Dibattito proposte

peggio

Mod da quasi kom
20 Aprile 2006
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Centumcellae - Terra di Cafoni
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Bici
Semiprofessionale con meccanismo ragazzo di campagna
Può darsi, le mie sono supposizioni "ad occhio".
A questo punto non so cosa pensare...in queste condizioni è davvero incredibile che ci sia gente che spende per doparsi ;nonzo%

Ma c'è gente che spende soldi per doparsi senza avere la minima possibilità di lucrarci, di esempi te ne posso fare mille, come i palestrati che nenache fanno competizioni o gli amatori che al massimo vincono una spalletta, ma che investono somme inrecuperabili.
Purtroppo il motivo economico è trainante, ma non è l'unico.
La radice culturale del doping è molto profonda.
Riguardo la connivenza degli sponsor con il sistema doping ti posso parlare della mia esperienza nei dilettanti, al tempo erano in simbiosi, ho sentito alcuni presidenti che incitavano all'uso di pratiche dopanti, ma parliamo di 15 anni fa, ora non saprei, certo alcuni "sponsor" ancora sono sulle maglie e qualcosa vuol dire.
Ma alla fin fine cosa fai gli vieti di sponsorizzare con un nome una squadra? se vogliono il problema lo aggirano in 5 sec...
Alhoa
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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31 maggio 2009 il giro si conclude, chiunque ne uscirà vincitore ne uscirà ache credibile? Che sia un atleta di spicco già caduto nelle maglie o un neoprofessionista coi brufoletti e che fa fatica asbarbarsi la risposta credo sia NO!
Potrà enusiasmare omeno risultare simpatico o meno ma credibile agli occhi degli apassionati piu' che dell'O.P credo di no.

Allora mi chiedo a chi conviene, a chi conviene o è convenuto l'isabbiamento del dossie Puerto? A Valverde? Non credo, agli Spagnoli? Dubito visto che pure loro hanno avuto dei grossi ridimensionamenti, lo steso Sanchez si lamentava che non è riuscito a monetizzare l'olimpiade Sastre a fatto fatica a trovare un compenso adeguato, non domentichiamo che è maglia gialla.
N9on era forse meglio al tempo fare una moratoria del tipo bon tutti gli implicati si beccano magari un anno e ripartiamo con delle norme severe ma attuabili.

No sempre tutti a negare sempre l'evidenza negare, negare e sperare che ti vada bene finchè cadono uno ad uno.
C'era una simpatica signora inglese che aveva scritto un romanzo che assomigliava ai nostri, parlava di sette indiani.

Forse per capire il fenomeno del doping moderno nel ciclismo bata capire Rjs, che non è certo la persona piu' scema del circo professionistico ma anzi.

Ps qualcuno mi vuol spiegare perchè al tempo misero fuorilegge la pratica dell'emotrasfuusione visto che prima non era considerata doping?
 

mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
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Garage - Officina
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Bici
quelle che non usa Peggio
Se gli sponsor non mancano mi pare evidente che il settore sia tutto fuorché in crisi.
Quindi, direi che il ciclismo come industria non sia propriamente in perdita...
con metà d'ingaggio di un buon giocatore di serie A mantieni una squadra pro tour.

liquigas diceva che era semplicemente la via più facile per farsi conoscere:

  1. tv
  2. giornali
  3. foto
  4. migliaia di spettatori non paganti che vedono il tuo bel nome sulla maglia
 

fast1

Apprendista Cronoman
15 Marzo 2007
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Bici
proporrei queste regole

1) lista di prodotti che se rintracciati con certezza in urine/sangue/capelli comportano la radiazione immediata

2) lista di pratiche e di prove (sacche di sangue/video, inchieste della magistratura) che comportino la radiazione immediata

3) lista di prodotti/pratiche/prove su cui si può avere il ragionevole dubbio che manchino consapevolezza e volontà truffaldina (ventolin ad esempio o casi come quello di quell'italiana che ha ingerito il prodotto dimagrante preparato da un medico...non ricordo bene i dettagli) e per i quali sian previste per il primo caso solamente multe e brevi sclusioni dalle competizioni, esclusione per 2 anni al secondo caso e radiazione al terzo caso

4) test "anonimi", anche quelli a sorpresa

anonimi nel senso che sarebbe meglio affidare le analisi a laboratori in cui chi effettua le analisi non sa a chi appartiene il sangue/capello/urina.

si potrebbe far così:

si raccolgono e si portano al laboratorio i campioni di almeno 15 persone contemporaneamente.

i campioni vengono raccolti e messi in una scatoletta

chi ha lasciato i campioni lascia 2 belle impronte digitali in una parte apposita della scatoletta

le impronte digitali vengono nascoste da un vetro nero incollato o con un altro sistema che non permetta di leggerle

si mettono le scatolette dei 15 atleti tutte assieme e si mandano al laboratorio

il laboratorio fa le analisi e si decide se squalificare o no

solo dopo la decisione si rompe il vetrino e si scopre che è il ciclista

non sarebbe molto complicato, lasciar le impronte digitali è facilissimo, cambiare un vetrino o un pezzetto di plastica pure

il laboratorio dovrebbe comunicare i risultati dei test senza neppure rompere il vetrino, poi dovrebbe arrivare la squalifica e poi si scopre chi è.

chiaro che se poi se son corrotti i commissari che devon vigilare non sarebbe difficile aggirare certe procedure.

