il dislivello di questo tour è quasi pari al giro dello scorso anno. Il giro del prossimo anno ha ben 10 mila metri in meno del tour (al netto di modifiche del percorso per il meteo che visto come sta andando questo autunno si possono mettere in preventivo).Primo weekend infuocato. Disegnato bene, le tappe in Italia faranno spettacolo: maglia gialla in palio e gambe fresche saranno un'accoppiata esplosiva.
Dopo il Galibier (ci sarà movimento? Ho dei dubbi) ci si calma un po' e si aspetta la cronometro di venerdì che dovrebbe mettere un po' si chiarezza tra gli uomini da classifica. Domenica c'è una tappa che non so valutare, non capisco se si tratta di sterrati, pavé, salita, discesa... Speriamo non faccia danni fisici.
Seconda settimana mi sembra di transizione in attesa del weekend con i due tapponi piuttosto classici.
Terza settimana si vivrà in attesa del trittico col doppio arrivo in salita e la crono finale. Il percorso della crono di per sé mi piace molto ma spero non blocchi la corsa nei giorni precedenti come successo al giro quest'anno.
In definitiva un buon percorso che però non ritengo così estremo come invece leggo da molte parti.
Comunque la Jumbo non è contentissima della tappa dello sterrato, il resto a Vingegaard piace parecchio. Pogacar è contentissimo dell'inizio da subito duro. I velocisti sono un po' neri: Philipsen ha già detto che finirà il tour solo se in lotta per la maglia verde, altrimenti si ritirerà alla seconda settimana. Anche Cavendish non era entusiasta.
Con le settimane usciranno i dettagli di tutte le tappe ma a prima vista tra arrivi in salita, crono e tappe per velocisti sembrano mancare le vere chance per corridori come WVA e MvdP che, necessità di squadra a parte, potrebbero pensare alle olimpiadi e non essere al via al Tour.
Zeeman ha detto che l'unico sicuro di correre il tour è vingegaard, per il resto è tutto da decidere.