Da quel che ho letto.. pare che Il ferrari della situazione fosse convinto del contrario, per lui ci voleva una solida base che rientrasse in certi parametri e attraverso l'epo raggiungere il limite massimo.. che non avrebbe mai potuto dare nessun tipo di allenamento.
Forse non ho scritto chiaramente…. in realtà mi pare che le due cose non siano in contrasto.
Nessuno mette in dubbio la necessità del motore fuori dalla norma, questa è una condizione necessaria sulla quale tutti concordano.
Pare che il solo motore non sia però anche condizione sufficiente, in quanto lo sfruttamento delle potenzialità al loro massimo determina un certo livello di sofferenza fisica e psichica.
Si rileverebbe che un soggetto dotato di motore da 100 potrebbe essere capace di reggere lo stress provocato dall'andare a 100 per un tempo X che può essere anche breve o molto breve e poi, anche se ottimamente allenato, dover andare (ad es). ad 80, quindi tale soggetto dispone di un motore da 100 che in realtà è capace di utilizzare solo ad 80.
Se invece un soggetto che disponga di motore da 90 è in grado di erogare tale prestazione per un tempo X+Y richiesto dallo svolgimento dell'intero esercizio risulta vincente rispetto al primo soggetto nell'applicazione specifica.
Questo indipendentemente dal doping, la pratica dopante sposterebbe "soltanto" i limiti dei due soggetti, (come detto in misure diverse e non prevedibili a priori a parità di trattamento) ma non influirebbe direttamente sui meccanismi (soprattutto mentali) prima descritti.
In sostanza la sofferenza generata dallo sforzo provocherebbe un "taglio" dell'erogazione prima dell'effettivo raggiungimento delle massime capacità fisiologiche, il quanto prima è appunto variabile da soggetto a soggetto e pare sia una "qualità" allenabile, almeno in una certa misura e comunque soggetta ad una certa dipendenza dal livello di forma del soggetto stesso.