Chi imbroglia (o in altri ambiti, delinque) ha diritto ad essere capito, compreso, ed alla fine giustificato. Chi si comporta correttamente invece ha solamente il diritto di prenderlo nel baugigi.Cosa c'è da capire in uno che imbroglia?
Chi imbroglia (o in altri ambiti, delinque) ha diritto ad essere capito, compreso, ed alla fine giustificato. Chi si comporta correttamente invece ha solamente il diritto di prenderlo nel baugigi.Cosa c'è da capire in uno che imbroglia?
Povero sfigato e fallito nel ciclismo nella vita e come essere umano !
Generalizzare è difficile e quasi sempre sbagliato. Ma è raro che la morale sia a compartimenti stagni, e se qualcuno sente la necessità di affermarsi a tutti i costi, anche barando, qualche dubbio viene.Sfigato e fallito nel ciclismo senza dubbio. ma se è "fallito come essere umano" non lo puoi sapere, dato che magari è stato un ottimo padre, ed un fantastico nonno, anche se "col motorino nella bici".
Secondo me la risposta è si ed è l'unica possibile, atteso che intimamente sai di non aver fatto nulla di meritorio e che, per sopravvivere, non avrai bisogno per mangiare dell'eventuale prosciutto o pacco alimentare vinto. Lo fai per la considerazione che il prossimo avrà di "quello forte che vince le gare" (considerazione che a me a volte fa un pò pena, essendo che è stretta compagna della troppa importanza che si dà a una prestazione amatoriale in un contesto in cui l'eterogeneità dei partecipanti riduce di molto la valenza della prestazione stessa)..... siamo proprio sicuri che la semplice considerazione degli amici, la "vanagloria", possa esser una molla tanto forte da farti imbastire una roba del genere?........
Invece secondo me è fallito anche come essere umano, anzi, in primis come essere umano...o quantomeno manchevole di qualche cosa di importante. Un ottimo padre o un fantastico nonno, uso parole tue, ricevono soddisfazioni e gratificazioni immense dal proprio figlio e/o dal proprio nipote, sanno dargli anche l'importanza che queste meritano, e non hanno bisogno che qualche pseudoamico o una torma di estranei, lo ritengano, a torto visto che bara, "uno forte". Semplicemente non gliene frega una cippa della vanagloria a uno che è già soddisfatto della propria vita sociale e familiare.Sfigato e fallito nel ciclismo senza dubbio. ma se è "fallito come essere umano" non lo puoi sapere, dato che magari è stato un ottimo padre, ed un fantastico nonno, anche se "col motorino nella bici".
Ok ma la cultura del fregare l'avversario con mezzi illeciti ce l'ha per cui gia per questo come persona lo valuto zero . Molto spesso lo sport e' lo specchio di come sei nella vita .Sfigato e fallito nel ciclismo senza dubbio. ma se è "fallito come essere umano" non lo puoi sapere, dato che magari è stato un ottimo padre, ed un fantastico nonno, anche se "col motorino nella bici".
Sfigato e fallito nel ciclismo senza dubbio. ma se è "fallito come essere umano" non lo puoi sapere, dato che magari è stato un ottimo padre, ed un fantastico nonno, anche se "col motorino nella bici".
Per essere un buon padre/nonno (ma anche solo normale che non è poco) bisogna dare l'esempio e non mi sembra questo il caso...no claus su questo non concordo, come gia' evidenziato dagli altri se lo fai nello sport o anche nell'ambito lavorativo o con gli stessi amici ad essere un baro, un truffaldino (trova l'aggettivo che piu' ti piace) sta nella tua indole di fregare gli altri con mezzi illeciti, pertanto potra' essere il miglior babbo/nonno del mondo ma rimane pur sempre un fallito.
Per essere un buon padre/nonno (ma anche solo normale che non è poco) bisogna dare l'esempio e non mi sembra questo il caso...
Cosa c'è da capire in uno che imbroglia?
