D'accordo ragazzi ma la foto in prima pagina la gazzetta poteva evitarsela; sono molto deluso.
Quella non l'ho vista, per fortuna
la dignità con la quale una persona può reagire ad una disgrazia deriva anche dal modo in cui viene approcciata la questione
se si pensa: "è stata una disgrazia, e purtroppo la sfortuna ha voluto che toccasse a noi", si reagisce in un certo modo
diverso è senz'altro il modo di reagire di chi, di fronte alla disgrazia, scatena subito la caccia al responsabile, come se ogni morte debba avere sempre e per forza un responsabile da punire
nel ciclismo ci sono decine, centinaia di percorsi pericolosi: se nessuno muore, nessuno si lamenta; se ci scappa il morto (spesso per pura fatalità), scatta la caccia alle streghe
in questo thread , si contano 8 pagine di messaggi postati mentre WW moriva in diretta, messaggi dove si dice tutto e il contrario di tutto
sempre in questo thread, intorno a pag. 50 si contano diversi post dove ci si lamenta che, durante l'arrivo della tappa di ieri, i cronisti continuavano a parlare (e, così facendo, si parla ...)
e si parla ancora .... siamo arrivati a pag. 60 ....
anch'io sono perfettamente d'accordo sul fatto che il miglior modo per rispettare la morte e il dolore sia l'assoluto silenzio
l'ho mantenuto sinora, l'ho rotto per un attimo per questo piccolo intervento, ritorno in silenzio
D'accordo...in parte. Fuori luogo la caccia al responsabile, all'utilità del casco, alla pericolisitá delle tappe etc etc. Ognuno la vive come meglio crede: tu e altri in silenzio, altri commentano. A volte però il parlare, commentare fa ricordare, conoscere e apprezzare una persona non molto nota (io non sapevo chi fosse), . Se io fossi Wouters mi farebbe piacere se si parlasse di me in toni non polemici. Ognuno fa quel che crede nel rispetto del lutto.