News Velon fa causa all’UCI

Ser pecora

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Velon è un consorzio di squadre World-Tour (Ineos, Deceuninck-Quick Step, Jumbo-Visma, Bora-Hansgrohe, Trek-Segafredo, Mitchelton-Scott, Sunweb) che da qualche anno cerca di gestire e promuovere degli eventi propri, le Hammer Series, per slegarsi dagli organizzatori istituzionali (7 organizzatori gestiscono 25 eventi su 38 del World Tour) ed aumentare i propri introiti. Ora Velon, con l’unanimità dei propri sostenitori, ha annunciato di aver aperto una causa il 20 settembre contro l’unione ciclistica internazionale (UCI) con lo scopo di “chiedere alla commissione europea di verificare il modo in cui l’UCI ha manipolato il regolamento esistente ed ha cercato di introdurre nuove regole concepite per favorire gli interessi commerciali dell’UCI a detrimento delle squadre“.
hammer-1200x800.jpg

In particolare Velon solleva i seguenti punti:
-L’UCI si è rifiutata di iscrivere le Hammer...

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ildoppingnonvincemai

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Parecchio interessante ...
A me non è ben chiaro questo passaggio: "-L’UCI avrebbe cercato, attraverso nuove regole implementate dalla commissione frodi tecnologiche, di appropriarsi dei dati in diretta dei corridori, specificità implementata e lanciata da Velon (il cosiddetto Velon Live). Il tutto senza consultare le squadre "
Capisco che vuole vendere i dati ricavati dai corridori (potenza, battiti, velocità), che attualmente dovrebbero essere di proprietà dei corridori e delle squadre, ma non ho capito in che modo.
 

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A me non è ben chiaro questo passaggio: "-L’UCI avrebbe cercato, attraverso nuove regole implementate dalla commissione frodi tecnologiche, di appropriarsi dei dati in diretta dei corridori, specificità implementata e lanciata da Velon (il cosiddetto Velon Live). Il tutto senza consultare le squadre "
Capisco che vuole vendere i dati ricavati dai corridori (potenza, battiti, velocità), che attualmente dovrebbero essere di proprietà dei corridori e delle squadre, ma non ho capito in che modo.

È una questione di diritti d'immagine. Velon sta cercando grazie a Velon Live di appropriarsene, non solo con i dati di telemetria, ma anche con le videocamere sulle bici. Ovviamente questo non piace agli organizzatori delle gare che vendono i diritti tv, né presumibilmente alle tv che devono pagare due "fornitori" diversi.

Quello che mi lascia dubbioso è la pretesa di Velon di non volere una "redistribuzione" dei proventi, ma la creazione di nuove fonti di guadagno.
Nel caso di Velon Live non so quanto le tv siano interessate a comprare i diritti di tali immagini oltre a quelle della corsa. Mi sembra più un modo per mettere pressione agli organizzatori proprio per una redistribuzione. Solo che lo fanno attraverso l'UCI invece che direttamente contro gli organizzatori, che obiettivamente se ne fanno una baffo delle squadre.
 

samuelgol

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È una questione di diritti d'immagine. Velon sta cercando grazie a Velon Live di appropriarsene, non solo con i dati di telemetria, ma anche con le videocamere sulle bici. Ovviamente questo non piace agli organizzatori delle gare che vendono i diritti tv, né presumibilmente alle tv che devono pagare due "fornitori" diversi.

Quello che mi lascia dubbioso è la pretesa di Velon di non volere una "redistribuzione" dei proventi, ma la creazione di nuove fonti di guadagno.
Nel caso di Velon Live non so quanto le tv siano interessate a comprare i diritti di tali immagini oltre a quelle della corsa. Mi sembra più un modo per mettere pressione agli organizzatori proprio per una redistribuzione. Solo che lo fanno attraverso l'UCI invece che direttamente contro gli organizzatori, che obiettivamente se ne fanno una baffo delle squadre.
Anche le NBA si faceva un baffo delle squadre sintanto che quelle non hanno bloccato l'intero campionato per mesi. Stessa cosa se non ricordo male successe nella NFL. Non è fattibile l'ipotesi uno sciopero di tutte queste squadre che blocchi una tutta una determinata serie di corse? Il Tour de France è il tour de france, ma non credo che NBA sia un evento sportivo di minor portata anzi.
 