Esatto. E comunque penso che la percezione della "vanagloria" per certe persone sia estremamente potente (e pericolosa), un po' come fermarsi all'adolescenza quando si fanno cazz@te immani per farsi notare...Per quale misteriosa ragione lo fa ad esempio; voglio dire, posto che una vittoria in una gara amatoriale (o, peggio, un buon piazzamento) non ti cambia la vita e non puo' aumentare la tua autostima (visto che sai d'aver imbrogliato), siamo proprio sicuri che la semplice considerazione degli amici, la "vanagloria", possa esser una molla tanto forte da farti imbastire una roba del genere?
Secondo me è questo a cui si riferiva @fabiopon...
Ecco, appunto, uno a cui mancano cose cosi importanti nella vita va compatito prima ancora che disprezzato.Secondo me la risposta è si ed è l'unica possibile, atteso che intimamente sai di non aver fatto nulla di meritorio e che, per sopravvivere, non avrai bisogno per mangiare dell'eventuale prosciutto o pacco alimentare vinto. Lo fai per la considerazione che il prossimo avrà di "quello forte che vince le gare" (considerazione che a me a volte fa un pò pena, essendo che è stretta compagna della troppa importanza che si dà a una prestazione amatoriale in un contesto in cui eterogeneità dei partecipanti riduce di molto la valenza della prestazione stessa).
Invece secondo me è fallito anche come essere umano, anzi, in primis come essere umano...o quantomeno manchevole di qualche cosa di importante. Un ottimo padre o un fantastico nonno, uso parole tue, ricevono soddisfazioni e gratificazioni immense dal proprio figlio e/o dal proprio nipote, sanno dargli anche l'importanza che queste meritano, e non hanno bisogno che qualche pseudoamico o una torma di estranei, lo ritengano, a torto visto che bara, "uno forte". Semplicemente non gliene frega una cippa della vanagloria a uno che è già soddisfatto della propria vita sociale e familiare.
Per quale misteriosa ragione lo fa ad esempio; voglio dire, posto che una vittoria in una gara amatoriale (o, peggio, un buon piazzamento) non ti cambia la vita e non puo' aumentare la tua autostima (visto che sai d'aver imbrogliato), siamo proprio sicuri che la semplice considerazione degli amici, la "vanagloria", possa esser una molla tanto forte da farti imbastire una roba del genere?
Secondo me è questo a cui si riferiva @fabiopon...
Mi spiace ma non sono sulla tua linea. Io posso compatire uno a cui manca qualcosa e ciononostante si impegna e lotta per averla, anche se non ci riesce.Ecco, appunto, uno a cui mancano cose cosi importanti nella vita va compatito prima ancora che disprezzato.
E' un "poveretto" come si dice dalle mie parti. Uno per cui non si prova né stima né disprezzo. E che non si può giustificare ma solo appunto compatire.
Il disprezzo io lo riservo ai traditori, ai meschini, agli avidi.
questo è anche veroSe il migliore nonno del mondo dà questo esempio ai nipoti, ho paura a pensare cosa possa insegnare uno dei peggiori.
no claus su questo non concordo, come gia' evidenziato dagli altri se lo fai nello sport o anche nell'ambito lavorativo o con gli stessi amici ad essere un baro, un truffaldino (trova l'aggettivo che piu' ti piace) sta nella tua indole di fregare gli altri con mezzi illeciti, pertanto potra' essere il miglior babbo/nonno del mondo ma rimane pur sempre un fallito.
OK, vero....però allora dovremmo allargare il giudizio di "uomo fallito nella vita" a molte moltissime persone, anche al di fuori dello sport, perché il principio di "fregare il prossimo" è il medesimo; mi viene in mente:
1) chi si fa raccomandare per ottenere un qualcosa più facilmente (un lavoro, un'autorizzazione, un permesso di costruzione....)
2) chi mette la sua residenza in una casa, e quella della moglie in un altra, pur di non pagare le tasse di doppia casa
3) chi usa l'invalidità di un parente, per trarne vantaggio non avendone diritto (ne conosco più di uno)
4) chi se ne sta a casa con autocertificazione di malattia (nella Azienda Ospedaliera in cui lavoro, è consentita se si sta a casa un giorno, senza dover andare dal medico) anche 2/3 volte al mese, senza essere malato. (ce ne sono tantissimi che lo fanno!!)
