Gli unici che possono oggettivamente fottersene delle conseguenze sono le persone che già oggi vivono ai margini della legge o ben oltre, e che per questo non hanno nulla da perdere. Che esistono, per carità, la cronaca lo dimostra, ma è un po' difficile sostenere che la quasi totalità degli automobilisti sia composta da criminali di mestiere od aspiranti tali. Una persona normale, che vive del proprio lavoro, che ha una famiglia, dei figli, non può fottersene delle conseguenze. Per tanti di questi è un bel problema anche "solo" sfasciare l'auto, figuriamoci dover spendere cifre importanti in avvocati e ammende.
Indubbiamente i nostri giorni vivono un incattivimento generale, in cui tutti hanno motivi di risentimento verso chiunque incroci la nostra strada anche in senso metaforico. Per cui non è irrealistico che ci sia chi se ne frega se qualcuno si fa male o peggio muore, basta che appartenga a quella che si percepisce come un "nemico". Poi però se esulti sui social perchè "fanno bene a schiacciarvi" è una cosa un po' diversa da trovarsi coi carabinieri che ti mettono in mezzo e ti portano in caserma o con le gite in procura e le richieste di danni per centinaia di migliaia di euro (a carico dell'assicurazione, certo, ma arrivano a casa a te). Ecco, ho il sospetto che in tanti non abbiano la percezione di quello che devi poi affrontare se davvero ti capita di ammazzare qualcuno, non solo sul piano economico e legale, ma anche morale.