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Anche le NBA si faceva un baffo delle squadre sintanto che quelle non hanno bloccato l'intero campionato per mesi. Stessa cosa se non ricordo male successe nella NFL. Non è fattibile l'ipotesi uno sciopero di tutte queste squadre che blocchi una tutta una determinata serie di corse? Il Tour de France è il tour de france, ma non credo che NBA sia un evento sportivo di minor portata anzi.

L'ho già spiegato altre volte: il ciclismo ha la peculiarità di svolgersi all'aperto su percorsi e gli organizzatori monetizzano su questi, non sulla gara in se.
Negli altri sport le squadre hanno stadi, merchandising, trafficano con i cartellini dei giocatori, etc.. Nel ciclismo se decidono di fare un mese di sciopero e saltano un grande giro o le classiche lo sponsor le saluta e loro chiudono...(fondamentalmente gli sponsor grossi sono interessati alla visibilità dei grandi giri, il resto è contorno).

In effetti l'unica per le squadre è crearsi degli eventi propri, come appunto le Hammer Series, ma l'appeal mi sembra abbastanza limitato, anche rispetto il +78% di pubblico dichiarato da Velon (partendo da zero è abbastanza facile...). In primis perché le fanno in luoghi abbastanza anonimi (il limburgo...) segno appunto che al pubblico interessa limitatamente "chi c'è", ma molto dove si fanno (Kwaremont, Arenberg, Poggio, Alpi, Pirenei, Dolomiti, etc..) altri che hanno dovuto annullare per i noti problemi (Hong Kong), ed altri (la Colombia) dove all'UCI è bastato promuovere il giro locale a corsa di prima fascia per far annullare le serie da parte degli organizzatori.

Non ultimo la formula delle Hammer Series è abbastanza cervellotica rispetto la norma (il primo che passa la riga per terra ha vinto), più vicina alla pista per certi meccanismi.

In tutto questo ovviamente è sempre messo in mezzo l'UCI, ma obiettivamente che le Hammer Series non gli siano simpatiche si può capire: contraddicono per principio l'esistenza stessa di un organo che deve governare quello sport. Come se le squadre di calcio si inventassero la coppa X...credo che UEFA, FIFA inarcherebbero il sopracciglio.
 

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L'ho già spiegato altre volte: il ciclismo ha la peculiarità di svolgersi all'aperto su percorsi e gli organizzatori monetizzano su questi, non sulla gara in se.
Negli altri sport le squadre hanno stadi, merchandising, trafficano con i cartellini dei giocatori, etc.. Nel ciclismo se decidono di fare un mese di sciopero e saltano un grande giro o le classiche lo sponsor le saluta e loro chiudono...(fondamentalmente gli sponsor grossi sono interessati alla visibilità dei grandi giri, il resto è contorno).........
Chi gli vieta di consorziarsi in un ente che organizzi il giro d'Italia? Le Dolomiti ecc. non sono di ASO, RCS o dell'Uci. Sono dei comuni, regioni ecc. Ovvio, che ciò presuppone un fronte comune forte.

........ Come se le squadre di calcio si inventassero la coppa X...credo che UEFA, FIFA inarcherebbero il sopracciglio.
Hanno infatti minacciato più volte di farlo, hanno creato degli organismi di loro rappresentanza e tutto sommato grazie allo sbandierare di loro tornei autogestiti, hanno ottenuto maggiori introiti.
 

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Chi gli vieta di consorziarsi in un ente che organizzi il giro d'Italia?

Chiaro che qui si entra nel politico, con tutti gli interessi e le conoscenze tra organizzatori, amministratori locali e UCI.
Possono anche organizzarsi la Roubaix o il Giro da soli, ma se non è approvato dall'UCI...

Il fatto è che le squadre hanno molta poca leva per ottenere ciò che vogliono (più soldi).
 

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Chiaro che qui si entra nel politico, con tutti gli interessi e le conoscenze tra organizzatori, amministratori locali e UCI.
Possono anche organizzarsi la Roubaix o il Giro da soli, ma se non è approvato dall'UCI...
.........
Ovvio che sia una soluzione estrema e molto difficilmente praticabile, ma sinceramente l'approvazione dell'UCI non vedo cosa possa interessare al Credit Lyonnaise, piuttosto che a Estathè, Castelli ecc.ecc. A questi interessa l'attenzione mediatica e in teoria questa la fa il parterre dei corridori e la location dove corrono. Se organizzi una gara con Froome, Nibali, Bernal Dumuoulin, Sagàn ecc.ecc.ecc., che sia UCI approved allo sponsor di turno cosa cambia? Ad ogni modo, essendo i protagonisti diretti i ciclisti e le loro squadre, fatico a capire in cosa si differenzi il loro presunto minor potere rispetto agli altri sport. Se loro incrociano le gambe, ASO il Tour UCI approved con chi lo fa? Con me e te? Quando Shaquille e company si fermarono, non credo che la cosa piacesse ai loro sponsor eppure lo hanno fatto e ottenuto almeno in parte ciò che volevano. O no? Veramente non capisco la differenza fra Le Bron e Froome....a parte una 50ina di kg.
 

