Visita a Wilier-Triestina

Lanerossi

Maglia Iridata
22 Settembre 2004
14.984
271
43
Recoaro Terme (VI)
lanerossi.altervista.org
correrà con la rinnovata lampre-farnese che usa telai wilier se ti interessa questo è il sito della squadra [url]www.lampre-farnese.com[/URL]

Lo so, lo so, grazie comunque :mrgreen:

Erano domande ironiche rivolte a chi diceva che già in un'altra occasione si era visto un telaio con attaccato il nastro Petacchi e che metteva in dubbio che quel telaio fosse realmente per Petacchi.

Dal momento che lui correrà per la Lampre, e che i telai alla Lampre li dà la Wilier, è molto probabile che la foto di Ser sia quantomai autentica.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.747
22.882
98
dove capita
Visita sito
Guarda che chi non ti ha dato fiducia non sono certo stato io, anzi, ho cercato di dimostrare che avevi ragione tu :mrgreen:

"Avere ragione" de che?

Mi fa ridere il "molto probabile". Come se si dovesse datare un reperto storico o l'autenticità di un quadro.:))):
O l'avere un'opinione sul fatto che mi scriva da solo gli adesivi da attaccare sopra i telai o che li metta posticci chi me li mostra per "farsi bello" :)))::))):
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.747
22.882
98
dove capita
Visita sito
Scoop!

Ecco la nuova arma segreta del diabolico Petacchi in corsa.
Qui sotto test statico su una nuova macchina per contrastare la forza gravitazionale di fabbricazione cinese (ma di concezione svedese):

IMG_02662.JPG
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
10.227
3.737
43
Piacenza
twitter.com
Bici
Canyon Ultimate CF Dura Ace
Ok, quindi mi sembra di capire che:

  • definizione dell'estetica, delle forme di massima e delle finiture (passaggi cavi ecc...) avviene in Italia secondo i nostri gusti, mediante modelli in plastica (un pò come negli studi di design per le nuove auto con i modelli in plastilina in scala 1:1). Attività di competenza di Wilier
  • scelta dei materiali (pelli di carbonio), progettazione ed ingegnerizzazione (FEM o quant'altro), costruzione degli stampi, produzione avviene a Taiwan.
  • revisione dei campioni avviene in Italia da Wilier, ma non si parla di che tipo di revisione viene fatta, se riguarda solo una conformità dal punto di vista estetico (cosa probabile, dato che non sembra che dall'Italia vengano impartite istruzioni se non di tipo estetico, cioè di seguire le forme del modello in plastica), oppure di tipo meccanico mediante prova sforzi o controllo qualità (ma non sembra, dal report).
  • verniciatura avviene in Italia da terzisti.
  • assemblaggio delle bici avviene in Italia da Wilier.
In pratica Wilier fa solo il design estetico.
Nulla in contrario a questo, ci mancherebbe! Anzi mi fa piacere sapere come a Taiwan ormai si siano specializzati pure nella progettazione, e non solo nella produzione del telaio!! :smile:
 

matteo-elletì

Campy Lover
26 Novembre 2009
4.868
308
www.flickr.com
Bici
Stelbel, Stelbel, Wilier, Wilier, Gios, Colnago
Ok, quindi mi sembra di capire che:

  • definizione dell'estetica, delle forme di massima e delle finiture (passaggi cavi ecc...) avviene in Italia secondo i nostri gusti, mediante modelli in plastica (un pò come negli studi di design per le nuove auto con i modelli in plastilina in scala 1:1). Attività di competenza di Wilier
  • scelta dei materiali (pelli di carbonio), progettazione ed ingegnerizzazione (FEM o quant'altro), costruzione degli stampi, produzione avviene a Taiwan.
  • revisione dei campioni avviene in Italia da Wilier, ma non si parla di che tipo di revisione viene fatta, se riguarda solo una conformità dal punto di vista estetico (cosa probabile, dato che non sembra che dall'Italia vengano impartite istruzioni se non di tipo estetico, cioè di seguire le forme del modello in plastica), oppure di tipo meccanico mediante prova sforzi o controllo qualità (ma non sembra, dal report).
  • verniciatura avviene in Italia da terzisti.
  • assemblaggio delle bici avviene in Italia da Wilier.
In pratica Wilier fa solo il design estetico.
Nulla in contrario a questo, ci mancherebbe! Anzi mi fa piacere sapere come a Taiwan ormai si siano specializzati pure nella progettazione, e non solo nella produzione del telaio!! :smile:


mah, in realtà io dal "rapporto" di ser pecora, leggo questa cose, che non mi sembrano esattamente per filo e per segno le stesse che dici tu...


