Ciao Ezio, ti vedo su Strava sempre più forte, bravissimo.
Venendo alla nenia dei dischi e connessi devo dire che normalmente faccio quello che mi pare e, di solito, dopo un certo tempo, più o meno lungo, lo fanno anche i pro e poi ancora dopo più o meno tutti quelli che vedo per la strada.
Non che sia un merito, io sono una sega e loro sono pro, io lo faccio di testa mia in base a quello che mi piace e loro lo fanno perché devono correre con quello che gli danno.
Ho montato il primo Di2 ad inizio 2010, all'epoca i pro, i loro meccanici e le loro squadre avevano ancora paura delle scosse elettriche…Nibali ancora ieri l'altro ha "preteso" un gruppo a funi per paura che gli saltasse qualche spinotto
Quindi l'inerzia di questo settore è molto molto elevata, specie su strada, quelli del fango sono un poco più reattivi.
Ora sono a 10.000km con i dischi e prima non li avevo solo perché Trek non mi faceva la bicicletta che mi piace con i dischi, ora me l'hanno anche fatta.. vedremo cosa ci riserverà il futuro prossimo.
Le paure dell'uomo nei confronti di ciò che non conosce sono imperscrutabili.
Al punto che egli ha avuto la necessità di creare dio.
Qualunque nome questo porti.