Ser pecora

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Veramente non capisco la differenza fra Le Bron e Froome....a parte una 50ina di kg.
E’ questo il punto: alla gran parte del pubblico bordo strada o alla tv di chi pedala frega niente. Froome o Sagan sono nomi conosciuti solo agli appassionati.
Le Bron o Tom Brady o Cristiano Ronaldo fanno pubblicità in tv a qualunque cosa. Froome a zero. Si e no la roba da ciclismo sulla stampa specializzata. Chiediti il perché.
 

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Quello che mi lascia dubbioso è la pretesa di Velon di non volere una "redistribuzione" dei proventi, ma la creazione di nuove fonti di guadagno.
Nel caso di Velon Live non so quanto le tv siano interessate a comprare i diritti di tali immagini oltre a quelle della corsa. Mi sembra più un modo per mettere pressione agli organizzatori proprio per una redistribuzione. Solo che lo fanno attraverso l'UCI invece che direttamente contro gli organizzatori, che obiettivamente se ne fanno una baffo delle squadre.

Da quanto ricordo la creazione delle Hammer Series è stata una conseguenza dall'esclusione dei team dalla ridistribuzione dei guadagni delle vendite dei diritti TV.
Poi secondo me hanno buone potenzialità di crescita come spettacolo della manifestazione. La crono a squadre ad inseguimento ad esempio non si puo' vedere!
 

Ser pecora

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Da quanto ricordo la creazione delle Hammer Series è stata una conseguenza dall'esclusione dei team dalla ridistribuzione dei guadagni delle vendite dei diritti TV.

Non hanno mai avuto accesso ai diritti tv.

La storia dei diritti tv poi è comunque da contestualizzare: ASO, ha un utile netto annuo di circa 45 milioni, derivanti da TUTTI i suoi eventi (Paris-Dakar, Roc d'Azur, Tour, Vuelta, Liegi, Roubaix, Etape du tour, maratone varie, etc.). ASO, però, versa circa 3 milioni all'anno in spese ALLE squadre per il solo Tour (hotel, logistica varia, oltre a 50.000eu a squadra per la fee di presenza). Più 141.500eu all'UCI come "tassa di iscrizione" al calendario solo per il Tour.
Ora, ricordiamo che i 45 milioni annui sono il totale dell'utile di ASO. Quanto sarà l'utile derivante dagli eventi WT? Da dividere per 20 squadre (in realtà di più per le varie Wild card ad ogni corsa). Siamo sicuri che alle squadre farebbe una sostanziale differenza avere quei soldi in più? Siamo vicini a cifre che non superano il milione annuo....1/4 dello stipendio di Froome....

Ricordate che il Tour è forse l'unico evento che ha un utile grazie ai soli diritti tv. Gli altri arrivano al pareggio o ci perdono.
Ci sono gare che da anni sono organizzate in perdita, ma finanziate in vari modi per "promozione turistica": tutte le gare asiatiche, Tour Down Under e Great Ocean Race sicuramente (la fee di presenza che una squadra WT paga per una corsa di prima fascia è di 8500eu!).

Non a caso, Velon ha sottolineato che per loro non si tratta di redistribuzione (dato che di soldi ne girano già pochi), ma di introiti da nuovi eventi.
Nuovi eventi che però vogliono sotto l'egida UCI ovviamente, per non perdere i punti relativi ad esempio...

Quindi occhio a pensare che le squadre siano le sole povere vessate e sfruttate.
La realtà è che il ciclismo è uno sport dove fondamentalmente girano pochi soldi, dove negli ultimi 15 anni le spese per le squadre sono esplose per colpa delle squadre (un'azienda che vuole fornire ad es. i caschi-non so se mi spiego- ad una squadra WT deve essere pronta a sborsare circa 400k oltre al materiale), e quei pochi che girano non lo fanno grazie agli atleti (che anche mediaticamente sono spesso solo dei freak improponibili -immaginate Calvin Klein o Armani che fanno un megaposter pubblicitario con Froome in mutande stile Cr7?!?-), ma alla promozione del territorio. Quindi anche gli organizzatori, che sono proprio quelli che ci lavorano sul territorio tutto sommato perché dovrebbero pagare di più le squadre?
La Roubaix quello fa di utile, che vinca Boonen o Van Summeren o Knaven o un altro sconosciuto...cambia niente.
 
