proporrei queste regole
1) lista di prodotti che se rintracciati con certezza in urine/sangue/capelli comportano la radiazione immediata
2) lista di pratiche e di prove (sacche di sangue/video, inchieste della magistratura) che comportino la radiazione immediata
3) lista di prodotti/pratiche/prove su cui si può avere il ragionevole dubbio che manchino consapevolezza e volontà truffaldina (ventolin ad esempio o casi come quello di quell'italiana che ha ingerito il prodotto dimagrante preparato da un medico...non ricordo bene i dettagli) e per i quali sian previste per il primo caso solamente multe e brevi sclusioni dalle competizioni, esclusione per 2 anni al secondo caso e radiazione al terzo caso
4) test "anonimi", anche quelli a sorpresa
anonimi nel senso che sarebbe meglio affidare le analisi a laboratori in cui chi effettua le analisi non sa a chi appartiene il sangue/capello/urina.
si potrebbe far così:
si raccolgono e si portano al laboratorio i campioni di almeno 15 persone contemporaneamente.
i campioni vengono raccolti e messi in una scatoletta
chi ha lasciato i campioni lascia 2 belle impronte digitali in una parte apposita della scatoletta
le impronte digitali vengono nascoste da un vetro nero incollato o con un altro sistema che non permetta di leggerle
si mettono le scatolette dei 15 atleti tutte assieme e si mandano al laboratorio
il laboratorio fa le analisi e si decide se squalificare o no
solo dopo la decisione si rompe il vetrino e si scopre che è il ciclista
non sarebbe molto complicato, lasciar le impronte digitali è facilissimo, cambiare un vetrino o un pezzetto di plastica pure
il laboratorio dovrebbe comunicare i risultati dei test senza neppure rompere il vetrino, poi dovrebbe arrivare la squalifica e poi si scopre chi è.
chiaro che se poi se son corrotti i commissari che devon vigilare non sarebbe difficile aggirare certe procedure.
5) non consentirei gli esami come quelli con cui è stato scoperto riccò, gli esami che richiedono di scegliere una persona di cui raccogliere grandi quantità di urina da condensare per poi far gli esami, perchè questo significa che c'è una persona che decide a monte chi è che può esser beccato e chi no: si decide di raccogliere l'urina di riccò per 10 giorni di fila e di non raccogliere l'urina di Fortunello per 10 giorni di fila...così Fortunello è libero di usare il cera e Riccò che è più antipatico no...questo è antidoping ad personam.
Quindi test a sorteggio e ai meglio piazzati senza lasciare a nessuno la libertà di decidere chi deve sottoporsi ai test.
6) conservazione dei campioni (magari non tutti!) per 7 anni e altri test a sorteggio su quei campioni coi macchinari per i test aggiornati...così se io oggi mi faccio di un nuovo tipo di epo che non è rintracciabile, tra 2 anni posson fare il test sui miei campioni e squalificarmi.
Il sorteggio evita che i test siano un sistema di ricatto: se oggi si facessero i test sui campioni di un po' d'anni fa salterebbero fuori altre positività...è troppo facile ricattare o s*******re armstrong facendo i test sulle sue provette conservate: il sorteggio risolverebbe questo problema.
Non penso che chi ha più potere o interessi economici nel ciclismo e nell'antidoping sia disposto a consentire norme e procedure che limitano il suo potere o i suoi affari
per questo secondo me non ci saranno novità di rilievo nella gestione dell'antidoping
l'antidoping è e resterà uno strumento di potere e di ricatto, oltre che un affare
se un giorno la situazione degenerasse e l'antidoping diventasse proprio solo ed esclusivamente un mezzo per perseguire interessi allora sarebbe meglio rendere lecito doparsi...magari lasciando un limite sulla densità del sangue