"
I gioielli ramati di 100 o 60 anni fa hanno lasciato ormai il posto ai moderni modelli in carbonio. Che va subito detto, non vengono prodotti qui, ma in quello che oggi si identifica come "Far East".
Il motivo di questa scelta, nelle parole del responsabile che mi fa da guida è semplice: "perchè hanno il know-how necessario per fare prodotti di qualità in una certa quantità".
La progettazione avviene in Italia, ma secondo un certo criterio:
-si identifica il tipo di prodotto che si vuole fare
-lo si concepisce secondo un "family feeling" aziendale di modo che abbia un'identità precisa e riconoscibile
-lo si cura per il tempo necessario apportando le modifiche ad un prototipo in plastica (nervature, rinforzi, passaggi cavi, etc.)
-si manda il progetto e le quote in oriente
-si attende l'arrivo dei prototipi da far testare ai professionisti
-si da l'ok per la produzione e l'omologazione
In effetti sono quindi gli ingegneri d'oriente che creano gli stampi e decretano la fattibilità del prodotto e propongono i tipi di materiale (tipo di carbonio), ma il "concepimento" avviene in Italia a suon di (costose) modifiche al prototipo.
A questo si aggiunge la creazione di particolari come la scatola movimento fresata dal pieno in Italia, secondo progetto Wilier, e poi spedita ed assemblata in Oriente all'interno dello stampo.
A scanso di equivoci dovrebbe essere chiaro che i telai Wilier non sono i famigerati "open-mould" comprati a catalogo da terzisti, ma progetti esclusivi.
I telai vengono poi mandati in Italia, verniciati da un terzista ed assemblati in loco.
Non mancano i test statici su macchina per verificare certi telai e casomai migliorarli. Soprattutto per usi specifici
"

...insomma, li fanno in oriente, ma li progettano in italia!...come il 90% delle cose, purtroppo, di questo mondo...
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
10.227
3.737
43
Piacenza
twitter.com
Bici
Canyon Ultimate CF Dura Ace
mah, in realtà io dal "rapporto" di ser pecora, leggo questa cose, che non mi sembrano esattamente per filo e per segno le stesse che dici tu...


"
I gioielli ramati di 100 o 60 anni fa hanno lasciato ormai il posto ai moderni modelli in carbonio. Che va subito detto, non vengono prodotti qui, ma in quello che oggi si identifica come "Far East".
Il motivo di questa scelta, nelle parole del responsabile che mi fa da guida è semplice: "perchè hanno il know-how necessario per fare prodotti di qualità in una certa quantità".
La progettazione avviene in Italia, ma secondo un certo criterio:
-si identifica il tipo di prodotto che si vuole fare
-lo si concepisce secondo un "family feeling" aziendale di modo che abbia un'identità precisa e riconoscibile
-lo si cura per il tempo necessario apportando le modifiche ad un prototipo in plastica (nervature, rinforzi, passaggi cavi, etc.)
-si manda il progetto e le quote in oriente
-si attende l'arrivo dei prototipi da far testare ai professionisti
-si da l'ok per la produzione e l'omologazione
In effetti sono quindi gli ingegneri d'oriente che creano gli stampi e decretano la fattibilità del prodotto e propongono i tipi di materiale (tipo di carbonio), ma il "concepimento" avviene in Italia a suon di (costose) modifiche al prototipo.
A questo si aggiunge la creazione di particolari come la scatola movimento fresata dal pieno in Italia, secondo progetto Wilier, e poi spedita ed assemblata in Oriente all'interno dello stampo.
A scanso di equivoci dovrebbe essere chiaro che i telai Wilier non sono i famigerati "open-mould" comprati a catalogo da terzisti, ma progetti esclusivi.
I telai vengono poi mandati in Italia, verniciati da un terzista ed assemblati in loco.
Non mancano i test statici su macchina per verificare certi telai e casomai migliorarli. Soprattutto per usi specifici
"

...insomma, li fanno in oriente, ma li progettano in italia!...come il 90% delle cose, purtroppo, di questo mondo...

Mi era sfuggito il test statico su macchina, ok.
Ma dire che concepire un telaio con un modello in plastica equivale progettarlo, questo no, questo vuol dire che ne definiscono la forma estetica e le finiture (passaggi cavi ecc...).
Altrimenti come mai si affannano tanto a dire "concepiti" piuttosto che "progettati"? L'idea è italiana, l'ingegnerizzazione orientale.
Nulla di male per il cliente, in tutto ciò! Chi mancherebbe! o-o

Dire che le modifiche che fanno ai prototipi sono particolarmente costose, non mi sembra un fatto di cui vantarsi particolarmente, perché vuol dire che i prototipi non sono sufficientemente conformi al desiderio di chi li commissiona.
Forse sarebbe meglio che:

  • si spostasse tutto in oriente e la fabbrica comprasse i telai finiti e progettati là in tutto e per tutto, diventando però uno dei tanti assemblatori e non potendo avere un prodotto esclusivo
  • si spostasse l'intera progettazione ed ingegnerizzazione (fem, scelta del materiale, ecc...) in Italia in modo da mandare le specifiche di produzione dettagliate e finite in oriente, dove sono bravissimi a costruire su specifica e su misura (e dove si risparmia anche in termini di costo di manodopera). Es.: Colnago, Canyon...
Mi sembra un modello di business inefficiente... del tipo: noi siamo la Wilier e le bici le vogliamo fatte come vogliamo noi. Però non le progettiamo e ti mandiamo solo un calco di plastica delle forme. Poi quando tu mi mandi indietro un progetto FUNZIONANTE io se voglio te lo cambio perché magari voglio modificare alcune finiture o forme, ma ciò comporta che tu debba rivedere il progetto per mantenerlo FUNZIONANTE (indendo dire solido, reattivo, resistente...).