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Non un gran momento per l'UCI ... oltre alle accuse esplicite fatte da Trentin che li accusa di trascurare la sicurezza dei corridori, anche la lega professionisti spalleggia Velon
 
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45 milioni di utile annui sono tanti soldi secondo me. Se stiamo effettivamente parlando di utile, in Italia le aziende che superano i 50 milioni sono ben poche. Cioè tolti energie e qualche banca ed assicurazione, il resto delle grosse aziende si aggiura su quelle cifre, 20-200 milioni. Per il mondo del ciclismo è molto più di quanto pensassi.

Quanto fanno le squadre di utile? Poco niente, se non sono addirittura in perdita. Se siete proprietari di una squadra, fa una bella differenza. Le acque si confondono un po', perché spesso proprietà e sponsor coincidono o quasi, ma questo non vuol dire che per la proprietà il ciclismo non voglia dire anche business. Non confondiamo utile e budget.
 

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Non un gran momento per l'UCI ... oltre alle accuse esplicite fatte da Trentin che li accusa di trascurare la sicurezza dei corridori, anche la lega professionisti spalleggia Velon

Le accuse di Trentin (e di altri corridori) le trovo un po' strumentali:

-Sono state sollevate per via della caduta di Hodeg all'Eurometropole causate dai famosi "piedini" delle transenne. Che, giustamente, non dovrebbero essere più utilizzate/proibite. Il punto però è che l'UCI ovviamente non gestisce l'utilizzo delle transenne...è competenza degli organizzatori, che a loro volta utilizzano quello che mette a disposizione la municipalità. Se la città di Tournai (arrivo) ha in magazzino le transenne coi piedini utilizzerà quelle, anche perché si tratta di centinaia di transenne per delimitare almeno 1km di strada. Realisticamente è difficile che l'UCI gli possa dire: "no, la corsa non si fa perché non avete le transenne senza piedini". L'alternativa è non fare veramente la corsa, cosa che i corridori stessi sarebbero i primi a non volere, anche perché se no, viste le transenne potrebbero benissimo decidere di non correre, senza lamentarsi poi perché prendendo una curva a 60km/h ci finiscono sopra, o tentando di passarci a 1cm in volata... Secondo lo stesso principio potrebbero esigere guardrail con la barra di contenimento per motociclisti lungo tutte le discese d'Europa.

-Queste critiche sono sempre accompagnate dall'ironia spicciola sull'altezza dei calzini, che è il motivo principe per cui viene ridicolizzata l'UCI, che si occuperebbe più di queste baggianate che delle questioni importanti. Ma la regola dei calzini esiste, quindi se esiste qualcuno la deve implementare.E forse si potrebbe fare dell'ironia sui corridori, che se potessero farebbero le crono con i pantaloni lunghi pur di averne un qualche vantaggio...invece non mi risulta che qualche corridore corra le crono coi fantasmini dimostrando che se e frega di queste "baggianate". L'UCI si assicura solo che non corrano con la tuta da sub per risparmiare 5W.

-I corridori si lamentano in continuazione anche dei controlli ADAMS. Sicuramente sono una limitazione della privacy, ma sappiamo cosa facevano i corridori prima (sul dopo passerei) dei controlli....chi è causa del suo mal pianga se stesso.
 

Ser pecora

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Tipo, credo, che lo sponsor principale prende profitti o perdite, credo. La maggior parte del WT non funziona così?

No, perché lo sponsor principale è...uno sponsor, non il proprietario della squadra.
Poi ci sono casi particolari, in cui una società dello sponsor principale detiene delle (o la gran parte) delle quote della società che detiene la licenza, e vari casi particolari.
 

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No, perché lo sponsor principale è...uno sponsor, non il proprietario della squadra.
Poi ci sono casi particolari, in cui una società dello sponsor principale detiene delle (o la gran parte) delle quote della società che detiene la licenza, e vari casi particolari.
Ok grazie per il chiarimento. Ad esempio per ineos credo che Jim Ratcliffe sia il proprietario, e Brailsford solo il manager.

Comunque il discorso che facevo ne è rafforzato. 45 mil sono tanti soldi, penso che, escluso il team Sky, gli utili delle squadre degli ultimi 10 anni
siano ben altri.