...tutti questo comportamenti illeciti, ma praticati da moltissimi e considerati addirittura "normali" fregano altre persone che non possono o magari non vogliono godere di queste pratiche. Dovremmo dare del "fallito nella vita" anche a costoro.
Il fatto è che di persone rette, ma veramente RETTE, sono molto poche, anche tra chi giudica pesantemente.
Al "fallimento" ognuno può dare un significato diverso, per qualcuno è il non raggiungimento degli obiettivi, per altri la coerenza con dei valori (almeno tentata, se non raggiunta).OK, vero....però allora dovremmo allargare il giudizio di "uomo fallito nella vita" a molte moltissime persone, anche al di fuori dello sport, perché il principio di "fregare il prossimo" è il medesimo...
...ed è proprio quello che intendo anch'ioAl "fallimento" ognuno può dare un significato diverso, per qualcuno è il non raggiungimento degli obiettivi, per altri la coerenza con dei valori (almeno tentata, se non raggiunta).
Per cui personalmente non adopererei locuzioni come "fallito nella vita" per un dopato tecnologico, ma "squallido" o "imbroglione" o "disonesto" senz'altro sì
Io farei un distinguo in questo fra questione economica e questione morale. Gli esempi che tu hai fatto, sono di violazioni che hanno un fine economico. Non che sia giustifcato ma è un fine diverso. Ma uno che ruba un risultato sportivo, non per il ritorno economico, come potrebbe essere per un prò, ma per sentirsi dire "ammazza" quanto sei forte", vuol dire che ha qualche mancanza a livello familiare e affettiva che vuole compensare con la stima altrui (ma poi stima decchè? vincere una cat tra gli amatori?). Se tu ti metti il motorino per far la Meltina meglio di me, così la Sky ti paga è un conto. Ma se lo fai per far credere che vai di più...beh per me sei un fallito.OK, vero....però allora dovremmo allargare il giudizio di "uomo fallito nella vita" a molte moltissime persone, anche al di fuori dello sport, perché il principio di "fregare il prossimo" è il medesimo; mi viene in mente:
1) chi si fa raccomandare per ottenere un qualcosa più facilmente (un lavoro, un'autorizzazione, un permesso di costruzione....)
2) chi mette la sua residenza in una casa, e quella della moglie in un altra, pur di non pagare le tasse di doppia casa
3) chi usa l'invalidità di un parente, per trarne vantaggio non avendone diritto (ne conosco più di uno)
4) chi se ne sta a casa con autocertificazione di malattia (nella Azienda Ospedaliera in cui lavoro, è consentita se si sta a casa un giorno, senza dover andare dal medico) anche 2/3 volte al mese, senza essere malato. (ce ne sono tantissimi che lo fanno!!)
...tutti questo comportamenti illeciti, ma praticati da moltissimi, e considerati addirittura "normali", fregano altre persone che non possono o magari non vogliono godere di queste pratiche. Dovremmo dare del "fallito nella vita" anche a costoro.
Il fatto è che di persone rette, ma veramente RETTE, sono molto poche, anche tra chi giudica pesantemente. Ne deduco che la maggiorparte sono "falliti nella vita"
Io farei un distinguo in questo fra questione economica e questione morale. Gli esempi che tu hai fatto, sono di violazioni che hanno un fine economico. Non che sia giustifcato ma è un fine diverso. Ma uno che ruba un risultato sportivo, non per il ritorno economico, come potrebbe essere per un prò, ma per sentirsi dire "ammazza" quanto sei forte", vuol dire che ha qualche mancanza a livello familiare e affettiva che vuole compensare con la stima altrui (ma poi stima decchè? vincere una cat tra gli amatori?). Se tu ti metti il motorino per far la Meltina meglio di me, così la Sky ti paga è un conto. Ma se lo fai per far credere che vai di più...beh per me sei un fallito.
Quindi occhio a farla meglio di me quando presto la faremo