Sarebbe meglio, per dirla di nuovo in altre parole:

  • o spogliarsi di tutto, facendo fare un prodotto dall'inizio alla fine e poi rimarchiarlo (facendo scadere però il marchio ad uno dei tanti "cloni")
  • o impossessarsi di tutta la progettazione, con tutte le responsabilità che ne comporta (ovvero saper progettare sulla carta, nei dettagli un moderno telaio in carbonio in modo che un terzista in oriente lo produca come vuoi, e non solo le forme estetiche per fare rispecchiare il "family feeling"). Ne rimarrebbe solo da controllare la qualità di produzione ed i difetti.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.747
22.882
98
dove capita
Visita sito
[*]si spostasse l'intera progettazione ed ingegnerizzazione (fem, scelta del materiale, ecc...) in Italia in modo da mandare le specifiche di produzione dettagliate e finite in oriente, dove sono bravissimi a costruire su specifica e su misura (e dove si risparmia anche in termini di costo di manodopera). Es.: Colnago, Canyon...

Da quello che mi è stato spiegato (e mi sembra di averlo detto) è proprio cosi'.
Poi è ovvio che la parte realizzativa debba essere anche un compromesso con la produzione.
Io posso mandare il progetto su cad bello e che finito con tutte le quote, ma se per es. ho scelto uno spessore di 1micron per un tubo a Taiwan magari mi dicono che secondo loro non sta assieme o che non sono capaci di farlo. O che magari una certa soluzione ha un'incidenza sui costi in una certa scala (ed a me non sta più bene perchè magari una sciocchezza da 5eu al pezzo significa centinaia di migliaia di euri sul totale del venduto).
Mi sembra che molti dimentichino che le biciclette sono prodotti da vendere, non solo i soliti "frutti della passione" che tutti sbandierano ad ogni occasione.
Quindi, nella progettazione, si deve tenere conto di cose come i costi, la propria nicchia di mercato, l'obsolescenza programmata, e quello che ci voglio guadagnare.

Che poi il committente si riservi di apportare modifiche ai primi prototipi che gli arrivano non ci vedo niente di strano. A cosa serve allora sponsorizzare professionisti se poi non si sfruttano almeno i loro feedback?
O l'avere le famose macchine per i test? Perchè io gli possa fare la foto?

Chiaro che non tutti le fanno queste cose. C'è pure chi compra l'open-mould da catalogo. Si risparmia costi e tempo perso. E sinceramente non ci vedo niente di osceno. Ognuno il proprio business se lo fa come crede. E' poi il mercato a sancire chi ha ragione e chi no.
Queste visite cercano proprio di mostrare queste differenze. Per chi vuol vederle.
 

straker

Passista
31 Gennaio 2006
4.002
137
16°32'13.75"S151°41'57.81"W
Visita sito
Bici
mototopo
Pensateci a sta frase

Ho pensato ( forse male ... )
I PROF testano solo i TOP di catalogo ?, quindi chi li prova dalla media gamma in giù ? Non penso che possano provare esempio la Granturismo 2011 in gare agonistiche
A volte i telai dei PROF sono su misura costruiti in Veneto e per di più fasciati e non monoscocca, da loro penso che non arrivi un feedback ...
Dove sbaglio ?
Ciao ! o-o
 

straker

Passista
31 Gennaio 2006
4.002
137
16°32'13.75"S151°41'57.81"W
Visita sito
Bici
mototopo
un articolo parlava della prova nei colli asolani alla quale aveva partecipato anche Cunego, probabilmente saranno testate come le top di gamma. ciao Mik

Hai scritto, nel club Wilier, che hai testato in anticipo la GT riscontrando il problema dei cavi interni che sbattevano, come minimo di devi far pagare da Wilier ! :mrgreen:
Come collaudatore mi fido o-o
Ciao
 

peppeviner

via col vento
20 Settembre 2009
7.815
210
43
La Spezia,circondato da salite..... :-)
www.peppeviner.altervista.org
Bici
Scarsa secondo i fanatici.....
Ho pensato ( forse male ... )
I PROF testano solo i TOP di catalogo ?, quindi chi li prova dalla media gamma in giù ? Non penso che possano provare esempio la Granturismo 2011 in gare agonistiche
A volte i telai dei PROF sono su misura costruiti in Veneto e per di più fasciati e non monoscocca, da loro penso che non arrivi un feedback ...
Dove sbaglio ?
Ciao ! o-o
hai pensato bene.....
ad esempio, la bici di petacchi è molto differente. quella di inizio stagione era sicuramente un fasciato......particolare......