5) non consentirei gli esami come quelli con cui è stato scoperto riccò, gli esami che richiedono di scegliere una persona di cui raccogliere grandi quantità di urina da condensare per poi far gli esami, perchè questo significa che c'è una persona che decide a monte chi è che può esser beccato e chi no: si decide di raccogliere l'urina di riccò per 10 giorni di fila e di non raccogliere l'urina di Fortunello per 10 giorni di fila...così Fortunello è libero di usare il cera e Riccò che è più antipatico no...questo è antidoping ad personam.
Quindi test a sorteggio e ai meglio piazzati senza lasciare a nessuno la libertà di decidere chi deve sottoporsi ai test.

6) conservazione dei campioni (magari non tutti!) per 7 anni e altri test a sorteggio su quei campioni coi macchinari per i test aggiornati...così se io oggi mi faccio di un nuovo tipo di epo che non è rintracciabile, tra 2 anni posson fare il test sui miei campioni e squalificarmi.
Il sorteggio evita che i test siano un sistema di ricatto: se oggi si facessero i test sui campioni di un po' d'anni fa salterebbero fuori altre positività...è troppo facile ricattare o s*******re armstrong facendo i test sulle sue provette conservate: il sorteggio risolverebbe questo problema.


Non penso che chi ha più potere o interessi economici nel ciclismo e nell'antidoping sia disposto a consentire norme e procedure che limitano il suo potere o i suoi affari

per questo secondo me non ci saranno novità di rilievo nella gestione dell'antidoping

l'antidoping è e resterà uno strumento di potere e di ricatto, oltre che un affare

se un giorno la situazione degenerasse e l'antidoping diventasse proprio solo ed esclusivamente un mezzo per perseguire interessi allora sarebbe meglio rendere lecito doparsi...magari lasciando un limite sulla densità del sangue
 
Liberalizzare assolutamente no...sarebbe poi un costo che ricade sulla sanità, quindi su tutti, sarebbe come dire andate e suicidatevi, carne da macello. Verrebbero a mancare i valori fondamentali dello sport. Sarebbe una sconfitta come tante ce ne sono state anche in altri campi, vedi i condoni. Sarebbe legittimare un comportamento scoorretto sì..ma se insisti alla fine te la danno buona..
No liberalizzare no.
Radiazione a vita sì, senza sconti. I corridori devono sempre sapere quello che assumono, e devono pretendere di saperlo. E se frodano..pagheranno.

quoto in tutto!
sante parole
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
2.953
172
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5) non consentirei gli esami come quelli con cui è stato scoperto riccò, gli esami che richiedono di scegliere una persona di cui raccogliere grandi quantità di urina da condensare per poi far gli esami, perchè questo significa che c'è una persona che decide a monte chi è che può esser beccato e chi no: si decide di raccogliere l'urina di riccò per 10 giorni di fila e di non raccogliere l'urina di Fortunello per 10 giorni di fila...così Fortunello è libero di usare il cera e Riccò che è più antipatico no...questo è antidoping ad personam.
Quindi test a sorteggio e ai meglio piazzati senza lasciare a nessuno la libertà di decidere chi deve sottoporsi ai test.

6) conservazione dei campioni (magari non tutti!) per 7 anni e altri test a sorteggio su quei campioni coi macchinari per i test aggiornati...così se io oggi mi faccio di un nuovo tipo di epo che non è rintracciabile, tra 2 anni posson fare il test sui miei campioni e squalificarmi.
Il sorteggio evita che i test siano un sistema di ricatto: se oggi si facessero i test sui campioni di un po' d'anni fa salterebbero fuori altre positività...è troppo facile ricattare o s*******re armstrong facendo i test sulle sue provette conservate: il sorteggio risolverebbe questo problema.

Nel caso di Riccò era chiaro che qualcuno aveva deciso di farlo fuori o di beccarlo. Ma é il metodo giusto! Visto che giá cera la storia con il suo valore di ematocrito alto, che secondo me é già una cavolata, poi é andato sorprendentemente forte al Tour e ovviamente cerano dei sospetti. Se ce un sospetto bisogna fare indagini per avere le prove, e quello è stato fatto con Riccò. Lo trovo un metodo finalmente giusto, senza scrupoli e senza paure.
Se un corridore vince o va sorprendentemente forte è giusto che si fanno gli indagini anche facendo 300 test mentre altri che non sono sospettosi ne subiscono nessun test.

E poi conservare e squalificare perche uno si dopava 3-4 anni fa lo trovo inutile. Intanto ha vinto la gara, intanto ha incassato il soldi, intanto era amato da tutti noi come campione. Squalificarlo dopo 3-4 anni é inutile, del resto dopo 5 anni quasi ogni reato criminale scade anche nella vita normale.
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
2.953
172
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se si liberalizza---e' la fine....gia' stanno tutti ''ingolfati'' vedremo gente che durante le corse crepa......:angrymod: radiazione....e controlli sempre piu' severi....gente come basso e ricco che tornano a correre e' sbagliato....

Ma lasciamoli crepare in gara, magari se tuoi colleghi in gara cadono dalla bici ci pensi a doparti no? Lo vedo come unico modo che smettono di doparsi, le squalifiche ecc. non fanno paura.
 

lucai

Gregario
19 Novembre 2008
649
8
lugano
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C'era una simpatica signora inglese che aveva scritto un romanzo che assomigliava ai nostri, parlava di sette indiani.
OT
se ho ben interpretato ... il titolo originale era
" 10 piccoli negretti", poi visti i tempi .... mutato in
"... e poi non rimase più nessuno"
fino al definitivo
"10 piccoli indiani"
uno dei migliori gialli mai scritti!!!!