

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Siamo troppo sul tecnico! L'uso delle gambe è dato da molti fattori non ultimo la capacità di scivolare e spingere con le braccia. In realtà se con le braccia tiriamo bene e spingiamo fino in fondo le gambe rimangono alte quindi scivolano e non vengono trascinate come due trote lamate! Le gambe nel triathlon le usi in funzione della distanza. Fino allo sprint si usano in modo frequente dalla distanza olimpica in su sempre meno. Anche qui non è una regola dipende sempre dalle c ad caratteristiche di ogni atleta. Di sicuro più le usi più consumi ossigeno. Sul resto oltre alle indicazioni da forum se davvero si vuole fare il salto di qualità bisogna affidarsi ad un istruttore "capace" a bordo vasca. Quando scrivo che la testa deve guardare almeno due metri verso le piastrelle è ovvio che intendo guardare avanti. Attenzione perché se si guarda troppo avanti tipo pelo della'acqua non va bene. Tanto più guardiamo con la testa alta tanto più scendono le gambe perché si innarca la schiena. La fronte deve stare in acqua e solo metà della calotta cranica in immersione. Se la fronte resta fuori non siamo idro dinamici e con testa e spalle invece di avanzare freniamo!!!! Lesson two:):)
Fabio
 

lucagt

Apprendista Cronoman
21 Giugno 2007
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Argon18 Gallium, Argon18 E118 e Merida 905 powercrankizzata

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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Gessate
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advanced pro
Mmmmmh, mi sa che sei troppo categorico e non è necessariamente detto che sia per forza così....

[URL="http://www.slowtwitch.com/Training/Swimming/Your_Best_Freestyle_Technique_1877.html"][url]http://www.slowtwitch.com/Training/Swimming/Your_Best_Freestyle_Technique_1877.html[/URL][/URL]

Capisco poco di tecnica ma forse è corretto parlare genericamente di rollio ;-)

Miii come sei precisino...rotazione rullio le istess :mrgreen:

(a gispy staranno venendo le convulsioni :mrgreen: )

Comunque interessante l'articolo, adesso comincio a capirci ancora meno :mrgreen:
 

Osteria

Novellino
26 Settembre 2012
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Carovigno BR
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MTB-bdc triathlon
Nuoto da metà maggio in funzione di distanze sprint (proverò l'olimpico il 23/09 a Lido delle Nazioni). In tre mesi sono passato a fare i 750metri da 20 minuti a 17, semplicemente nuotando 1 o 2 volte a settimana inserendo al massimo qualche vasca a tutta velocità per fare delle variazioni di ritmo. Insomma margine di lavoro ne ho ancora tanto.

C'è qualcuno più esperto che ha voglia di descrivere particolari tecnici (entrata in acqua, scivolamento, respirazione, ...) per discuterne insieme in maniera da cercare di essere più veloci (se possibile) e belli da vedere ?

Io sono più esperto di ciclismo, se volete apriamo un altro post parlando della postura in bicicletta.

Allora guarda io sono stato agonista di nuoto per 12 anni e chi mi ha insegnato a nuotare era un allenatore che pressava molto sulla tecnica, cerco di darti qualche dritta, spero di esserti utile...

Allora dividi il tuo corpo in due con una linea che passa dal naso, all'ombelico ecc., a questo punto pensa che la bracciata si divide in tre fasi più il recupero, le fasi sono presa, trazione e spinta; te la faccio semplice, hai presente il delfino?? ora con le braccia devi disegnare una serratura intorno alla linea che ti ho detto prima, dove la prima parte tonda della serratura è la presa, la parte che va dalla fine del cerchio a quando hai i gomiti a contatto con il fianco è la trazione e da lì a quando hai il braccio steso lungo il fianco è la spinta. Spero di essere stato in grado di spiegarmi. L'importanza di dividere la bracciata in quelle tre fasi è di lavorare meglio nel miglioramento della tecnica nella fase di bracciata stessa.
Dovresti battere le gambe 5 volte per ogni ciclo di bracciata.
La testa non deve essere troppo alta, ma neanche guardare la linea in fondo alla piscina, devi guardare avanti.

Mi rendo conto di non essere molto bravo a spiegarmi, però se hai domande sono a tua disposizione.
 
Stato
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